E’ incoerente e pericolosa dal punto di vista ambientale l’intera impalcatura della normativa in discussione che, invece di andare verso produzioni sempre più sicure, favorisce di fatto la contaminazione ambientale. Continua a leggere
Categoria: Vivere con i veleni
Vallebormidapulita. Pfoa da Spinetta a Ferrara.
Acqua, latte, uova e carne bovina e pesce locale sono le principali fonti di esposizione ai Pfas (le sostanze perfluoro alchiliche sversate per anni dalla Miteni e dalla Solvay). Clicca qui. L’inquinamento è arrivato anche alla foce del Po. Clicca qui.
Neoplasie e termocombustore di Acea a San Vittore di Frosinone, gemellino di Acerra.
Secondo la denuncia alla Procura dell’associazione “Fare Verde”, la consistente diffusione di neoplasie nella zona, potrebbe essere ricondotta alle emissioni nocive in acqua, aria e suolo. Dallo studio dei medici dell’ospedale Regina Elena di Roma, risulterebbe, tra la popolazione che vive nell’area, un alto indice di incidenza tumorale alle vie respiratorie e al sistema digerente. Una relazione dell’Ispra (l’Istituto superiore per la ricerca ambientale) sul biennio 2014/2015 anni in cui tale inceneritore, non ha bruciato soltanto rifiuti solidi urbani, ma anche materiali “altri”, che hanno prodotto ceneri pericolose finite anche su Ferentino e Patrica, a oltre 70 km di distanza. Il tutto si accompagnerebbe a numerose e gravi irregolarità inerenti l’ iter autorizzativo.
Traghetti e navi veloci: l’impegno per l’ambiente è ancora un miraggio.
Indagine di “Cittadini per l’aria” su 32 società armatrici operanti in Italia. Clicca qui.
Vallebormidapulita. Pfoa da Spinetta all’Adriatico.
Solvay in Bormida e in Po: il fiume più inquinato d’Europa.
Acqua rubinetto potabile, limiti sostanze nocive sbagliati per legge. Pesante accusa
Pfas, ecco i limiti proposti da Roma Corsi d’acqua: guai
Pfas, Istituto Superiore di Sanità: «Rischio più alto dall’acqua dei pozzi»
Ciò che i consumatori possono fare come regolatori pesare composti’ rischi
https://m.larena.it/territori/bassa/pfas-la-regione-non-studia-i-danni-causati-1.7491210
L’Iss, Pfas negli alimenti? Situazione nei limiti
Pfas. Ricevuto dalla Regione Veneto lo studio dell’istituto superiore di sanità sull’esposizione …
Area marina protetta per cambiare l’immagine di Taranto.
E’ possibile prima di chiudere l’avvelenamento dell’Ilva e bonificare? Clicca qui il Convegno a Palazzo Montecitorio
Fumi e fiamme dalle fiaccole di Versalis a Porto Marghera.
Ennesimo fuoriservizio all’impianto CR1-3 – Cracking della Versalis con le solite nuvolone nere e le fiamme alte decine di metri che ammorbano l’aria che respiriamo e che si vedono a decine di chilometri di distanza. (continua)
Il Veneto è la regione con i livelli più alti di consumo di pesticidi.
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene per l’Unesco sono patrimonio dell’umanità. Clicca qui.
Vallebormida pulita. Pfoa da Alessandria al Veneto.
Gli scarichi della Solvay di Spinetta Marengo dei Pfoa prodotti dalla Miteni di Trissino:
https://m.larena.it/home/provincia/allarme-pfas-peggiora-l-inquinamento-1.7479277
https://www.vvox.it/wp-content/uploads/2019/07/Relazione-PFAS_ISS-2019_finale.pdf
L’immunità penale a Ilva/ArcelorMittal è anticostituzionale.
Clicca qui dall’Ordinanza del GIP Benedetto Ruberto del Tribunale di Taranto (in neretto i passaggi principali su cui la Corte Costituzionale si pronuncerà).
Rinascita della Valle Bormida. Incontro dei Sindaci cuneesi con Regione Piemonte.
Quattro sono le province coinvolte: Savona, Alessandria, Cuneo e Asti. Clicca qui il documento sottoscritto da tutti i Sindaci del cuneese.
Peggiorano Pfas/Pfoa nei fiumi e nelle falde.
Secondo lo screening preliminare effettuato da Ispra. Clicca qui.
La nazionalizzazione dell’ILVA è l’unica soluzione per il lavoro e la salute.
“Nazionalizzazione senza indennizzo per ArcelorMittal, e sotto il controllo dei lavoratori, nel quadro della nazionalizzazione di tutta la siderurgia”. Non è una posizione accolta dai sindacati. Clicca qui.
Gli inquinanti stanno oltrepassando la (presunta) barriera Acna e vanno verso Bormida.
Esposto a Procure piemontesi e liguri, Province e Regioni piemontesi e liguri, Ministeri ambiente e salute, Unione Europea. Oltre a documentare l’inquinamento, la denuncia ricorda che in Valle Bormida ogni famiglia sconta ancora i gravi danni alla salute provocati dalle lavorazioni di Cengio, sia per gli addetti sia tra i residenti loro famigliari e concittadini. I medici locali sono testimoni dell’alta incidenza di specifiche neoformazioni correlate ai prodotti aromatici lavorati e depositati nelle discariche. Dei residui di tali sostanze, nel sito ubicato tra Cengio (SV) e Saliceto (CN), com’è noto, ve n’è una ben visibile ed inquietante collina di milioni di metri cubi. Clicca qui l’esposto.
Uno spettro si aggira per il Piemonte: il movimento di rinascita della Valbormida.
Industriali e politici si stanno allarmando: stiamo riorganizzando un movimento di rinascita della Valbormida, da Cengio a Spinetta Marengo passando per Sezzadio. Temono che non resteranno un ricordo le migliaia di partecipanti alle manifestazioni anti Acna, le migliaia ad Alessandria anti Montedison, le migliaia a Bosco Marengo contro l’impianto nucleare, le migliaia a San Michele anti inceneritori (2), le migliaia contro il Tav Terzo Valico, le migliaia anti discarica di Sezzadio, le migliaia a Rivalta S. contro inceneritore e ancora contro impianto ‘bioetanolo’, eccetera. Temono che il sistema di comunicazione nazionale assicurato dalla Rete Ambientalista (Sito + mailinglist a 25mila contatti) amplierà il successo dei gloriosi “Valle Bormida Pulita” e “La Fraschetta”.
Per quanto riguarda Solvay di Spinetta Marengo (ex Montedison), il processo penale ha lasciato irrisolta la bonifica della gigantesca falda acquifera alessandrina alimentata da enormi montagne di rifiuti tossico cancerogeni
mentre l’emergenza PFOA, partita da Alessandria su nostra denuncia, ha ormai assunto dimensioni nazionali con centinaia di migliaia di inquinati piemontesi e veneti
Più recente la mobilitazione anti maxi discarica Frugarolo Casalcermelli
https://www.rete-ambientalista.it/2019/01/07/enorme-discarica-nellalessandrino/
Per quanto riguarda la multinazionale delle discariche Riccoboni di Sezzadio, per i Comitati di Base della Valle Bormida da anni i trattori fanno da apripista ai cortei
Per quanto riguarda l’ex Acna di Cengio, a 137 anni dall’avvio delle lotte contadine e a 20 anni dalla vittoria della chiusura della fabbrica, la bonifica non è stata realizzata e il pericolo è sempre incombente sulla valle, con tanto di diga di Osiglia che, in caso di rottura o smottamenti, riverserebbe (a pieno carico) 12 milioni di metri cubi di acqua che a Millesimo avrebbe un’altezza di 18-19 m (in 13 minuti) e raggiungerebbe Acqui ancora a 5 m. (dopo 6 ore e mezza). Altro che Rinascita della Valle Bormida.
https://www.rete-ambientalista.it/2019/05/29/allarme-acna-a-ventanni-dalla-sua-chiusura/
La rinascita viene, invece, proposta da Eni tramite un impianto che trasforma l’immondizia in carburante.
https://www.rete-ambientalista.it/2019/06/27/la-rinascita-della-valbormida-ve-la-porta-eni-syndial/
Il sindaco di Cengio è entusiasta della proposta. Invece l’intera valle si solleverà contro l’impianto Syndial.
https://www.rete-ambientalista.it/2019/06/27/lintera-valle-si-sollevera-contro-limpianto-syndial/
Infine, su proposta del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”, sono state poste le basi, nell’ambito del prestigioso Premio Acqui Storia/Ambiente per una giornata dedicata alla storia e alla attualità delle lotte per la Rinascita della Valle Bormida tramite la partecipazione degli autori, nazionali e stranieri, delle numerose pubblicazioni editoriali che si sono succedute. C’è già l’impegno dell’assessore all’ambiente Maurizio Giannetto: “ Mi sono confrontato con il sindaco Lorenzo Lucchini e l’assessore alla cultura Alessandra Terzolo: come Amministrazione comunale di Acqui Terme siamo molto interessati alla vostra proposta di organizzare una giornata dedicata alla storia della Valle Bormida, che si possa svolgere nel periodo autunnale. C’è tutta la nostra disponibilità e la nostra sensibilità”.
L’intera valle si solleverà contro l’impianto Syndial.
A Cengio, in una sala comunale folta di amministratori locali e di cittadini sia Liguri che Piemontesi, il sindaco Dotta e Syndial (l’erede di ACNA) hanno provato a presentare un progetto di riutilizzo di parte delle aree del Sito di Interesse Nazionale (SIC) dove si è svolta per più di cento anni una delle tragedie ambientali e umane più gravi d’Europa in tempo di pace. L’immensa discarica era lì, a due passi, (continua)
La rinascita della Valbormida ve la porta Eni/Syndial.
Da mesi annunciato da una campagna tambureggiante su giornali e tv https://youtu.be/OxYvDXyc5_U , a Cengio l’Eni/Syndial propone di realizzare l’impianto Waste to Fuel (W2F): un processo rivoluzionario (termoliquefazione) che permette di trasformare la frazione umida dei rifiuti solidi urbani (l’organico) in bio-olio, che si può impiegare direttamente come oliocombustibile oppure raffinare come biocarburanti per automobili. Clicca qui.
Emergenza nazionale per Pfoa/Pfas.
L’ultima rassegna stampa sul disastro:
I rappresentanti di Ispra hanno inoltre evidenziato «La necessità di mettere in piedi un osservatorio sui Pfas e su tutte le sostanze chimiche emergenti, in modo da poter intercettare la loro presenza nell’ambiente in maniera tempestiva. Accanto ai Pfas diffusi da più tempo, infatti, ci sono nuove sostanze perfluoroalchiliche come GenX e C6O4, per le quali al momento non c’è metodologia analitica condivisa». Queste sostanze hanno sostituito il PFOA alla Solvay di Spinetta Marengo.
Pfas, dallo studio Ispra sono coinvolte 14 Regioni . Il Piemonte continua a tenere la testa sotto la sabbia.
“I limiti di Pfoa e Pfas nell’acqua potabile dovrebbero essere un milione di volte più bassi”
Pentole antiaderenti e cancro? L’Airc ci spiega tutto
http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3321096
PFAS: l’ennesimo disastro che non risparmia neppure la Toscana
Pfas, prosegue il piano di screening: quasi 52.000 persone invitate e più di 31.000 visitate
Tutti assolti anche in Appello per l’amianto dell’Alfa Romeo.
Nessuna condanna per ex vertici ed ex manager di Fiat, Alfa Romeo e Lancia, imputati per una quindicina di casi di operai morti per forme tumorali provocate dall’esposizione all’amianto negli stabilimenti dell’Alfa Romeo di Arese. L’assoluzione è in linea con tutti gli altri verdetti di giudici e corti milanesi, da Pirelli a Falck, dalla Breda alla Franco Tosi all’Enel di Turbigo ecc.
La coda di paARPAglia ligure.
Quando Inps e Carlo De Debenedetti si opponevano ad essere definiti mandante e killer dei morti Acna, avvenne un infelice giorno che un magistrato savonese e un direttore sanitario sessantottino… Un dramma tra il serio e il faceto raccontato per Rinascita Valbormida da Roberto Meneghini. Clicca qui.
Stiamo ingerendo 200mila particelle di microplastica ogni anno.
Uno Studio di Environmental Science and Technology. I Rischi per la salute. Clicca qui.
No fanghi dei depuratori nei nostri campi.
Petizione di Italia Nostra. “Documento sullo spandimento dei fanghi derivanti dagli impianti di depurazione biologici delle acque reflue urbane in Italia” su https://www.italianostra.org/
Monitorare PFOA/PFAS si può. E si deve.
Come monitorare le sostanze perfluoroalchiliche nei corpi idrici superficiali e sotterranei: clicca qui.
Clicca anche:
http://www.italiachecambia.org/2019/06/pfas-storia-contaminazione-catena/ La diffusione dei PFAS si sarebbe potuta arginare 10 anni fa. Quando la denuncia partì da Alessandria.
Gli imballaggi compostabili? Riducono l’impatto ambientale ma contengono troppi Pfas
I gravi dati epidemiologici dei Siti contaminati italiani sono adesso online.
Grazie alle proteste di PeaceLink, infine il V Rapporto Sentieri relativo a tutti i SIN è apparso sul sito di Epidemiologia e Prevenzione. I M5s dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Adesso che sono al governo hanno nascosto nel cassetto il nuovo studio epidemiologico fin dopo le elezioni europee.
Pfas. Dieci domande all’Arpav.
Senza risposta. Clicca qui Mattea Guantieri.
Allarme Acna. Cento anni di lotte non sono bastati.
Clicca Allarme Acna a vent’anni dalla sua chiusura. https://www.rete-ambientalista.it/2019/05/29/allarme-acna-a-ventanni-dalla-sua-chiusura/
Clicca Liguria con il più alto tasso di cancro. https://www.rete-ambientalista.it/2019/06/03/allarme-acna-2-liguria-con-il-piu-alto-tasso-di-cancro/
A completare le precedenti pubblicazioni indicate, aggiungiamo il Libro di Ginetto Pellerino “Acna gli anni della Lotta. 1986-1999, Diario della Rinascita della Valle Bormida.”
Nonché il dossier sulla Rivista di Medicina democratica luglio ’91 a cura di Lino Balza con interventi di Luigi Mara, Ilvo Barbiero, Alberto Monaco e Roberto Meneghini.
Allarme Acna/2. Liguria con il più alto tasso di cancro.
Secondo i dati Eurostat più recenti, la Liguria è l’area europea a più alto tasso di mortalità per cancro (364 decessi/Anno/100.000 ab.) Il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” sottoscrive il documento (clicca qui) che Associazione Rinascita Valle Bormida, WWF, Associazioni locali, Associazione Lavoratori ACNA, presentano il 3 giugno quando il Comune di Cairo esibisce l’Indagine Epidemiologica eseguita dall’IST di Genova su 5 Comuni della Valle Bormida ligure (Altare, Carcare, Cosseria, Cairo e Dego). Non contestiamo i risultati – comunque significativi – dell’IE, bensì i numeri con i quali è stata costruita e forniti da una ARPAL savonese quantomeno inefficiente e addomesticata.
Allarme ACNA a vent’anni dalla sua chiusura.
Imposta dopo dodici anni di lotta incessante delle popolazioni di Valle Bormida, che raggiunse notorietà nazionale. Il colossale ammasso di sostanze tossiche confinate e non rimosse alla ex Acna di Cengio (oggi ,Syndial/ENI) incomberà in eterno sulla Valle Bormida piemontese: per il trattamento della ineliminabile produzione di reflui causati dal dilavamento delle acque meteoriche e di falda. Clicca qui Pier Giorgio Giacchino che, dalla sintesi storica degli eventi, ripercorre le ferite rimaste aperte dalla chiusura: i danni alla salute passati e presenti nascosti e negati, la pessima messa in sicurezza spacciata per bonifica, le stesse migliorate condizioni superficiali del Bormida che non dicono nulla, anzi possono nascondere lʼamplissima varietà delle molecole generate dallʼinconfondibile DNA ACNA. Il più antico e noto disastro ambientale di questo Paese è altresì una costosissima occasione perduta di rinascita: spesi oltre 350/400 milioni di euro e con risarcimento ancora a zero. Si direbbe un fallimento senza precedenti. “Eʼ dʼobbligo per tutti una exit strategy da questa storia infinita” conclude Giacchino. “Ci stiamo riorganizzando” commenta Roberto Meneghini.
Clicca qui “I contadini, con un secolo di lotte, per salvare la Val Bormida dall’Acna”, di Lino Balza, tratto dal libro “Quelli delle cause vinte” di Michele Boato.
Clicca qui il libro “Bormida” di Patricia Dao.
Clicca qui il libro “Il fiume rubato” di Alessandro Hellman.
Clicca qui il libro “Veleno di Stato” di Gianluca Di Feo.
Clicca qui un ricordo di Renzo Fontana, il mitico direttore di “Valle Bormida Pulita”. Dai libri “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” e “Luigi Mara & Medicina democratica”.
Schmidheiny condannato per omicidio colposo.
A Torino 4 anni di reclusione e 15mila euro di risarcimento per i due lavoratori morti d’amianto: sono una condanna “mite“. Sperando che addirittura non faccia la fine delle precedenti negli appelli. Dopo la scandalosa assoluzione per prescrizione in Cassazione, e lo spezzettamento in filoni, restano aperti altri tre processi a Vercelli per omicidio volontario, Reggio Emilia e Napoli. Clicca qui Il Fatto Quotidiano.
Indice della salute Sole24Ore: maglia nera a Rieti, Alessandria e Rovigo.
Tra 107, Bolzano è la provincia più “sana” d’Italia, seguita da Pescara, Nuoro e Sassari. Milano, Cagliari e Firenze sono le uniche grandi città nella top ten. Alessandria è la peggiore per “mortalità per tumori” con un quoziente di 20,18 ogni 1.000 abitanti. La CIA Agricoltori Italiani di Alessandria si rivolge preoccupata agli Amministratori (clicca qui) per stimolarli alla bonifica dell’amianto di Casale Monferrato ma sottovaluta la realtà del polo chimico di Spinetta Marengo (Fraschetta).
I ragazzi della via Pfas.
In Piemonte: clicca qui Barbara Tartaglione.
In Veneto: clicca qui Nicola Pozzato.
Clicca qui Teleambiente clicca qui Veronasettegiorni clicca qui Vvox.it.
Glifosato cancerogeno, Bayer condannata a pagare 2 mld di dollari.
Per una diagnosi di cancro ad una coppia di coniugi. 13.400 cause legali contro Bayer in corso negli Stati Uniti. Clicca qui.
La sicurezza al primo posto.
Nella foto di repertorio, coadiuvato dal futuro capogruppo Lega alla Camera (Riccardo Molinari) e dal futuro sindaco di Alessandria (Gianfranco Cuttica), il futuro esperto per la sicurezza nazionale Matteo Salvini insegna ai dirigenti Solvay come si tiene in sicurezza la fabbrica di Spinetta Marengo. Il direttore Stefano Bigini gli mostra il libro “Ambiente Delitto Perfetto”, prefazione di Giorgio Nebbia (che nessuno dei presenti mostra di conoscere). Il capo del personale Paolo Bessone gli chiede l’espulsione dall’Italia degli autori Barbara Tartaglione e Lino Balza.
Allarme Pfoa in USA, Unione Europea, Governo e Regioni (eccetto Piemonte).
Rischio contaminazione per 19 milioni di americani. http://www.rinnovabili.it/
Veleni connection nel Delta del Po https://estremeconseguenze.it/2019/05/06/veleni-connection-nel-delta/
Inquinanti organici persistenti: la posizione dell’Unione europea : eliminare il PFOA.
Pfas, sangue contaminato anche a Trissino centro http://www.vicenzatoday.it/cronaca/pfas-trissimo-analisi-sangue-3-maggio.html
L’Emilia Romagna chiede un tavolo interregionale https://veronanetwork.it/news/pfas-emilia-romagna-chiede-tavolo-interregionale/
Convocato il tavolo tecnico nazionale https://www.rovigooggi.it/n/87259/2019-05-02/veneto-esperto-in-pfas-convocato-il-tavolo-tecnico-nazionale
Il mistero del Pfoa che in USA e Veneto è letale e in Piemonte no.
I giornali si interrogano. Il Pfoa nella falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo ha concentrazioni enormi di centinaia di microgrammi/litro. Per il Veneto è una emergenza nazionale affrontata tanto dalla Regione che dal Governo per le conseguenze sanitarie subìte da centinaia di migliaia di persone. Per il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, invece, si tratta di un allarme ingiustificato in quanto considera i Pfoa “solo interferenti endocrini dagli effetti dubbi ma non si sa se siano causa di cancro o di altre malattie mortali”. Tanto è tranquillo che affida i monitoraggi di controllo… alla stessa Solvay. L’Asl, da parte sua, non rende pubbliche le analisi del Pfoa nel sangue dei lavoratori. Nulla si sa degli esposti alla Procura della Repubblica che abbiamo ripetuto più volte negli ultimi dieci anni. Dopo la nostra denuncia in prima nazionale, Solvay ha finalmente eliminato il Pfoa ma l’ha sostituito con C6O4 senza garanzie preventive. Gli scarichi Pfas vanno da Bormida al Tanaro al Po passando per il Veneto. E’ stupefacente l’affermazione di Maffiotti: “non si sa se i Pfoa siano causa di cancro o altre malattie mortali”. Come fa un direttore di Arpa a non conoscere quanto meno dal 2018 che il Centers for Disease Control, una delle agenzie per la salute pubblica USA, aveva appurato che l’esposizione ai perfluorurati può aumentare il rischio di cancro, quello di incorrere in malattie che compromettono il sistema immunitario, rischia di diminuire la fertilità femminile e di alzare i livelli di colesterolo oltre a limitare lo sviluppo mentale e fisico dei bambini? Tant’è che l’Environmental Working Group supportato dal Northeastern University’s Social Science Environmental Health Research Institute ha lanciato un allarme per circa 19 milioni di persone negli stati Uniti. Tant’è che, a febbraio 2019, l’Environmental Protection Agency (EPA) aveva annunciato il proprio piano d’azione per contrastare la diffusione dei PFAS sul suolo americano. Come fa Maffiotti a non conoscere?
Clicca qui Silvana Mossano.
Il mistero della bonifica della falda con solventi cento volte oltre i limiti di legge.
I giornali si interrogano. I pozzi della cosiddetta “barriera idraulica” non stanno bonificando la falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo da solventi clorurati, cromo esavalente e Pfoa, cancerogeni per i quali la multinazionale belga è stata condannata anche in appello per disastro ambientale. Il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, sa benissimo, ma non lo dice, che questa bonifica è impossibile finchè dai terreni sovrastanti la falda i veleni stanno percolando nella stessa. Anche questo tipo di cosiddetta “bonifica dei terreni”, senza asportare la montagna di veleni, infatti, è completamente inidonea, insomma una balla per prendere tempo e risparmiare miliardi. Clicca qui Silvana Mossano.
Il mistero dei pozzi con solventi cento volte oltre i limiti di legge.
I giornali si interrogano. I solventi clorurati (cloroformio, tetracloroetilene, benzene eccetera) sono gli stessi della falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, a pochi chilometri dal Basso Pieve di Novi Ligure, gli stessi inquinanti per i quali è stata condannata anche in appello la multinazionale belga per disastro ambientale. Il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, brancola nel buio: non riusciamo a far luce su questo fenomeno che si spinge verso la città di Novi, il problema è di qualità di acqua di falda che potrebbe riflettersi sui corsi d’acqua. Clicca qui Gino Fortunato.
La nuova direttiva cancerogeni.
Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, ha aperto un acceso dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Clicca qui.
Importante primo risultato della Campagna FACCIAMO RESPIRARE IL MEDITERRANEO.
Per l’istituzione di un’Area ECA (area controllo emissioni) nel Mediterraneo. Clicca qui l’iniziativa Italia-Francia. La campagna per proteggere i cittadini dalle emissioni di zolfo, ossidi di azoto e particolato è stata lanciata e sostenuta da diverse associazioni e comitati a livello internazionale e nazionale: clicca qui.
E’ lotta nonviolenta ma è lotta vera a Taranto.
Cittadini e lavoratori, insieme ai Movimenti NoGrandiOpere, in un pacifico e determinato corteo per chiedere la chiusura dell’Ilva (Arcelor Mittal), la bonifica con il reimpiego degli operai e la riconversione economica del territorio. Clicca qui.
La Valsusa chiede la chiusura dell’Ilva (Arcelor Mittal).
Sarà a Taranto il 4 maggio. TUTTO L’ACCIAIO NON VALE LA VITA DI UN SOLO BAMBINO. Clicca qui l’appello e le altre iniziative No Tav.
Difesa dell’Acqua pubblica e della Salute ad Alessandria.
IL COMITATO “TORRENTE ORBA”, con l’adesione di Italia Nostra, Legambiente Piemonte, Legambiente Ovadese, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Pro Natura Piemonte, Comitati di Carentino, Casalcermelli Predosa e Sezzadio, organizza un dibattito pubblico su Difesa dell’Acqua pubblica e della Salute. Venerdì 10 maggio 2019 alle ore 21,00 in Alessandria, Ex Taglieria del Pelo Via Wagner n. 38/d.
Le popolazioni alessandrine vivono sulla propria pelle gravi ed irrimediati inquinamenti: dalla Solvay a Spinetta Marengo al disastro ambientale della Valle Bormida prima con l’Acna di Cengio e ora con la discarica di Sezzadio, all’area non bonificata della Pedaggera, al Tav Terzo Valico ecc. Infine la mega discarica sull’Orba a Frugarolo/Casalcermelli: clicca qui sul Sito della Rete Ambientalista.
Il nuovo processo amianto Eternit.
Eternit bis. Schmidheiny a processo per la morte di 392 persone a Casale Monferrato e dintorni. Soltanto una parte delle vittime aveva lavorato nello stabilimento. Come Napoli, anche la procura di Vercelli ritiene che il reato sia di omicidio volontario. Nel primo processo la condanna a Schmidheiny, in primo e secondo grado, era stata scandalosamente spazzata poi dalla prescrizione pronunciata in Cassazione.
Clicca qui Silvana Mossano.
Diverse tesi scientifiche: così per i giudici diventa difficile individuare i responsabili: clicca Manuela Gatti e Ambra Orengo.
Emergenza nazionale Pfas.
Clicca qui l’ultima rassegna stampa.
Allerta per gli inquinanti nelle scuole e negli uffici.
Per molto tempo sono state studiate le molecole nocive solo dal punto di vista della tossicologia e non della genetica. Clicca qui.
Basta! L’Ilva va chiusa. Manifestazione il 4 maggio a Taranto.
Il tradimento dei Cinquestelle contestato ai ministri Di Maio (Mise), Grillo (Salute) e Costa (Ambiente) al tavolo di confronto governo/associazioni .
Clicca qui il video con Massimo Battista e Michele Riondino rappresentanti dei “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti”
Clicca qui il video con Alessandro Marescotti presidente dell'”Associazione PeaceLink”
Con la gestione Arcelor Mittal c’è più inquinamento di prima. Clicca qui i dati.
Primo Maggio a Taranto. Corteo e concerto autofinanziati da “Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti”. Sul palco Movimenti e Artisti di tutta Italia. Michele Riondino: i Cinquestelle ci hanno sedotti e abbandonati. Se si vuole conciliare la salute con il lavoro: bisogna chiudere l’Ilva. Clicca qui Maria Teresa Totaro (Il Fatto).
Osservatorio nazionale amianto: +500% di tumori tra i lavoratori Ilva. Clicca qui.
La strage infinita dell’amianto provoca 4mila morti ogni anno.
Il C6O4 nel Po proviene dalla Solvay di Spinetta Marengo.
La sostanza appartiene alla famiglia dei Pfas di ultima generazione e ha sostituito il PFOA nello stabilimento alessandrino che la scarica in Bormida e, via Tanaro, nel Po. Il presidente della Regione Veneto dichiara i Pfas una emergenza nazionale. Da Alessandria, alla Regione Piemonte e ai Governi lo stiamo dicendo dal 2008. Clicca qui.
Ilva. Slai Cobas contro i silenzi del “Piano Taranto”.
Fermare le fonti inquinanti e bonificare. Invece 2600 operai, che dovevano essere impegnati nelle bonifiche, sono stati espulsi da Arcelor Mittal. Dobbiamo ricostruire un sindacato di classe. Le mamme, i genitori dei bambini morti devono capire che senza gli operai non si va da nessuna parte. Clicca qui il dettagliato intervento di Slai Cobas.
A “Presa diretta” il disastro dei PFAS: sapevano e hanno nascosto.
Clicca qui il video della trasmissione. Da notare le affermazioni false dell’amministratore delegato Nardone della Miteni. Nel 2008 denunciammo anche in magistratura l’inquinamento -delle acque e del sangue- da parte della Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria) con il PFOA prodotto dalla Miteni, avviammo una campagna nazionale di informazione e denuncia che portò all’eliminazione del veleno nello stabilimento di Spinetta. Però il PFOA persiste nel sangue dei lavoratori e dei cittadini, grazie all’ignavia delle autorità sanitarie. Clicca sul Sito della Rete ambientalista tutta la storia: https://www.rete-