La repressione picchia duro anche contro il Movimento No Tav Terzo Valico.

Le Procure, cieche davanti agli omicidi “bianchi” nei cantieri, alle malattie da inquinanti, alla riduzione in schiavitù dei lavoratori migranti nelle campagne, alle mafie che si chiamano Grandi Opere, intervengono con pugno d’acciaio per cercar di fermare chi ha scelto di non adeguarsi, di non vendersi, dunque di lottare.
Clicca qui Nicoletta Dosio

Una sconfitta epocale dei movimenti oppure no? Al seminario ATTAC.

21 giugno 2014 – Bologna c/o Associazione Dopolavoro Ferroviario via Sebastiano Serlio 25/2 ore 15.00 -18.00 I movimenti fra conflitto e partecipazione, democrazia e rappresentanza Seminario pubblico con interventi di : Luca Alteri (ricercatore di Sociologia politica – Università Sapienza di Roma) Ornella De Zordo (Laboratorio politico dal basso – Firenze) Marco Bersani (Attac Italia) Corrado Oddi (Forum italiano dei movimenti per l’acqua) Conduce Vittorio Lovera (Attac Italia).

Clicca qui un commento di Lino Balza.

Imputato Carlo Cogliati. Alzatevi!

Clicca qui un profilo penale del presidente della Solvay per il quale chiediamo il massimo della pena (da 15 a 24 anni). Seguiranno sul blog gli altri sette imputati. Jaques Pierre Joris, Bernard de Laguiche, Carlo Cogliati, Salvatore Boncoraglio, Giorgio Canti, Luigi Guarracino, Giorgio Carimati, Giulio Tommasi non hanno avuto il coraggio di farsi interrogare in Corte di Assise di Alessandria, davanti alle loro vittime. Siete stati rapinatori a mano armata dell’ambiente e della salute, sul terreno avete lasciato distruzione e morti! Dunque dovete pagare. Dunque Solvay devi pagare di tasca tua i risarcimenti alle vittime e la bonifica del territorio (che salvaguarda l’occupazione), anche perché ti eri comprata per una manciata di mangime la gallina dalle uova d’oro e ora non puoi andartene (come stai tentando) lasciandoci lo sterco del pollaio.

Il Pubblico Ministero: è un attentato alla salute pubblica, l’avvelenamento della Solvay sta dilagando in falda a monte e a valle di Spinetta Marengo.

Riferendosi a montagne di documenti , nella requisitoria il PM Riccardo Ghio ha dimostrato che l’attività criminale degli imputati merita di essere condannata da un minimo di 15 anni ad un massimo (che auspichiamo) di 24 anni di reclusione.Poche ore prima, nella notte, c’era stato l’ennesimo scoppio al reparto Algoflon di Spinetta Marengo, ennesima dimostrazione di una manutenzione lasciata andare a ramengo da tempo.
Clicca qui per continuare a leggere.

Clicca qui La Stampa “Una gigantesca contaminazione”
Clicca qui Alessandrianews “Polo chimico: nei documenti la prova dei reati”
Clicca qui Il Piccolo “Gli imputati sapevano. Il Pubblico Ministero sferra l’attacco finale che durerà 2 udienze”.
Clicca qui Pennatagliente “Resoconto udienza dell’11 giugno 2014”

Non accontentatevi di un “Pollo alla Marengo” qualunque.

Grazie al lancio con il “1°Premio Marchiaro” attribuito dalla Giuria (Emma Camagna, Marco Caramagna, Pier Angelo Taverna, sponsor Antonio Maconi) attribuito al columnist Gianni Riotta, è tornato di gran moda il “Pollo alla Marengo” inventato per Napoleone Bonaparte. Siamo lieti di offrirvi in esclusiva, per gentile concessione della Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria), la ricetta D.O.C. – D.O.P. – I.G.P. – S.T.G. del celeberrimo piatto internazionale. Clicca qui.

E’ reato occupare un edificio pubblico abbandonato?

Non è invece reato lasciare le famiglie sulla strada? Eppure i magistrati mettono addirittura in galera gli attivisti che si prodigano a favore degli sfrattati. 12 in carcere, 5 ai domiciliari.

Clicca qui La Stampa: “Oltre cento gli attivisti indagati dalla procura. Impedivano gli sfratti” 

Clicca qui Miriam Massone “Nell’ex caserma ricaveremo sedici alloggi per gli sfrattati. Continua l’occupazione dello storico edificio di via Verona”
Clicca qui Comunità San Benedetto al Porto “Un reato occupare case abbandonate?”

In questo numero di Sicurezza sul lavoro.

– Il ruolo del RLS nella riunione periodica ex articolo 35 del D.Lgs.81/08 – Seconda parte
– Si continua a morire sul lavoro, nell’indifferenza generale
– Condanne per i responsabili di 30 anni di morti da amianto al’Ilva di Taranto
– Criteri per la riduzione del rischio incendio
– Come avviene il riconoscimento di una malattia professionale
– Check list dei fattori ambientali nell’interazione uomo-macchina
– Procedure operative per raccolta dei rifiuti

Clicca qui.

 

L’inclusione negli asili nido.

La Legge già del ‘92 stabiliva che al bambino da 0 a 3 anni con disabilità dovesse essere «garantito l’inserimento negli asili nido. E già all’inizio degli Anni Settanta, si era parlato di «educazione e socializzazione dei bambini, prima dell’ingresso nella scuola dell’infanzia». Vediamo dunque l’attuale situazione del settore, fornendo anche qualche utile indicazione alle famiglie (continua…)

Risanare il territorio da un disastro ambientale: non è valorizzare il territorio?

No, secondo la Giuria (Pier Angelo Taverna, Emma Camagna e Marco Caramagna) del Premio Marchiaro creato da Antonio Maconi. Dunque è una giuria che deve essere destituita, per rispetto del giornalismo e di Franco Marchiaro. Continua a leggere la lettera aperta a Maconi.

Clicca qui il servizio escluso dal Premio.

Clicca qui la contestazione alla Giuria.

Clicca qui la risposta di Taverna.

Clicca qui la risposta di Camagna e Caramagna.

Contestazione alla prima edizione del Premio Marchiaro. E’ più importante il pollo alla Marengo o la bonifica di Spinetta Marengo?

Rifiutato dalla Giuria il servizio sullo scandalo della bomba ecologica della Fraschetta e sulla bonifica del territorio martoriato dalla Solvay. Il premio giornalistico è stato attribuito a Gianni Riotta per l’articolo “Marengo, la vittoria dell’eroe che disubbidì a Napoleone”: non può fregare di meno agli alessandrini. Continua a leggere.
Clicca qui La Stampa “Gianni Riotta vince il Premio Marchiaro”
Clicca qui La Stampa “Eredità per promuovere premi. Da Marchiaro primo esempio”
Clicca qui Agoramagazine
Clicca qui Pennatagliente

Sicurezza sul lavoro. Consapevolezza dei diritti dei lavoratori.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Ricorso da parte dei lavoratori alla Autorità competente e segnalazione ai superiori in caso di mancato adempimento agli obblighi normativi

– 24 aprile: presidio a Roma per la sentenza della cassazione sul processo Thyssenkrupp

– Piattaforme di Lavoro Elevabili: la gestione delle emergenze

– L’importanza di una viabilità sicura in azienda

– Storie di infortunio: senza via di scampo

– Amianto: quali discariche possono accettarlo?

Sicurezza sul lavoro.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Norme di lavoro in sicurezza per attività di pulizia industriale

– La petizione di Peacelink riguardante il Disegno di Legge 1345 sui reati ambientali

– I nuovi volti della lotta di classe

– Il Decreto del Fare e le nuove semplificazioni

– Edilizia scolastica: cosa bisogna fare urgentemente

– ThyssenKrupp: le pene sono da rideterminare

Rispettare Madre Terra per rispettare noi stessi.

Gli Indios la chiamano Pachamama, madre terra, a ricordarci che la nostra vita è possibile solo grazie alla generosità della natura che ci mette a disposizione tutto ciò che serve per i nostri bisogni. L’aria per respirare, l’acqua per bere e lavarci, il cibo per nutrirci, il legname per costruirci una casa, i minerali per fabbricare tutti gli altri oggetti utili alla nostra esistenza. Ma oltre al corpo, la natura nutre anche il nostro spirito mettendoci a disposizione la bellezza dei paesaggi, i canti degli uccelli, l’odore dei fiori, la maestosità dei colori…
Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/05/rispettare-madre-terra-per-rispettare.html

Tommy attende anche quest’anno tanti bei disegni.

AGAL, l’Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico, che offre ospitalità gratuita ai bimbi malati di leucemia in cura presso il Policlinico San Matteo di Pavia, invita tutti i bambini e i ragazzi fino a 14 anni di età a disegnare il Calendario AGAL 2015, una “buona azione” che verrà premiata con un “Attestato di Solidarietà” firmato da Tommy, il bimbo mascotte della ONLUS (continua…)

Ma davvero non ci sono state tangenti per Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo?

La Procura di Milano ha scoperto il giro di mazzette e gare di appalto truccate della Sogin, società controllata dal Ministero delle Finanze, che si occupa della gestione delle scorie nucleari italiane. Mentre il nostro ricorso al Consiglio di Stato si perdeva nel porto delle nebbie di Roma, con il beneplacito della sindaco di Bosco Marengo, Angela Lamborizio, e dell’assessore regionale Ugo Cavallera, la Sogin ha smantellato l’impianto alessandrino e ammucchiato le scorie radioattive sotto un vulnerabilissimo capannone.
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