Il VIIAS certifica un rischio sanitario inaccettabile anche ai ridotti livelli produttivi del 2019. Campagna di pressione sui parlamentari italiani perché prendano a cuore il futuro e la salute dei bambini di Taranto, in quanto la vicenda viene spesso presentata solo in termini economici, senza alcun riferimento ai valori essenziali della vita e della salute. Questi sono i dati ISS di incidenza dei tumori a Taranto rispetto agli altri comuni della provincia jonica. Clicca qui Peacelink.
Categoria: Vivere con i veleni
Magliette bianche: 3 ore per la salute dei siti più inquinati.
22 dicembre, ore 16-19 a Gela, Sulcis, Livorno, Augusta, Bacino del fiume Sacco, Massa Carrara, Biancavilla, Bari, Manfredonia, Casale Monferrato, Val Basento, Orbetello, Taranto, Trieste, Falconara, Mantova, Brescia, Crotone, Civitavecchia, Bussi, Firenze, Val Basento (località Pisticci), Bologna, Piombino, Milazzo. Clicca qui.
Per tutte le iniziative NoTav Valsusa: clicca qui.
I bambini dell’oncologia: “Chiudete l’Ilva”.
Clicca qui il video delle Iene.
La Caporetto ILVA: perdite esorbitanti e licenziamenti inaccettabili.
1) E’ impossibile rendere competitiva una fabbrica viziata da gigantismo. Il punto di pareggio costi/ricavi a Taranto è a 7 milioni di tonnellate/anno mentre nel 2018 ne ha prodotti 4,7.
2) ArcelorMittal richiede una “cura da cavallo” che non risolleverà lo stabilimento ma che lo farà definitivamente stramazzare morto per terra.
E allora la domanda è: possibile che questa cosa chi governa non l’abbia capita?
L’impressione è che nessuno la voglia capire per mera convenienza politica. Occorrerebbe prendere atto che l’ILVA sta affondando e che l’unico modo per salvare i lavoratori è preparare le scialuppe di salvataggio, non rimanere sulla nave che si inabisserà.
Luci e ombre di Report.
Report, condotto su RAI 3 da Sigfrido Ranucci, nel servizio su Solvay del 2 dicembre 2019 di Adele Grossi, al quale ho collaborato, può aver deluso se lo si considera concluso e non una prima puntata di una più ampia investigazione, tipica del giornalismo che caratterizza la trasmissione. Aver concentrato, come prologo, in una unica serata la rappresentazione di tre territori – Alessandria, Livorno e Ferrara – devastati da Solvay, infatti non poteva evitare il rischio di superficialità e inconcludenza soprattutto per Spinetta Marengo (AL). Qui, infatti, il servizio giocoforza si è limitato per grandi linee a raccontare ai telespettatori più ignari la fotografia della catastrofe sanitaria e ambientale, marcando dunque due grandi limiti di visibilità. Il primo riguarda il tragico passato: non sono emerse le responsabilità di coloro che hanno provocato il disastro, eppure esse hanno nomi cognomi precisi che per 50 anni chi scrive [1] ha, urbi et orbi su giornali e libri, denunciato e documentato (e incassato rappresaglie), responsabilità di morti e malattie – passate e future – che vanno oltre Montedison/Solvay e che investono direttamente sindacati, magistratura, arpa, asl, comune, provincia e regione. Il secondo limite della trasmissione, che deriva dal primo ma che è fondamentale, concerne il tragico futuro: è un dovere etico e morale, anche dei giornalisti di Report, non solo del sottoscritto, scongiurare nuove criminali azioni volte a incrementare inquinamento e morti. Il buco giornalistico non dubito che verrà con urgenza colmato scovando l’Indagine epidemiologica che Solvay riesce a nascondere nei cassetti della Regione, e tramite una documentata denuncia del tentativo in corso di Solvay Speciality Polimers Italy di far approvare dalla Provincia di Alessandria l’AIA Autorizzazione Integrata Ambientale per “Estensione della produzione ed uso di cC6O4” nello stabilimento di Spinetta Marengo. Questa operazione Solvay sta cercando di concretizzare da un lato ricattando con minacce di licenziamenti il silenzio-assenso dei sindacati, dall’altro cercando di opporre un fantomatico “segreto industriale” ovvero chiedendo alla Provincia di censurare sulla richiesta di AIA, con 56 omissis, informazioni essenziali che ci consentirebbero la valutazione dei potenziali effetti ambientali del cancerogeno C6O4 soprattutto per quanto riguarda il quadro emissivo. Addirittura Solvay chiede e ottiene dalla Provincia, complici Regione e Comune, di allontanare dalla Conferenza dei Servizi il rappresentante di Legambiente nazionale onde occultare i drammatici dati Arpa. Stante questo scandalo, è stato annunciato esposto anche alla Procura di Vicenza dove è avviato il processo Miteni (fornitrice di Solvay) sulla catastrofe ecosanitaria in Veneto procurata dai PFAS, di cui appunto il C6O4. [2]. Su questo pericoloso scandalo, con ricadute nazionali, attendiamo, a breve, la prossima puntata di Report. Al quale si chiede il ruolo di investigatore, non certo di comminare sentenze: queste competono ai tribunali che, ahinoi, come confermerà prossimamente la Cassazione, per l’avvelenamento doloso delle falde di Alessandria assolvono gli imputati principali dei reati più gravi e per i reati minori condannano i piccoli imputati a lievi pene in prescrizione.
Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro.
[1] “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia.
“L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”
[2] Comunicato stampa 19/11/19 del “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro”. Clicca qui.
[Nota]. I PFAS-PFOA-C6O4 sono oggi una emergenza ecologica nazionale. Il C6O4, Pfas a catena corta, nei nostri esposti alla Procura della Repubblica di Alessandria (e a tutte le Istituzioni locali e nazionali) già dieci anni fa era stato additato, presente nel sangue, come sospetto cancerogeno in sostituzione del PFOA contro il quale avevamo lanciato una campagna nazionale che ne aveva decretato la scomparsa nella lavorazione dello stabilimento di Spinetta Marengo. Ma non nelle acque e nel sangue dei lavoratori e dei cittadini, ancora oggi privati di ogni tutela Asl Arpa!
Per le responsabilità storiche dell’Arpa, ad esempio, si possono consultare, nella colonna “Argomenti” del Sito www.rete-ambientalista.it, 102 “post” alla voce “Arpa” ovvero 24 “post” alla voce “Maffiotti”; a tacere dei quasi 400 “post” alla voce “Solvay”.
Ilva: conflitto tra lavoro e salute, conflitto tra padroni e operai, conflitto tra operai e popolazione.
Una storia vista tante volte in Italia per le fabbriche della morte.
Accordo con AcelorMittal? Smantellare l’impianto, risanare il sito e ricostruirlo altrove? Tenerne in vita solo una parte e cercare soluzioni alternative – il risanamento del sito – per le maestranze “superflue”? Chiuderlo come Icmesa, Acna, Farmoplant ecc.? Che fare: clicca qui Guido Viale.
Nazionalizzare: la macchina assassina non può restare ai privati. Clicca qui Marco Revelli.
Tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un bambino. Il dibattito di questi giorni oscura ancora una volta la sentenza della Corte dei diritti dell’Uomo che condanna lo Stato Italiano. La posizione critica di PeaceLink nella situazione attuale della trattativa Conte-Mittal clicca qui.
Solvay ordina alla Provincia di cacciare Legambiente per autorizzare il Pfas C6O4. Intervenga la Magistratura.
Le Procure di Vicenza e Alessandria acquisiscano la relazione integrale dell’Autorizzazione AIA chiesta da Solvay: con 56 “omissis” tenta di nascondere i rischi per la salute del cancerogeno C604. I sindacati, ricattati dai licenziamenti, tacciono. Clicca qui, nel documento del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”, tutti gli elementi dello scandalo .
Cancro al cervello da Nanoparticelle di inquinamento atmosferico.
Una nuova ricerca per la prima volta ha collegato causa ed effetto. Clicca qui.
Pannelli solari dismessi in Italia smaltiti in Africa.
Container con 2.500 pannelli solari bloccato al porto di Genova prima che partisse per il Burkina Faso. Nei prossimi trent’anni l’Italia dovrà trovare il modo di smaltirne 2 milioni di tonnellate di rifiuti: “E’ una bomba ecologica”. Clicca qui.
Se Taranto piange Brindisi non ride.
I dati Istat permettono di conoscere lo stato di salute aggiornato della popolazione. Criticità per la salute delle donne. Che interpellano la politica. Clicca qui.
Alzi la mano chi sa perché a Spinetta si muore di più.
“Si muore di più ma non si sa il perché…” E’ il titolo di prima pagina su Il Piccolo bisettimanale di Alessandria. Un paradosso -penso- chiaramente sarcastico -penso- chiunque conosce il perché: il complesso chimico Solvay (ex Montedison). Agli spinettesi infatti basta contare quanti tumori in famiglia. Gli altri alessandrini da 50 anni hanno letto le mie quotidiane denunce, anche sul Piccolo quando a dirigerlo era Paolo Zoccola. Quando è subentrato Roberto Gilardengo mi hanno letto sugli altri giornali soprattutto su internet. Vado alle pagine 14 e 15 dove sono annunciati i servizi, per verificare se il neo direttore, Alberto Marello, ha ripristinato la dignità giornalistica. Evidentemente non basta cambiare direttore quando i giornalisti restano gli stessi. Monica Gasparini e Roberto Giladengo ci tengono mostrare la contraddittorietà delle accuse di dolo ai dirigenti e perfino le pene che la Cassazione dovrà ulteriormente dimensionare a quattro “pesciolini” a fronte di un banale disastro colposo che, in fondo, non preoccupa affatto gli abitanti di Spinetta intervistati. Non aggiungo un pesante commento personale a quello che, di spalla, fa Claudio Lombardi, ex assessore all’Ambiente. Rinvio alle letture sul Sito della Rete Ambientalista, prevedendo che sulla libera stampa locale non comparirà questo scritto.
Lino Balza
400mila morti premature nell’Unione Europea.
Il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente sulla qualità dell’aria mostra. Clicca qui.
PFAS PFOA: il C6O4 processato a Vicenza, barattato ad Alessandria in cambio di licenziamenti.
Clicca qui il Comunicato stampa del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
L’8 novembre Solvay incontra ad Alessandria i sindacati ai quali offre di convertire 28 licenziamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo a Spinetta Marengo del tossico e cancerogeno C6O4: per il quale infatti ha chiesto alla Provincia -malgrado l’opposizione delle Associazioni ambientaliste- l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
L’11 novembre inizia a Vicenza il processo contro Miteni di Trissino per avvelenamento doloso delle acque: ne fa parte anche il C6O4 (PFAS a catena corta) che è stato trovato nel sangue.
Clicca anche Pfas, la Regione controlla tutti gli alimenti in Veneto
Clicca anche https://www.vicenzatoday.it/politica/pfas-ricerca-inquinanti-emergenti-regione-veneto-guarda-novembre-2019.html
Nazionalizzare l’ILVA.
Nazionalizzazione per la riconversione della produzione al fine di eliminare all’origine l’inevitabile riproduzione di inquinamento cancerogeno che colpisce lavoratori e abitanti.
Clicca qui Ex Ilva: veleni, scudo penale, reddito-lavoro e salute-vita : Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink), Sergio Bellavita e Francesco Rizzo (USB).
Clicca qui Altra Liguria.
Risorgimento Valbormida. Film documentario “Bormida”.
INVITO alla proiezione del docu-film “BORMIDA”
martedì 5 novembre a Cessole (AT) nel salone comunale alle ore 20,30
martedì 12 novembre a Monastero B.da (AT) nel castello alle ore 20,30
martedì 19 novembre a Levice (CN) salone comunale alle ore 20,30
martedì 26 novembre ad Acqui Terme (AL) Stabile “Ex Caimano”, Via Ferraris, n° 5 alle ore 20,30.
Dopo la proiezione si informeranno i presenti degli ultimi sviluppi della vicenda ACNA, vi aspettiamo numerosi, IL FUTURO DELLA VALLE BORMIDA DIPENDE DA NOI di Alberto Momo e Laura Cantarella, già presentato al 36° Torino Film Festival. Un ciclo di proiezioni al via.
Parte il processo PFAS contro Miteni e rimbomba per Solvay in Alessandria, tra mancate bonifiche, possibili inceneritori, allarmi per alimenti e contenitori, licenziamenti e omertà sindacali. Allarme nazionale.
Alla vigilia del processo PFOA contro la Miteni di Trissino (11 novembre),
dopo le critiche del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” nella costituzione delle Vittime parti civili nel procedimento penale e il sopraggiungere di nuove testimonianze: clicca qui,
si infittisce la polemica in merito alla bonifica, questione che sarà centrale nel corso del processo: clicca qui.
All’orizzonte della bonifica compare addirittura un inceneritore che la società Ecoprogetto Venezia intende realizzare anche a quello scopo nel sito di Fusina-Venezia: clicca qui.
D’altronde, quando si parla di Pfas si intende anche il C6O4 (Pfas a catena più corta) anche esso trovato nel sangue. A sua volta, l’Istituto superiore di sanità ISS ha divulgato i dati che dentro il corpo dei bambini stanno arrivando “dosi settimanali” di Pfoa, segno che il veleno bioaccumulabile viene assunto tanto negli alimenti che dalle confezioni degli alimenti. L’allarme dunque è nazionale: clicca qui.
L’attenzione dunque si sposta di nuovo sulla Solvay di Spinetta Marengo dove il C6O4 ha sostituito il Pfoa, per anni scaricato in Bormida/Tanaro/Po.
Ebbene, ad Alessandria Solvay ha contemporaneamente inaugurato un nuovo impianto e annunciato che intende aumentare del 30% la capacità produttiva di fluoroelastomeri, cioè il Tecnoflon, perciò estendere la produzione e l’uso di C6O4: clicca qui l’autorizzazione AIA Autorizzazione Integrata Ambientale chiesta alla Provincia,
e contemporaneamente ha annunciato la procedura di licenziamento per 28 persone.
Insomma si offre ai sindacati di convertire i licenziamenti in prepensionamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo del C6O4: emissioni in atmosfera, emissione di liquidi e reflui, e relativi effetti sulla salute di lavoratori e cittadini.
Per quanto riguarda liquidi e reflui, altra coincidenza, la notizia di un inceneritore (tra Alessandria e Asti) grazie ad un colossale finanziamento regionale ad una società mista pubblico-privata. Coincidenza, solo temporale? con l’inceneritore veneto?
Il tutto sta avvenendo coperto dal massimo silenzio delle Istituzioni e dei Sindacati. Silenzio che rompiamo.
DOCUMENTO TRASMESSO A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE DAL “MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE MACCACARO”
A Livorno una nuova associazione ambientalista soppianta la vecchia.
L’Altritalia Ambiente è una associazione che per autodefinizione “sposa le teorie dell’ambientalismo moderno, ragionevole, realizzabile e accettabile da una società oramai abituata all’opulenza e ai benefici tipici di una civiltà industriale”, ma che gli ambientalisti definiscono filo industriale ovvero ispirata dalle industrie. In questa o quell’altra veste, ha organizzato una ammucchiata di organizzatori (Solvay spalleggiata dalle consorelle Ineos e Inovyn e Confindustria, dal comune di Rosignano Marittimo, e dall’Università di Pisa) in un convegno destinato agli studenti arruolati come soldatini. Il titolo del convegno dice tutto: “La chimica moderna tra sostenibilità e pregiudizio.” Il pregiudizio ovviamente è degli ambientalisti veri, gli antimoderni. Tra questi vi era in passato Maurizio Marchi che ci auguriamo rompa il lungo silenzio seguito al colpo di spugna della querela. Nel frattempo ospitiamo la segnalazione con il commento di un ex iscritto della sua associazione: Clicca qui.
Smog, Italia leader in Europa.
In base ai dati dell’Agenzia europea per l’ambiente sulla qualità dell’aria 2019 la penisola è prima per biossido di azoto e ozono e seconda per PM2,5. Torino è la città più inquinata con Parigi e Londra. Clicca qui.
Salute e mortalità generale nei 25 quartieri di Genova.
Presentato il referto epidemiologico comunale (REC) al congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (AIE) grazie alla collaborazione dell’ufficio statistico del Comune di Genova e del servizio di Epidemiologia ambientale dell’istituto tumori di Milano (INT). E’ in preparazione l’analisi per le 71 unità urbanistiche e la relativa mappatura. Contattare valerio.gennaro52@gmail.com
Mortalità ambientale nell’area industriale di Civitavecchia.
Clicca qui gli studi epidemiologici su lavoratori e residenti.
Val di Susa, fotoviaggio tra sprechi, inutilità e fatiscenza.
Non solo fotografie, ma la storia di una Valle la nostra, che qualcuno vorrebbe svuotare di vita e resistenza per consegnarla inerme a quella devastazione che accomuna la Valle di Susa agli infiniti territori messi a ferro e fuoco da un sistema sempre più irresponsabile e violento. Presentazione di Nicoletta Dosio. Clicca qui nella newslettera di Doriella&Renato, insieme alle altre iniziative di lotta: corteo per sostenere la resistenza della popolazione e delle Forze Siriane Democratiche, Fridaysforfuture, assemblee, cene, dibattiti…
Quando le mamme s’incazzano.
Miteni di Trissino: processo da record per la contaminazione da PFAS. Clicca qui la video inchiesta di Andrea Tomasi.
Clicca qui un video di Nadia Toffa del 2016. Si tenga presente che le stesse Iene avevano sei anni prima trasmesso i servizi di Luigi Pelazza sulla Solvay di Spinetta Marengo. E che la campagna anti-PFOA era addirittura partita da Alessandria nel 2008.
Risorgimento Valbormida. Acna fabbrica di armi chimiche.
“Occorre rivedere la bonifica e il danno ambientale” commenta Ilvo Barbiero nella recensione al il libro “Veleni di stato” di Gianluca de Feo, che ha esaminato documenti dei Servizi Segreti inglesi, contenuti nei National Archives, desecretati dopo la fine della guerra fredda, che si riferiscono al periodo che va dagli anni ’20 alla fine della seconda guerra mondiale. Clicca qui.
Ilva di Taranto: lavoro o salute.
Sta per essere convertito in legge il decreto comprensivo dello scudo penale per i manager Acelor Mittal legato all’attuazione del piano ambientale (e anche i capisquadra e i capireparto, spalleggiati da qualche sindacato, chiedono l’analogo esonero delle responsabilità). Clicca qui un appello di Salvatore Palidda: affinché i sindacati fermino la deriva reazionaria.
23milioni sopravvivono nella camera a gas della pianura padana.
Rapporto EPA Agenzia Europea dell’Ambiente: l’Italia nel 2019 ha raggiunto il primato europeo per morti premature a causa dell’inquinamento da biossido di azoto (14.600 decessi) e ozono (3mila) ed è al secondo posto per le vittime del particolato fine PM2,5 (58.600).
Diffusione del cancro nella Terra dei Fuochi.
Clicca qui il documento che racconta l’esperienza esemplare della resistenza alla diffusione del cancro: una Guida Operativa per realtà attive per la giustizia ambientale.
Brescia e provincia dicono basta veleni.
Mille morti all’anno per l’inquinamento. Marcia per la salute e il futuro. Clicca qui.
Ci sarà finalmente giustizia per le vittime del PFOA?
Alla vigilia del processo, il 20 ottobre a Venezia era prevista una grande manifestazione organizzata da Comitati e Associazioni per chiedere la bonifica del terreno sottostante l’ex fabbrica Miteni di Trissino, terreno ancora pieno di PFOA. L’udienza del processo, slittata all’11 novembre, non è l’inizio né, purtroppo, sarà la conclusione della lunga battaglia, iniziata nel 2008 ad Alessandria, per chiedere equilibrio tra sviluppo economico, industria, agricoltura e salute. Clicca qui. In Corte di assise di Vicenza il reato contestato dovrebbe essere “Avvelenamento doloso delle acque destinate all’alimentazione”, come già per il processo di Alessandria contro Solvay. Clicca qui
Dal 2008 abbiamo allertato l’inquinamento di PFOA dal Bormida al Tanaro al Po all’Adriatico. Clicca qui
Dal 2008 abbiamo denunciato la presenza di PFOA nel sangue dei lavoratori e nei cittadini, anche donatori di sangue. Clicca qui. Dal 2008 abbiamo anche affermato pericolose le pentole antiaderenti realizzate con il PFOA. Clicca qui.
Il PFOA è pericoloso anche per le ossa: affermano i ricercatori di Padova. Clicca qui.
La denuncia del comitato Mamme No Pfas: « Ci sentiamo abbandonati. Il ministro Costa parla e basta da due anni». Clicca qui.
Il M5S difende il ministro Costa: clicca qui.
Class action in Usa contro 3M, Dow DuPont, Chemours e altre sei società che hanno consapevolmente contaminato di PFOA il sangue dei cittadini. Il team dell’avv. Rob Bilott ha rappresentato decine di migliaia di vittime delle sostanze PFAS alcune delle quali sono state collegate a cancro, danni al sistema immunitario e riproduttivo ecc. Clicca qui.
Solvay: a Spinetta Marengo nuovo impianto di distillazione per incrementare la produzione di PFPE. Clicca qui.
Bussi il paese che aspetta la bonifica.
Per quarant’anni è stato «perpetrato un crimine ambientale di proporzioni gigantesche nel silenzio e nella complicità di molti» da parte dello stabilimento gemello di Spinetta Marengo. La bonifica non è mai cominciata. I cittadini sono esasperati dall’immobilismo dei governi. Clicca qui.
Risorgimento Valbormida. Prioritaria è la bonifica, non le gite culturali del FAI al sito Acna.
L’Eni cura molto la propria “vetrina”, ma il “retrobottega”, con l’accumulo di veleni che incombe sulla parte piemontese della valle Bormida, continua ad essere il gigantesco problema di sempre. Gli spensierati visitatori del FAI dovrebbero porre all’Eni le seguenti domande. Perché i percolati continuano a ruscellare in fiume? Perché i muri di contenimento lasciano sfuggire contaminanti superiori ai limiti di legge? Perché troppo spesso gli odori tipici delle antiche lavorazioni invadono Saliceto e Cengio? Quali garanzie può avere la vallata piemontese di non ricadere nel dramma del passato? Clicca qui.
Cambiare sistema e non il clima: non è per Fridays For Future uno slogan.
L’assemblea nazionale, rappresentata a Napoli da oltre 80 assemblee locali, ha condiviso le posizioni per rilanciare le lotte per la giustizia climatica. Tra queste: TAV Val di Susa, No-Grandi navi Venezia, no Muos Catania e Siracusa, no TAP Lecce, terra dei fuochi Napoli, Bagnoli, Enel Civitavecchia, Snam Abruzzo, Terzo Valico Alessandria, metanodotto sardo, ecc. Clicca qui. L’assemblea, mentre chiede al governo di dichiarare l’emergenza climatica ed ecologica nazionale, lancia il quarto sciopero globale per il 29 novembre, proponendolo a livello internazionale sotto lo slogan “block the planet”.
Venite a Rosignano a fare il bagno negli scarichi Solvay.
Il nome del gruppo, “De’ Soda Sisters”, e la loro “Ballata della soda”, è un sarcastico omaggio a ciò che caratterizza l’inquinamento di Rosignano Solvay: il bicarbonato e le sue spiagge bianche, che c’è chi le schifa e chi le frequenta. Clicca qui.
Risorgimento Valbormida. Presidio in Provincia contro la discarica Riccoboni di Sezzadio.
Una lotta iniziata più di 7 anni fa è che è ben lontana dalla scrittura della parola fine, nonostante le manovre del ministro Raffaele Costa (a destra nella foto) e del presidente provincia Gianfranco Baldi (a sinistra). Clicca qui il Comitato Sezzadio per l’Ambiente.
Solvay benefattore dell’ambiente.
Anche i dipendenti italiani della multinazionale chimica hanno volontariamente (su semplice invito) dedicato una giornata (retribuita) di “volontariato collettivo” a favore del territorio, nello spirito dell’azienda da sempre impegnata in strategie di sviluppo sostenibile. Clicca qui lo sketch.
Risorgimento Vallebormida. La Liguria insegna l’economia circolare al Piemonte.
Lo stop a “l’attentato alla salute” della valle Bormida Piemontese, a mezzo della discarica Filippa a Cascina Pitocca, tra Frugarolo e Casalcermelli, era stato imposto da: Comitato torrente Orba, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Italia Nostra, Legambiente, Comitati di Carentino, Casalcermelli Predosa e Sezzadio. Sarebbe la copia della discarica di Cairo Montenotte che il proprietario, Massimo Vaccari, pubblicizza come simbolo dell’economia circolare, e una specie di parco giochi per bambini, insomma un gioiello donato al Comune della valle Bormida Ligure. Dopo lo stop, il Vaccari è ritornato alla carica approdando alla nomina della commissione esaminatrice richiesta da Legambiente: clicca qui.
Pfoa e batterie al litio. Le responsabilità di Solvay e Regione Piemonte.
Pfoa nelle acque e nel sangue. Il pericolo delle batterie al litio. Lettera aperta al presidente della Regione Piemonte che si appresta a visitare lo stabilimento di Spinetta Marengo (Alessandria). Clicca qui.
Il governo dovrebbe fare ogni sforzo per tutelare la salute pubblica dal PFOA.
I Pfas, già prodotti dalla Miteni di Trissino e utilizzati dalla Solvay di Spinetta Marengo, scaricati in falde e fiumi, sono sostanze chimiche di sintesi utilizzate principalmente per rendere resistenti ai grassi e all’acqua vari materiali come tessuti, tappeti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti. E ancora per rivestire padelle antiaderenti e nella produzione di abbigliamento tecnico. L’Onu ne chiede la messa bando entro il 2020. Clicca qui: Il corpo dei bambini è pieno di sostanze plastiche e PFOA, il nuovo studio
Ponte Morandi: polveri sottili e ultrasottili attorno ai cantieri di demolizione.
Sia le misure commissariali (continui superamenti giornalieri PM10) che quelle della centralina popolare (misura anche i valori orari delle le PM 2.5) segnalano alti livelli di polveri sottili e ultrasottili in via Porro nelle cui vicinanze sono operativi i cantieri per la demolizione meccanica delle macerie delle case e del ponte abbattuto.
ArcelorMittal Taranto: la situazione è di pesante attacco.
Clicca qui la posizione di Slai cobas.
La Danimarca vieta Pfas_Pfoa.
La Danimarca ha vietato l’impiego di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nei contenitori per il cibo, esempio carta da forno e contenitori per i pasti da asporto monouso. Oltre che nella padelle antiaderenti, il PFOA è presente anche nei tessuti Goretex. Clicca qui .
Pfas, il veleno nel sangue: cosa sono, acqua contaminata e danni alla salute clicca qui.
Pfoa e screening alla tiroide.
Ad Alessandria l’Asl non fa controlli. A Vicenza sì, e ci sono già i primi risultati. In quattro mesi, da marzo a giugno, delle 231 donne fra 21 e 30 anni invitate ad eseguire un’ecografia all’ospedale di Lonigo se ne sono presentate 179: il 77,5%. Ebbene, per 145 dei 179 casi analizzati, l’81%, il referto ecografico è negativo, mentre per altre 34, il 19%, l’esito è patologico o dubbio, e quindi il responso è sospetto (continua).
L’Arpa di Alessandria senza olfatto.
Aria impestata. Se la prendono con Solvay cittadini, Legambiente e Movimento di lotta Maccacaro, ma l’Arpa non ci sente: carente di udito e anche di olfatto, come sempre priva di parola. L’ASL invece, è noto, è acronimo di Assenza Senza Limiti. Clicca qui Claudio Lombardi, ex assessore all’ambiente del comune di Alessandria.
Tirreno Power di Vado Ligure. Il Cnr: «Eccesso di morti vicino alla Centrale».
Picco del 90% per le malattie dell’apparato respiratorio. Clicca qui.
Ai cittadini di Tamburi neanche una lira di risarcimento dai Riva.
Il denaro e i beni che la miliardaria famiglia Riva doveva rimborsare alle vittime del rione di Taranto sono svaniti nel nulla. Quando i legali dei danneggiati chiedono il pignoramento trovano un pianoforte e una affettatrice. Scomparsa l’eredità di Emilio, fondatore dell’impero Ilva, arrestato con i figli Nicola e Fabio, per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissioni dolose di cautele sui luoghi di lavoro, corruzione in atti giudiziari ecc.
Il M5s muore non solo di Tav ma anche di Ilva.
Arcelor Mittal incassa la marcia indietro di Di Maio tramite il ritorno all’immunità penale (“a scadenza”) e ora vuole stravincere bloccando il riesame dell’autorizzazione ambientale AIA del ministro Costa alla luce dei nuovi drammatici dati sul rischio sanitario. Mangiare la minestra o saltare dalla finestra: in Europa ci sono 30milioni di tonnellate di sovracapacità produttiva, i clienti dell’Ilva se li è già presi, dunque ad Acelor non può fregar di meno chiudere lo stabilimento di Taranto.
Civitavecchia: correlazione tra incidenza di tumori e traffico navale.
Studio congiunto del Dipartimento di Epidemiologia del Sistema Sanitario Regionale, l’ARPA del Lazio e la ASL Roma1 (clicca qui).
Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.
90 mila metri cubi di materiali radioattivi (residui del ciclo energetico delle centrali nucleari dismesse, rifiuti industriali, residui di attività mediche, ecc.) devono esser custoditi a lungo termine in estrema sicurezza in un sito unico nazionale, documento top secret. Clicca qui.
Rischio salute a Bussi gemellata con Spinetta Marengo.
I due stabilimenti Montedison acquistati da Solvay con un carico di inquinamenti tuttora immutati non sono in cima all’agenda politica. Dopo due processi per disastri ecosanitari (quello abruzzese definitivamente concluso e quello piemontese verso la Cassazione), le bonifiche sono tutte al palo mentre le patologie in crescendo. Emblematico (Clicca qui) il capitolo nel rapporto “Sentieri” realizzato dal Ministero della Salute.
Solvay vi invita alla spiaggia caraibica di Rosignano.
Mare celeste e trasparente, candida sabbia: un incanto di arenile realizzato gratuitamente dalla multinazionale belga. Clicca qui. A bocca aperta gli ambientalisti di Avvocatura Democratica di Livorno.
Imbarazzanti silenzi sulle morti di amianto.
Tenute basse le statistiche sui decessi, sottovalutati i costi sociali, irrilevanti gli effetti penali, negati i risarcimenti, tagliati i premi Inail, bonifiche assenti. Le responsabilità del governo. Clicca qui