Arrogante e colonialista il ministro della cosiddetta transizione energetica.

il Piano di Cingolani della transizione energetica e sostenibile delle aree idonee – PITESAI – afferma che l’intera superficie regionale della Sicilia e una ampia area marina dal Tirreno meridionale all’estremo lembo sud del Canale di Sicilia, sarebbero IDONEE per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi. Clicca qui.

Alto rischio delle navi da crociera a Venezia.

Clicca qui la lettera di AmbienteVenezia al Prefetto di Venezia, al Direttore Generale ARPAV, Al Comandante dei Vigili del Fuoco, Al Comandante della Capitaneria di Porto, alla Direzione ULSS 3; sulla incompatibilità dell’attività crocieristica nelle banchine commerciali di Marghera con il Piano Emergenza Esterna  PEE, nonché sulle problematiche anche procedurali relative   al Rischio Industriale Rilevante nell’area di Porto Marghera dove si vorrebbe far arrivare già dal mese di aprile le navi da crociera.

Extinction Rebellion tira palloncini di vernice contro il vandalo “Ministro della Truffa”.

Il movimento Extinction Rebellion ha promosso un’azione di disobbedienza civile nonviolenta, lanciando dei palloncini di vernice ad acqua gialla e rossa contro la sede del ministero per la Transizione Ecologica. L’azione fa parte della campagna “Ultima Generazione – Assemblee cittadine ORA!”, che ha due obiettivi: il primo è ottenere un incontro pubblico con il governo sul futuro dell’Italia nel collasso climatico; il secondo è l’istituzione di un’Assemblea Cittadina deliberativa e vincolante che guidi la transizione ecologica tenendo conto dell’interesse di tutta la popolazione.

[Guarda il video Ultima generazione: “Blocchiamo le strade contro il collasso del clima”  su Fq Extra]

Sulle pareti del MiTE sono comparse anche le scritte “Ministero della truffa” e “Ministero delle bugie”. Il ministro Cingolani ha definito tali manifestazioni come “vandalismo”. Eppure Extinction Rebellion è un movimento nonviolento. Le persone dopo l’azione si sono lasciate portare via dalla Polizia senza opporre alcuna resistenza, assumendosi le proprie responsabilità. Il vandalo che non si assume responsabilità a favore dell’ambiente, come abbiamo più volte dimostrato,  è semmai Roberto  Cingolani, vice “Premio Attila” del vincitore 2021 Mario Draghi.

Anzi, Extinction Rebellion è stato oggetto  di una repressione dura e strisciante: le 14 persone coinvolte nelle azioni hanno subito pedinamenti pressanti, fermi in questura, fogli di via, sanzioni di varia natura amministrativa e penale. Sono accusate di aver causato… 7000 euro di danni. Farsesco! Il dramma invece,  che non ha spazio nella comunicazione pubblica,  è che nel 2021 i danni causati dalla crisi climatica hanno superato i 170 miliardi di dollari. Secondo l’ONU, negli ultimi 50 anni gli eventi meteorologici catastrofici sono quintuplicati, causando la morte di oltre 2 milioni di persone.

Al via una nuova campagna del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio,

che invita a richiedere a consiglieri del proprio Comune di presentare una specifica Mozione per un “Corretto calcolo in bilancio dei costi derivanti da consumo di suolo”. A questo link si trovano le informazioni e il link per scaricare la bozza di OdG da presentare a consiglieri ambientalmente sensibili

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2022/01/rendiamo-pubblici-i-costi-derivanti-da-consumo-di-suolo-comune-per-comune/

La Proposta di legge del nostro Forum “Norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati“ è ormai “congelata” da mesi in Commissione Ambiente/Agricoltura al Senato e neppure il nuovo Rapporto sul consumo di suolo redatto dall’ISPRA pare indurre a risolvere un’emergenza eppure così evidente.

Accendiamo insieme il nuovo Planetario di Genova.

Aiutateci a continuare a farvi sognare!!! Accendiamo insieme il nuovo Planetario  di Genova. La grande Aula Didattica Planetario dell’Osservatorio Astronomico  sarà una struttura di 8 metri di diametro e 6 metri di altezza. La grande cupola di proiezione posta al suo interno avrà un diametro di 6 metri e potremo ospitare fino a 50 ospiti per volta. Un moderno proiettore digitale specifico per cupole ed un classico proiettore “meccanico” di stelle, ci daranno la possibilità di viaggiare nel tempo e nello spazio con voi poiché un Planetario è una vera e propria macchina del tempo che, sicuramente contribuirà grandi e piccoli ad appassionarsi ai misteri del nostro immenso Universo. Per contribuire al completamento della struttura: clicca qui

Sampierdarena in rivolta contro il “Modello Genova”.

Il  sindaco Marco Bucci annuncia il trasferimento dell’attuale polo chimico di Superba, attualmente a Multedo, a Ponte Somalia a Sampierdarena , molo sì ubicato in un contesto portuale ma a meno di 300 mt dalle case del popoloso quartiere ( vicino a scuole, municipio, strutture sportive, tangenziale e negozi). Sampierdarena in rivolta contro il “Modello Genova”. Leggi l’aggiornamento completo.

Una nuova berlusconata per le infrastrutture ferroviarie.

ll PNRR nel campo delle infrastrutture di trasporto finanzia quasi solo quelle ferroviarie. Non c’è alcuna analisi per le singole opere che giustifichi questa nuova ondata di grandi opere “berlusconiane”. Il progetto di gran lunga  più rilevante è la nuova linea AV alta velocità Salerno-Reggio Calabria, affiancherebbe quella esistente e ne farebbe risparmiare ben mezz’ora di tempo; i costi risultano essere circa 5 volte maggiori dei benefici sociali. Il secondo per importanza è la “trasversale” Orte-Falconara, i benefici sociali sono un cinquantesimo dei costi, i risultati ambientali  addirittura negativi: il progetto emette in fase di costruzione più CO2 di quanto risparmia lo scarso traffico, dunque genera un danno netto all’ambiente. Un terzo riguarda una serie di miglioramenti sulla linea adriatica da Bologna a Brindisi, e qui i benefici sociali superano i costi. Nel Restiling della Tirrenica prevedibili modesti benefici ambientali netti e il totale dei benefici risulta di poco inferiore ai costi. Clicca qui una analisi di Marco Ponti.

Le richieste di Legambiente Liguria.

Riteniamo che la nostra regione debba dare il proprio contributo per raggiungere il 30% di aree protette sul territorio delineando definitivamente la superficie del Parco Nazionale di Portofino. La situazione è critica  anche per altre aree protette regionali: il Parco del Beigua e il Parco dell’Aveto, dove si stanno rispettivamente organizzando manifestazioni e ricorsi al TAR, e osservazioni al Ministero della Transizione Ecologica. Il territorio del Comune di Urbe (SV) deve essere integrato nell’area protetta del Beigua. Alle aree marine protette di Portofino, Cinque Terre, Isola Gallinara, Bergeggi, Capo Mortola e Porto Venere, bisogna aggiungerne una nell’imperiese nell’area delle Rateghe. Valorizzare il progetto Stonewallsforlife nel Parco delle Cinque Terre, il parco più piccolo d’Italia nonché il più densamente popolato. Clicca qui.

Draghi decide dove costruire il Deposito nazionale delle scorie nucleari.

Per decidere il sito del  futuro Deposito nazionale delle scorie nucleari, Sogin (la società pubblica per lo smantellamento degli impianti nucleari) aveva annunciato l’avvio del  Seminario nazionale previsto nel processo di consultazione pubblica per la realizzazione dell’impianto (legge 31 del 2010). Dovrebbe aver discusso le osservazioni (di enti locali, aziende, associazioni e cittadini) arrivate dai territori dove -secondo la Cnapi del 5 gennaio scorso, la Carta delle aree potenzialmente idonee- dovrebbe sorgere il Deposito: 67 siti in 7 regioni, Piemonte, Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. Dovrebbe essersi tenuto un webinar con manager Sogin, esperti e operatori stranieri. Dovrebbero essersi tenuti incontri nelle regioni coinvolte.

Sogin aveva annunciato che il  Seminario si conclude il 24 novembre, dunque fra pochi giorni, in modo che  il 15 dicembre siano pubblicati gli atti finali. Dunque, sulla base dei lavori del Seminario, la Sogin ha già pronta a Carta definitiva delle aree idonee per il deposito, la Cnai. In base a questa, spetta al governo individuare il sito definitivo. Tale Carta dovrebbe già essere nelle mani dei ministri di Mario Draghi. Se ne sta discutendo?

Dentro il consiglio dei ministri, le posizioni sul nucleare sono sufficientemente contrapposte. Il  ministro per la Transizione ecologica Cingolani con le sue dichiarazioni (a parte gli insulti agli ecopacifisti) non ha trovato di meglio che contraddire il risultato dei referendum popolari del 1987 e del 2011. Il “nuovo nucleare” riacceso da Stefano Cingolani – fissione e mini-reattori di ultima generazione  (Smr, Small Modular Reactors) – non dispiace a Matteo Salvini tentato dalla lobby degli interessi del nucleare e della conservazione nel campo delle politiche innovative nell’ambiente e nell’energia.

Di opposto avviso dovrebbe essere il Movimento Cinque Stelle. Il condizionale è d’obbligo, anche se le posizioni di Beppe Grillo sono chiare. Si veda a proposito il libro “Storia del nucleare” di Lino Balza (disponibile a chi ne fa richiesta). Vero è che Cingolani è stato voluto da Grillo, ma pregnante resta il ruolo decisivo che il fondatore M5S svolse a sostegno delle lotte dei  Movimenti nel 2011, coadiuvati   dall’allora giovane avvocato Mattia Crucioli, oggi senatore.

Lino Balza. Movimento di lotta per la salute Maccacaro.

Tribunale Internazionale sui Diritti della Natura – sessioni di Glasgow.

Clicca qui per firmare la  petizione internazionale per la creazione di un Tribunale Internazionale sulla Giustizia Climatica ed i diritti della  Natura, proposta contenuta nella Dichiarazione dei Popoli sul Clima e la Madre Terra a conclusine del Summit dei Popoli di Cochabamba del 2010. La sessione del Tribunale,  in occasione della COP di Glasgow, verterà su due tematiche: le false soluzioni ai cambiamenti climatici e l’ecocidio in Amazzonia, clicca qui.

In Valsusa si estendono le aree di interesse strategico del TAV.

Nuovo attacco del governo al Movimento No Tav e a tutti gli abitanti della Val Susa: La Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento presentato da Roberto Rosso, vicepresidente di Forza Italia, che ha l’obiettivo di estendere ad altri sette Comuni la qualifica di aree di interesse strategico per procedere con i lavori del Tav. Clicca qui.

Per un cammino radicalmente ecologista e non violento.

Un contributo al dibattito che attualmente infiamma e spacca la società: necessario un pensiero critico sulla pervasività degli interessi economici e politici nella medicina e nella sanità, sull’invadenza del digitale e delle tecnologie del controllo, sul mito della crescita economica infinita, sulla deriva scientista che si accanisce contro visioni del mondo e approcci di cura considerati non conformi. Clicca qui.

Nuovo attacco alla Valle Bormida.

La bretella autostradale Predosa-Carcare-Albenga è un progetto il cui costo ammonterebbe a circa 3 miliardi e andrebbe a devastare l’entroterra di Finale e della Val Bormida, sventrando montagne e vallate bellissime con gallerie e viadotti di cemento, disperdendo torrenti e falde acquifere e aumentando il rischio di frane e alluvioni molto frequenti negli ultimi decenni. Negli ultimi mesi si è costituito un comitato che promuove questo scempio e raccoglie i soliti: autorità, mercanti e industriali, imprenditori e sindacalisti, speculatori e parassiti che si presentano eleganti e “qualificati”. Hanno realizzato conferenze e c’è confusione, il tracciato dell’autostrada è ancora da definire e hanno ipotizzato diverse possibilità (vedi immagine) ma l’unica certezza è la volontà di ottenere il denaro pubblico per spartirselo.

A Genova il 24% degli edifici costruito in aree a rischio esondazione.

Inoltre il 18,6% degli stabili  sono in aree soggette a rischio di incendio di interfaccia e l’1,95% in aree soggette a rischio frana: secondo la Protezione civile in collaborazione con l’Università di Genova. In questa situazione si collocano le costruzioni alla foce del Bisagno Fiera del mare e la prospettiva di una mastodontica diga.

La transumanza della sostenibilità nel foggiano.

Per valorizzare il percorso tra i Monti Dauni e Vieste (tre tratturi che tagliano da Ovest a Est la Capitanata) organizzata il 10 ottobre dall’Associazione Tratturi e Transumanze, in collaborazione con Italia NostraAMODO – Alleanza Mobilità DolceAIPAI – Associazione Italiana Patrimonio Archeologico Industriale Azienda TURCO.

Proposte porti verdi.

Inviate da Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova e Rinascimento Genova, in rappresentanza dei Popoli Inquinati, con una lettera aperta ai rappresentati dei G20 infrastrutture riuniti a Genova. Chiedono metodi trasparenti e partecipati nella scelta delle future infrastrutture che devono avere chiari obiettivi di migliorare la qualità della vita e dell’ambiente e di essere in grado di realizzare un efficace e rapido contrasto ai cambiamenti climatici. E per far sì che tutti i porti del mondo possano essere  finalmente “verdi”, si propongono cinque richieste particolari: clicca qui.

Manifestazione per i morti sul lavoro e dei disastri ambientali.

Nella GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEI DISASTRI INDUSTRIALI E AMBIENTALI. Unire le lotte ambientali a quelle dei morti sul lavoro, unire le vittime di tutte le stragi con il movimento dei lavoratori per la difesa della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio significa è l’unico modo per difenderci. Sulla newslettera di Doriella&Renato altre iniziative No Tav: clicca qui.

Un modello alternativo al “gigantismo navale”.

Che  proponiamo in occasione del G20 sulle infrastrutture che si terrà a Genova il 27 – 28 settembre. Le alternative alla nuova diga al largo e al riempimento dell’attuale porto tramite i materiali di risulta della Gronda e del cosiddetto Terzo Valico. Clicca qui il  Convegno “Le infrastrutture che vogliamo per le generazioni future: modelli alternativi al Summit G20”: i contenuti e i partecipanti.

Oggi più che mai un altro mondo è necessario e possibile.

La trasformazione ecologica sarà terreno di forte conflitto sociale, soprattutto grazie a un ministro che non fa velo di voler considerare l’ecologia una semplice possibilità di innovazione e stabilizzazione del modello capitalistico. Si apre una partita impegnativa in autunnoNelle prossime settimane si terranno in Italia grandi mobilitazioni nazionali e internazionali: clicca qui.

Contro la miniera di titanio nel parco del Beigua.

Un esempio degli enormi volumi di materiali di scarto prodotti dall’attività mineraria. Miniera di magnesite di Gerakini (Grecia).

Uno dei più grandi giacimenti minerari di biossido di titanio in Europa è localizzato in Liguria nel Massiccio di Voltri, a cavallo tra le province di Savona e di Genova ed è noto come giacimento di Piampaludo o del Monte Antenna. L’attività mineraria comporta inevitabilmente la produzione di enormi volumi di materiali  derivanti sia dalle operazioni di coltivazione del giacimento sia dalle varie fasi di arricchimento del minerale estratto. Tali materiali sono di norma deposti nell’area mineraria in cumuli a cielo aperto di dimensioni considerevoli o entro bacini naturali e artificiali. I rischi correlati riguardano la presenza di metalli potenzialmente ecotossici (ad esempio Co, Ni, Cr, V, Zn) e di minerali classificati come amianto. **** Il rischio amianto è in particolare significativo nei giacimenti associati a rocce ofiolitiche come le eclogiti del giacimento ligure di Piampaludo.   Il permesso di ricerca mineraria, presentato dalla Compagnia Europea del Titanio – CET s.r.l., interessa per circa un 50% della sua superficie un’area classificata come Riserva Generale Orientata e per circa il 60% la Zona Speciale di Conservazione Beigua – Monte Dente – Gargassa – Pavaglione.  Il comprensorio del Beigua è una delle zone più ricche di biodiversità della Liguria, e viene difeso dalle comunità locali: clicca qui Pennatagliente.

**** Maggiori notizie sul Biossido di Titanio sono contenute  ne “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” (volume primo da pagina 60). Era l’impianto più importante dello stabilimento Montedison di Spinetta Marengo, sempre al centro di problemi di inquinamento al punto di essere fermato dal Pretore. La nostra famosa piattaforma nazionale (detta dei cinque consigli di fabbrica) nel 1978 elabora una riconversione ecologica della produzione compreso il completo riutilizzo delle scorie nella chimica fine. Il Gruppo Montedison ormai in liquidazione ignora il progetto e chiude l’impianto. Resta in eredità l’inquinamento dei suoli e delle falde acquifere, già sancito da una condanna della Cassazione (Vedi “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia) e attualmente di nuovo oggetto di un procedimento penale per disastro ambientale e omessa bonifica (diffusamente trattato nelle trecento pagine del dossier  “Pfas. Basta!” del Movimento di lotta per la salute Maccacaro).