Dopo gli USA, chi in Italia farà causa per i morti e i danni del vaccino covid Pfizer?

Non proteggeva dall’infezione  e provocava effetti collaterali anche gravi. Le responsabilità passate e presenti dei Governi. Addirittura  ancora oggi sulla pagina dell’Istituto Superiore di Sanità, ISS, si riporta che il Cominarty mostra “un’elevata efficacia (95%) di due dosi, somministrate a tre settimane di distanza, nel prevenire l’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 in persone di età maggiore o uguale a 16 anni”. “Il vaccino può esser usato in gravidanza e nell’allattamento”. Clicca qui
 
Inoltre, sul sito Codacons mette a disposizione dei cittadini una diffida per chiedere il risarcimento del danno non patrimoniale, causato anche dalla paura di ammalarsi, per aver ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità. Clicca qui.

Vaccinazioni antiCovid e incremento tumori infantili.

Variazioni della mortalità per alcuni tumori ( 15-44 anni ) in Inghilterra e Galles nel triennio 2020-2022 rispetto al decennio 2010-2019 (dati ONS)

“Sono aumentate notevolmente le conoscenze circa gli effetti dei vaccini Covid 19 sull’organismo ed è ormai acclarato che, con i preparati in uso nei nostri paesi, si avvia una serie di eventi biologici profondamenti diversi da quelli indotti dall’infezione naturale. Con studi accurati eseguiti su soggetti sani, prima e dopo la somministrazione dei vaccini mRNA COVID 19, sono emerse profonde alterazioni nelle funzioni delle cellule coinvolte nella risposta immunitaria, con esiti addirittura controproducenti per l’immunocompetenza sia a breve che a lungo termine. Nello specifico nei vaccinati si riduce sia il controllo delle infezioni, che la sorveglianza verso il cancro. E’ ormai esperienza comune che i vaccinati si ammalano a più riprese di COVID e di altre patologie infettive e probabilmente, potrebbero più facilmente sviluppare forme tumorali per il venir meno della sorveglianza immunitaria verso eventuali cloni cellulari tumorali.“ Continua.

Sorveglianza Pfas nei prodotti agroalimentari.

L’esposizione della popolazione ai Pfas avviene per via respiratoria e  per via alimentare attraverso il consumo di alimenti e acqua. Gli alimenti vegetali possono venire contaminati dal terreno e dall’acqua utilizzati per coltivarli.  Quelli di origine animale dai Pfas che si concentrano negli organismi animali tramite l’acqua e/o i mangimi vegetali e foraggi. La presenza di Pfas in  imballaggi alimentari e attrezzature impiegate durante la trasformazione alimentare contribuisce ulteriormente all’esposizione alimentare.

I Pfas hanno il sistema immunitario come primo avversario e la diminuzione della risposta alle vaccinazioni dei bambini costituisce un effetto critico. Nelle valutazioni dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare EFSA, l’acqua potabile, il pesce, la frutta, le uova, i prodotti a base di uova, sono risultati essere i principali contributi all’esposizione alimentare di fondo nella popolazione europea nel suo complesso.

A dicembre ’23 la Regione Veneto ha varato un nuovo “Piano di sorveglianza Pfas nei prodotti agroalimentari delle zone rosse e arancioni” riferito alle matrici vegetali.

Vaccini e farmaci: appello alle istituzioni UE e ai governi.

La proposta  di un’infrastruttura pubblica europea che sviluppi vaccini e farmaci come bene comune  verrà discussa il 28 settembre presso il Parlamento Europeo. Nata all’interno del Forum Disuguaglianze e Diversità, l’idea è stata poi sviluppata da Massimo Florio con un gruppo di ricerca internazionale su richiesta dello Science and Technology panel del Parlamento Europeo. Si avvia ora il confronto con le istituzioni. Clicca qui ISDE.

Quali patologie sono imputabili ai vaccini a mRNA.

Ormai da diverso tempo  vengono segnalati casi di patologie post vaccino, anche da alcune testate giornalistiche importanti. Risultano ancora poco chiare le frequenze con cui si manifestano e non sempre sono facilmente ricollegabili al vaccino. Clicca qui il professore Ezio Gagliardi,  biochimico specialista in Genetica Medica / Scienza dell’Alimentazione.  

La proprietà dei vaccini resta sacra.

Manifestazione contro la Wto Organizzazione mondiale del commercio.

Mentre impazza il terrore bellico in Ucraina, con attenzione mediatica senza precedenti anche per gli effetti strutturali che la guerra sta cominciando ad arrecare, un’altra faglia di estenuante conflitto agita il mondo con le sue proprie vittime e le sue macerie diplomatiche. Cioè la richiesta di sospensione dei diritti di proprietà intellettuale, avanzata da India e Sudafrica più di un anno e mezzo fa all’Organizzazione Mondiale del Commercio, il cosiddetto TRIPS Waiver, per poter rispondere con maggiore efficacia alla pandemia di Covid19. Dopo mesi di assordante silenzio, il tema è decisamente tornato alla ribalta. Clicca qui

Alla Camera i danni da ‘vaccino’.

Riceviamo e pubblichiamo: Il prof. Giovanni Frajese, endocrinologo, docente all’Università di Roma “Foro Italico”, parla alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sui vaccini anti-covid, e illustra  i dati sui vaccini pubblicati dalle più prestigiose testate medico-scientifiche del mondo, dati scientifici che evidenziano che le persone vaccinate si ammalano più di quelle non vaccinate. Guarda il video.

E’ giusto, è necessario vaccinare i bambini? No.

Ed eccoci alla vaccinazione a tappeto dei bambini fra i 5 e i 12 anni. La Food and Drug Administration (Fda) – l’agenzia del farmaco statunitense – ha già dato la sua approvazione e, seguita da quella italiana (Aifa). La decisione appare scontata, una semplice formalità. Ma si tratta di una scelta necessaria? Utile? Direi di no. Le ragioni per cui tale opzione appare equivoca e priva di senso sono sostanzialmente tre. 1. il vaccino che abbiamo assunto non pretende di eliminare la circolazione del virus, ma di ridurre i danni sanitari più significativi (e l’eventuale morte) e, aspetto ancor più importante, tale risultato, per i piccoli, è già in atto naturalmente. I bambini, sotto i 12 anni, non si ammalano in modo grave di Covid né muoiono direttamente a causa del virus. La natura li ha dotati di quella protezione che gli adulti sono costretti a trovare nella vaccinazione. 2. La seconda ragione attiene alla nota argomentazione per cui i bambini vanno vaccinati per proteggere le persone, specialmente gli anziani, ossia i nonni, che li frequentano, creando una barriera igienico-immunitaria a prescindere dalla reale necessità di protezione vaccinale dei bambini stessi. Tale ragionamento appare fuorviante per due motivi: il primo è riguarda i diritti dei bambini perché non si può utilizzarli per proteggere altri soggetti. È un’operazione illegittima che va contro quanto stabilito dalla Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia che nel 1989 mise nero su bianco –a livello internazionale– i diritti inalienabili dei più piccoli. C’è anche un motivo più contingente: se in Italia il 90% della popolazione è vaccinata, da quale contagio infantile dovrebbe proteggersi? In altre parole, possono i bambini contagiare adulti già vaccinati mettendo in pericolo la loro vita? I dati e le conoscenze in possesso, ovviamente, respingono questa ipotesi. Sta nella natura stessa della vaccinazione impedire, come sappiamo, i decessi da Covid. Chi minaccerebbero i bambini non vaccinati? Resta un mistero. 3. Infine, nessuna ricerca in corso può escludere del tutto eventuali complicazioni nell’uso dei vaccini sulla popolazione adulta e tanto meno sui bambini. Un margine di rischio rimane presente. È corretto eticamente sacrificare i bambini facendoli correre questo rischio, benché minimo? Si tratta di un prezzo davvero necessario? Dalle ragioni offerte precedentemente direi proprio di no. La scelta più legittima e opportuna appare piuttosto quella di vaccinare, su segnalazione pediatrica, i bambini più a rischio, quelli a cui il vaccino risulta effettivamente utile. Ancora una volta, verrà chiesta ai genitori una decisione che pesa quasi unicamente sulle loro spalle e sulla loro responsabilità. Quegli stessi papà e mamme che durante la pandemia sono stati i soggetti sociali più trascurati e più lasciati da soli a reggere il peso che si è andato a creare sui loro figli, sia durante i vari lockdown con bambini e ragazzi chiusi in casa, sia con le restrizioni scolastiche più accentuate di tutta Europa, senza alcuna attenuazione nel periodo post-vaccinazione. Pertanto, in merito alla vaccinazione ai bambini, mi sento di chiedere alle istituzioni pubbliche una riflessione più approfondita e più organica, che tenga in dovuto conto la complessità del loro diritto alla salute senza gravarne l’esistenza con decisioni che, allo stato attuale, appaiono del tutto inutili.

Michele Novara, pedagogista.

Sui vaccini le aziende di Big Pharma, stanno guadagnando miliardi a palate, oltre mille dollari al secondo.

Mentre si è arrivati a cinque milioni e settecentomila decessi e a quattrocento milioni di persone infettate al mondo. I Paesi ricchi stanno distribuendo la terza o quarta dose, in Africa è vaccinato meno del 5% della popolazione. Perciò il virus continuerà a diffondersi e moltiplicandosi potrà dare origine ad altre varianti. Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Janssen Pharmaceutical, per guadagnare mille dollari al secondo, hanno rigettato  la proposta di moratoria temporanea dei brevetti sui vaccini. Ebbene ora c’è un vaccino semplice da produrre, richiede metodiche conosciute e utilizzate da anni per altri vaccini di uso comune, non necessita della catena del freddo, costa meno di due euro a dose e non è coperto da brevetto. Perché il governo italiano non interviene per produrlo, che farebbe risparmiare molti soldi a noi e milioni di vite in tutto il mondo? Clicca qui.

La gestione catastrofica della pandemia in termini di progresso sociale.

La contestazione dalla  “sinistra radicale” alla “sinistra moderata” (clicca qui) di Toby Green, professore di storia al Kings College di Londra: la risposta della sinistra al Covid altro non sarebbe che parte di una più profonda crisi della politica del pensiero di sinistra, una crisi che starebbe andando avanti da almeno trent’anni. “Una cosa è credere nelle innegabili virtù del metodo scientifico, un’altra è ignorare completamente il modo in cui coloro che sono al potere sfruttano la ‘scienza’ per promuovere la loro agenda economica e politica”. L’accusa è pesante: “La sinistra ha ignorato il massiccio aumento delle disuguaglianze, l’attacco ai poveri, ai paesi poveri, alle donne e ai bambini, il trattamento crudele agli anziani, e l’oscena concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi individui e imprese beneficiari di queste politiche (BioNTech, Moderna e Pfizer attualmente guadagnano 1.000 dollari al secondo dai vaccini)”. 

Democrazia, solidarietà ed ecologia.

Clicca qui il verbale dell’incontro su “Democrazia, Solidarietà e vera Ecologia” tenutosi al Centro culturale CittAperta di Mestre. Obbiettivo: “Avviare urgentemente un dibattito sul tema che attualmente divide la società, talvolta finanche con preoccupanti istigazioni all’odio da parte di chi copre ruoli di pubblica responsabilità”.

Non partecipano al dibattito il “Trio Virologi “: Matteo Bassetti, Andrea Crisanti e Fabrizio Pregliasco.  Ascolta il video: clicca qui.

Amnesty International denuncia sei aziende farmaceutiche produttrici del vaccino contro il Covid.

Il rapporto di Amnesty International ha denunciato che AstraZeneca plc, BioNTech SE, Johnson & Johnson, Moderna Inc., Novavax Inc. e Pfizer Inc., stanno alimentando una crisi dei diritti umani senza precedenti, in quanto si rifiutano di cedere i diritti di proprietà intellettuale e di condividere la tecnologia necessaria e, nella maggior parte dei casi, non dando priorità alla distribuzione dei vaccini negli stati più poveri. Clicca qui.

Si parla dei vaccini ai bimbi per occultare i veri problemi.

“Sarà molto importante vaccinare anche i bambini. Per loro il danno del Covid è modesto ma possono infettare gli adulti non protetti, perché il vaccino protegge solo al 90%, e quelli che non si sono voluti vaccinare. D’altra parte questi ultimi possono infettare i bambini. Se gli adulti fossero tutti vaccinati ci sarebbe meno fretta di vaccinare i bambini”… “I dati a disposizione sono relativamente pochi. Forse la via migliore è aspettare di vedere cosa succede nei Paesi in cui si stanno vaccinando i bambini, Israele ma anche gli Stati Uniti. Soprattutto porre l’attenzione sui bimbi al di sotto dei 12 anni è un modo per dimenticare tutti gli altri problemi. È il gioco anche dei mass media, che puntano sempre su qualcosa di nuovo. Le priorità sono altre”. Clicca qui Silvio Garattini, farmacologo di fama internazionale, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri.

I dati non bastano: meglio aspettare le iniezioni ai bambini.

Secondo Antonio Cassone, membro dell’American Academy of Microbiology ed ex direttore delle Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. Il trial di Pfizer-Biontech ha numeri troppo esigui. Non si è rispettata la regola secondo cui la sperimentazione si fa con numeri che diano certezze sul rapporto rischi-benefici. Si è spinti dal terrore che se il virus circola molto tra i bambini si rischia di infettare gli adulti. Invece sono gli adulti che  si ammalano, hanno più virus e spesso infettano i bambini. Clicca qui.

Comunità scientifica divisa sulla vaccinazione dei bambini.

Istituto Superiore di Sanità: gli under 11 deceduti per Covid da inizio pandemia sono 10, e tutti presentavano co-patologie importanti. Manca un’indagine epidemiologica che indichi quanti siano i bambini già guariti da Covid. Società Italiana di Genetica Umana: “È opportuno agire come abbiamo sempre fatto per altre malattie virali; se ci sono anticorpi circolanti non si procede con vaccinazione. Statisticamente sono rarissimi i casi in cui i bambini che contraggono il Covid manifestano forme acute, altrettanto rari sono i ricoveri”. Anche Pfizer: pochi dati sul rischio miocardite/pericardite  nei bimbi post vaccinazione.

Ma ci sono altre due questioni aperte. Vaccinare i più piccoli servirebbe a bloccare i contagi e la circolazione del virus?  I bambini non sono “super-diffusori”?  (Continua).

Dalla Francia alla Germania i dubbi sui vaccini agli under 12.

Lo studio della “Società francese di pediatria” ipotizza che si debbano valutare i possibili maggiori benefici di una immunità naturale acquisita dopo il contagio, rispetto a una immunità indotta dal vaccino e consiglia di attendere maggiori dati. Nel caso che venisse comunque presa la decisione di vaccinare i bambini, la ricerca consiglia di eseguire test sierologici prima della vaccinazione per escludere i soggetti già immuni. La “Società tedesca di pediatria” auspica che la  raccomandazione a vaccinarsi debba riguardare, per il momento, soltanto i bambini con malattie croniche o rischi speciali. Clicca qui.

Perché non fare i richiami solo a chi ha gli anticorpi bassi?

Perché il Cts non consiglia a ogni paziente un esame sierologico prima del vaccino? Dopodiché alla luce dei dati si può decidere di fare richiamo per chi presenta una risposta anticorpale insufficiente, o di evitare il richiamo per coloro i quali hanno valori sufficienti a una protezione adeguata. Come ha dichiarato Galli al Fatto: “Bisogna considerare che il livello di anticorpi al SarsCov2 magari non rappresenterà una risposta esaustiva ma è la più semplice da trovare. E, che piaccia o meno, gli anticorpi sono un marcatore di risposta”. (continua).

I No Vax e la Costituzione.

“Otto milioni di non vaccinati sono cittadini mossi non  tanto dalla sfiducia nella scienza, ma nelle istituzioni. È un sentimento che sommerge la politica, i partiti, il Parlamento, la magistratura. Non si fidano dello Stato perché ha dato cattiva prova di sé. Non sono otto milioni di fascisti, credo, ma 8 milioni di italiani che diffidano del proprio Stato”… “Il green pass è un obbligo di vaccinazione mascherato. La Costituzione stabilisce che per disporre trattamenti sanitari obbligatori è necessaria una legge, non si può agire per decreto come ha fatto il governo.” Clicca qui il costituzionalista  Michele Ainis.

Come vanno trattati i No Vax.

“Devono schiattare: governo, giornali e tv, senza risorse e senza ascolti! Da oggi si comincia. Vediamo se noi segregati, maltrattati, siamo cosí inutili, insignificanti e ininfluenti! Questo super greeeen cazzz è un’offess alla dignità. Non siamo affatto pochi! Gli possiamo fare molto male. Possiamo ficcarglielo in quel posto!” (Enrico Montesano, ex comico, Il Fatto, 26.11). Continua con altri pareri.

Trovare trattamenti è più complicato che trovare vaccini

(e meno redditizio per le case farmaceutiche?).

Clicca qui Maria Rita Gismondo direttore microbiologia clinica e virologia del ‘Sacco’ di Milano:  “Tutte le energie sono state concentrate sulla ricerca di un vaccino e di farmaci salvavita. Mentre poco è stato fatto nella ricerca dei farmaci di cura del covid:  il trattamento precoce inoltre può limitare la trasmissione del virus e impedire il sovraccarico degli ospedali”.

Danni da Pfas sottovalutati. L’EPA americana abbassa i limiti di sicurezza per l’acqua potabile.

Sulla base dei sempre più allarmati studi epidemiologici, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (EPA) chiede di abbassare drasticamente i limiti di queste sostanze cancerogene e anti vaccini Covid,  attualmente fissati in 70 parti per trilione (ppt). L’Environmental Working Group chiede di andare molto al di sotto di 1-ppt. Meglio rifarsi a parti per quadrilione (ppq) piuttosto che a parti per trilione a parti per quadrilione (ppq: per il PFOA la dose di riferimento si traduce in 0,006-ppt. Meglio LIMITI ZERO come da noi sostenuto (e impegno  non mantenuto dall’ex ministro Costa). Clicca qui.

L’esposizione ai PFAS peggiora la malattia da COVID e riduce l’efficacia del vaccino.

Per i Pfas gli studi sono in collaborazione con la Northeastern University di Boston, la Michigan State University e le organizzazioni partner della comunità, il Silent Spring Institute. La Rutgers University sta studiando bambini e adulti che sono stati esposti a PFAS attraverso l’acqua potabile a Paulsboro e West Deptford nella contea di Gloucester, nel New Jersey. Oltre alla contea di Gloucester, lo studio esaminerà anche gli effetti sulla salute nella contea di Montgomery. L’Università dell’Arizona sta conducendo uno studio simile. Il professor  Philippe Grandjean  presso l’Università della Danimarca meridionale e l’Università di Harvard si è dichiarato “completamente shockato” dopo aver rilevato che i bambini esposti ai Pfas avevano una riduzione significativa degli anticorpi dei vaccini. Il rischio maggiore viene dai Pfas a catena corta: il C6O4. Clicca qui

Filo spinato per le manifestazioni in Italia?

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare“.

(Brecht, Niermoller)

Vietare le manifestazioni ai “no vax” o “no green pass” è il primo  passo per arrivare a vietare le manifestazioni di chiunque?

Premesso che il precedente citato dalla direttiva Lamorgese è quello di Roberto Maroni del 2009  che dopo la manifestazione di solidarietà con la striscia di Gaza impose limiti ai cortei nei centri storici e davanti ai luoghi di culto per salvaguardare il decoro urbano,  pubblichiamo alcune risposte.

Draghi all’assalto della democrazia. Attac Italia:  Come nel più prevedibile dei copioni di teatro, dopo aver sapientemente preparato il terreno per un paio di mesi, il cerchio si chiude e il governo Draghi-Lamorgese porta l’affondo finale: nell’Italia della ripresa-resilienza sarà vietato manifestare. L’esito è stato preparato attraverso diverse tappe… Continua .

No Tav Valsusa: Questa misura non ha nulla a che vedere col fatto di essere a favore o meno del green pass o del vaccino. PD, Movimento 5 Stelle e la varia “sinistra” governista plaudono delle misure che neanche nella peggiore democratura sarebbero applicate a cuor leggero. I sindacati confederali? Assenti. Il diritto a manifestare  è calpestato, diventa un privilegio di concessione regale… Continua.

Su Il Manifesto: La “Direttiva recante indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto”si rivolge alle manifestazioni Covid, ma per la formulazione di chiusura le modalità richiamate potranno essere adottate per altre manifestazioni. Ad ogni modo le determinazioni prefettizie non devono ritenersi  lesive della Costituzione… Continua.

Telebavaglio a Report.  L’assalto del Pd con Renzi e forzisti: puntata “no vax”. Il punto sui vaccini. Durata dell’immunità, terze dosi e Green pass, i temi. La vigilanza Rai: “Il programma fa propaganda e disinformazione”. La replica di Sigfrido Ranucci: “Un fatto non ha colori, è un fatto, punto, che piaccia o no. Noi siamo pro immunizzazioni”. Clicca qui su Il Fatto.

Movimento di lotta per la salute Maccacaro: Ci dobbiamo interrogare tutti sullo stato di salute della Democrazia in Italia: la polizia che carica  con idranti e manganelli i manifestanti nonviolenti al porto di Trieste e che scorta  gli squadristi fascisti verso la sede della Cgil perché non sbaglino strada, il 60% che non va più a votare, nessuna opposizione parlamentare ad un governo che raggruppa tutti i “migliori”, e appunto l’unica opposizione reale nel Paese – la Democrazia Diretta cioè i Movimenti – che viene  criminalizzata a parole e repressa sui campi del conflitto… Continua.

Il gioco dell’oca dei vaccini.

La pandemia richiede i vaccini; data l’enorme domanda e il possesso esclusivo dei brevetti il prezzo dei vaccini sale alle stelle; i paesi ricchi pagheranno fino all’ultimo centesimo, i paesi poveri non potranno far nulla; ma se i paesi poveri non potranno accedere ai vaccini, allora il virus continuerà a circolare, producendo varianti, che richiederanno nuove dosi se non addirittura nuovi vaccini, in un infinito gioco dell’oca che produrrà milioni di morti nei paesi poveri e una “convivenza” perenne col virus nei paesi ricchi, con enormi spese per ogni ciclo vaccinale, che diventano lauti profitti per le multinazionali. Continua qui.

No vax, free vax: effetti collaterali delle politiche capitaliste. La via d’uscita.

Il punto di vista di chi si afferma anticapitalista: clicca qui. Non è indifferente il modo in cui si conduce una campagna vaccinale per limitare gli effetti più nefasti della pandemia: se si millantano numeri inesistenti (come fa il general Figliuolo), se si riaprono tutte le attività e si toglie l’obbligo di mascherina quando in tanti hanno ricevuto un’unica dose, se si allentano le già scarse misure di tracciamento, i risultati che si raccolgono saranno inevitabilmente modesti… Il fenomeno dei «no vax» o «free vax» fomentato e organizzato soprattutto dalle destre estreme come il negazionismo… Le vaccinazioni rappresentano la possibilità di uscire dalla pandemia… Ma per responsabilità dell’industria farmaceutica e dei governi, che hanno  anteposto la logica del profitto agli interessi delle masse,  i brevetti non sono stati resi pubblici e le vaccinazioni sono state accompagnate da scriteriate riaperture contraddette dalle fabbriche  che non hanno quasi mai chiuso… Per questo, rivendichiamo l’esproprio e la nazionalizzazione sotto controllo operaio di tutte le industrie farmaceutiche (brevetti inclusi), l’aumento dei finanziamenti alla sanità, la requisizione e la statalizzazione di tutti gli ospedali privati, la gratuità dei tamponi e di tutte le cure. Solo così sarà possibile procedere celermente con la vaccinazione di massa, favorendo la più rapida uscita dall’emergenza sanitaria… I governi capitalisti sono i principali responsabili dell’attuale situazione… Lo stesso Green Pass è una misura contradditoria, da stigmatizzare, ma per motivi opposti da quelli indicati dalle piazze reazionarie, è l’altra faccia della medaglia delle politiche del «liberi tutti»: serve per aprire ancora di più, in un momento in cui invece bisogna tenere alta la guardia e non permettere affollamenti…

Un primo bilancio sul governo Draghi, al di là del coro estasiato dei grandi media.

Assembramento senza mascherina

Da questo articolo (clicca qui) estrapoliamo alcuni capitoli riguardanti ambiente e salute.

Ambiente. La transizione a misura di grandi imprese. La transizione ecologica, per come disegnata nel Pnrr e nei decreti collegati, è in sostanza una ristrutturazione del sistema industriale a misura di (grande) impresa, peraltro lautamente sussidiata dallo Stato (vedi la Valutazione d’impatto ambientale da concedere subito e con priorità ai progetti più grandi). Di fatto si punta a modificare il mix energetico usato con un occhio di riguardo al gas (un fossile) e spesso secondo progetti già inseriti dai grandi gruppi nei loro piani industriali: i molti gasdotti che in futuro forse serviranno per l’idrogeno misto (Snam) e il progetto di cattura della CO2 (l’Eni nelle piattaforme di Ravenna) ne sono gli esempi più eclatanti. Non mancano scelte di fondo che il ministro Roberto Cingolani non ha mai discusso in pubblico: citeremo solo il caso degli inceneritori, bizzarramente inseriti tra gli impianti sottoposti ad autorizzazione veloce per gli obiettivi fissati dal Pniec (piano per il clima), che teoricamente sarebbe focalizzato sulla riduzione delle emissioni climalteranti.

Grandi opere. Tanto Tav e torna la legge obiettivo. Con le “semplificazioni”, il ministro Enrico Giovannini si è dotato del potere di gestire le faraoniche (e spesso inutili) opere infrastrutturali sul modello della legge Obiettivo. Oltre al ritorno dell’“appalto integrato” (progettazione ed esecuzione dell’opera allo stesso soggetto), ispirato alla legge dei tempi di Silvio Berlusconi – travolta dalle inchieste e definita “criminogena” da Raffaele Cantone – è la procedura lampo per le “opere di particolare complessità e rilevante impatto”: una lista affidata a un “comitato speciale” che – con Soprintendenza e Commissione Via altrettanto “speciali” – delibera in 45 giorni esprimendo “pareri lampo” che hanno effetto di “variante urbanistica”, aggirando Comuni e stazioni appaltanti. La lista, destinata a crescere, oggi conta 10 mega opere: dall’Alta velocità Palermo-Catania alla Roma-Pescara fino alla diga “foranea” di Genova. Il fiore all’occhiello è però l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria (10 miliardi stanziati nel fondo “complementare” al Pnrr, che ne mette altri 25): trattasi del completamento ideologico del Ponte sullo Stretto di Messina, su cui Giovannini ha non a caso riaperto il dibattito.

Covid. Il Caos eterologa e le giravolte sui vaccini. A maggio il governo si è fatto bocciare dal Garante della Privacy il Green pass: tra le altre cose, non era chiaro chi potesse accedere ai dati sanitari e si demandava parte della disciplina a regolamenti, di rango inferiore alla legge. Tra il 9 e il 16 giugno, dopo varie correzioni, è arrivato l’ok. Nel frattempo si fa avanti e indietro su AstraZeneca. Il 12 maggio il Comitato tecnico scientifico dà via libera alle Regioni sugli Open Day a base di AZ per i “volontari” dai 18 anni in su benché da marzo, per quanto autorizzati senza limiti d’età da Ema e Aifa, i vaccini a vettore virale siano “raccomandati” solo per gli over 60 a seguito delle trombosi rare che hanno indotto alcuni Paesi a eliminarli. Dopo gli appelli di medici e scienziati e la tragedia della 18enne ligure Camilla, l’11 giugno arriva lo stop: AZ vietato agli under 60 anche per le seconde dosi. Come in altri Paesi, i richiami si faranno con i vaccini Pfizer e Moderna, mentre per Johnson & Johnson resta solo la “raccomandazione”. Una settimana dopo, mezzo dietrofront: gli under 60 possono fare AZ col parere del medico.

Mobilitazioni nelle piazze per la sospensione dei brevetti.

“Di fronte alla  sconcertante chiusura del Consiglio Europeo sulla sospensione dei brevetti anti Covid, il 29 maggio saremo in tante piazze italiane, con i nostri banchetti per raccogliere le firme, per dire che limitarsi alla proposta delle licenze obbligatorie in questo contesto è una farsa, un inganno, che di fatto abbandona i Paesi più poveri ad una trattativa estenuante e perdente con i colossi di BigPharma! La strada per soddisfare il bisogno drammatico di vaccini a livello mondiale è quella della sospensione temporanea dei brevetti, così come chiesto da mesi da India e Sud Africa. L’Italia può ancora giocare un ruolo importante. Clicca qui.

Un governo di generali.

Il Comm. Str. Gen. C. A. F. P. Figliuolo allunga il passo nell’avanspettacolo toccando vette ormai ineguagliabili di comicità. La macchietta in mimetica ha intimato ai presidenti di Regione di interrompere immantinente “annunci di azioni non coordinate preventivamente con la struttura commissariale e non inserite in un piano coerente a livello nazionale”. In pratica, gli annunci scoordinati li può fare solo lui. Infatti, dopo aver promesso – pancia in dentro e petto in fuori – “un milione di vaccinati al giorno da giugno”, ieri (22 maggio) Penna Bianca s’è vantato di aver finalmente centrato l’obiettivo del mezzo milione al giorno negli ultimi sette, che però aveva promesso per metà aprile (5 settimane fa). [Marco Travaglio].

Ho visto il gen. Figliuolo con altri 4 militari in uniforme da combattimento. Questo significa che sono in missione armata. Non ci si può vestire in uniforme da combattimento per andare a fare delle vaccinazioni. Siccome il gen. Figliuolo sta svolgendo un incarico civile per conto del governo italiano deve vestirsi con abiti civili. Se proprio vuole rimarcare il suo essere un generale può indossare la “drop” che è un completo giacca-camicia-pantalone che si indossa quando non si svolge una missione armata. La scelta di vestirsi in quel modo vuole comunicare qualcosa. Ed è un qualcosa che non mi piace. [Alessandro Tiri].

Qualcosa che non piace  perché sopra di lui c’è un generalissimo.

G20 sulla salute. Manifestazione a Roma.

Ore 14 Piazza della Repubblica. Per chiedere di sospendere subito i brevetti sui vaccini anti-Covid. Vaccinare il maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile in tutto il pianeta, così da debellare finalmente questo virus,  ripensare il sistema sanitario: serve medicina preventiva, territoriale e capillare,  un sistema sanitario pubblico e che risponda a un unico enorme interesse: quello dei nostri popoli e non a quello dei bilanci di Big Pharma!.

Clicca qui le altre iniziative Valsusa nella newslettera di Doriella&Renato.

Mortalità prima e dopo Covid.

2018. Il nostro Carmelo Ciniglio presenta a Tortona il primo REC piemontese.

Il Referto Epidemiologico Comunale (REC) consente di effettuare un monitoraggio affidabile, economico e tempestivo della mortalità totale in tutte le

circoscrizioni di un intero comune. Clicca qui il Referto epidemiologico comunale di Genova nel periodo COVID (2020) raffrontato con quello pre-COVID (2009-2019). Il lavoro è stato prodotto grazie al fattivo contributo di:  V. Gennaro, G. Tagliabue, A. Tittarelli, M. Bertoldi, G. Barigelletti, C. Tresoldi, V. Balbo, S. Rizzieri, M. D’Orazi, P. Contiero.

Gli obiettivi sono: analizzare le disuguaglianze epidemiologiche spazio-temporali per genere e anno solare nel periodo 2009-2020 nell’insieme della mortalità totale registrata tra i residenti in ognuna delle 25 circoscrizione di Genova, al netto dell’effetto età e con riferimento comunale. In particolare si vuole valutare le differenze tra periodo COVID-19 (2020) e l’anno precedente (2019).

Vaccini no profit nel resto del mondo.

Covid-19 si diffonde a fuoco. Le soluzioni devono viaggiare ancora più velocemente. Nessuno è al sicuro fino a quando tutti non hanno accesso a trattamenti e vaccini sicuri ed efficaci. Tutti noi abbiamo diritto a una cura. Firmate questa iniziativa dei cittadini europei e assicurate che la Commissione europea faccia tutto quanto è in suo potere per rendere i vaccini e i trattamenti anti pandemia un bene pubblico globale, liberamente accessibile a tutti. Firmate

Vaccini: si accumulano soldi sulla pelle degli altri. Uno sconcio sociale.

Una consapevole manipolazione del mercato in un settore legato a un diritto universale, quello alla salute. Un vero “sconcio sociale” in quanto parliamo di un bene comune che in quanto tale non può essere oggetto di brevetto, che oltre a tutto impedisce la concessione ad altre aziende per la fabbricazione del vaccino. Se l’Europa volesse porre mano alla questione questo sarebbe un banco di prova decisivo visto che in ballo c’è la vita o la morte delle persone.

All’annuncio dell’efficacia al 90% prima e al 95% poi del vaccino Pfizer-BioNTech le azioni Pfizer sono aumentate di oltre il 7% e lo stesso giorno il Ceo di Pfizer Albert Bourla ha venduto le sue azioni della società per 5,6 milioni di dollari, cedendo il 62% di tutte le sue azioni per quella cifra. Sally Susman, vicepresidente di Pfizer, lo stesso giorno ha venduto 43.662 azioni, per 1,5 milioni di euro. I dirigenti di Moderna, l’altra società che produce il vaccino, non sono rimasti a guardare. Dopo la pubblicazione dei risultati sulle sperimentazioni cliniche, c’informa il Wall Street Journal, i top manager di Moderna hanno ceduto azioni per 321 milioni di dollari. Il Ceo di Moderna Stèphane Bance nell’ultimo anno ha ricavato 98 milioni di dollari dalle azioni, undici volte la retribuzioni complessive dichiarata dal manager nel 2019. Per quanto riguarda il ricavo ottenuto dalle società produttrici per i vaccini anti-Covid parliamo di una cifra stimata tra i 50 e i 75 miliardi di dollari per il 2021 sui contratti già firmati. Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e Novavax dopo l’annuncio hanno visto lievitare il loro valore in Borsa fino a 100 miliardi. La capitalizzazione di Moderna è cresciuta di 60 miliardi in un anno, quella di Biontech è raddoppiata a 117 e Novavax, produttrice di un altro farmaco ad alta efficacia, ha registrato un più 6000%.  Clicca qui.

Le bugie sull’innocuità dei “Pfas a molecola corta” hanno le gambe corte.

Il C6O4 autorizzato -come innocuo- dalla Provincia di Alessandria alla Solvay di Spinetta Marengo, e sparso dalla Miteni in Veneto, in realtà è il più pericoloso. Come evidenziato nell’esposto alla Procura di Alessandria:

“” Aggiungiamo  l’evidenza dell’equipe di Philippe Grandjean, professore ad Harvard negli Stati uniti di medicina ambientale e direttore del dipartimento di salute ambientale dell’Università della Danimarca del sud, che allarma che le persone con livelli elevati di Pfas hanno più del doppio delle probabilità di avere una forma grave di Covid-19La ricerca si è indirizzata sui PFAS a cosiddetta “molecola corta” (4 atomi di carbonio anziché 8), come lo spinettese C6O4.  A parte  tiroide, fegato, colesterolo ecc. la sostanza è ancora più dannosa perché si accumula nei polmoni, proprio dove si combatte la grande battaglia Covid. 

Inoltre la precedente ricerca  della Harvard School of Public Health ha dimostrato che livelli più elevati di PFAS nei bambini sono correlati a una risposta più debole a vari vaccini e allarma che lo stesso avverrà per un vaccino Covid-19. “”

Si fa a gara nell’interpretare ottimisticamente i primi rallentamenti della curva dei contagi.

Eppure i dati epidemiologici sono eloquenti. Eppure i vaccini sono dichiarati in tempi record efficaci e sicuri dalle stesse multinazionali che li producono, ma non sappiamo se impediscono la trasmissione del virus o si limitino a proteggere da forme gravi i vaccinati, né  quanto duri l’immunità conferita, eccetera. Ancor meno si sa delle cure. La sottovalutazione delle  incognite a medio lungo termine produrrebbe conseguenze gravissime. La sottovalutazione più ricorrente è considerare  la pandemia come  un «incidente biologico», che senza preavviso ha colpito l’umanità e che può essere affrontato con farmaci e vaccini, e non come  il sintomo di una malattia cronica e rapidamente progressiva, che riguarda l’intera biosfera. Un dramma epocale inutilmente annunciato e che tenderà a prolungarsi e a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientali e sociali che lo hanno determinato. Fino agli annunci dell’imminenza di un evento pandemico catastrofico per l’umanità. Ernesto Burgio interviene a ricordarci che le pandemie sono drammi socio-sanitari ed economico-finanziari di enormi dimensioni che non potremo evitare senza ridurne le vere cause: deforestazioni, bio-invasioni, cambiamenti climatici e dissesti sociali (a partire dalle immense megalopoli del Sud del mondo). E soprattutto se alle strategie di contenimento del virus e di riduzione delle catene dei contagi  non seguirà una trasformazione radicale dei sistemi sanitari occidentali. (clicca qui)

Di cosa ci si occupa invece in Italia? Della proposta del ministro Boccia di anticipare di due ore la messa di Natale. Apriti cielo. Da destra l’hanno lapidato: eresia, giù le mani dal compleanno di Gesù. Un impasto di ignoranza e malafede. Cucinato per quegli elettori ancora convinti, anche dopo la “scoperta” che la Terra non è piatta,  che a Nazareth Gesù sia nato alle 24.00 in punto del 25 dicembre di 2020 anni fa sotto il segno del Capricorno. Nascita che andrebbe celebrata nel fuso orario italiano, tutt’altro che corrispondente alle messe di mezzanotte degli altri 23 fusi orari.  La chiesta cattolica stabilì solo nel IV secolo la festa: convenzionalmente perché nessun vangelo cita il giorno del compleanno, anzi, neppure l’anno, che infatti gli storici  collocano tra il 7 e il 4 avanti Cristo. Poi arriva un coglione che esibisce nei comizi il rosario al collo.

Una “bussola etica” internazionale, per l’accesso a trattamenti e vaccini.

Il problema dell’accessibilità equa ai farmaci e ai trattamenti, pur diversificandosi nei vari sistemi sanitari, riguarda il diritto universale alla tutela della salute. Va dunque, inquadrato in una prospettiva di diritti umani e di rispetto dei princìpi bioetici universali, specie alla luce di quanto accaduto durante la pandemia da coronavirus. (continua…)

I Pfas hanno favorito la diffusione del Covid-19 e indeboliranno i vaccini.

La pandemia causata dal Covid è stata più aggressiva dove ha trovato delle popolazioni maggiormente esposte ai PFAS: i quali  hanno reso il loro sistema immunitario meno efficiente. Dunque i Pfas, compreso il C6O4 della Solvay, indeboliscono le difese immunitarie oltre a causare cancro, infertilità, danni alla tiroide e al cervello. Clicca qui PFAS e Covid-19, un presunto connubio che negli USA ha portato ad una class action.

Il candidato presidente di Medicina democratica alla guida dell’elettorato No-Vax.

 

Mentre sono sempre più pesanti le accuse (Clicca qui Il Foglio “L’accusa di Bruxelles: i No Vax uccidono i bambini”), è in corso una raccolta di firme fra i Soci per eleggere Dario Miedico presidente di Medicina Democratica, a sostegno del suo movimento. Alle prossime politiche, infatti, il movimento SiAmo, guidato dall’ex medico radiato dall’Ordine, dovrebbe unirsi con il partito “Governo Etico”, guidato da un free-vax di lungo corso come Franco Tinca. E per completare l’offerta, dallo stesso humus è nato “Valore Umano”, che potrebbe contare sull’ appoggio di un altro dottore prestato alla battaglia contro la legge Lorenzin, Stefano Montanari. Intorno a loro, poi, con altre priorità di governo, si muovono Mario Adinolfi, Giulietto Chiesa e l’ex del M5S, Paolo Del Pin, ognuno con il proprio carro. Insomma, anche la prestigiosa associazione fondata da Giulio Maccacaro farebbe da sponda ad una dozzina di formazioni politiche, nel tentativo di recuperare quel consenso creato attorno alla battaglia contro l’obbligo vaccinale, che già a metà luglio vide a Pesaro sfilare quindicimila manifestanti. Forzando in questo modo anche un recupero di Cinquestelle e Leganord che dopo l’appoggio iniziale si erano intimiditi. La quota no-vax è minoritaria ma peserà sulla campagna elettorale. La raccolta firme per Dario Miedico peserà nei rapporti interni di Medicina Democratica alla vigilia del suo Congresso a Napoli. L’Associazione che fu di Giulio Maccacaro non aveva sposato esplicitamente le tesi di Miedico, evitando al suo presidente il timore di analogo procedimento di radiazione dall’Ordine dei Medici, ma favorendo l’esposizione punitiva di Miedico. Però Pier Giorgio Duca non ha neppure lanciato la candidatura di Miedico che lo sostituisse alla presidenza, quale forte segnale di contestazione al sistema sanitario, al di là del reintegro del radiato. Così, spontaneamente all’interno di Medicina Democratica si è avviata l’iniziativa di raccolta firme, ponendo -si legge nell’appello- finalmente l’Associazione al centro dell’attenzione nazionale quale Movimento di lotta, recuperando la propria vocazione originaria, così come si era presentata con Giulio Maccacaro e Luigi Mara a rivoluzionare nel ‘68 il rapporto con la medicina, la società e la storia, riappropriandosi a pieno titolo della denominazione “Medicina democratica Movimento di lotta per la salute”.