L’art. 16 Assistenza Sanitaria Integrativa è una ulteriore spinta propulsiva alla svendita della Sanità Pubblica continua
Categoria: Sanità
Curarsi è un lusso.
Difficoltà di accesso alle prestazioni, cattive condizioni delle strutture, medici di famiglia e pediatri meno “disponibili”, deficit e alti costi dell’assistenza residenziale e domiciliare, prezzi, limitazioni e indisponibilità dei farmaci, documentazione sanitaria incompleta o inaccessibile, lentezza del riconoscimento di invalidità e handicap, maggiori criticità nella rete dell’emergenza-urgenza. (continua…)
Stanno tutti fuggendo dalla sanità pubblica.
Lo attestano 21mila segnalazioni pervenute in un anno al Tribunale dei diritti del malato. Liste di attesa che arrivano a due anni, ticket sempre più salati (il 30% degli assistiti dichiara di non farcela a pagare visite e analisi) e/o ticket più alti delle tariffe dei privati (che spesso sono gli stessi medici pubblici indisponibili). Negli ospedali personale ridotto all’osso. Ai pronto soccorso, per ora pubblici, le attese sono infinite. Macchinari obsoleti, igiene scarsa, dalle sale operatorie è frequente uscire con infezioni. Da parte loro, i medici di famiglia lesinano le prescrizioni di farmaci e analisi… per ridurre gli sprechi.
Buona sanità. Nei prossimi 10 anni 40mila specialisti in meno negli ospedali.
Il rischio, in uno studio del sindacato Anaao, a fronte delle previste 55.500 uscite in quiescenza. Aumenterà l’anzianità, già oggi siamo i secondi nel mondo. Infatti metà dei medici supera i 55 anni, con il 20% di ultrasessantenni, mentre gli under 34 sono appena l’1,7% . L’anno scorso 1.836 dottori sono emigrati, dopo che la loro laurea era costata 150mila euro ciascuno. Sono i risultati del blocco delle assunzioni e dei numeri chiusi nelle scuole di specializzazione. Turni massacranti mettono a repentaglio la salute dei pazienti. Se si aggiungono i 16mila medici di famiglia mancanti entro 7 anni: il sistema sanitario pubblico è destinato al fallimento.
Buona sanità. L’aspettativa di vita si sta riducendo.
Da oltre 40 anni l’Italia aveva guadagnato in media 2 mesi di vita all’anno. Invece, secondo lo studio dell’Istituto superiore della Sanità, il cosiddetto federalismo sanitario, spinto e non solidale, in
questi anni ha ridotto la speranza di vita alla nascita di 4 anni al Sud e al Centro rispetto al Nord Italia. Mentre i fattori di rischio sono distribuiti omogeneamente, la disponibilità e l’accesso ai servizi
sanitari (es. screening oncologici coprono il 100% in Lombardia ma il 30% in Calabria), l’assistenza e la prevenzione penalizzano i cittadini secondo le Regioni. I casi di tumore alla mammella ad es. sono più numerosi al Nord mentre la mortalità è più alta al Sud. In compenso al Sud (camorra, mafia) non si spende meno che al Nord. Secondo l’Osservatorio Salute, le risorse previste dalla legge di stabilità non saranno asolutamente in grado di tenere il passo della crescita dei bisogni di salute, che peggioreranno ulteriormente.
La spesa sanitaria punisce gli investimenti sulla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Lanciato un pubblico appello. (continua…)
Al governo non far sapere la malasanità del Pronto Soccorso.
Nel rapporto del Tribunale dei diritti del malato: i tempi di attesa per un ricovero possono arrivare anche a 7 giorni; per un codice giallo (già grave) i tempi di attesa medi sono di 2 ore; le linee guida per la terapia del dolore sono presenti solo nel 47%delle strutture nei dipartimenti di emergenza il personale solo nel 55% dei casi sa se esistono posti letto nei reparti mentre sono stati spesi centinaia di milioni per l’informatizzazione; i disabili nel 20% dei casi hanno bagni inaccessibili per barriere architettoniche; metà dei servizi igienici non ha nemmeno il sapone per lavarsi le mani; il diritto alla privacy non è garantito in una struttura su tre; gli spazi riservati per i malati terminali sono previsti solo nel 30% dei casi; gli stessi responsabili dei dipartimenti nel 39% assegnano una insufficienza piena ai propri servizi di emergenza e al loro rapporto con il territorio.
Un italiano su tre non avrà più il medico di famiglia.
In Piemonte nei prossimi sette anni lasceranno lo studio 1173 medici. Ogni 4 che lasciano c’è solo 1 che subentra. 433.200 pazienti resteranno senza medico di famiglia. Cause sono il numero scarso delle borse di studio delle Regioni e le basse retribuzioni, e soprattutto i tagli governativi alla Sanità e il modello di assistenza territoriale che punta appunto a risparmiare riducendo il numero dei medici.
Precario lo stato di salute dei Pronto Soccorso.
Necessaria una Carta dei Diritti al Pronto Soccorso. (continua…)
La lista d’attesa è lunga mesi ma pagando la visita è domani.
Il ministero prevede 30 giorni per visite e 60 per esami diagnostici. Invece le liste di attesa sono quelle in tabella. Così 11 milioni di italiani rinunciano alle terapie a causa dei tempi lunghi e nell’impossibilità di pagare le visite private o in intramoenia. Così prevenzione e diagnosi tempestiva saltano. Salta il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini rispetto alla cura.
Rifondare la Sanità, ripartendo dalla Costituzione.
Ripartire dall’articolo 32 della Costituzione, per rifondare il Servizio Sanitario Nazionale.
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Il “Piano del lavoro” della CGIL punta sulla “green economy”.
Prevede l’assunzione di 600.000 persone per prevenzione antisismica e manutenzione del territorio, per aumento prestazioni di diagnostica sanitaria, per efficienza energetica, housing sociale, nuove cooperative, progetti didattici contro la dispersione scolastica ecc. Chi paga? Istituzione di una imposta progressiva sulle grandi ricchezze e vera lotta all’evasione fiscale. Insomma una politica economica che è il contrario del governo Renzi.
Il Diritto alla Salute è uno dei fondamenti della nostra Repubblica.
Non è un diritto minore, occasionale o residuale. Bisogna puntare a un ripensamento complessivo del Sistema Sanitario Nazionale. (continua…)
Come ridurre i rischi di disastri sanitari-ambientali ed economici nel mondo mediterraneo.
Progetto: Governo della Sicurezza e Insicurezze ignorate nell’area euromediterranea.
Convegno internazionale a Genova 28 – 29 – 30 settembre 2016.
Tra i relatori Lino Balza: “Da Seveso a Spinetta Marengo: quali differenze”.
Clicca qui il programma dei lavori.
Cervelli inquinati: la penetrazione di nanoparticelle di magnetite nel cervello.
Rischio Alzheimer: emergono scoperte nel tessuto cerebrale di persone che vivono in aree inquinate. Ovunque si verificano combustioni ad altissime temperature vi è il rischio delle nanoparticelle.
Clicca qui Alessandro Marescotti: campagna nazionale per ottenere le BIOBANCHE: ognuno potrebbe sapere anche dopo anni e anni il tipo di inquinamento che è penetrato in lui dalla nascita e durante tutta la vita lavorativa. Uno strumento fondamentale anche per la prevenzione collettiva.
Obbligatorio lo screening neonatale allargato, ovvero la diagnosi precoce per le malattie metaboliche ereditarie.
Un test molto semplice, che permette di identificare precocemente circa 40 delle oltre 600 patologie genetiche metaboliche, migliorando la qualità della vita o addirittura evitando la morte precoce di centinaia di bambini. (continua…)
Salviamo il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
È aperta fino al 30 settembre a tutti i cittadini – che possono quindi liberamente inviare i propri suggerimenti, rilievi e proposte – la consultazione pubblica sul “Rapporto sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale 2016-2025”. (continua…)
La salute è un diritto. Se paghi.
Ricerca Censis: la Costituzione italiana è calpestata .Nel 2015 sono saliti a 11 milioni gli italiani che hanno rinviato o rinunciato ad una prestazione sanitaria, soprattutto giovani disoccupati e pensionati. La spesa sanitaria privata, malgrado la crisi economica, è salita a 34,5 miliardi. Le cause: liste di attesa eterne e ticket equivalenti al privato e con servizio peggiore e tempi più lunghi. Neppure risparmiati i malati oncologici. Sanità negata e sanità a pagamento: all’origine ci sono i vincoli dei pareggi di bilancio, ovvero i tagli al Servizio sanitario: 30 miliardi in 6 anni. Eppure nel 2013 la spesa sanitaria italiana è dell’8,8% del Pil, quella tedesca dell’11%.
Da dieci anni medici volontari a curare i bambini in Tanzania.
L’equipe dei chirurghi e ortopedici alessandrini è composta da Carlo Origo, Mattia Cravino, Laura Pombia, Carla Zanzotto, Carmen Calinescu, Gilada Canale, Federica Broglia e Marta Bianchi.
Clicca qui Valentina Frezzato “Il primario fra i bimbi africani”.
La “miscela letale” tagli + sprechi, oltre a compromettere la qualità dell’assistenza, inizia a fare sentire i suoi effetti sull’aspettativa di vita degli Italiani.
Il Servizio Sanitario Nazionale sta affondando. (continua…)
Le criticità della nuova Convenzione di Medicina Generale.
Maggiore impegno sulle visite a domicilio e sulla riduzione dei tempi di diagnosi per molte malattie croniche e rare e il tutto deve avvenire senza ulteriori costi per le famiglie. (continua…)
I due volti della Sanità italiana.
Da una parte le (tante) situazioni di spreco, dall’altra le buone pratiche, pure numerose, che contraddistinguono la significativa fotografia del Servizio Sanitario Nazionale, emersa dai rapporti presentati in questi giorni dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e basati sulle segnalazioni di cittadini, associazioni e operatori sanitari. (continua…)
L’ISEE dopo le Sentenze del Consiglio di Stato.
Approfondimento elaborato dal Servizio HandyLex.org sul nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per l’accesso a varie prestazioni sociali agevolate. (continua…)
Responsabilità dei sanitari: quella legge beffa i cittadini.
Se fino ad oggi il paziente vittima di un presunto errore sanitario doveva solo dimostrare di avere subìto il danno, ora dovrà anche misurarsi in un’impresa quasi impossibile, ovvero provare in cosa il personale abbia sbagliato o cosa abbia omesso. (continua…)
I chirurghi ospedalieri in difficoltà in sala operatoria per la scarsa qualità dei bisturi.
Gravi rischi per i pazienti e maggiori spese per il Servizio Sanitario Nazionale. (continua…)
Visite di controllo per lavoratori in malattia
La sanità integrativa affossa il Servizio Sanitario Nazionale.
Forze politiche, amministrazioni regionali, intermediari finanziari, associazioni cooperative, grandi aziende, sindacati, sono oggi concordi nel proporre la costituzione di fondi sanitari integrativi come “secondo pilastro” del SSN mentre in tal modo se ne sta solo preparando la fossa.
Confindustria e Confcommercio hanno messo in campo tutto il loro peso e i sindacati hanno accettato di introdurli nei contratti di lavoro quali “benefit” sostitutivi di aumenti salariali.
I MOTIVI PER CONTRASTARE QUESTA DERIVA: clicca qui.
E’ in rete la rivista di Medicina democratica www.lavoroesalute.org.
Ø Lotta o assuefazione al pensiero dominante? Ø Malati cronici. Lo stato delle cose in Piemonte Ø Da Rifonda salute. Agenzia stampa PRC Ø Welfare aziendale e finanziamenti privati per l’edilizia sanitariaØ La truffa della sanità integrativaØ Lo scempio della sanità. Convegno usb Ø Perchè i giovani non protestano?Ø Pubblico impiego/testimonianza. Elogio del posto fisso e di chi ce l’ha Ø La crisi della professione infermieristica Ø Foto d’interni. Sempre meno e sempre meno pagati Ø Smart Working, ovvero il cottimo nell’era digitale Ø Le responsabilità dei lavoratori in materia di sicurezzaØ Libro “ambiente delitto perfetto” Ø Interessi economici finanziari e ricerca in ambiente e salute:Ø Psicosi, individui e società Ø Insegnanti, stress, emozioni, immunità e malattia Ø Monologo di un etilista. RaccontoØ Psichiatria. Campagna: “e tu slegalo subito”Ø La sindrome dell’impunità Ø La mal’aria politica e ambientale che tira a Torino.
Diritto alla salute e sanità integrativa. Sicurezza sul lavoro.
Clicca qui la Newsletter di Medicina democratica.
E’ uscito l’ultimo numero di “Lavoro e Salute”, periodico di Medicina democratica.
Clicca qui L’indice: Ricchi e poveri: immaginario comune contro il sindacato? – Il governo conferma che solo i ricchi potranno curarsi – Ma quale appropriatezza – Flash dal Piemonte – newsletter PRC – La marcia per la salute – Malapolitica in Piemonte – 12 punti per progettare il futuro del SSN – Sanità: le bugie di Renzi, le ambiguità dei medici e i poveri senza cure – Responsabilità professionale. Chi decide le Linee Guida? – Intervista sulle vaccinazioni – TTIP: minaccia per ambiente, salute e lavoro – I soldi ci sono – Potenti, dunque delinquenti – Maledetta reperibilità – Sicurezza sul lavoro. Leggi per non farti male. Manuale CGIL – Morti sul lavoro. Eroi senza volto – Guida per malattie professionali – Come muore un Infermiere, il suicidio tra l’indifferenza – Il TSO non è un mandato di cattura – Scuola e salute – Apatia e società. SOS passioni – Internet. Un mondo di bufale – Che male c’è se metto “mi piace”? – Monologo di un etilista – Un ragionamento su droga e società – Congresso md –
Ergastolo al chirurgo della clinica Santa Rita. Medicina democratica parte civile.
La Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano ha confermato la pena dell’ergastolo, comminata in primo grado, per il chirurgo della ex Clinica Santa Rita di Milano Pier Paolo Brega Massone, ha ridotto la pena per l’altro chirurgo Fabio Presicci (da 30 a 25 anni) e ha assolto l’anestesista Marco Pansera, come da richiesta del Procuratore Generale. Gli altri imputi “minori” hanno avuto pene ridotte o prescritte. Clicca qui il comunicato stampa.
Riduce le tutele ai cittadini e ingabbia l’autonomia clinica del medico.
Il Decreto Ministeriale riguardante la cosiddetta “appropriatezza delle prescrizioni sanitarie”.
(continua…)
Il decreto sulla cosiddetta “appropriatezza prescrittiva” ha tagliato prestazioni ritenute “non necessarie”.
“Appropriatezza” deve invece significare in primo luogo diagnosticare in tempi rapidi e, quindi, curare ove possibile e/o alleviare il dolore quando altre terapie non siano disponibili. (continua…)
Renzi sta allontanando i cittadini dal Servizio sanitario nazionale spingendoli verso prestazioni private e forme di sanità integrativa.
I tagli alle visite, esami, farmaci e persino interventi chirurgici.
Clicca qui il comunicato stampa di Medicina democratica riportato su Quotidiano sanità.
Ci hanno “accusato” di aver nascosto il colore dei politici.
Nel post sui tagli alla sanità alessandrina (clicca qui). Invece avevamo dato per scontato che fosse risaputo che i sindaci compiacenti ai tagli ospedalieri fossero quasi tutti dello stesso partito di Renzi e Chiamparino.
Altri tagli di Renzi e Chiamparino alla sanità alessandrina.
Di fatto smantellato l’ospedale di Tortona. Perde Emergenza Accettazione con Rianimazione e Cardiologia, Pediatria, Neurologia, Otorino e Oculistica. Ignorata la mobilitazione popolare. Ininfluenti i Comuni. Del ricorso al Tar se ne riparlerà a dicembre. Mentre il Piano di riorganizzazione dell’ASL va avanti il 21 settembre.
L’ospedale di Acqui Terme perde Ostetricia, Pediatria, Cardiologia, Rianimazione, Urologia, Sert. Il Comitato per la salute chiama i cittadini alla mobilitazione.
L’ospedale di Ovada si trincera dietro Pronto soccorso, Medicina e Day surgery, cercando di non perdere Fisiatria e riabilitazione funzionale.
Casale Monferrato: Oncologia senza posti letto, assenza di primari in vari reparti, carenze di personale, trasferimenti di Nefrologia, Dialisi e Urologia e soppressione Malattie Infettive.
Una Sanità che risparmia una ciotola di acqua ad un moribondo
è solo vergogna di un Renzi che taglia per racimolare gli 8o euro, e dei prezzolati dirigenti politici periferici, o anche dei suoi dipendenti pubblici che scambiano il tuo diritto alla salute per una elemosina?
Ad Alessandria, un caso di Odissea nello spazio sanità locale: clicca qui.
Clicca qui Corriereal “Sanità: non nuovi tagli, ma efficientamento! [Controvento]”
Clicca qui Pennatagliente “Odissea nello spazio della sanità locale”
Clicca qui Alessandrianews “Odissea nello spazio della sanità locale”
Clicca qui DiAlessandria “Sanità e cittadini tristemente vittime della burocrazia”
Clicca qui Alessandria Post “Odissea nello spazio della sanità locale”
Clicca qui Il Piccolo “Sanità locale, Odissea nello spazio”
La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla prova dei cento giorni.
Con la chiusura dei sei OPG ancora presenti nel nostro Paese, si può davvero ritenere che queste degradanti strutture siano state superate? (continua…)
Giornata nazionale dell’incontinenza urinaria.
C’è tuttora molta disinformazione sull’incontinenza urinaria, che colpisce circa cinque milioni di persone in Italia. Si può ricorrere ai trattamenti risolutivi. (continua…)
Screening neonatale metabolico allargato: test che permette di identificare precocemente, e quindi curare, circa sessanta malattie genetiche rare.
In attesa della sua diffusione in tutta Italia… (continua…)
Malattie neuromuscolari, vaccinazioni sì vaccinazioni no.
Un documento di riferimento utile alle famiglie, ai medici di base e ai pediatri. (continua…)
Ictus, principale causa d’invalidità.
Fattori di rischio, prevenzione, nuovi metodi di gestione dell’assistenza. (continua…)
Gli invalidi del lavoro e le persone affette da malattie professionali.
Sono ben quindici anni che attendono l’introduzione di un meccanismo automatico di rivalutazione degli indennizzi per “danno biologico” (continua…)
E per la Sanità sono ancora tagli!
Il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, promuove una campagna di mobilitazione per la protezione e il rilancio del Diritto alla Salute dei cittadini e del Servizio Sanitario Pubblico.
(continua…)
Medicina democratica ricorre per la fecondazione eterologa.
Presentato ricorso contro la delibera della regione Lombardia che stabilisce che le donne che si rivolgeranno ad un Centro dove si pratica la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), per ottenere la fecondazione eterologa, dovranno pagare l’intero costo della prestazione.
Clicca qui il comunicato stampa di Medicina democratica
17 aprile Giornata Mondiale dell’Emofilia.
Un tema da affrontare: l’accesso alle pratiche sportive. (continua…)
Salute: diritti dei cittadini a rischio.
«Con i tagli al Servizio Sanitario Nazionale sanciti dall’intesa tra Governo e Regioni – sottolineano dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva – verranno acuiti i problemi delle persone: Livelli Essenziali di Assistenza sempre meno garantiti, taglio dei servizi e compressione dei diritti e delle tutele dei cittadini». «La formula resta sempre la stessa – rincarano la dose dal Sindacato CGIL-: fare cassa con le risorse necessarie a garantire i diritti dei cittadini» (continua…)
Nella Sanità l’incidenza degli infortuni femminili.
è superiore a quella maschile. (continua…)
Corso sulla Salute 2015 di Medicina democratica.
Da marzo a settembre. L’organizzazione sanitaria è molto in crisi: per i tagli, ma ancora di più per la corruzione, per l’incompetenza, per l’affarismo e le clientele che la contraddistinguono. Il Servizio Sanitario Nazionale, inteso come organizzazione pubblica che risponde ad essenziali bisogni di salute e che dovrebbe essere fondata sulla prevenzione e sulla partecipazione, sta per essere, se non annullato, fortemente ridimensionato a favore della sanità integrativa, dell’aumento delle prestazioni, di ideologie dominanti e specifiche. Continua
Clicca qui la brochure del corso.
La CGIL sui LEA Livelli Essenziali di Assistenza.
Aggiornamento velleitario del governo se non si mette in sicurezza il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. (continua…)