Pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences uno studio riguardante il legame tra i Pfas e la coagulazione del sangue. I ricercatori dell’Università di Padova sono riusciti a dimostrare che queste sostanze chimiche, presenti all’interno di farmaci, vernici e presidi medici, possono attivare le piastrine e rendere più probabile la loro coagulazione, incrementando il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. (continua)
Categoria: Veleni nel sangue
Solvay+Regione+Provincia stanno preparando il pacco C6O4.

Solvay, Regione Piemonte e Provincia di Alessandria non hanno la minima intenzione di respingere la nuova Autorizzazione AIA del tossico cancerogeno pfas C6O4, men che meno di revocare la vecchia AIA: cioè di decretare “emissioni zero” in acqua-aria-suolo, cioè di eliminare il C6O4. Soprattutto Solvay necessita di queste autorizzazioni a Spinetta Marengo, per pararsi penalmente il culo dagli inevitabili risarcimenti. L’indaffarata congrega dunque cercherà di vendere all’opinione pubblica, a mezzo dei giornali sempre compiacenti, la rassicurante Autorizzazione – per un “periodo transitorio”- tramite l’inserimento di palliativi denominati “limiti più restrittivi alle emissioni”, “percentuali più basse”, “restrizione delle concentrazioni”, “individuazione delle perdite”, “riduzione delle perdite” (si confronti il lessico nell’articolo allegato: clicca qui).
La pantomima dei continui rinvii della “Conferenza dei servizi”, a Marnati Robotto Coffano Maffiotti Diotto & Co. , serve appunto a prendere il tempo di confezionare il pacco italiano a prescindere dalle contestazioni del mondo scientifico internazionale. L’escamotage per l’AIA sarà appunto il “periodo transitorio”. Alla combriccola fa comodo riferirsi al “vuoto normativo” (che ricorda quello tragico dell’amianto) del microgrammolitro più microgrammolitro meno (giammai zero), gli serve anche equipararsi al Veneto omettendo che lì il Pfas non è più prodotto mentre in terra piemontese Solvay addirittura lo incrementerebbe per uso e perfino vendita. Insomma, tutto può entrare nel “pacco” purchè resti fuori “limite C6O4 zero” “eliminazione totale del C6O4”, e bonifica integrale. Il pacco in politichese è quello che suol definirsi “salute e profitto compatibili”. Per un “periodo transitorio” ovviamente, come è stato per il PFOA, insomma il tempo di contare morti e ammalati.
Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Silenzio. Stiamo avvelenando con una nuova generazione di PFAS.
La mascherina non impedisce al nostro rappresentante alla Conferenza dei servizi di Alessandria di essere perentorio: “Per noi le emissioni di C6O4 devono essere zero”: clicca qui. Claudio Lombardi è stato di nuovo cacciato dalla Provincia che si è rintanata con i carbonari della Solvay a nascondere gli omissis dell’autorizzazione AIA. Solvay ha ottenuto di rinviare nuovamente la Conferenza e la complicità di continuare indisturbata ad inquinare.
Dall’estero rompe il silenzio anche il giornale Liberation: clicca qui.
Solvay cerca di nascondere, dietro la parola “C6O4 nuova generazione”, che trattasi di piccole varianti commercializzabili di veri e propri Pfas sotto nome diverso. In due importanti articoli di Science emergono i collegamenti di Solvay con le produzioni americane. Il focus di Liberation. Clicca qui “A valle dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, Alessandria, nel campione di acqua del fiume Bormida abbiamo identificato cinque congeneri del ClPFPECA che erano compatibili con i campioni di suolo del New Jersey” . ”All’allontanarsi dallo stabilimento Solvay è probabile che il fattore che ha contribuito a contaminare questi suoli sia stato quello aereo”. Negli Stati Uniti, gli enti regolatori/di controllo hanno espresso serie preoccupazioni sul fatto che «potrebbero avere una potenza tossica simile o più alta rispetto ai PFAAs a catena lunga che rimpiazzano. Sono resistenti alla degradazione in maniera analoga (ai PFAS a catena lunga) ed estremamente persistenti nell’ambiente». L’agenzia ha anche affermato che i perfluoropolyethers, in generale, potrebbero contenere dei PFAAs come impurità o potrebbero rilasciarli in fase di combustione. Tali PFAAs sono persistenti, bioaccumulabili e potenzialmente tossici.
Per i Pfas Solvay finora non ha pagato nulla. In Usa invece…
Du Pont è andata a processo nel 2015. Nel 2017 si è arrivati a 3500 cause individuali e la compagnia ha finito per patteggiare (670,7 milioni di dollari), ma non c’è stata alcuna decontaminazione né alcuna bonifica. L’unica cosa che hanno fatto finora è stato pagare per i sistemi di filtraggio dell’acqua potabile delle diverse comunità. Lo Stato del Minnesota ha citato in giudizio la compagnia 3M nel 2008. Il processo si è chiuso nel 2019 con un risarcimento di 850 milioni. Poi anche altri Stati hanno intentato cause giudiziarie. La gente ha capito che i Pfas non venivano usati solo per il teflon delle pentole antiaderenti e le schiume antincendio. Sono stati usati per quasi tutto. Clicca qui Pfas, l’avvocato Usa delle class action: “Basta ignorarli, sono già dentro di noi e incidono sulle …
Dal Veneto partecipano alla lotta di Alessandria.
Alberto Peruffo esorta: clicca qui. Fondamentale è la revoca della vecchia AIA e non solo la bocciatura della nuova Autorizzazione del C6O4. Come d’accordo, noi chiederemo alla Procura di Vicenza di acquisire gli Atti della Conferenza dei Servizi di Alessandria.
Mi batto contro il Pfas nel sangue di mia figlia.
Clicca qui il video delle Iene.
L’allarme PFOA che lanciammo nel 2008 riguardava tutta l’area del Po.
L’allarme PFOA che lanciammo nel 2008 riguardava tutta l’area del Po, non solo l’alessandrino dove Solvay di Spinetta Marengo scaricava in Bormida, si veda ad esempio il video. L’allarme si espanse dalla denuncia in Procura di Alessandria e dai mass media, si veda ad esempio un link del 2009 https://www.ilsecoloxix.it/basso-piemonte/2009/09/08/news/tanaro-e-bormida-e-allarme-1.33219880
Però sugli stessi organi di informazione https://www.ilsecoloxix.it/basso-piemonte/2009/09/08/news/l-arpa-fiumi-nessun-allarme-1.33219903 (e, si presume, nella relazione alla Procura) l’Arpa, per bocca dello stesso direttore regionale Enrico Garrou, negò che gli abnormi livelli di contaminazione PFOA presenti in Bormida, Tanaro, Po fino alla foce, meritassero l’allarme : “Zero allarmismo. Il rischio è minimo”. Di rincalzo l’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggero: “Non invertiamo le priorità, a noi preme la bonifica del cromo esavalente” …al punto che nel 2020 neppure è stata avviata. Invece, nel 2009 addirittura, per assessore provinciale all’Ambiente Lino Rava: “Il piano di bonifica sta volgendo al termine”.
A questi autorevoli personaggi non parrà vero che oggi per controllare l’inquinamento delle acque di laghi e fiumi siano in arrivo dei droni acquatici (vedi link https://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/droniin-campocontro-inquinamento-acque/ar-BBZnkRu), o che la Du Pont sia stata costretta ad acquistare costosissimi filtri ad osmosi inversa per cercare di rimuovere i PFAS che hanno contaminato le acque e che sono nel sangue.
PFAS PFOA: il C6O4 processato a Vicenza, barattato ad Alessandria in cambio di licenziamenti.
Clicca qui il Comunicato stampa del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
L’8 novembre Solvay incontra ad Alessandria i sindacati ai quali offre di convertire 28 licenziamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo a Spinetta Marengo del tossico e cancerogeno C6O4: per il quale infatti ha chiesto alla Provincia -malgrado l’opposizione delle Associazioni ambientaliste- l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
L’11 novembre inizia a Vicenza il processo contro Miteni di Trissino per avvelenamento doloso delle acque: ne fa parte anche il C6O4 (PFAS a catena corta) che è stato trovato nel sangue.
Clicca anche Pfas, la Regione controlla tutti gli alimenti in Veneto
Clicca anche https://www.vicenzatoday.it/politica/pfas-ricerca-inquinanti-emergenti-regione-veneto-guarda-novembre-2019.html
Ci sarà finalmente giustizia per le vittime del PFOA?
Alla vigilia del processo, il 20 ottobre a Venezia era prevista una grande manifestazione organizzata da Comitati e Associazioni per chiedere la bonifica del terreno sottostante l’ex fabbrica Miteni di Trissino, terreno ancora pieno di PFOA. L’udienza del processo, slittata all’11 novembre, non è l’inizio né, purtroppo, sarà la conclusione della lunga battaglia, iniziata nel 2008 ad Alessandria, per chiedere equilibrio tra sviluppo economico, industria, agricoltura e salute. Clicca qui. In Corte di assise di Vicenza il reato contestato dovrebbe essere “Avvelenamento doloso delle acque destinate all’alimentazione”, come già per il processo di Alessandria contro Solvay. Clicca qui
Dal 2008 abbiamo allertato l’inquinamento di PFOA dal Bormida al Tanaro al Po all’Adriatico. Clicca qui
Dal 2008 abbiamo denunciato la presenza di PFOA nel sangue dei lavoratori e nei cittadini, anche donatori di sangue. Clicca qui. Dal 2008 abbiamo anche affermato pericolose le pentole antiaderenti realizzate con il PFOA. Clicca qui.
Il PFOA è pericoloso anche per le ossa: affermano i ricercatori di Padova. Clicca qui.
La denuncia del comitato Mamme No Pfas: « Ci sentiamo abbandonati. Il ministro Costa parla e basta da due anni». Clicca qui.
Il M5S difende il ministro Costa: clicca qui.
Class action in Usa contro 3M, Dow DuPont, Chemours e altre sei società che hanno consapevolmente contaminato di PFOA il sangue dei cittadini. Il team dell’avv. Rob Bilott ha rappresentato decine di migliaia di vittime delle sostanze PFAS alcune delle quali sono state collegate a cancro, danni al sistema immunitario e riproduttivo ecc. Clicca qui.
Solvay: a Spinetta Marengo nuovo impianto di distillazione per incrementare la produzione di PFPE. Clicca qui.
“Nel sangue ho PFOA 8 volte superiore al limite TLV”.

Il PFOA nel sangue dei lavoratori della Solvay di Spinetta Marengo: stiamo continuando a ripetere. Non è una supposizione. E’ documentato da tempo. Carta canta: clicca qui e clicca qui. Riproduciamo (clicca qui) anche questa testimonianza (firmata). Aggiungiamo che questo lavoratore è stato risarcito dalla Corte di Assise con (risibili) 10mila euro, ma senza considerare il PFOA (assente nel capo di imputazione). Aggiungiamo che, fin dal 2008, i lavoratori hanno presentato esposti alla Procura della Repubblica di Alessandria, riprodotti anche nei nostri innumerevoli esposti: clicca qui quello del 2009 (precisiamo che l’allora responsabile Arpa è l’attuale).
Pfoa e batterie al litio. Le responsabilità di Solvay e Regione Piemonte.
Pfoa nelle acque e nel sangue. Il pericolo delle batterie al litio. Lettera aperta al presidente della Regione Piemonte che si appresta a visitare lo stabilimento di Spinetta Marengo (Alessandria). Clicca qui.
Il governo dovrebbe fare ogni sforzo per tutelare la salute pubblica dal PFOA.
I Pfas, già prodotti dalla Miteni di Trissino e utilizzati dalla Solvay di Spinetta Marengo, scaricati in falde e fiumi, sono sostanze chimiche di sintesi utilizzate principalmente per rendere resistenti ai grassi e all’acqua vari materiali come tessuti, tappeti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti. E ancora per rivestire padelle antiaderenti e nella produzione di abbigliamento tecnico. L’Onu ne chiede la messa bando entro il 2020. Clicca qui: Il corpo dei bambini è pieno di sostanze plastiche e PFOA, il nuovo studio
La Danimarca vieta Pfas_Pfoa.
La Danimarca ha vietato l’impiego di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nei contenitori per il cibo, esempio carta da forno e contenitori per i pasti da asporto monouso. Oltre che nella padelle antiaderenti, il PFOA è presente anche nei tessuti Goretex. Clicca qui .
Pfas, il veleno nel sangue: cosa sono, acqua contaminata e danni alla salute clicca qui.
Class action delle Mamme No Pfas.
Fiume Po contaminato con valori 2.000 volte superiori. E parte diffida al governo. Clicca qui.
Pfas, Pfoa e Btf. Quarant’anni di inquinamento selvaggio dalla Rimar alla Miteni. Clicca qui.
Class action delle Mamme NO PFAS. Clicca qui.
Allarme Pfoa in USA, Unione Europea, Governo e Regioni (eccetto Piemonte).
Rischio contaminazione per 19 milioni di americani. http://www.rinnovabili.it/
Veleni connection nel Delta del Po https://estremeconseguenze.it/2019/05/06/veleni-connection-nel-delta/
Inquinanti organici persistenti: la posizione dell’Unione europea : eliminare il PFOA.
Pfas, sangue contaminato anche a Trissino centro http://www.vicenzatoday.it/cronaca/pfas-trissimo-analisi-sangue-3-maggio.html
L’Emilia Romagna chiede un tavolo interregionale https://veronanetwork.it/news/pfas-emilia-romagna-chiede-tavolo-interregionale/
Convocato il tavolo tecnico nazionale https://www.rovigooggi.it/n/87259/2019-05-02/veneto-esperto-in-pfas-convocato-il-tavolo-tecnico-nazionale
Emergenza nazionale Pfas.
Clicca qui l’ultima rassegna stampa.
La Regione Piemonte non trova PFOA… perché non lo cerca.
La denuncia del sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo (M5S): clicca qui.
I Pfas stanno avvelenando il sangue dei cittadini: clicca qui.
Le mamme nopfas raccolgono fondi per la battaglia legale: clicca qui.
A tutte le mamme d’Italia da Nord a Sud.
Invito (clicca qui) di Mamme No Pfas Vicenza, Noi Genitori di tutti, Terra dei Fuochi-Campania, Mamme No Tap Puglia, Mamme di Alessandria-Piemonte, Comitato Legamjonici Taranto, Comitato Familiari Vittime Casa Dello Studente – L’Aquila, Forum H2O – Abruzzo, No HUB del GAS – Abruzzo, Associazione Abito su Misura, Mobilitazione Acqua Gran Sasso – Abruzzo
a partecipare alla grande manifestazione che si terrà a Roma: “Marcia per il clima e contro le grandi opere inutili”.
“Dall’Acqua del Gran Sasso all’ILVA e ai PFAS: storie di Lotte”. Clicca i video:
https://www.facebook.com/radioazzurragiulianova/videos/324352151610552/
http://www.tvsei.it/2019/03/bussi-ancora-uno-stop-alla-bonifica/
https://marsicanews.com/ilva-pfas-in-veneto-acqua-in-abruzzo-lotte-italiane-per-lambiente/
Le mamme del Veneto alle mamme di Alessandria: difendiamo insieme i nostri figli dal PFOA.
Un video appello dalle vittime della Miteni di Trissino alle vittime della Solvay di Spinetta Marengo. Clicca qui il comunicato stampa del Movimento di lotta per la salute Maccacaro.
Emergenza Pfas Pfoa nel sangue, nell’acqua e nel cibo.
Le aree più a rischio sono in Veneto e Piemonte.
L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, propone di rivedere i livelli di assunzione tollerabile per due PFAS (PFOS e PFOA). Clicca qui .
Uno studio sulle ragazze ventenni residenti nell’area rossa PFAS del Veneto: i Pfas alterano la funzione dell’utero interagendo col progesterone e bloccano i meccanismi che regolano il ciclo mestruale, l’annidamento dell’embrione e il decorso della gravidanza. Inoltre alterano la regolarità del ciclo mestruale e ritardano la comparsa delle prime mestruazioni. Clicca qui.
Esami del sangue? Inutili, se continua esposizione con acqua, aria e alimenti. Clicca qui.
Studio Usa: Pfas negli imballaggi dei fast food mette a rischio i cibi. Clicca qui
Pfoa: aumentata la mortalità fra i lavoratori.

Per neoplasie epatiche, diabete mellito e ipertensione arteriosa. Per la Miteni lo precisa la Regione Veneto nella sua stizzita replica a ISDE Medici per l’Ambiente: clicca qui. Per quanto riguarda gli addetti alle produzioni fluoropolimeri della Solvay di Spinetta Marengo non sono pubblici i dati di competenza dell’Asl di Alessandria.
PFOA. Al Parlamento europeo innalzati i limiti.
L’emendamento del Ppe ha innalzato il limite a 500 nanogrammi al litro e introdotto una distinzione tra i composti incriminati. La rabbia delle “Mamme No Pfas“. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato l’acido perfluoroottanoico (Pfoa) come cancerogeno alcuni anni fa. Nel frattempo, la concentrazione di Pfas nel sangue dei cittadini veneti è salita alle stelle mentre la falda acquifera risulta impossibile da bonificare. Clicca qui
In Appello colpo di spugna definitivo al processo Montedison-Solvay per il disastro ecosanitario di Spinetta Marengo.
Neanche un giorno dei 17 anni di reclusione chiesti per gli amministratori : per la Corte d’Assise l’avvelenamento doloso delle falde non sussiste. Nessuna consapevolezza dell’inquinamento storico neppure per i tre imputati minori: ridotte le pene a 1 anno e 8 mesi con doppi benefici di condizionale e non menzione, in pratica totale assoluzione per tutti. Non esistono malattie e morti per tumore. Si tratta, ha accusato la Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, dell’ennesima scandalosa sentenza che esclude il dolo, dell’ennesimo capitolo da aggiungere al nostro voluminoso libro “Ambiente Delitto Perfetto”, sottotitolo “Non esiste Giustizia in campo ambientale”. I processi in sede penale non portano nulla alle Vittime e all’ambiente… (continua)
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Quanto sono dannosi i sostituti del PFOA.
Dopo la grande campagna nazionale della Sezione alessandrina di Medicina democratica, i PFOA della Solvay di Spinetta Marengo sono stati sostituiti da ADV e C6O4. Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles (clicca qui), si conferma: “ I Pfoa sono stati in gran parte eliminati, ma le aziende chimiche li hanno sostituiti con composti che non sono stati adeguatamente studiati per la loro capacità di distruggere gli ormoni”. L’ASL di Alessandria, benché a lungo sollecitata, non ha pubblicamente fornito i risultati delle analisi per queste sostanze presenti nel sangue sicuramente dei lavoratori e probabilmente dei cittadini. Né ha indagato e garantito sulla pericolosità dei sostituti. Clicca qui: Che cosa sono i Pfas.
Per i Pfoa: panico in Veneto.
Clicca qui il video.
Panico in Veneto mentre, malgrado le denunce in magistratura (clicca qui), in Piemonte: quiete. Sinonimi di quiete: astensione, calma, silenziosità, tranquillità, disinteresse, mutismo, tacere, dimenticanza, oblio, sonno, abbandono, non partecipazione, rifiuto, rinuncia, anonimato, omertà, collusione, complicità…
Sul PFOA indagine epidemiologica della Regione Veneto per 500mila persone.
Ma il governo contesta l’uso della “plasmaferesi” per abbassare il valore del veleno nel sangue. Clicca qui la replica dell’assessore regionale alla sanità che ha affrontato l’inquinamento della “deliquenziale” Miteni di Trissino. La Regione Piemonte, invece, neppure effettua le analisi del sangue, che sono delegate al privato (l’inquinatore Solvay di Spinetta Marengo, Alessandria). Miteni e Solvay pagheranno i danni? In Veneto la magistratura è intervenuta. Ad Alessandria la sezione di Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute ha presentato esposto denuncia.
La chimica in Italia oggi è Solvay. Meriterebbe un premio.
Per un secolo la chimica in Italia è stata l’italiana Montedison: 150.555 dipendenti nel 1975, quinta in Europa, settima nel mondo. I governi democristiani e socialisti se la sono divorata tutta con le speculazioni finanziarie, la corruzione industriale, il clientelismo politico. Tangentopoli, suicidi e galera (poca). In questo secolo la Chimica (e la Ricerca!) in Italia si è ridotta alla belga Solvay: 2.000 dipendenti, che ha comprato i resti della Montedison. Solvay si compra anche i premi: vedi la “velina” che ha spedito ai giornali. Se fosse istituito, Solvay oggi avrebbe meritato il premio come l’azienda più processata in Italia per inquinamento ambientale: vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto”. A Spinetta Marengo (Alessandria), galleggia nella falda sotto lo stabilimento un cocktail di 21 sostanze tossiche cancerogene e mutagene, il sangue dei lavoratori è arricchito con massicce dosi del micidiale PFOA. Oltre agli impianti, dalla Montedison la Solvay ha ereditato la licenza di avvelenare e non bonificare, tramite la complicità politica e sanitaria e l’impunità giudiziaria. E’ veramente il modello dell’Italia.
Le maggiori fonti di Pfoa sono gli impianti chimici di Trissino (Miteni) e Spinetta Marengo (Solvay).
Questa è una delle tabelle che fanno parte dello studio “Distribuzione dei PFAS nelle acque italiane, i risultati del progetto” redatto dall’’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) per il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Ministero dell’Ambiente. Lo studio comprende gli effetti ecotossicologici e ecologici, compresi i test di bioaccumulo con organismi bentonici. I perfluoroalchilici sono sostanze chimiche persistenti, bioaccumulabili nelle acque e nel sangue, tossiche e cancerogene.
La ministra della Salute non sa che ad Alessandria il Pfoa è nel sangue dei lavoratori.
Rispondendo ad una interrogazione (di Giulia Narduolo) alla Camera, il 13 dicembre Beatrice Lorenzin ha affermato che “l’inquinamento da PFOA è presente nella sola regione Veneto”. Ignora i nostri esposti (clicca qui) pervenuti anche a lei. Ma gli eletti alessandrini –Federico Fornaro, Fabio Lavagno, Daniele Borioli, Manuele Rapetti, Cristina Bargero) cosa ci stanno a fare in Parlamento? E il viceministro Enrico Morando?
No PFOA. Bonifica Subito. Chiudere Miteni.
Il Comitato delle mamme e Greenpeace occupano a Venezia il pontile del palazzo della Regione Veneto. 160 nanogrammi di Pfoa in un millilitro di sangue. Clicca qui.
PFOA. Du Pont ha pagato 671milioni di dollari di risarcimenti, Solvay e Miteni finora neppure un euro.
Clicca qui l’intervista all’avvocato Robert Bilott che ha condotto una battaglia legale durata 19 anni contro il colosso DuPont, in West Virginia, costretto a risarcire 3.550 richieste di lesioni personali .
Indagine epidemiologica Asl Arpa per il polo chimico di Spinetta Marengo. E il PFOA nel sangue?
Monitoraggio purtroppo limitato (appena 30mila euro di finanziamento dal Comune) a Solvay e al sobborgo, e non esteso, come abbiamo chiesto, all’area e alla popolazione della Fraschetta. Comprende uno studio di correlazione tra patologie (ricoveri ospedalieri, mortalità dal 1996) e distribuzione degli inquinanti. Quali inquinanti presi in esame? Sono previste per il Pfoa le analisi del sangue pubbliche per lavoratori e cittadini? Ancora una volta, da una Giunta all’altra, è stato eluso il confronto democratico e la partecipazione.
Il viaggio del PFOA nel Po. Ma il PFOA è anche nel sangue.
Sono passati 8 anni da quando Medicina democratica di Alessandria ha denunciato il PFOA, prodotto dalla Miteni a Trissino (VI), scaricato dalla Solvay di Spinetta Marengo (AL) in Bormida e Tanaro fino ad essere rilevato alla foce del Po (vedi cartina). Nel 2013 l’inquinamento di PFAS è stato scoperto in Veneto: qui, oggi, è stato imposto il divieto di pesca (clicca qui), che per il Piemonte avevamo chiesto nel 2009. In Veneto l’emergenza idrica coinvolge centinaia di migliaia di persone, sottoposte anche a “lavaggio” del sangue. A seguito della nostra campagna nazionale, Solvay è stata costretta a eliminare il Pfoa in lavorazione, però questa sostanza persiste nel sangue, tant’è che la Sezione di Medicina democratica ha depositato un altro esposto in Procura (clicca qui). Infatti i PFAS sono pericolosissimi interferenti endocrini con effetti estrogenici e sospetti cancerogeni secondo lo studio del CNR e la letteratura internazionale.
Clicca qui Il Corriere della Sera “Pfas negli alimenti, “attenzione a uova e animali allevati in casa”
La questione ecosanitaria PFOA deve diventare una questione di emergenza nazionale.
Dal 2013 ha assunto grande rilevanza l’ecocidio in Veneto procurato dalla Miteni di Trissino, produttrice del PFOA. L’emergenza idrica coinvolge centinaia di migliaia di persone costrette anche a “lavaggi” del sangue. Quante altre situazioni analoghe ci sono in Italia? E’ indispensabile una indagine nazionale. Anche in Veneto si poteva intervenire prima, in quanto l’allarme Pfoa era stato denunciato dalla Sezione di Medicina democratica di Alessandria nel 2009. (continua)
Pfoa. Finchè avremo presidenti della Commissione Ambiente della Camera della forza di Ermete Realacci: c’è poco da sperare.
E’ il primo ad aver ignorato per decenni i disastri del Pfoa, malgrado le denunce nazionali di Medicina democratica di Alessandria, dove alla Solvay di Spinetta Marengo il Pfoa e i suoi sostituti erano e sono nel sangue dei lavoratori. E’ il primo a sottovalutare i danni alla salute causati dai Pfas. E’ il primo ipocrita ad affermare: “Ho l’impressione (sic) che l’orizzonte vada allargato oltre il Veneto con monitoraggi e bonifiche”. In realtà sta sempre coprendo le responsabilità del governo. Cosa vogliamo mai pretendere da un presidente onorario di Legambiente che è tra i grandi sostenitori delle grandi opere TAV.
La polizia al servizio della Miteni sgombera i manifestanti contro i PFAS.
Clicca qui il video della repressione contro la pacifica manifestazione per la salute e la chiusura della fabbrica che ha inquinato migliaia di cittadini con sostanze tossiche e cancerogene. Per le stesse Medicina democratica aveva depositato esposto denuncia (clicca qui) alla Procura di Alessandria per l’avvelenamento del sangue dei lavoratori.
Inquinamento PFAS: il Piemonte se ne lava le mani mentre il Veneto -giustamente- si scontra con il governo.
Si attendono ad Alessandria le azioni dei neo procuratori capo e aggiunto Mario D’Onofrio e Tiziano Masini, dopo la nuova denuncia di Medicina Democratica (clicca qui): l’ennesima dal 2008 (clicca qui un video degli scarichi in Bormida). SPRESAL misura a valle di Solvay di Spinetta Marengo addirittura 30 mg/l di PFOA mentre ARPA (intervista a Rai: clicca qui) dichiara indenne (per ora?) l’acquedotto a monte. Solvay privatamente misura e secreta valori abnormi di PFOA nel sangue dei lavoratori, le istituzioni in Veneto procedono al “lavaggio del sangue” mentre in Alessandria neppure stanno facendo screening: né ai lavoratori né ai cittadini. E il sangue contaminato dei donatori? A verbale inascoltati i dissensi dell’assessore all’ecologia Claudio Lombardi verso ASL e ARPA, clicca qui). Così Solvay non pagherà né i danni all’ambiente e alle persone né la bonifica. Presto un Convegno nazionale ad Alessandria.
Clicca qui le dichiarazioni di Lino Balza a RAI.
Clicca qui il comunicato stampa della Regione Veneto.
Clicca qui Andrea Zambenedetti “Acqua contaminata, scontro Veneto-governo”
Cicca qui Il Fatto Quotidiano “Lo scontro: l’Italia rinuncia ad una legge per limitare i veleni da Pfas”
Clicca qui Andrea Tornago “Miteni rischia un conto da un miliardo”
Clicca qui Corriereal “Inquinamento PFOA: scarsa attenzione degli organi di informazione locale”
Clicca qui Pennatagliente “Inquinamento PFAS: il Piemonte se ne lava le mani mentre il Veneto -giustamente- si scontra con il governo”
Solvay è capace di alta tecnologia…
“Troppo sangue infetto”: l’Europa condanna l’Italia. A proposito della denuncia di Medicina democratica…
E’ la seconda volta che il nostro Paese viene condannato dalla Corte di Strasburgo per le trasfusioni. Clicca qui. A questo proposito, abbiamo appena denunciato la presenza nel sangue di tossici e cancerogeni: PFOA, ADV e C604. Clicca qui.