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Categoria: Sicurezza sul lavoro
Sicurezza sul lavoro. Consapevolezza dei diritti dei lavoratori.
A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):
– Ricorso da parte dei lavoratori alla Autorità competente e segnalazione ai superiori in caso di mancato adempimento agli obblighi normativi
– 24 aprile: presidio a Roma per la sentenza della cassazione sul processo Thyssenkrupp
– Piattaforme di Lavoro Elevabili: la gestione delle emergenze
– L’importanza di una viabilità sicura in azienda
– Storie di infortunio: senza via di scampo
– Amianto: quali discariche possono accettarlo?
Sicurezza sul lavoro.
A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):
– Norme di lavoro in sicurezza per attività di pulizia industriale
– La petizione di Peacelink riguardante il Disegno di Legge 1345 sui reati ambientali
– I nuovi volti della lotta di classe
– Il Decreto del Fare e le nuove semplificazioni
– Edilizia scolastica: cosa bisogna fare urgentemente
– ThyssenKrupp: le pene sono da rideterminare
Al Lavoro Peggio Che In Guerra
– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo