Ogni vittima ha il volto di Abele.

Dopo la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, dopo la marcia della pace Perugia-Assisi del 19 ottobre, il 4 novembre realizzeremo ancora una volta l’iniziativa nonviolenta “Ogni vittima ha il volto di Abele“, in cui commemoreremo tutte le vittime di tutte le guerre ed esprimeremo una volta ancora la nostra opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Continua

Guido Ghisolfi, il nemico dell’ambiente grande amico finanziatore di Matteo Renzi.

120.000 euro con la moglie Ivana Tanzi. L’industriale e politico tortonese è il secondo finanziatore della prossima kermesse Leopolda della corrente interna PD del primo ministro. E’ l’ennesima sottoscrizione. Come guadagna tanti soldi il padrone della Mossi Ghisolfi? Ad esempio con la raffineria “Beta Renewables” (etanolo da biomasse) a Crescentino (VC): dopo appena un mese dall’inaugurazione in pompa magna, la salute dei cittadini era già in pericolo per le polveri sottili ecc. oltre i limiti di legge (134 microgrammi al metro cubo!). Ghisolfi aveva cercato di rifilare l’impianto a Rivalta Scrivia (AL) ma l’avevamo impedito con le lotte.

Clicca qui Pennatagliente “Guido Ghisolfi, nemico dell’ambiente, grande amico e finanziatore di don Matteo Renzi”

Un ponte per…

Nella foto all’aeroporto, l’aiuto in medicinali che portammo in Iraq dopo la prima guerra del Golfo e nel corso dell’embargo. In seguito l’associazione “Un ponte per Baghdad” è diventata “Un ponte per…“, in quanto è stata costretta, purtroppo, ad occuparsi di aiuti anche di Gaza, Siria, Giordania, Libano… In Iraq, tra giugno e agosto, 24.910 persone assistite, distribuiti: acqua, pasti, latte, pannolini, materassi, lenzuola a 5.914 famiglie. Cosa puoi fare anche tu. Clicca qui

Indagine epidemiologica della Fraschetta: abbiamo contattato tutti i soggetti politici sociali istituzionali.

Sindaci-assessori-partiti-fondazioni bancarie-legambiente-wwf -italia nostra-progetto ambiente– anpana-cgil-cisl-uil-arpa-asl-università- di Tortona, Novi Ligure, Alessandria, Predosa, Pozzolo Formigaro, Frugarolo, Bosco Marengo. Adesso è il momento di tirare le somme. Atteso al varco il ruolo di raccordo della sindaco del capoluogo, Rita Rossa, ora anche presidente della Provincia. Continua

Clicca qui Pennatagliente “Indagine epidemiologica della fraschetta: Rita Rossa supervisor tra i sindaci?”
Clicca qui La Stampa “E’ ora dell’indagine epidemiologica”
Clicca qui Corriereal “Indagine epidemiologica della fraschetta: Rita Rossa supervisor tra i sindaci?”
Clicca qui Novi on line “Indagine epidemiologica della fraschetta: Rita Rossa supervisor tra i sindaci?”
Clicca qui Alessandrianews “Indagine epidemiologica della fraschetta: Rita Rossa supervisor tra i sindaci?”
Clicca qui TG Vallesusa “Medicina democratica comunicato stampa”
Clicca qui Alessandria post “Indagine epidemiologica della fraschetta: Rita Rossa supervisor tra i sindaci?”
Clicca qui Ovada on line “Rischio nucleare Medicina democratica chiede un’indagine”

“Illegali, inutili e criminali” abbiamo sempre definito le guerre cui l’Italia ha partecipato.

Ennesima guerra a partecipazione italiana, questa volta contro il “califfato islamico”. Clicca qui il volantino per la 646° ora in silenzio per la pace. Di fronte alla nuova alluvione ricordiamo che un anno di guerra in Afghanistan ci costa 600 milioni di euro. Quanti chilometri quadrati di territorio si sarebbero potuti mettere in sicurezza idrogeologica con questa incredibile quantità di denaro?

A proposito del processo che ci vede parte civile contro l’ex sindaco Piercarlo Fabbio.

L’onorevole Oreste Pastorelli ha presentato una interrogazione (clicca qui) al ministero dell’Ambiente prendendo proprio Alessandria come esempio -negativo- di inquinamento atmosferico urbano con superamenti ripetuti (confermati nel 2012-2013-2014) dei limiti annuali/giornalieri di polveri sottili PM10 e PM2.5, dei limiti annuali per gli ossidi di azoto e dei livelli di ozono estivo; a cui si associa un aumento di ricoveri e decessi per malattie alle via respiratorie e tumorali.

15-16 ottobre in piazza a Roma contro lo Sblocca Italia.

Oltre 130 tra comitati, organizzazioni sociali, associazioni e reti territoriali e nazionali attive su estrazioni petrolifere, infrastrutture energetiche, grandi opere, acqua e servizi pubblici locali, gestione dei rifiuti, bonifiche, salute e ambiente, saranno in piazza a Roma per una due giorni di presidio sotto il parlamento durante la discussione in aula per la conversione in legge del decreto Sblocca-Italia. Clicca qui.

Quello che i giornali non dicono: il Tav fa deragliare un Freccia Bianca.

La frana provocata dal disboscamento di COCIV a Trasta per la realizzazione del cantiere del Terzo Valico, il cosiddetto cantiere “Galleria Campasso” in via Castel Morrone, ha bloccato un FrecciaBianca. La coltre di terra e detriti, staccatasi dal cantiere, è crollata su quattro vagoni del convoglio FrecciaBianca, ferendo incredibilmente solo il macchinista, causando il deragliamento del treno con la fuoriuscita dai binari di numerosi vagoni. Lottare contro il TAV- Terzo Valico vuol dire lottare contro tutto ciò che sta accadendo a Genova in questo ore, lottare contro i suoi responsabili e i suoi fautori. Ogni parola delle istituzioni e dei suoi burattini è pura menzogna.

Gli operai sono in buone mani con un medico del lavoro come quello della Michelin di Spinetta Marengo.

Al processo, il medico teste della difesa degli imputati per omicidio colposo e lesioni colpose. Le ammine aromatiche sarebbero state innocue. Non si spiega come i lavoratori abbiano contratto il carcinoma alla vescica quando secondo analisi e visite tutto era nella norma.
Clicca qui La Stampa: “Sentito il medico dello stabilimento: alla Michelin gli addetti lavoravano in sicurezza; i rischi erano accettabili”.
Clicca qui Il Piccolo: “Michelin,in aula parlano il medico e alcuni ingegneri”.
Clicca qui Alessandrianews “processo Michelin, solo un malato in 30 anni”

Ritrovamento fusti interrati (nascosti) in area Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo.

Da quanto tempo erano interrati? Quanti altri? Con quali contenuti? Perchè Fabbricazioni Nucleari li aveva nascosti? Sono alcune domande a cui i responsabili, anche penalmente, di F.N., Sogin , tecnici e politici locali e provinciali dovrebbe essere chiamati a rispondere. C’è di più: non dimentichiamo il nostro ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito nucleare in superficie, la nostra richiesta di piani di emergenza nucleare, la nostra proposta di indagine epidemiologica per lavoratori e abitanti.
Clicca qui la relazione dell’Arpa.
Clicca qui La Stampa: “Trovati bidoni interrati vicino all’impianto ex FN. Analisi per il cesio”
Clicca AlessandriaNews:
Il combustibile nucleare, un’esclusiva di Bosco Marengo“.
Fusti interrati, alla Nucleare scatta l’allarme
Rischio nucleare, Medicina democratica ha chiesto indagine epidemiologica e piani di emergenza
A novembre la sentenza sul nucleare

Alla Solvay di Spinetta Marengo sarebbe in Italia la prima condanna ad una industria per avvelenamento doloso.‏

Al processo, Ausimont difende se stessa e complotta con la partner Solvay. Avvelenamento doloso delle falde e dolosa mancata bonifica? No, dicono, non è “avvelenamento” ma “contaminazione”. Se non c’è avvelenamento, tanto meno c’è il dolo. Se non c’è avvelenamento tanto più non c’era obbligo di bonifica. Se non c’è dolo non c’è pena ma una semplice contravvenzione. Ma il Pubblico Ministero in Corte d’Assise invece chiede 18 anni di reclusione. Le parti civili anche di più. 

Continua (compreso il video girato in Francia dai nostri inviati speciali sulle tracce del complotto).
Clicca qui La Stampa “L’Ausimont: insussistente l’accusa di avvelenamento”
Clicca qui Alessandrianews “La difesa: l’avvelenamento non è dimostrabile”

Articolo 18. Alla Montedison esempi di vita vissuta.‏

Il caso di G.G. che subì il licenziamento invece di una semplice multa. Il caso di S.E. che, pur legittimamente licenziabile, fu salvato dalla solidarietà dei compagni di lavoro. Il caso di A.d.R. che rubò ai compagni di lavoro ma che non potè essere licenziato. I casi dei 3 dirigenti che rubavano all’azienda ma che furono premiati anzichè licenziati. Il caso di L.B. che fu licenziato e reintegrato dal pretore. Continua…

Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Articolo 18, garanzia per poter lottare”
Clicca qui Easy news Italia “Articolo 18 esempi di vita vissuta”
Clicca qui Icittadiniprimaditutto “Articolo 18 mi salvò la vita, dedicata alla collettività”
Clicca qui Pennatagliente “Esempi di vita vissuta”
Clicca qui Corriereal “Articolo 18: esempi di vita vissuta”
Clicca qui Agoramagazine “Art. 18 per il lavoro serve, ecco alcuni esempi”

Ma i politici sono solo preoccupati dell’assenza di ricadute occupazionali.

E non dei danni ambientali e sanitari del Tav: 27 chilometri scavati sotto l’Appennino tra Genova e la provincia alessandrina, più 7 nel tunnel di Serravalle Scrivia, totale 37 chilometri in galleria, 10 cantieri e 4 campi base in Piemonte. A rischio le falde, le sorgenti e i corsi d’acqua. Oltre al rischio amianto anche nelle discariche sul territorio della pianura. Una linea ferroviaria ad alta velocità inutile, costosa, dannosa. Grande sponsor il concittadino emerito Enrico Morando.
Clicca qui Giampiero Carbone: “Effetto cantieri Terzo valico sui corsi d’acqua nella valle”.

No Tav, parlano i sabotatori: “Terrorista è chi vuole il cantiere”

di Checchino Antoninipopoffquotidiano.it – Le voci dei quattro militanti accusati di terrorismo nell’aula bunker torinese dove si svolge il processo. Parlano Chiara, Luca, Nicolò e Mattia. Processo ai quattro militanti no tav accusati di terrorismo per il sabotaggio, nel maggio 2013, di un macchinario nel cantiere che non ha nemmeno rischiato di danneggiare. Continua…