Per un progetto a cui partecipino a pieno titolo i cittadini: clicca qui il comunicato del “Comitato Liberi Cittadini di Certosa”
Categoria: Tutela del territorio
Dopo Genova. Basta concessioni, nazionalizzare le imprese.
“Le industrie strategiche che riguardano fonti di energia o servizi pubblici essenziali devono, secondo la Costituzione, essere in mano pubblica”. Clicca qui Paolo Maddalena (ex presidente della Corte Costituzionale).
Regione Liguria cancella aree contigue nel Parco di Portofino: è contro la legge.
Un vero e proprio colpo di mano per mettere di fronte al “fatto compiuto” il Ministero dell’Ambiente e tutti i soggetti istituzionali che verranno coinvolti nella costituzione del Parco Nazionale di Portofino. Cicca qui Marco Piombo
Marcia per la dignità di Venezia 10 giugno 2018.
Per la città storica e per la terraferma – Per estromettere le grandinavi da crociera dalla Laguna – Per Salvare Venezia dallo spopolamento e dalla turistificazione. Parliamo di casa, di ripopolamento del centro storico, di qualità dell’aria in terraferma e in Laguna, di trasformazione di Mestre, con l’edificazione di nuovi alberghi ed ostelli, in “dormitorio” per il turismo “mordi e fuggi”, parliamo della cessazione della svendita del patrimonio pubblico, del rispetto dell’ambiente, della fine del consumo di suolo, dei diritti al lavoro e al reddito e dei conflitti di interessi del sindaco.
Clicca qui l’organizzazione della marcia
Clicca qui la conferenza sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico dalla navigazione nel Mediterraneo
Clicca qui il manifesto fondativo della rete SET città del sud Europa
Per il “Pentagono” italiano, cemento militare e privato nel Parco Archeologico di Centocelle.
Taranto, veleni nei terreni: il sindaco vieta pascolo e coltivazione.
Si tratta di uno studio inedito: probabilmente è il primo caso in Italia di un Comune che effettua 400 carotaggi su tutto il suo territorio per caratterizzarlo. Clicca qui
La democrazia alla prova dei conflitti ambientali.
Questa pubblicazione, tratta dall’omonimo seminario, in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma e il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA), disamina il complesso tema dei conflitti socio-ambientali e della partecipazione democratica dei cittadini nei processi decisionali finalizzati alla gestione del territorio e delle risorse naturali. Interventi di Giorgio Nebbia, Marianna Stori, Giovanni Ruocco. Luca Scuccimarra, Marica Di Pierri, Giovanni Moro, Fabio Giglioni, Alessandro Beupcke, Renato Grimaldi, Pietro Dommarco. Clicca qui.
Pedemontana veneta. Zaia scherza col fuoco.
Un’opera faraonica ad altissimo impatto ambientale e del tutto inutile alla popolazione locale, che chiedeva invece piccoli interventi sulla viabilità esistente e semplici tangenziali per non passare nei centri abitati.
Clicca qui Ecoistituto del Veneto – Salviamo il Paesaggio.
Le lotte degli agricoltori per la biodiversità e contro gli inquinamenti industriali.
Convegno di Semingegno, Medicina democratica, Comitato degli agricoltori della Valle Bormida, Comitati di base della Valle Bormida, Sezzadio ambiente e Vivere a Predosa.
Leggi qui gli interventi di Lino Balza e Barbara Tartaglione.
Petizione contro un nuovo Editto delle Chiudende.
Le terre a uso civico, boschi pascoli coste terreni agricoli, riguardano almeno un sesto della Sardegna e sono patrimonio delle singole collettività: devono essere tutelate e fruite nel rispetto delle caratteristiche ambientali e territoriali. Difendere i demani civici è una scelta di civiltà (continua)
Ma come fanno a chiamarlo “un bosco per la città”, “polmone verde” di Alessandria?
Dopo aver distrutto un’area verde con condomini e supermercati, sarà piantumanto un terreno di 4.400 metri quadri, cioè metà di un campo di calcio, a ridosso del centro commerciale Panorama. Ne danno l’entusiastico annuncio Comune, Regione, società Alessandria 2000 e il Gruppo ambiente e protezione della consulta delle organizzazioni no profit.
Non c’è vigilanza alle devastazioni sull’Appennino piemontese.
Tra Cabella Ligure e Fabbrica Curone. Si ribellano Comitato per il territorio delle quattro province, Comitato viva val borbera viva, Associazione progetto ambiente, WWF, Cai piemonte e valle d’aosta, Cai novi ligure.
Clicca qui Giampiero Carbone “Quad e moto da cross devastano il crinale fra i monti Ebro e Chiappo”.
Raccolta di firme contro la centralina idroelettrica sul Piota.
A rischio l’ecosistema del torrente e nuove alluvioni.
Clicca qui Gianpiero Carbone “Silvano D’Orba. Nel mirino la centralina”
18 aprile. Arquata Scrivia Marcia popolare “Chiudiamo la partita del Terzo Valico e delle Grandi opere”.
Appuntamento alle ore 14, stazione ferroviaria di Arquata. STOP immediato ai cantieri. Cancellazione della legge Obiettivo e del decreto Sblocca Italia. Messa in sicurezza del territorio.
Dirottamento dei fondi su sanità, scuola, casa e reddito.
Clicca qui Antonello Brunetti “Il terzo valico spuzza”
Clicca qui Il Piccolo ” Duemila persone alla manifestazione. Secco no al supertreno: ci opporremo sempre, siamo i nuovi partigiani.”
Clicca qui La Stampa “Terzo Valico inutile. Quei soldi per aiutare i paesi alluvionati. Appello a Delrio Renzi: ora si fermino le grandi opere. Attivisti anche dalla Val Susa al corteo. Duemila persone secondo i Comitati.”
No Expo 2015.
Expo, assieme a “grandi eventi” (Mondiali di calcio ed Olimpiadi), Grandi Opere (Tav) e gestione dei grandi disastri ambientali ecc.ha un ruolo centrale per il capitalismo della speculazione agricola e urbanistica, la cementificazione, la svendita del patrimonio pubblico, il drenaggio delle risorse dai settori di supporto sociale, mafie corruzione…
Clicca qui
Il comune cala le braghe. Il ricatto di Melchiorre ha vinto. L’ambiente ha perso.
Clicca qui La Stampa “Dopo la protesta del proprietario. Il Comune ci ripensa riaprono gli argini”.
Clicca qui Il Piccolo “E arrivò la vittoria di agricoli e podisti. Valorizzazione delle aree fluviali: il Comune ritira la delibera”
Clicca qui La Stampa “Il ritiro della delibera è una brutta notizia”
Clicca qui Il Piccolo
Vince la rappresaglia contro i podisti. Aperte le sbarre degli argini dopo che il comune ha ritirato la delibera di salvaguardia dei fiumi
Il ricatto di Marco Melchiorre, “I podisti passeranno solo dopo il ritiro della delibera del Comune”, si è concluso con la retromarcia della Giunta e il conseguente stop della rappresaglia che aveva impedito, tramite sbarre, l’accesso alle centinaia di incolpevoli podisti agli argini del Bormida (aperti dal 1840!). Viene così a cadere la necessità di intraprendere l’ipotizzata “class action” che affermasse per vie legali la “servitù di passaggio” che si è stabilita nei decenni. Resta però il fatto che si è consumata una rappresaglia, con i podisti tenuti come ostaggi da opporre alla Giunta. La serrata (peraltro illegale) è da ogni punto di vista ingiustificabile perché originata da motivi ben poco nobili. Politici e/o lobbistici. Da un lato, l’attacco ad una Giunta di sinistra da parte di un noto esponente della destra, già assessore contrastato della Giunta Calvo. Dall’altro, gli interessi privati del ricco possidente che evidentemente cozzano contro quelli della collettività, del bene pubblico, perché la natura è un bene pubblico mentre per le “lobby” agricole è mero sfruttamento. Difficile stabilire se all’ambiente ha fatto più danni l’agricoltura o l’industria. Di certo l’industria ha danneggiato quella parte dell’agricoltura che pur è sana e rispettosa. Entrambe quando sono in torto usano le armi del ricatto, a seconda delle opportunità: occupazionale, elettorale e … perfino podistico. E vincono: è stata ritirata la delibera che chiedeva alla Regione la tutela di un’area a rivalorizzazione fluviale che circonda la città tra Tanaro e Bormida e Orba istituendo una zona di salvaguardia dell’ambiente, della fauna, del turismo e dell’economia. Non è una bella notizia per gli ambientalisti, per i cittadini di Alessandria.
Rappresaglia del latifondista leghista contro i podisti per ricattare il Comune di Alessandria.
L’ex assessore Marco Melchiorre, per fini politici e lobbistici sbarra gli argini del Bormida per obbligare la Giunta nemica a ritirare la delibera di rivalorizzazione fluviale dell’area che circonda la città tra Tanaro e Bormida e Orba istituendo una zona di salvaguardia dell’ambiente, della fauna, del turismo e dell’economia. Continua.
Clicca qui Alessandria Post “Balza: Rappresaglia a fini politici lobbistici ma soprattutto violazione di legge (servitù di passaggio).”
Clicca qui Corriereal “Chiudere con sbarre l’accesso agli argini è illegale”
Clicca qui Pennatagliente “Rappresaglia ai fini politici lobbistici ma soprattutto violazione di legge (servitù di passaggio)”
Il decennale di “Mondo in cammino”
L’organizzazione di volontariato per la solidarietà è stata fondata da Massimo Bonfatti. Clicca qui
Ponte Meyer ad Alessandria e Tav Terzo valico Appennino ligure piemontese sono citati da Barbara Spinelli.
Quali esempi del partito trasversale della cementificazione delle opere inutili costose pericolose (clicca qui “Alluvioni a ripetizione. Basta retorica dell’emergenza”). Con finanziamenti UE si edificano storture come il ponte (12 milioni che la città pur in dissesto dovrà integrare con mutui) e l’alta velocità (6,2 miliardi per cominciare). Sono di “centrosinistra” attualmente il Governo e le Giunte del Piemonte e Alessandria. Nulla è cambiato.
La “trovata” del governo dopo la sentenza eternit: non punibili i reati ambientali.
Frane, alluvioni, deragliamenti, cave ai tempi del Terzo Valico.
Sblocca Italia-sotto-il-fango. Via la TAV dai territori! Investire sulla tutela!
Dalla Liguria e dal Piemonte ancora un segnale chiaro e tondo di politiche da invertire. Clicca qui.
Anche il sindacato edili contro il consumo del suolo.
Uno “storico” comunicato congiunto di Salviamo il Paesaggio e Fillea Cgil (sindacato lavoratori dell’edilizia). Leggi il comunicato completo >