Categoria: Strage ferroviaria di Viareggio
29 giugno 2009 strage di Viareggio.
Strage ferroviaria di Viareggio e la Sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Corte di Cassazione ha confermato le condanne sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 a Moretti, Elia, Soprano, Castaldo, Ad delle ferrovie, assieme a 9 imputati di società italiane e straniere coinvolte e responsabili. La Cassazione-bis ha, però, stabilito che si dovrà tornare in Appello per la rideterminazione delle pene e l’applicazione delle attenuanti generiche. 3 dei 4 reati sono già stati prescritti in anni dell’interminabile iter processuale. Vi sarà un Appello (ter) e una nuova Cassazione. 7 (sette!) gradi di giudizio… Per il vergognoso licenziamento politico del ferroviere Riccardo Antonini sono stati sufficienti 3 gradi, per “aver violato l’obbligo di fedeltà all’azienda”; a un’azienda le cui figure apicali si sono macchiate di una terribile strage e, anche se a pene lievi, sono state riconosciute colpevoli in 5 gradi di processo. Fatto grave è stata l’esclusione, da parte della sentenza di Cassazione (08 gennaio 2021), dell’incidente sul lavoro, cancellando così il ‘Testo Unico’ sulla sicurezza (81/2008), come dire: si è trattato di altro! Le conseguenze subite dai macchinisti sono state azzerate e le 32 Vittime considerate estranee a un incidente sul lavoro, trasformatosi nel disastro ferroviario che ha provocato una strage di bambini, ragazze, donne, anziani. Tra gli aspetti positivi, va sottolineata la straordinaria mobilitazione, permanente e sistematica, in (continua)
Strage di Viareggio: a 14 anni di distanza.
A 14 anni di distanza, giustizia non è ancora stata fatta. Dopo il deragliamento di un treno merci e l’esplosione di una cisterna di GPL, 32 persone morirono bruciate vive nel luogo più sicuro, le loro case. Dalla piccola Iman Ayyad di 3 anni a Mario Pucci, 90 anni.
Trenitalia zittisce al giro d’Italia i familiari delle vittime della strage di Viareggio.
L’Associazione dei familiari “Il Mondo Che Vorrei” aveva chiesto agli organizzatori, in occasione dell’arrivo della tappa in città, di poter tenere un intervento di 32 secondi per ricordare le 32 Vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Un secondo dedicato a ogni vittima. Lo hanno negato! Come vorrebbero cancellare la strage ferroviaria di Viareggio. Viareggio è bella, è il carnevale, il mare, il sole, ma Viareggio è anche il 29 giugno. Si sono permessi di calpestare persino la democrazia formale, quella ‘democrazia’ che avrebbe consentito a una familiare di ricordare i propri cari. Trenitalia è tra gli sponsor del Giro, per cui, per le 32 Vittime, non c’è alcun spazio e posto. Hanno scritto una pagina nera sulla sabbia del mare di Viareggio, come tante altre ne sono state scritte, in questi 14 anni. E’ stato, comunque, organizzato il presidio con gli striscioni della strage e la diffusione dell’intervento che Daniela avrebbe voluto leggere. Centinaia di persone hanno visto, saputo, riflettuto e ringraziato … Questo dà la forza per continuare a rivendicare quella sicurezza che avrebbe evitato la strage e pretendere un brandello di giustizia, atteso da 14 anni. Con la ragione e la forza saremo l’ostacolo alla violenza ottusa e vigliacca di chi manifesta la propria onnipotenza. La nostra resistenza è stata, è e sarà, sempre a via Ponchielli, luogo del disastro. Per spezzare la resistenza ci vuole la forza. Ma, se la resistenza resiste, sarà la forza a spezzarsi.
Giustizia a bassa velocità per la strage di Viareggio.
E’ considerato l’autore della politica aziendale per investire nell’ Alta velocità anziché nel trasporto passeggeri e merci e nella sicurezza.
Sconto di pena di due anni per Mauro Moretti nell’appello bis del processo per la strage della stazione di Viareggio, che il 29 giugno del 2009 provocò 32 morti e un centinaio di feriti. L’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana, il più noto dei 16 imputati, è stato condannato dalla Corte d’Appello di Firenze a cinque anni di reclusione per disastro ferroviario colposo, incendio e lesioni colpose: la richiesta dell’accusa era di sei anni e nove mesi, mentre nel primo processo d’appello gli era stata inflitta una pena di sette anni. A inizio 2021, però, la Cassazione ha dichiarato prescritte le imputazioni di omicidio colposo plurimo, escludendo l’aggravante della violazione di norme per la sicurezza sul lavoro e rinviando a un nuovo appello per la sola imputazione di disastro. Ora le condanne, sua e degli altri imputati, dovranno passare ad un nuovo vaglio della Cassazione per diventare definitive.
Manifestazione per l’anniversario della strage di Viareggio.
La strage di Viareggio avvenne alle ore 23:48 di lunedì 29 giugno 2009: nella stazione sviò un treno merci, con il danneggiamento di una cisterna contenente GPL, la cui fuoriuscita innescò un incendio, presto degenerato in un’esplosione, che interessò il sedime della stazione di Viareggio qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree abitate circostanti, causando in totale 32 morti e un centinaio di feriti. Nei mesi e nelle settimane precedenti la strage, i mancati incidenti si susseguivano, tanto da far dire ai ferrovieri che i treni gridavano “allarme”, ma non furono ascoltati. In 13 anni niente è stato fatto, e la storia si ripete: in Europa e in Italia a causa della modifica all’apparato frenante dei treni merci, anche di merci pericolose, sono accaduti in questi anni decine di incidenti che solo per caso non hanno causato morti e feriti. FINO A ORA! Questi apparati frenanti danno facilmente origine a incendi. Le Agenzie europea e italiana per la sicurezza e le imprese ferroviarie, invece di sostituire questi apparati difettosi, implementare i controlli sulla linea e applicare sistemi tecnologici di rilevamento guasti, come richiedevano a gran voce i ferrovieri, hanno affidato tutto alla sola “percezione” soggettiva di ogni macchinista, riversandogli ogni responsabilità: il capro espiatorio. Associazione familiari “Il Mondo che vorrei”, “Assemblea 29 giugno” e Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati (CLA), organizzano, per mercoledì 29 giugno h. 21.00 a Viareggio, una manifestazione per il 13° anniversario.
Strage di Viareggio: dalla Cassazione una sentenza di stampo borbonico.
Nelle motivazioni si distingue tra «rischio lavorativo» e «rischio ferroviario», prosciogliendo gli imputati dai reati legati alla sicurezza sul lavoro. Una sentenza reazionaria che fa arretrare di cinquant’anni la cultura giuridica. Ma che non rispettando le direttive comunitarie apre ad un ricorso alla Corte europea. Clicca qui.
Strage di Viareggio: dalla Cassazione una sentenza di stampo borbonico.
Nelle motivazioni si distingue tra «rischio lavorativo» e «rischio ferroviario», prosciogliendo gli imputati dai reati legati alla sicurezza sul lavoro. Una sentenza reazionaria che fa arretrare di cinquant’anni la cultura giuridica. Ma che non rispettando le direttive comunitarie apre ad un ricorso alla Corte europea. Clicca qui.
Strage di Viareggio. I rappresentanti delle Vittime devono risarcire lo Stato.
Sei lavoratori, rappresentanti per la Sicurezza sul Lavoro delle ferrovie e parti civili nel processo, sono stati “puniti” con l’ingiunzione a pagare la somma di circa 80.000 euro. E’ una conseguenza del verdetto con cui la Cassazione ribaltando i giudizi di primo e secondo grado sulla strage di Viareggio, non riconoscendo l’incidente sul lavoro, ha fatto cadere la condanna per omicidio colposo dei vertici di Ferrovie, tra cui l’ad Moretti. Un esito vergognoso che lascia impunita una strage in cui persero la vita 32 Vittime e vanifica 11 anni di sofferenze dei parenti. Clicca qui.
Strage ferroviaria di Viareggio.
Un altro commento alla sentenza della Cassazione: clicca qui Coordinamento Lavoratori/
Viareggio, una giustizia riservata a chi ha i soldi.
Altro commento alla sentenza della Cassazione: dal Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio. Clicca qui.
I padroni al riparo dello scudo penale.
I padroni ormai hanno realizzato nei processi ambientali un efficace “scudo penale”, fatto di leggi opportunamente interpretabili da sentenze di classe, fatto di prescrizioni e ostruzionismi, utile per le parcelle di avvocati e consulenti degli imputati più che per le vittime della mancata prevenzione; certo poi ci sono gli stipendi per magistrati, inquirenti e impiegati ma senza i “risultati” per le vittime. Per la sentenza di Viareggio, clicca qui un commento della Rete nazionale per l’ecologia sociale.
Un altro Delitto Perfetto nelle aule dei tribunali.
In sede penale i crimini ambientali sono cause perse per le Vittime. Viareggio è l’ennesimo degli esempi (vedi “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza prefazione di Giorgio Nebbia). Nel lontano 29 giugno 2009 persero la vita 32 persone, oltre a 17 feriti orribilmente ustionati, investite dalle fiamme mentre stavano dormendo nelle loro case: il deragliamento di un treno merci con 14 carri pieni di gas gpl aveva provocato l’esplosione. Anche a Viareggio i treni con carichi pericolosi viaggiavano ad alta velocità anche in prossimità di centri densamente popolati, in violazione di norme sulla sicurezza pur risalenti agli anni ’30, senza vero piano di rischio, i macchinisti sprovvisti di allerta antincendi, le carrozze senza carri scudo. Soprattutto questi immani rischi ruotavano intorno alla carenza di manutenzione (infatti fu un perno arrugginito dell’assile, più volte riverniciato invece che sostituito ad avviare la tragedia): figlia delle politiche di risparmio di Ferrovie dello Stato, cioè di un sistema di compressione dei costi e parcellizzazione della manutenzione comune a tutte le società italiane ed estere (vedi sempre il citato libro). Ebbene, la Corte di Cassazione ha fatto cadere, per Ferrovie e società collegate, l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro per far sì che le accuse per omicidio colposo siano tutte prescritte, come restano comunque prescritte le pur miti condanne per disastro ferroviario. Le accuse di incendio doloso e lesioni gravissime erano già state prescritte in appello. Ripetiamo di nuovo: in sede penale i crimini ambientali sono cause perse per le Vittime: questi processi infatti si rivelano utili solo per le parcelle di avvocati e consulenti. Della difesa, ma anche dell’accusa: su ogni processo sistematicamente si gonfia un mucchio di associazioni ed enti lucrando come parti civili per danni inesistenti (ha fatto eccezione questa sentenza di Cassazione che ha annullato le statuizioni civili per le 22 organizzazioni condannandole a pagare le spese processuali). Così tacitamente è accettata la macchina della giustizia di classe con tutti i suoi costi di strutture e stipendi, e di ingiustizie.
Viareggio: il racconto di una strage.
Strage di Viareggio: condanne scontate per la prescrizione.
Prescrizione scattata per i reati di incendio colposo e lesioni personali colpose. Nella notte del 29 giugno 2009, un convoglio di gas propano liquido deragliò all’altezza della stazione di Viareggio, mentre viaggiava a 90 chilometri orari. A causare il disastro fu la frattura di un assile (un fusto di acciaio che collega due ruote sotto a una cisterna). La cisterna si squartò mentre il treno era ancora in corsa provocando la fuoriuscita del gpl. L’incendio esplosivo avvolse le vie accanto alla stazione, uccidendo le persone nelle loro case o mentre erano per strada: 32 le vittime. Clicca qui.
Strage di Viareggio. Il 29 giugno, per tutto il giorno, i fischi dei treni segnano l’abbraccio dei ferrovieri alla città ferita.
Nel 10° anniversario della strage. Clicca qui “ancora IN MARCIA!”.
Processo strage di Viareggio, ennesima prescrizione.
Il secondo grado per 32 imputati del disastro che nel 2009 provocò 32 morti. Non solo sarà “cancellato” il reato di incendio colposo, ma, se la corte non dovesse riconoscere l’aggravante del disastro sul lavoro, cadranno pure l’omicidio colposo plurimo e le lesioni gravi e gravissime. Intanto il dispositivo anti-deragliamento è ancora “facoltativo”, dopo 10 anni nulla è cambiato in tema di sicurezza. Un altro capitolo da aggiungere su “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518. Tutti processi che ingrassano solo gli avvocati. Clicca qui Ilaria Lonigro.
Viareggio non dimentica la strage ferroviaria.
Deraglia bomba di cloroformio da Rosignano Solvay alla Solvay di Spinetta Marengo.
Rapallo, il treno fermo fra i palazzi (foto Piumetti) |
Sfiorata la strage di Viareggio. Il treno è deragliato per chilometri in mezzo alle case tra Chiavari e Santa Margherita Ligure. Linea interrotta. Clicca qui.
Notav Valsusa by Doriella e Renato.
Rojava, NOTAV, Sciopero generale, Loren Goldner, Manolo, Decreto sicurezza, Debito, Assemblea21, Viareggio, Beni comuni e aggiornamenti, clicca qui.
Anniversario della strage d Viareggio e strage di lavoratori macchinisti ferroviari.
Morti per mesotelioma e oggi desaparecidos per processi penali mai aperti: Clicca qui “Circolo ‘Chico’ Mendes, Centro per l’alternativa alla medicina e alla psichiatria”, Vito Totire presidente AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute.
Iniziative e appuntamenti NoTav Valsusa.
E Strage Viareggio, Nicaragua, CONO, Honduras, Altra velocità, Hackers, Assemblea21 ecc. Clicca qui.
Incontro con i familiari delle vittime della strage di Viareggio.
Venerdì 26 Gennaio, circolo Arci Barabini di Trasta, (Genova) ore 21:00 proiezione del DOCUFILM “Ovunque Proteggi“, parteciperanno Mauro Piagentini, Presidente dell’Ass. “Il mondo che vorrei” ONLUS Massimo Biondelli, regista del documentario, Mauro Ravarino, giornalista, autore del libro “Terzo Valico. L’altra TAV”, Riccardo Antonini, il ferroviere reo di aver dichiarato Rfi, poi condannata, colpevole per la strage di Viareggio.
Venerdì 26 gennaio a Trasta (GE) incontro con i familiari delle vittime della Strage ferroviaria di Viareggio.
Presentazione del libro “Viareggio, 29 giugno 2009 I bambini ci ricordano”.
Che raccoglie gli articoli pubblicati su “Lotta e Unità”, che le autrici ed alcuni familiari della strage ferroviaria di Viareggio presenteranno e discuteranno il 30 settembre con le vittime dell’amianto e delle stragi del profitto. (continua)
Viareggio non dimentica. 8° anniversario della strage ferroviaria.
Quando persero la vita 32 persone e altre centinaia rimasero ferite. (continua)
Riccardo Antonini licenziato per aver detto la verità sulla strage ferroviaria di Viareggio.
Ma non finisce qui: clicca l’Associazione dei Familiari delle vittime.
“Medicina democratica si divide” titola Il Manifesto.
In un articolo su Il Manifesto (clicca qui) e su gli altri giornali Barbara Tartaglione ha espresso il parere che la sentenza per Viareggio è “dignitosa ma insoddisfacente” mentre quella di Spinetta Marengo è “scandalosa”, ma ancora più scandaloso è che la presidenza di Medicina democratica l’abbia giudicata “soddisfacente” e non abbia fatto ricorso in appello a fianco del PM.
Il vicepresidente replica che (continua)
Se i giudici di Lucca fossero stati ad Alessandria, come sarebbe stata la sentenza Solvay.
La sentenza per il crimine ferroviario di Viareggio cambia la giurisprudenza italiana: vengono considerati responsabili anche gli amministratori delegati, non ci si ferma all’ultimo anello nella catena delle responsabilità. Anche la sentenza della Corte di assise di Alessandria avrebbe potuto cambiare la giurisprudenza italiana, condannando Cogliati & C. Invece non l’ha fatto, tant’è che il Pubblico Ministero è ricorso alla Corte di appello di Torino affinchè riformi la sentenza e condanni – per dolo- gli amministratori Solvay Cogliati & C. (continua)
Clicca qui il dispositivo della sentenza di Lucca.
Clicca qui il dispositivo della sentenza di Alessandria.
Clicca qui Il Manifesto “Sulla strage di Viareggio Medicina democratica si divide”
Clicca qui Alessandria Post
Clicca qui Il Piccolo “La sentenza di Viareggio e quella di Spinetta ‘soddisfacenti’?
Clicca qui Pennatagliente “Cos’hanno in comune le sentenze di Viareggio e Spinetta”
Clicca qui Partito Comunista dei Lavoratori “Il capitalismo assolve se stesso”.
Processo per la strage di Viareggio. Non accettiamo che questo sia il paese delle stragi impunite e dei licenziamenti politici!
Rfi (il governo) ha licenziato Riccardo Antonini in quanto al processo consulente a titolo gratuito per i familiari delle vittime della strage ferroviaria del 2009: 33 morti e 25 feriti.
Clicca qui il comunicato de Il Direttivo della Cassa di Solidarietà tra Ferrovieri.
L’uomo che deve fuggire dal sole. «Sulla pelle porto i segni della strage di Viareggio»
«Io lo so bene che cos’è il fuoco che ti brucia la pelle» racconta Marco Piagentini. «Mio figlio Luca aveva quattro anni ed è arso vivo dentro una macchina. Lorenzo aveva due anni e quando le fiamme gli sono arrivate addosso era in braccio a mia moglie Stefania… Mi resta Leonardo che oggi ha 14 anni e che quella notte rimase sotto le macerie per ore a chiedere aiuto. Io vivo per lui». Trentadue morti, anni di indagini e il processo di primo grado in corso per 33 imputati e nove società. Dopo sei anni e mezzo la prescrizione è quasi certezza. Clicca qui.
Strage Viareggio, Daniela Rombi: “Mia figlia morta dopo 42 giorni di agonia”.
La presidente dell’associazione dei parenti delle vittime: “Dopo pochi giorni le avevano rasato i capelli a zero. Le feci il cappellino,non potevo vederla così. Glielo hanno messo solo nella bara… continua
I serial killer della salute e dell’ambiente.
Montedison/P:Marghera, TyssenKrupp/Torino, Eternit/CasaleMonferrato, Tav/Mugello, Stoppani/Genova, Solvay/SpinettaMarengo, Solvay/Bussi (Pe), Viareggio/FS, Enel/Porto Vesme, Tirreno Power/Vado Ligure (Sv), Enel/Porto Tolle…..
Clicca qui Vittorio Miliucci.
Medicina Democratica dice: Stato vergognati!
Note sul processo per la strage di Viareggio
Invio alcune foto scattate alla manifestazione che ha preceduto l’inizio del dibattimento al Tribunale di Lucca (Un salone della fiera di Lucca attrezzato appositamente a causa del numero delle parti in
causa: avvocati, parti civili, pubblico, forze di sicurezza).
E’ li che si celebra il processo contro gli imputati rinviati a giudizio per la strage di Viareggio con 32 …
Leggi tutto.
Strage di Viareggio, 33 imputati a giudizio, anche Moretti.
Il GUP ha deciso. Clicca qui.
respinto il ricorso contro il licenziamento di Riccardo Antonini
E’ immensa l’indignazione di fronte all’ingiusta sentenza del giudice del lavoro di Lucca Nannipieri che ha respinto il ricorso di Riccardo Antonini per il reintegro nel suo posto di lavoro in ferrovia. Con questa vergognosa sentenza è stata scritta l’ennesima pagina antioperaia con la quale si è fatto strame dei diritti di libertà fondamentali ed indisponibili di ogni lavoratore, lavoratrice e cittadino/a.
Chiediamo agli eletti che fanno riferimento alla classe operaia – nelle istituzioni ad ogni livello, dal Comune di Viareggio al Parlamento nazionale a quello europeo, di denunciare il contenuto di questa sentenza antidemocratica, lesiva dei diritti umani, tramite interrogazioni nelle rispettive sedi istituzionali, con la richiesta al vertice delle Ferrovie dello Stato di revocare/annullare il licenziamento inflitto per rappresaglia a Riccardo Antonini con la contestuale Sua piena reintegra nel posto di lavoro e nella retribuzione.
Medicina Democratica nazionale, in accordo con la sua Sezione di Viareggio e con l’Assemblea 29 Giugno della stessa città, promuoverà una petizione nazionale, coinvolgendo la più ampia base
di lavoratori, lavoratrici, movimenti, associazioni, comitati, popolazioni autoorganizzate, per sostenere la predetta richiesta alla direzione delle F.S. di revoca/annullamento del licenziamento di
Riccardo Antonini. Sosterremo tutte le iniziative di mobilitazione e lotta per conseguire la reintegra nel lavoro e nella retribuzione del lavoratore Riccardo Antonini colpito in modo così grave ed indelebile, pena subire ulteriori attacchi ai diritti fondamentali di ogni lavoratore e lavoratrice. Sosterremo concretamente il lavoratore nell’impugnazione della sentenza avanti la Corte d’Appello di Firenze, Sezione Lavoro. La vergognosa sentenza subordina la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro a potenti e poteri forti. E’ una sorta di istigazione a penalizzare salute, sicurezza ed ambiente. E’ una sentenza che avrà pesanti responsabilità sulla vita dei lavoratori, dei viaggiatori e dei cittadini come le 32 Vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009.
Lo stillicidio di morti sui binari proseguirà incessantemente. Dal 2007 ad oggi sui binari sono morti 38 lavoratori: uno ogni due mesi! Si tratta di una vile aggressione all’attività dei ferrovieri
impegnati sulla sicurezza e in difesa della salute. Questo giudice si è assunto una responsabilità pesante come un macigno. Riverente e succube dei poteri forti, complice di “datori di lavoro” che sacrificano la sicurezza per il profitto. Abbiamo visto la vergogna dei periti nell’incidente probatorio della strage di Viareggio (sul libro paga delle ferrovie) smentiti dalla Commissione ministeriale rispetto alla foratura della cisterna; assisteremo anche alla vergogna delle falsità dei testimoni di Moretti addetti alla sua scorta (e sul libro paga delle ferrovie).
Comunicato stampa 4 giugno 2013: Sentenza a lutto!
Ieri mattina il giudice del lavoro del Tribunale di Lucca, Luigi Nannipieri, ha confermato il licenziamento di Riccardo. Di fronte al Tribunale vi è stato un presidio molto partecipato di familiari, cittadini, ferrovieri, lavoratori … Una partecipazione superiore a quella delle precedenti udienze. La decisione del giudice è semplicemente una sentenza ingiusta. Una sentenza “partigiana” schierata dalla parte sbagliata: quella dell’imputato cav. Moretti che anziché garantire la sicurezza di cui c’è bisogno in ferrovia, continua a ripetere che in ferrovia “non esiste un problema sicurezza”. In questo viene clamorosamente smentito anche dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf) e dalla stessa Commissione investigativa del Ministero delle Infrastrutture che proprio in questi giorni “raccomanda” le ferrovie ad eliminare o sostituire i picchetti (elemento che ha forato la cisterna dalla quale è fuoriuscito il Gpl che ha provocato la strage). Quindi non sono solamente i ferrovieri, i familiari, i cittadini a rivendicare sicurezza e a puntare il dito sulle gravi responsabilità del gruppo dirigente delle ferrovie. Si è trattato di una sentenza complice con chi sacrifica la vita sull’altare del profitto. Una sentenza che oggettivamente istiga a penalizzare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e che, come conseguenza, rischia di avere pesanti responsabilità sulla vita dei lavoratori, dei viaggiatori e dei cittadini. Cittadini come erano le 32 Vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, uccisi/e mentre riposavano nelle proprie abitazioni credendo di essere nel luogo più sicuro della propria vita. Lo stillicidio di morti sui binari, già impressionante (dal 2007 ad oggi sono 38 i lavoratori morti: uno ogni due mesi!), rischia di appesantirsi enormemente. Per il semplice fatto che di fronte a pesanti sanzioni come sospensioni e licenziamenti a ferrovieri ed Rls impegnati a tutelare salute e sicurezza, sui binari non scorre solo il sangue, ma anche il terrore a causa dell’intimidazione, del ricatto, della minaccia …
Dopo aver assistito alla relazione-vergogna dei periti del Gip poi smentiti clamorosamente, oggi assistiamo ad una sentenza-vergogna. Periti e falsi testimoni (addetti alla scorta di Moretti) sul libro paga delle ferrovie. Noi non tolleriamo e non ci stiamo.
Lunedì 10 giugno ore 21.15 assemblea pubblica nella stazione di Viareggio.
Sabato 29 giugno, 4° anniversario della strage ferroviaria, giornata della memoria e di mobilitazione!
– Associazione “Il Mondo che vorrei”
– Assemblea 29 giugno
– Medicina democratica – Sez. Viareggio
Viareggio, 05 giugno 2013
Processi amianto e strage di Viareggio
Strage di Viareggio: Report 25 marzo, udienza preliminare disastro ferroviario 29 giugno 2009
All’interno dell’aula, presenti circa 80 parti offese, soprattutto familiari e rappresentanti di Associazioni che intendono costituirsi parte civile. Inoltre, presenti assessori in rappresentanza dei Comuni della Versilia e di Lucca, nessuna rappresentanza del Comune di Viareggio. Nessuno dei 32 imputati presente, solo i loro avvocati. L’inizio dell’udienza, previsto per le ore … Leggi tutto.
Sicurezza e dignità non si vendono.
Malagiustizia
A tre anni dalla strage arrivano le imputazioni: 32 persone e tra loro c’è Moretti
Terzo anniversario della strage di Viareggio. Clicca qui.
Giustizia Lenta A Viareggio
Dopo 18 mesi di indagini la procura di Lucca ha reso noti i nomi delle 38 persone ad oggi indagate per la strage di Viareggio.