Un altro anno di proroga è stato fissato dal Governo per la chiusura dei sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani, nei quali sono ancora presenti quasi mille persone. (continua…)
La vergogna dei PEBA.
Pensando al numero minimo di Comuni e Province che hanno elaborato un PEBA (Piano per l’Eliminazione delle barriere Architettoniche) e alle leggi che ci sono, ma che non vengono applicate.
(continua…)
SLA: finisce l’“incubo della compressa”.
Il farmaco per il trattamento sclerosi laterale amiotrofica, la grave malattia neurodegenerativa progressiva, disponibile solo in compresse, costituendo un ulteriore complicato ostacolo in più per i malati con difficoltà di deglutizione o sottoposti a nutrizione parenterale, sarà finalmente disponibile in forma liquida (continua…)
Una nuova causa di malattie come la sclerosi multipla.
Una recente scoperta ha portato all’individuazione di uno dei meccanismi del sistema immunitario che sta alla base di malattie infiammatorie e autoimmuni (continua…)
E’ morto Paolo Zoccola.
Radici nonviolente del Movimento No Tav.
Giovani, famiglie con i bambini, ragazzi dei centri sociali hanno sfilato in migliaia.
Alla marcia di Arquata Scrivia contro il Tav Terzo Valico. Una manifestazione dei Comitati pacifica, allegra, gioiosa. Tagliate di nuovo le reti del cantiere. Poi il coglione di turno, con la sua provocazione, ha offerto lo spunto ai dirigenti della polizia di ordinare manganelli e lacrimogeni sugli inermi cittadini. All’idiota di turno risponde la violenza.
Tra il commento un po’ barricadero de Il Fatto e quello assai questurino de Il Piccolo, La Stampa appare la più credibile.
Ad esempio, i “guerrieri” degli anarchici pistoiesi (clicca qui) andrebbero invitati a restarsene a casa loro ad ascoltarsi la loro potente voce.
Clicca qui La Stampa “In corteo da Arquata fino al cantiere del tunnel, assalto alla recinzione”.
Clicca qui Il Fatto “No Tav: ferito un manifestante da un manganello”.
Clicca qui La Stampa “Feriti nella protesta contro l’alta velocità”.
Clicca qui Il Fatto “Sta per scoppiare il bubbone dell’altro TAV”
Clicca qui Il Piccolo “A chi interessa fare salire la tensione?”
I serial killer della salute e dell’ambiente.
Montedison/P:Marghera, TyssenKrupp/Torino, Eternit/CasaleMonferrato, Tav/Mugello, Stoppani/Genova, Solvay/SpinettaMarengo, Solvay/Bussi (Pe), Viareggio/FS, Enel/Porto Vesme, Tirreno Power/Vado Ligure (Sv), Enel/Porto Tolle…..
Clicca qui Vittorio Miliucci.
Mani avanti e giudizio sospeso.
Chi rompe NON paga e i cocci NON sono suoi. Solvay non vuole pagare il danno ambientale, la bonifica, i risarcimenti alle vittime. E volano gli stracci con Ausimont. Ci godono i consulenti d’oro. E i PR.
Solvay si era spaventata. Il Ministero dell’Ambiente (ISPRA) aveva stimato provvisoriamente un acconto di 51 milioni di euro come prima valutazione del danno ambientale di Spinetta Marengo. Nel conto finale quei milioni possono dunque diventare miliardi… clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Pennatagliente “Udienza del 2 aprile 2014 con riferimento alla consulenza di Luca Prosperetti”
Clicca qui La Stampa “Bonifica in ritardo per l’Ausimont”
Medicina democratica, SEL, Movimento 5Stelle e Federazione della sinistra unanimi sulla proposta di Osservatorio ambientale della Fraschetta.
Impegno comune per la bonifica: evitare la chiusura dello stabilimento e affermare il diritto alla salute. Proposto un Comitato scientifico internazionale. Dopo l’introduzione di Barbara Tartaglione per Medicina democratica (clicca qui), sono seguite le relazioni di Marcello Talpo per 5Stelle e Filippo Boatti per SEL. Sala stracolma e partecipante, 5 minuti per ogni domanda e 5 per ogni risposta. Molte domande all’assessore Lombardi, che ha impegnato la Giunta. Grande assente il PD, più volte criticato. Dell’Osservatorio si parlerà stasera all’assemblea di Predosa. L’Osservatorio fa anche parte delle proposte elettorali del PD di Tortona.
Clicca qui Pennatagliente “Alessandria, giovedì 3 aprile: un’iniziativa sulla Solvay”
Clicca qui Corriereal “Caso Solvay: indispensabile l’Osservatorio della Fraschetta”
Clicca qui Il Piccolo “Sel, FdS, Movimento 5 Stelle rilanciano con l’Osservatorio”
Clicca qui la videoregistrazione della Tavola rotonda alla Taglieria del pelo.
Clicca qui la videoregistrazione dell’intervento di Medicina democratica all’assemblea a Predosa.
Clicca qui La Stampa “Sul lavaggio terre inquinate Predosa vara altra battaglia”
Clicca qui La Stampa “Tutela dell’ambiente, elezioni e paesi uniscono gli intenti”
Ma aspettiamo il morto prima d’intervenire?
Di questo passo abbiamo una frequenza di un incidente al giorno. Stamane 2 aprile alle ore 11 altro incidente sul lavoro. Ancora al reparto Vinileteri dove a dicembre si era ustionato il capo reparto (ricoverato al CTO di Torino) e a ottobre si era ustionato agli occhi il capo turno. Oggi due meccanici Solvay mentre smontavano una linea sono stati investiti da spruzzi di acido fluoridrico HF al volto e alle braccia. Entrambi, nonostante i gravissimi precedenti da noi denunciati, non indossavano tute anti acido, che li avrebbero protetti. Soccorsi dalle autoambulanze del 118 sono stati ricoverati entrambi al pronto soccorso, a differenza di quanto non avvenuto il giorno prima per l’apprendista. Stiamo aspettando il morto per intervenire? Lo SPRESAL non interviene mai?
Clicca qui La Stampa “Due incidenti sul lavoro alla Solvay, non è scattato il piano di emergenza”
Clicca qui La Stampa “Due operai ustionati dall’acido fluoridrico”
Si susseguono gli esempi dei massicci investimenti che Solvay dedica alla manutenzione degli impianti.
Ormai non fanno più notizia. Le fughe di gas e gli incidenti sul lavoro alla Solvay di Spinetta Marengo sono talmente ricorrenti che non fanno più notizia. Molti, non tutti purtroppo (l’azienda tenta di nasconderli), ci vengono segnalati dai lavoratori e noi li segnaliamo ai giornali. Ma spesso non hanno eco mediatica. Ieri si sono ripetute le modalità del recente incidente in cui una delle vittime, il capoturno, restò pericolosamente ferito… clicca qui per continuare a leggere.
Gli strapagati difensori degli strapagati imputati Solvay sghignazzano in aula.
Sono la più odiosa manifestazione di presa per il culo nei confronti delle vittime, ammalati e parenti dei defunti, le vittime degli imputati. Ma come fate a ridere nei vostri lauti guadagni sulla pelle della gente? Ma non vi viene mai voglia di sputarvi allo specchio? Clicca qui.
Ausimont boccia il presunto “Piano di bonifica” Solvay.
Anche secondo questo consulente si tratta di un progetto fasullo. Medicina democratica per prima l’aveva giudicato tale: clicca qui. Sulla metodologia del prof. Maurizio Onofrio ci esprimeremo quando sarà conosciuta. Ribadiamo che su un progetto di bonifica di tanta complessità, come quello di Spinetta Marengo, è necessario un Comitato scientifico internazionale gestito dall’Osservatorio ambientale della Fraschetta, quello Vero.
Importante esperimento scientifico a Spinetta Marengo.
Il professor emerito Del Frate, illustre consulente della difesa al processo Solvay, ha rivelato che una discarica di tossico nocivi quando ricoperta di terra ed erbetta: diventa impermeabile. I cancerogeni sotterrati sono così al sicuro, non colano in falda. I creduloni ci sono cascati e hanno fatto la prova: hanno messo dell’acqua in una scodella, hanno appoggiato sulla scodella un piattino di carta, hanno messo sul piattino un mucchietto di zucchero, hanno ricoperto lo zucchero con della terra (terra rossa, della Fraschetta) e infine hanno versato dell’acqua sopra la terra. Non ci crederete ma l’acqua della scodella era rossiccia e dolciastra. Cioè… Siccome nessuno l’ha assaggiata non c’è la prova scientifica che fosse dolce. Però lo zucchero era bagnato. Fate voi…
La Fraschetta non è la Terra dei fuochi.
Non solo, soprattutto è la terra delle acque avvelenate. Ma anche lo specchio della debolezza degli ambientalisti, che seguono la propria ignorando la battaglia del vicino comitato. Assemblee sul No Tav a Pozzolo Formigaro o Bosco Marengo tacciono sul deposito nucleare a poche centinaia di metri. A Spinetta Marengo si raccolgono migliaia di firme su una minima discarica e si crepa per la Solvay. Ad Arquata Scrivia l’Ecolibarna è disgiunta dal Terzo Valico. Eccetera. Questo Blog si è appunto posto come scopo, tramite l’informazione, di mantenere un minimo di collegamento tra le anime disperse dell’ambientalismo locale, dopo il fallimento della Rete ambientalista alessandrina.
Clicca qui La Stampa “Attenti la Terra dei fuochi può replicarsi in provincia”
Il progetto di bonifica con ditionito appena presentato da Solvay è una clamorosa bufala.
Dunque Ausimont boccia il presunto “Piano di Bonifica” Solvay. Sul quale Medicina democratica ribadisce il suo giudizio (vedi pagina 60 del dossier: clicca qui). Mentre su quello del prof. Maurizio Onofrio di Ausimont ci esprimeremo quando sarà conosciuto. Ribadiamo che su un progetto di bonifica di questa complessità è necessario un Comitato scientifico internazionale gestito dall’Osservatorio ambientale della Fraschetta, quello Vero.
Clicca qui La Stampa
Clicca qui Alessandrianews
Gli stessi veleni sepolti a Spinetta Marengo. Gli stessi imputati, avvocati, consulenti.
Un disastro ecologico con dolo. La bonifica innanzitutto. Chi paga?
Clicca qui Il Manifesto
Acqua avvelenata. La politica sapeva. Finta bonifica. Stessi imputati.
Stesso copione a Spinetta come a Bussi. I processi divisi in due tronconi.
Clicca qui Il Fatto.
Acqua avvelenata per anni. Esplodono i tumori come a Spinetta Marengo.
Depositata la relazione dell’Istituto Superiore della Sanità. Occorre immediatamente un’indagine epidemiologica.
Clicca qui La Stampa
Il caso Solvay e Spinetta Marengo: lavoro salute e sicurezza sono possibili?
Molti ottimi motivi per sottoscrivere la petizione con cui si chiede un referendum popolare di conferma del TTIPTransatlantic Trade and Investment Partnership.
Innanzitutto difendere il “Principio di precauzione” nella politica comunitaria in materia ambientale, che ci distingue dagli USA. La nostra cultura giuridica prende in considerazione le condizioni di rischio di una scelta, un atto di prudenza rispetto ad un evento dannoso quindi “prima” che questo si verifichi, mentre quella degli USA è fondata solamente sul rigore della sentenza nei confronti di chi, a fronte di prove inequivocabili, ha procurato un danno, quindi “a danno avvenuto”. Gli USA ad esempio spingono per gli OGM, Organismi geneticamente modificati. Per saperne di più: clicca qui.
Clicca qui per firmare la petizione.
La Fraschetta è compresa nel quadrilatero Alessandria-Novi-Tortona-Predosa.
Chiediamo a tutte le associazioni, comitati e cittadini che si oppongono al Tav Terzo Valico di darci una mano.
Con un contributo anche piccolo, che ci consenta di portare a termine un percorso, quello legale, indispensabile nel tentativo di fermare quest’opera inutile e dannosa per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per l’economia italiana. Sono necessari 20.000 euro: clicca qui per vedere i conti. Puoi contribuire anche partecipando alla cena: clicca qui.
Tav Terzo Valico, cave, rifiuti, criminalità organizzata. E la Fraschetta?
Aumenta il debito allo Stato di Ausimont e Solvay per il disastro ecologico di Spinetta Marengo.
Dopo quelli già stimati in 51 milioni di euro, l’ISPRA aggiungerà una valutazione degli altri danni ambientali: falda profonda, Bormida, ecosistemi e salute pubblica, risarcimenti per patologie e decessi, indagini epidemiologiche, spese Pubblica Amministrazione e Servizio Sanitario Nazionale.
Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Il Piccolo “Valutazione supplementare del danno ambientale”
Clicca qui La Stampa “Inquinamento chimico. Chi pagherà?”
Chi inquina, paga? Che la Solvay non faccia la fine dell’Ecolibarna.
La bomba ecologica di Spinetta Marengo rischia di fare la fine di quella di Serravalle Scrivia. E’ da trent’anni che non si fa la bonifica dell’Ecolibarna e ormai non la si farà più. Almeno 70.000 metri quadri contaminati al suolo e in falda da oli minerali, combustibili, lubrificanti, rifiuti tossico nocivi liquidi e solidi, nemmeno i 20.000 metri cubi più superficiali dei terreni sono stati asportati. Ancora oggi non sappiamo esattamente cosa ci sia sotto e attorno l’Ecolibarna: ammette la Provincia. Ancora oggi gli interventi previsti per una minima messa in sicurezza sono irrisori e non coperti da finanziamenti (pubblici naturalmente: chi ha inquinato non ha pagato, e nemmeno è andato in galera). Non siamo in grado di garantire un futuro ai terreni e alle falde, e alla salute pubblica: ammette la Provincia.
Clicca qui Il Piccolo “Non si sa ancora cosa c’è sotto”
Clicca qui Pennatagliente
Lo scandalo infinito dell’Ecolibarna.
L’Ecolibarna di Serravalle Scrivia è forse il più vecchio scandalo di disastro ecologico della provincia di Alessandria. La bonifica non è mai stata conclusa perchè, scontata l’assenza delle amministrazioni pubbliche, è completamente mancata la mobilitazione delle popolazioni locali. Ora il Comitato chiede la messa in sicurezza del sito e l’indagine epidemiologica, ma la mobilitazione popolare non sorregge le tardive e sacrosante richieste.
Cementir di Arquata Scrivia: finalmente arrivano i risarcimenti.
Imminenti le sentenze per decine di cause civili per polveri e rumore. Meno di un anno fa la Cassazione aveva emesso sentenza. Un secondo filone del processo è in dirittura di arrivo. Mentre è aperta un’altra inchiesta per i fatti successivi al 2010.
Clicca qui La Stampa “Cementir anni di battaglie ora arrivano i risarcimenti”
Sono sempre lì i 3.000 pneumatici sparsi per 2 chilometri sulle rive dell’Orba.
Tra Ovada e Rocca Grimalda, località San Lorenzo. Dopo un anno dalla denuncia, il proprietario non ha ancora provveduto alla bonifica. Clicca qui un resoconto sull’attività 2013 del Corpo Forestale di Ovada.
Allarme per la centralina idroelettrica sul torrente Piota, frazione Pieve di Silvano d’Orba.
Legambiente: rischio alla biodiversità, danno insanabile al paesaggio e al turismo.
Pederbona gelati per tutti i gusti.
Oggi si può fare. Fino al 2008 invece l’acqua era avvelenata e il gelato avrebbe avuto gusto una settimana al cromo, un’altra al cloroformio, un’altra al tetracloruro e altri 20 gusti.
Clicca qui Il Piccolo “Il gusto del gelato? Lo scegliete voi”
Esposto al Commissario: sul Tav Terzo Valico intervenga l’Unione Europea.
A Voltaggio Alta Val Lemme nell’ex cava Cementir 1,3 milioni di metri cubi di rifiuti di scavo vicino al torrente Lemme, all’interno del Sito di importanza comunitaria. Clicca qui.
Settimana Mondiale del Glaucoma.
Una malattia oculare subdola, che quando non diagnosticata e trattata in tempo, rappresenta la seconda causa di cecità, con un impatto drammatico soprattutto sulle donne
(continua…)
La comunità internazionale tradisce i bambini della Siria.
Dopo tre anni di guerra il collasso del sistema sanitario sta mettendo a rischio soprattutto i bambini. La comunità internazionale non risponde
(continua…)
La decisione del governo e del parlamento di rifinanziare la guerra è un crimine
Un crimine contro l’umanità e contro il nostro stesso Paese. Clicca qui.
La maggioranza della Cgil vota No Tav.
Ma a Torino e non ad Alessandria. Il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono: “E’ un risultato straordinario, segno di un nuovo orientamento rispetto al passato di cui tutti dovranno tenere conto, anche in vista delle prossime elezioni regionali.”
<"Solo le città abitate da nani, zoppi e handicappati hanno le scale mobili. Se le devono mettere nel culo”».
(continua…)
La nostra presenza nei processi per affermare la giustizia alle vittime e la prevenzione dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Tirreno Power di Vado Ligure, sequestro degli impianti: una prima misura da consolidare ed estendere. Stato dell’arte di processi penali ai quali partecipiamo che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoro. Amianto: quale giustizia per le vittime e per gli ex esposti.
Clicca qui.
Mai più “pesi”, sempre più Persone.
Campagna della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, per il progetto che punta a far crescere la cultura sulla disabilità e a raccogliere risorse (continua…)
La felicità di un genitore passa attraverso quella dei figli…
… ma il benessere di un figlio con sindrome di Down dipende anche dall’inclusione nella società e dalla possibilità di esercitare i propri diritti (continua…)
Un governo giusto ed equo non si accanisce sui più deboli.
Una campagna di accanimento contro i disabili emerge dal piano per la spending review
(continua…)
Sabato 5 Aprile marcia popolare ad Arquata Scrivia.
Giornata mondiale sulla Sindrome di Down.
Centrata quest’anno sul tema dell’accesso alle cure sanitarie: vari eventi , a partire da quello di Bruxelles – con tanto di flash-mob e di incontro al Parlamento Europeo (continua…)
Ausimont e Solvay rei confessi.
Tramite i rispettivi consulenti, Solvay sta meticolosamente dimostrando le responsabilità penali di Ausimont, che sapeva tutto e nascondeva, e Ausimont sta meticolosamente dimostrando quelle di Solvay, che sapeva tutto e nascondeva. Senza soluzione di continuità. Ausimont e Solvay non negano il disastro ecologico, è indiscutibile l’inquinamento, si accapigliano solo sul quanto, quanto ha inquinato una e quanto l’altra, io di meno tu di più… Confermano insomma appieno i capi di imputazione: avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica. Insomma confessano il reato, sono rei confessi. Clicca qui, anche per continuare a leggere le gesta del triorchite, dell’homo ridens e di Lucy.
Clicca qui Alessandrianews “Il cromo esavalente creato ex novo da trasformazioni chimiche”
Clicca qui La Stampa “Il cromo 6 peggiorato da perdite della Solvay”
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui Il Piccolo “Si sonnecchia sopra i veleni”
Stravince Angelo Riccoboni! Battuti in finale Giancarlo Sardi e Lorenzo Robbiano.
Clicca qui per leggere la pergamena dedicata al grande vincitore.
Clicca qui Agora magazine “Stravince Riccoboni al Premio Attila 2013”
Clicca qui “Ad Angelo Riccoboni il Premio Attila 2013”
Il caso Solvay e Spinetta Marengo: lavoro salute e sicurezza sono possibili?
Solvay: perché nel 2008 è scoppiato il bubbone amministrativo e processuale? perché Ausimont dava tangenti ai politici e noi no.
Sabato 22 marzo 2014 Giornata mondiale dell’acqua.
Non è una giornata neutra: perché l’acqua è un bene comune, vitale ed essenziale per tutto l’ecosistema; è dunque un diritto che deve essere garantito escludendo su di essa ogni tipo di speculazione. Clicca qui per continuare a leggere.