Perché nell’intervista (clicca qui) non prende neppure un impegno per salute a ambiente: ignora il Pfoa nel sangue di lavoratori e cittadini, la bonifica delle falde sotto Solvay quale principale emergenza sanitaria di Alessandria, gli allarmi epidemiologici per i bambini di Spinetta. Tanto è più grave perché Trifoglio è medico, addirittura ginecologa.
Categoria: Vivere con i veleni
Ambiente svenduto all’Ilva di Taranto.
Vince il Premio Attila Alessandria 2016 il sindaco più sgradito d’Italia.
Alla personalità che si è particolarmente distinta a danno dell’ambiente e della salute, una giuria sul serio popolare, composta da 429 votanti in 9 assemblee in provincia,
ha attribuito a
Rita Rossa, nella duplice veste di sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, vince con 213 voti. Al secondo posto con 96 preferenze: Ettore Pagani direttore generale Consorzio COCIV TavTerzo Valico. Al terzo, con 69, Stephan Schmidheiny amministratore delegato Eternit. Quarto con 36 voti: Angelo Riccoboni amministratore delegato Riccoboni. Seguono a pari merito (3 preferenze): Luca Amoroso direttore raffineria Eni Sannazzaro de’ Burgondi che scoppia con frequenza allucinante, Gianluca Bordone sindaco di Tortona, Rocchino Muliere sindaco di Novi Ligure, e altri con 1 voto.
Clicca qui la pergamena: perché ha vinto il Premio e perché sarebbe rieletta.
Champagne per brindare alla vittoria. |
Clicca qui Quotidiano Piemontese “Rita Rossa, sindaco di Alessandria, vince il Premio Attila: ha fatto più danni all’ambiente di tutti”
Clicca qui Libero Gossip “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Abbiategrasso “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Corriereal “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Pennatagliente “vince il premio attila il sindaco più sgradito d’italia, ma rita rossa è favorita alla rielezione”
Ritornano licheni e rondini dopo la chiusura nel 2014 della centrale a carbone di Vado Ligure.
Per l’inquinamento di mercurio arsenico cadmio cromo i licheni non crescevano ma le autorità facevano finta di niente e rifiutavano le indagini epidemiologiche: già 440 morti invece secondo le perizie della Procura al processo, ma altri decessi sopravvengono.
Crimine a Pomezia: diossina 700 volte superiore ai limiti di sicurezza.
Accertarti dall’Arpa nei giorni seguenti il mega rogo di matrice mafiosa. Ma durante l’incendio non c’era nessuna centralina vicino all’impianto a misurare diossina e amianto.
Corruzione e traffico illecito di rifiuti attorno al depuratore di Alessandria.
8 mila metri cubi rovesciati a pochi metri dal Tanaro. Imputato principale, anche per corruzione di un consigliere, Lorenzo Repetto ex presidente della municipalizzata AMAG e braccio destro del sindaco Piercarlo Fabbio.
Clicca qui Silvana Mossano “Discarica abusiva vicino al Tanaro”.
Teramo e 31 Comuni della provincia senza acqua potabile.
L’Asl: l’ approvvigionamento dalle sorgenti del Gran Sasso con odore e sapore non conformi. Clicca qui.
Assemblea pubblica dei Comitati di Base della Valle Bormida.
Monte Amiata e fiume Paglia. Emergenza mercurio: inquinamento inaudito, è ora di incominciare a chiedere i danni!
Clicca qui il comunicato stampa della Rete nazionale NoGESI (NO Geotermia Speculativa e Inquinante)
Tutta la Valle Scrivia contro il biodigestore di Isola del Cantone (Genova).
Gli amministratori dei paesi alessandrini con gli ambientalisti liguri contrari all’impianto di trattamento rifiuti di 33mila tonnellate l’anno in riva agli acquedotti dello Scrivia. Medicina democratica presente con Carmelo Ciniglio, presidente dell’Osservatorio ambientale di Tortona.
Clicca qui Giampiero Carbone “Tredici sindaci della Valle Scrivia con i colleghi liguri alla manifestazione di protesta”.
Gas cancerogeno per i biberon degli ospedali.
Residui di Ossido di etile (tossico e cancerogeno) utilizzato per sterilizzare contenitori monouso e tettarelle nei reparti di neonatologia italiani. In alternativa basterebbe utilizzare i raggi beta, ma costano 50 centesimi ogni tettarella invece di 28. Vedi lunedì 3 aprile la trasmissione Report su Rai3.
La democrazia alla prova dei conflitti ambientali.
Questa pubblicazione, tratta dall’omonimo seminario, in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma e il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA), disamina il complesso tema dei conflitti socio-ambientali e della partecipazione democratica dei cittadini nei processi decisionali finalizzati alla gestione del territorio e delle risorse naturali. Interventi di Giorgio Nebbia, Marianna Stori, Giovanni Ruocco. Luca Scuccimarra, Marica Di Pierri, Giovanni Moro, Fabio Giglioni, Alessandro Beupcke, Renato Grimaldi, Pietro Dommarco. Clicca qui.
Quando scoppia, l’Eni di Sannazzaro de’ Burgondi si affida al vento.
Guardando queste immagini, chi di voi crede che la nube Eni non abbia provocato danni all’ambiente e alla salute?
Eppure la raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (che si è dimenticata di attivare il piano di emergenza esterno) e la prefettura di Pavia hanno diramato informazioni tranquillizzanti già a rogo in corso affidandosi al forte vento che cancellasse le prove portando lontano il peggio del peggio della combustione degli idrocarburi: particolato, polveri, ossido di azoto, zolfo, eventualmente diossina, metalli pesanti, composti organici e inorganici. Case e scuole chiuse in otto Comuni. Nube verso Voghera, Valle Staffora, Oltrepò. Aria irrespirabile anche nei paesi del Tortonese. Allerta anche a Valenza e Novi Ligure.
Clicca qui Luca Fazio “Pavia, incendio nella raffineria. Non uscite di casa”.
Clicca qui Claudio Bressani “Fumo nero e gente chiusa in casa nel paese ostaggio della raffineria”.
Clicca qui Roberto Giovannini ”Ora speriamo nel vento per cancellare le paure”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Blindati in casa per paura della nube nera”.
Clicca qui Massimo Brusasco “La nube allarma mezza provincia alessandrina”
Clicca qui Luciano Asborno “La nube tossica ha lambito anche Novi Ligure”.
Clicca qui Stefano Brocchetti “La nuvola spaventa Tortona e Valenza”.
Confermate in appello le condanne alla Cementir di Arquata Scrivia.
Strazianti, secondo i cittadini, gli odori e le poveri: “zaffate di paura, lacrime per aver respirato troppo forte, auto e case imbiancate, alberi grigi”.
Clicca qui Silvana Mossano “Cementir, ribadito l’obbligo a risarcire”.
Più di 15.000 (quindici mila) a San Siro per la partita, meno di 15 (quindici) in assemblea per i tumori nella Fraschetta.
Lo specchio dell’alessandrinità.
Egr. prof. Osella, si sta candidando al premio Nobel per la chimica o lavora su commissione per Solvay?
Con rispetto parlando, i Suoi metodi di distruzione del cromo esavalente tramite ditionito di sodio o, peggio, dei metalli pesanti tramite felci, ci sembrano un azzardo poco scientifico che Solvay usa per la propria strombazzata bufala di bonifica della Fraschetta.
Pur considerando con benevolenza il fabbisogno finanziario della Sua Facoltà, ma severamente considerando il ruolo pubblico e retribuito che Lei svolge in una istituzione statale, con tutti i titoli accademici anche internazionali che l’accompagnano nella piccola sede universitaria alessandrina, La invitiamo ad esporsi in un contradditorio scientifico con i nostri esperti. Giustificando altresì il senso della Sua affermazione: “Lavoro con la Solvay, e non per la Solvay”. Secondo noi, Lei dovrebbe lavorare per la collettività. Dunque non fungere da spalla ad una Solvay, condannata in Corte di Assise, che non sente il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque non ha il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto… continua
Clicca qui Corriereal “Lettera aperta di Medicina democratica al prof. Osella”
Solvay ripresenta la truffa della bonifica di Spinetta Marengo, sputtanata su “Ambiente Delitto Perfetto”. La sfidiamo ad un confronto scientifico e pubblico.
Quando Solvay, condannata in Corte di Assise, sentirà il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque avrà il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto pubblico? Trova invece più comodo –tanto i politici fanno come le tre scimmiette e i giornalisti sono compiacenti e i baroni universitari sono commissionati- comodo strombazzare senza contradditorio fasulli progetti di bonifica, scientificamente fasulli come soluzione del disastro ecologico in quanto strozzati da investimenti ridicoli: 7 milioni, irridendo così il Ministero dell’Ambiente che aveva stimato un acconto di 100 milioni di euro di danno ambientale… Continua
Clicca qui Enrico Sozzetti “Cromo6, iniziata la prima bonifica scientifica. Ruolo decisivo della ricerca dell’Università”.
Clicca qui Piero Bottino “L’agopuntura al terreno per eliminare il cromo VI”
Clicca qui Corriereal “La bonifica Solvay si confronti pubblicamente con Medicina democratica”
Clicca qui I cittadini prima di tutto “La truffa della bonifica Solvay”
Clicca qui Alessandrianews “Solvay ma quale bonifica?”
Alessandria, nuova terra dei fuochi.
Accanto a casi più noti come Eternit di Casale Monferrato, Solvay di Spinetta Marengo, Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, Tav Terzo Valico ligure piemontese, (vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto“), ci sono decine di casi irrisolti che si rischia di dimenticare: Ecolibarna, Serravalle, Capriata, Carbonara, Castalia, Pontestura, Ecosystem, Baratta, La Fallita, Castellazzo… Tanti altri nomi non sono diventati famigerati alle cronache solo grazie alle vittoriose battaglie ambientaliste che in questi decenni abbiamo intrapreso assieme alle popolazioni a rischio.
Clicca qui.
L’Acna da Cengio continua a inquinare l’alessandrino.
Rifiuti pericolosi Solvay: discariche ora al sicuro?
Montagne di rifiuti alte come le ciminiere. |
Sul sito dell’azienda: una affermazione vera (parzialmente) e una falsa. La prima è una ammissione di colpevolezza: “Prima dell’arrivo di Solvay gli scarti di lavorazione contenenti cromo sono stati stoccati senza alcuna protezione”. E tali sono rimasti anche dopo l’arrivo di Solvay (2002). La seconda è una balla: “Le discariche ora sono al sicuro. Solvay ha realizzato un sistema di copertura e impermeabilizzazione che isola i rifiuti dall’ambiente esterno e impedisce le infiltrazioni d’acqua ‘colpevoli’ del trasporto in falda delle contaminazioni“. Una balla di chi non vuole spendere i soldi per asportare definitivamente i veleni (cromo e altri 20) e realizzare una vera bonifica.
Stiamo soffocando nello smog. Tutta colpa del clima globale o c’è anche la responsabilità di politici e magistrati? Ad esempio Alessandria, dove si fa finta di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.
Gli attuali provvedimenti sono palliativi fuori tempo massimo. Che grandi parti del mondo e dell’Italia stiano sotto lo smog: non è un’attenuante bensì un’aggravante per i politici alessandrini che non hanno fatto nulla per limitare ai propri cittadini malattie e morti, e per i magistrati che li hanno assolti (clicca qui). Altro complice è la stampa, oggi sensazionalistica, che ha sempre oscurato le nostre denunce, magari tramite patetiche provincialotte distrazioni di massa: l’esaltazione del leggendario (sic) ponte Meier (ne potete vedere uno uguale sull’autostrada per Aosta) o della leggendaria (sic) squadra di calcio (milita in serie C non in A come il Sassuolo o il Carpi).
Clicca qui La Stampa “La città sempre più inquinata. Adesso cosa facciamo?”
Clicca qui Piero Bottino “Qualità della vita? In calo. La provincia scende ancora in classifica”.
Clicca qui Piero Bottino “Noi, sconvolti dai grigi”.
Clicca qui Il Piccolo “Il declino continua in modo implacabile. La classifica del Sole24Ore”.
Clicca qui La Stampa “Applausi in Consiglio per gli eroi di Marassi. Impresa da leggenda”
Dopo Solvay, anche i politici e i giornalisti ambiranno a far passare per pazzo il Pubblico Ministero. Per questo disegno, la stampa sta censurando totalmente gli interventi di Medicina Democratica. Manca ancora che Solvay ci quereli.
Ghio in camicia di forza, Balza col bavaglio. Sogno o realtà? |
Gli avvocati, come i politici dopo le elezioni, tendono tutti a dichiararsi vincitori. Invece possono a buona ragione farlo i difensori di Solvay, clicca qui la velina su Il Piccolo. A coprire le reciproche vergogne del passato, sono anche oggi spalleggiati da giornalisti e funzionari Arpa a vendere un futuro radioso di ambiente e salute per la Fraschetta, bonifica già fatta o al massimo da completare. Balle, la bonifica è fasulla e lo sarà dopo questa sentenza salva inquinatori. Balle che i politici prontamente afferreranno, come in passato. Tutti questi complici ambiranno a mettere una pietra sopra al processo, affinchè il PM Riccardo Ghio passi per pazzo e non insista a presentare appello per l’articolo 439 del codice penale: avvelenamento doloso della falda. La falda più importante del Piemonte. Per non parlare dell’inquinamento atmosferico. Continueremo a morire.
Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” come è maturata l’impunità e la prescrizione della ingiusta e niente affatto storica sentenza salva inquinatori della Corte di Assise di Alessandria al processo Solvay di Spinetta Marengo.
“Sono arrivato al punto che non ho più la minima fiducia nella Giustizia… Penso al passato, ai lavoratori che lottavano per portare a casa la pelle, ai cittadini di Spinetta Marengo che non hanno bisogno della conferma delle indagini epidemiologiche, alle rappresaglie subìte, ma anche ai giornalisti che non pubblicano le denunce, ai giudici che ignoravano le denunce, agli amministratori pubblici complici degli enormi inquinamenti (e anche concussi secondo Solvay)… E, dopo questa sentenza, penso al futuro, che non ci sarà vera bonifica del territorio della Fraschetta, né dell’acqua né dell’aria, che tutti torneranno a dire che tutto è a posto e sotto controllo, vedo i volti dei morti che ho conosciuto, penso alle future malattie e morti…”
continua Lino Balza, ex responsabile della sezione provinciale di Medicina democratica.
Clicca qui CorriereAl “Ho perso ogni fiducia nella Giustizia: lascio la presidenza di Medicina Democratica”
Clicca qui Pennatagliente “La goccia che ha fatto traboccare il vaso al (l’ex) responsabile di Medicina democratica”
Il cibo industriale e l’agricoltura chimica sono fra i principali responsabili delle emissioni di gas serra.
Le ultime parole famose: “Penso ad un polo del benessere per l’intero Nord Italia”.
Amianto nel sito Bioinerti a Sezzadio.
Sequestro del sito “gruppo Allara” da parte dei NOE dopo le analisi Arpa. Il Comitato chiede anche il blocco dei camion, campionamenti e carotaggi, controlli dell’aria. Esposto in Procura per verificare cosa ha scaricato Allara dai cantieri del Tav terzo Valico.
Clicca qui Giampiero Carbone “In Consiglio comunale il sequestro del centro di recupero di rifiuti edili”.
Parte da Arquata Scrivia e Novi Ligure la battaglia.
Contro l’impianto a biogas Energa a Isola del Cantone in Liguria lungo il torrente Scrivia, al confine con la provincia di Alessandria. Assemblea dei Comitati che contestano che il business sarebbe lo smaltimento rifiuti: 33 mila tonnellate all’anno. Gli scarichi nel torrente. Acquedotti a rischio. Anche i sindaci di Isola e Arquata sul piede di guerra. Il sindaco di Novi nicchia.
Clicca qui La Stampa “Mettete a rischio i nostri acquedotti”.
Drammatico l’inquinamento Eni tra Tortona e Castelnuovo Scrivia.
Gli idrocarburi fuoriusciti dall’oleodotto corrono aiutati dalle piogge. Allarme rosso anche per agricoltori e allevatori. Neppure risolte per il futuro le garanzie di sicurezza: guardie giurate, robot, sistemi vibro acustici.
Clicca qui Giorgio Longo “Salgono a 30 i pozzi inquinati. Gli agricoltori: intervenga il governo”.
Cosa s’ha dda fà pè campà.
C’è il politico che butta fumo negli occhi dei cittadini. Ci sono i giornali che fanno pubblicità. Solvay gode. Intanto la gente muore. Continua.
Solvay ama i cittadini. Alla faccia del bicarbonato di sodio.
Solvay ha fatto pubblicare sui giornali questa inserzione pubblicitaria in coincidenza con l’udienza del processo in Corte di Assise affinché i giurati sappiano, proprio mentre stanno per emettere la sentenza, quanto i cittadini amino la multinazionale belga. Perché Solvay ama i cittadini: sentimento reciproco. Lo sanno bene i giurati ad Alessandria che l’hanno appreso in questi anni durante decine e decine di udienze, dai testimoni prima ancora che dalle indagini epidemiologiche sui tumori. E lo sanno bene anche senza cliccare su Google interrogando “Inquinamenti Solvay”: pagine e pagine di disastri e morti in ogni parte del globo. “Alla faccia del bicarbonato di sodio” è l’esclamazione, piuttosto che di Totò, e per chi crede nell’aldilà, che rimbomba nella tomba monumentale di Ernest Solvay.
Continuano gli sversamenti di benzina Eni a Tortona e Castelnuovo Scrivia. Assenti i sistemi di rilevamento perdite.
L’Eni è una irresponsabile: per i danni ambientali ed economici. Centinaia di migliaia di litri di carburante dall’oleodotto nei terreni ad ogni tentativo di furto e a rischio di esplosione. Falde profonde inquinate da settimane, pozzi chiusi, acquedotti a rischio. Debole la voce dei sindaci.
Diossina dalla Piberplast? Tardano le analisi Arpa.
L’azienda leader della plastica esclude il coinvolgimento di polimeri clorurati dal gigantesco rogo: è “solo” polipropilene. La nube tossica ha investito Voghera e l’alessandrino, poi la pioggia ha disperso gli inquinanti nei terreni: prescritto lavaggio di frutta e verdura. I Comuni reclamano trasparenza nelle indagini. Misure di sicurezza insufficienti: già nel 1999 si era verificato analogo disastro. 15 squadre di pompieri intervenute.
Emergenza idrica a Cassano Spinola.
Chiuso l’acquedotto. Questa volta non sono più nitrati bensì cloruri. Il sindaco naviga nel buio.
Prodotto innovativo alla Solvay di Spinetta Marengo: il treno a vapore.
Il PR degli industriali e soprattutto della Solvay scrive sul bisettimale sponsor (clicca qui) che la multinazionale spinettese per l’annuale luna park ha predisposto un trenino a vapore, scartando il costoso ma ecologico trenino elettrico. La giustificazione è stata: “Tanto, più inquinati di così”. Il convoglio, emblema della innovativa tecnologia aziendale, sbufferà su e giù dalle colline appositamente create con i rifiuti tossici. In omaggio al recente scoppio all’Arkema, previsto anche uno spettacolo di “pompieropoli“. Prenotazione obbligatoria, mascherine antigas gratuite.
Avanza l’inquinamento nella falda di Tortona.
La benzina perduta a Rondò dalla tubazione Eni si è già infiltrata per 6 chilometri: uno dei maggiori incidenti degli ultimi anni in Italia. In pericolo anche lo Scrivia soprattutto in vista delle piene autunnali. Pozzi e irrigazioni compromessi. L’Eni non sa neppure quanto carburante è uscito.
Serravalle Scrivia soddisfa il proprio consumo elettrico con fonti rinnovabili al 100%.
E’ il paradosso virtuoso di questo Comune che tollera da decenni la bomba ecologica dell’Ecolibarna, è cronicamente soffocato dall’inquinamento atmosferico da traffico a maggior ragione dopo l’insediamento del mega Outlet, e sarà definitivamente stravolto dal Tav Terzo Valico.
Clicca qui Luciano Asborno “Ecologia. Serravalle produce l’energia elettrica di cui ha bisogno”.
Dispiace per i malesi, poveretti.
Sversamenti di alluminio dell’Onal nell’Orba.
La bonifica assegnata alla Riccoboni… proprio all’impresa nel mirino di comitati e sindaci per i progetti di recupero rifiuti e per la discarica a Sezzadio!
Clicca qui Giampiero Carbone “Sarà il Comune di Ovada a bonificare i veleni”.
No al nuovo massiccio prelievo di acqua nel Bormida.
Il tentativo della Eni-Syndial nel sito dell”ex Acna di Cengio. Un prelievo di 300 litri di acqua al secondo nella vale del disastro ecologico ancora oggi non bonificato e risarcito.
Clicca qui Daniele Prato “Acquese contro i prelievi nel Bormida. Sindaci uniti”.
Nube tossica di cloridrico dalla Tazzetti di Casale Monferrato.
Le persone intossicate sono state portate in ospedale. Verifiche nell’aria attorno allo stabilimento da parte dell’Arpa.
Clicca qui Roberto Saracco ” Incidente all’interno dello stabilimento. Fuga di acido cloridrico da una cisterna. Intervengono i pompieri”.
Clicca qui Alessandrianews “Fuga di acido cloridrico alla Tazzetti”
Sempre fermo l’impianto esploso a Spinetta Marengo.
Come avevamo denunciato: non chiarite le cause dell’esplosione, neppure le sostanze sparse dalla nube tossica. Mentre si promette sempre il Piano di emergenza.
Clicca qui Piero Bottino “Esplosione Arkema. L’impianto ancora fermo per capire che è successo”.
Il comitato Ittas di Casale Monferrato chiede il trasferimento della Tazzetti dalla città.
Quarto sollecito del Comitato alla sindaco Titti Palazzetti affinchè intervenga per le emissioni delle sostanze tossico nocive. Clicca qui.
La fasulla bonifica della Kme di Serravalle Scrivia.
Sperimentazioni che servono solo agli interessi delle Università.
Clicca qui La Stampa “Idea sperimentale. Via libera alla bonifica dei terreni vicini a Kme”.
Al via la “bonifica” della ICS ad Arquata Scrivia: è fasulla come quella dell’Ecolibarna.
400.000 tonnellate di veleni sotterrati e continuamente esondati dallo Scrivia. Gli inquinatori prima condannati e poi assolti. Una “bonifica” che non convince: i rifiuti non saranno portati via ma resteranno “incamiciati” a strapiombo sul fiume. Faranno la fine dell’Ecolibarna di Serravalle Scrivia.
Clicca qui Giampiero Carbone “Un sarcofago per i rifiuti interrati: Gli scarti dell’ex industria chimica Ics minacciano gli acquedotti della Valle Scrivia”.
Preoccupanti i dati sulla salute della popolazione di Sale.
Sono aumentati i tumori maligni del colon (+60%) e del polmone (70%). In crescita anche il cancro alla mammella. Determinante le cause ambientali: veleni sotto i campi coltivati e nelle falde acquifere, bidoni interrati, traffico di rifiuti, cave e ‘ndrangheta, Tav.
Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo.
E noi che ci eravamo illusi. Avevamo preparato un post del nostro blog con un titolone: “Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta”. La multinazionale chimica -avevamo pronta l‘ironia- sarà la prima ad adottare l’invenzione della studentessa peruviana Monica Abarca (clicca qui) tanta è la sua preoccupazione per la salute della popolazione, ovvero per tranquillizzarla in vista dell’apertura del nuovo filone processuale. E invece dell’ingegno meccatronico di tre chili è arrivata la nuova centralina di tre tonnellate che non controllerà le emissioni più preoccupanti: PFIB, composti clorofluorurati. L’assessore protesta ma è zittito dalla sindaco. Continua
Clicca qui Carlo Romagnoli “La nuova centralina a Spinetta in funzione, ma è polemica con Sel”.
Clicca qui Valentina Frezzato “Il monitoraggio dell’aria ora è continuo”.
Trasposizione teatrale di un evento realmente avvenuto (2 maggio 2015).
Limoni transgenici dopo la nube di gas dal polo chimico di Spinetta Marengo.
E i politici scoprirono l’acqua calda dopo l’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo.
Manca il piano di emergenza. Ma se è da trenta anni che l’abbiamo rivendicato dentro l’Osservatorio ambientale della Fraschetta! Ma se nel 2002 denunciammo subito che quello approvato era fasullo! Ma se ancora l’anno scorso il Consiglio comunale di Alessandria ha bocciato la Mozione dei 5Stelle! E’ una classe politica senza pudore.
Clicca qui Massimo Putzu “La città senza piano di emergenza. Scaduto da 10 anni riguarda come comportarsi all’esterno del polo chimico. Il dato preoccupante emerso durante la Commissione comunale ambiente”