Il movimento contro l’occupazione militare della Sardegna A Foras manifesta davanti alla base di Capo Frasca. Clicca qui il comunicato. La sanità sarda è sprofondata in un abisso di disorganizzazione e mancanza di risorse governo, mentre sull’utilizzo del Recovery Fund il governo intende spendere ben 30 miliardi nel settore della Difesa.
Categoria: Sanità
L’epidemia insegna: è indispensabile tenere insieme la tutela della salute e quella dell’ambiente.
Le responsabilità della pandemia vanno condivise tra il virus SARS-CoV-2 e chi ha alimentato le debolezze di un sistema che si è rivelato facile preda di quel virus, con costi umani e economici incalcolabili, dannosi per tutti e più impattanti per le fasce sociali più fragili, per categorie professionalmente vulnerabili come il personale sanitario e per gruppi esposti ad inquinamento ambientale. Clicca qui ISDE/FNOMCeO”
La salute non è una merce.
La sanità non è un’azienda. Manifestazione del Forum Civico Ligure.
La crisi prima della crisi secondo Terre in movimento Ecologia popolare.
L’attuale pandemia non è un incidente di percorso. La crisi sanitaria e gli effetti economici, sociali e politici che ha scatenato non sono una catastrofe inattesa. Sono, al contrario, la diretta conseguenza di un modo di pensare e di agire, di un modello di sviluppo economico e culturale che tiene poco conto del valore della vita e delle sue condizioni essenziali. Un modello su cui si basa il nostro stile di vita, al punto che … Continua a leggere
Una novità importante nel panorama dei Movimenti Liguri.
E’ nato il Forum Civico Ligure per i Diritti Fondamentali, costituito da esponenti delle 4 province liguri attivi finora soprattutto nel movimento per l’acqua, nella sanità, nella gestione dei rifiuti, nella partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Il Forum si sta ora concentrando sulla sanità, che merita una particolare attenzione anche a prescindere dall’attuale pandemia. La “Rete Ambientalista dei Movimenti di lotta per la salute, l’ambienta, la pace e la nonviolenza” mette a disposizione del Forum i proprio strumenti: Sito e Lista.
Volano con i soldi sottratti alla sanità.
Da No Muos:
I piloti dell’Aeronautica militare italiana hanno superato le 2 mila ore di volo nell’addestramento con gli F-35. Ogni ora costa al Paese 40 mila euro, per un totale di circa 80 milioni.
Intanto il governo ha speso 337 milioni per l’acquisto di 15 nuovi elicotteri da guerra AW-169M marchiati Leonardo, nello stabilimento di Cameri (Novara) e la Marina Militare ha acquistato due sommergibili dal costo di 1,3 miliardi di euro, che saranno costruiti da Fincantieri.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Mil€x nel 2020 spenderemo circa 26,3 miliardi in spese militari, un miliardo e mezzo in più rispetto l’anno precedente.
Clicca qui da M5S.
Togliere i contributi dello Stato a chi inquina e destinarli alla Sanità Pubblica e al Welfare.
20 miliardi di sussidi dannosi diretti e indiretti annualmente regalati ai signori del fossile. Dal Coordinamento nazionale No Triv: clicca qui.
Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) non è affetto da alcuna malattia causata da tagli e definanziamenti.”
E’ quanto alcuni stanno sostenendo: “non è vero che la spesa sanitaria in Italia è diminuita negli ultimi anni”. Se fosse vera l’affermazione, imporrebbe importanti implicazioni dal punto di vista della politica economica e sanitaria: cioè indicherebbe la strada di una preoccupante continuità con quella percorsa negli anni passati. Ma è falsa, come dimostra questo importante studio (clicca qui) sulla spesa sanitaria in Italia e paesi OCSE dal 1995 al 2018.
“La banda dei quattro”: Confindustria Lombardia, Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP), Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari (ARIS) e Regione Lombardia.
“Un’alleanza autentica tra strutture sanitarie private accreditate e ospedali pubblici ha permesso di arginare l’emergenza che così violentemente ha colpito la Regione Lombardia. Il modello sanitario lombardo ha mostrato tenuta, coesione, collaborazione e straordinaria reattività, mettendo in campo le migliori competenze cliniche e scientifiche”.
Queste parole marcano la pagina pubblicitaria comprata sui giornali di regime, dalla “banda dei quattro”: una pagina-manifesto intitolata ancor più scandalosamente: “28.224 vite salvate in Lombardia” e piena di elogi per il contributo dato dalla sanità privata. Insomma, una vera e propria danza sui morti da loro procurati. Clicca qui Marco Bersani/Attac.
La vera battaglia sarà per la sburocratizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.
22° Rapporto PIT Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. (continua…)
È sempre più urgente combattere le disuguaglianze in Sanità.
Occorre fare fronte urgentemente alle disparità nell’esigibilità dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). (continua…)
Ministro Speranza, i Malati Rari aspettano azioni concrete ormai da troppo tempo.
Un nuovo Piano Nazionale delle Malattie Rare; accesso in tempi rapidi a terapie innovative e terapie avanzate; maggior sostegno alla ricerca; ampliamento delle malattie incluse nello screening neonatale obbligatorio; piena attuazione dei “nuovi” LEA e aggiornamento della lista delle Malattie Rare esenti (continua…)
Sanità e salute su Radio Popolare condotta da Vittorio Agnoletto.
Clicca qui le informazioni.
Conte 2. La Sanità di svolta nel “governo di svolta”?
Chi ricorda che l’art. 32 della Costituzione sancisce che la salute sia il fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, afferma da troppo tempo che la Sanità non è più pubblica. Se lo ricorderà il Ministro della salute che rappresenterebbe l’ala sinistra del governo? L’attuale sistema infatti non garantisce né la prevenzione né le cure gratuite. Ricopre di soldi gli ospedali privati, specie cattolici, a scapito di quelli pubblici, falcidiati dai tagli di spesa, a cominciare dalla mancata sostituzione dei medici collocati in pensione. I baroni della medicina (contro cui tuonava Maccacaro) furoreggiano negli studi privati, a braccetto con le case farmaceutiche. Insomma, chi è ricco guarisce, chi è povero (o anche solo nella Regione più povera) muore.
Come evitare le liste di attesa.
Basta compilare il modello allegato (clicca) e consegnarlo a mano o inviarlo via mail all’URP della Asl, che per legge dovrà per la prestazione intramoenia fissarti l’appuntamento (entro 72 ore per codice U, dieci giorni per B, 30/60 per D, 180 per P), pagando solo quanto avresti pagato con il SSN o eventualmente con esenzione.
Regione che vai, cura che trovi (forse).
È questo il titolo del XVII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità. Crescenti disuguaglianze negli ultimi anni in Italia, ostacolando di fatto in molti territori l’accesso a cure e prestazioni. (continua…)
Gli intollerabili ritardi della Sanità Italiana.
Clicca qui Arrigo Colombo, Centro interuniversitario di ricerca sull’Utopia, Università del Salento-Lecce
A rischio il Servizio Sanitario Nazionale con l’ “autonomia differenziata”.
Il progetto è un vero e proprio scardinamento della Costituzione. Cancella una grande conquista di civiltà del nostro Paese: il Servizio Sanitario Nazionale improntato ai principi di universalità e solidarietà. Ci saranno italiani di serie A e di B. Il silenzio da destra a sinistra . Clicca qui Enzo Paolini.
Nelle tre città più inquinate della Puglia (Brindisi, Taranto, Manfredonia) vi è un eccesso significativo dell’88% di parti prematuri.
Sarebbe importante che la ministra Grillo cominciasse ad occuparsi dei bambini dopo la sentenza di Strasburgo sul caso Ilva. Clicca qui Alessandro Marescotti.
Così muore il Servizio Sanitario Nazionale.
Gli esiti devastanti del regionalismo differenziato chiesto dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Cioè dalla Lega e dal Pd. Clicca qui Ivan Cavicchi.
Vademecum per evitare le liste di attesa.
Per ottenere le prestazioni nei tempi stabiliti e pagare quello che avresti pagato al S.S.N. Clicca qui (tratto dal periodico di Rifondazione comunista supplemento della rivista Medicina democratica)
Sanità sempre più privata in tutte le Regioni.
Mancano oltre 10mila medici pediatri, ginecologi, ortopedici, radiologi, urologi, psichiatri, personale del pronto soccorso ecc. Reparti ridotti all’osso. Ferie arretrate, straordinari e turni massacranti. Carenza dei contratti di formazione. Neolaureati senza specializzazioni. Specializzandi che assistono i pazienti senza tutor. Dottorandi che fanno attività clinica nonostante il contratto di ricerca. Ricorso a prestazioni in intramoenia e a specialisti a gettone. Appalti a cooperative e ricorso a medici stranieri. Esternalizzazione di visite ambulatoriali e interventi chirurgici, diagnostica. Esternalizzazione di pronto soccorsi. Orari ridotti nei centri trasfusionali. Insomma fuga al pubblico al privato che offre anche contratti più vantaggiosi.
Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo.
Presentazione del libro a Roma (clicca qui).
Iniziativa sanità a Mestre.
Quel che si deve fare sulla paralisi cerebrale infantile.
Un problema sociale come quello della paralisi cerebrale infantile – una delle più frequenti malattie neurologiche dell’infanzia – richiede misure atte ad accrescere la conoscenza medica sulla patologia, la garanzia di un assistenza e di un risarcimento adeguati ai bambini che hanno sviluppato disabilità alla nascita, e al tempo stesso la riduzione della conflittualità e dei costi sostenuti dal Servizio Sanitario Nazionale per risarcire le famiglie colpite. (continua…)
Vittorio Agnoletto rinuncia all’incarico di “coordinatore della campagna contro la privatizzazione della sanità”.
La nomina era già stata ufficializzata ma il noto politico ha ritirato l’offerta dopo le polemiche accese dentro Medicina democratica per una sua assunzione a tempo parziale: clicca qui.
44 milioni di persone hanno pagato di tasca propria le cure mediche private.
In quattro anni 7 milioni si sono addirittura indebitate per 2,8 milioni di euro. 7 su 10 hanno acquistato farmaci. 6 su 10 visite specialistiche. 4 su 10 spese odontoiatriche.
Ennesimo scandalo nella sanità lombarda.
Un tessuto di relazioni criminose tra affaristi privati, faccendieri, politici ed operatori della sanità. Un groviglio di affari e corruzione reso possibile, in condizioni “normali” da una strutturale commistione tra pubblico e privato nel quale il secondo è avvantaggiato da leggi e norme prodotte dal centrodestra lombardo che accelerano il cammino verso il totale smantellamento della sanità pubblica. Clicca qui Vittorio Agnoletto.
Che disastro la spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia. Quasi la metà di quella tedesca.
Lo dimostra anche il Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute 2018, clicca qui.
Chi intende veramente salvare la Sanità Pubblica?
A un mese dalle elezioni il destino della Sanità Pubblica non sembra trovare spazio nel dibattito tra gli schieramenti in campo. (continua…)
Strangolata la sanità pubblica.
Dal 2009 al 2016, in otto anni 45mila medici e infermieri in meno. Non resta altro che fare le code o rivolgersi al privato o rinunciare a visite e cure.
Chi può, per curarsi, costretto alla sanità privata, anche indebitandosi. Chi non può, attende in coda o rinuncia.
Perfino gli interventi chirurgici sono in ritardo: 28,4% in ortopedia, addirittura in oncologia: 14,3%. Per una cataratta o una chirurgia vascolare: anche 12 mesi di attesa. Raccomandazioni e bustarelle per saltare le liste di attesa. Si consideri che 13 milioni di italiani sono in difficoltà economiche e 1,8 milioni sono sotto la soglia di povertà, così 7,8 milioni hanno dovuto utilizzare tutti i risparmi e/o indebitarsi.
Sulle nostre spalle le missioni militari all’estero.
Nuovo impegno: in Niger saranno inviati 470 militari a sostegno del governo corrotto e del colonialismo francese. I costi complessivi delle missioni di guerra saliranno a 1.504 miliardi di euro. Aumenteranno i tagli alla sanità, all’istruzione e ai trasporti pubblici. Alimenteranno il terrorismo islamista ed esporranno la popolazione italiana a possibili ritorsioni. Aumenteranno i rifugiati e gli affogati in mare.
Smantellamento e privatizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.
Alle prossime consultazioni elettorali non si conosce un preciso programma politico per salvarlo (continua…)
Appello per la realizzazione di Casa Gabriella.
A Firenze, la struttura, di proprietà INAIL, rischia di essere utilizzata per altri scopi perdendo una occasione unica per realizzare una struttura innovativa per il mantenimento o il ripristino delle migliori condizioni di salute e di vita delle persone con lesione midollare. Gabriella Bertini, paraplegica, prima di lasciarci, ha fatto riflettere tutti noi su questo tema: dopo il ricovero in Unità Spinale, il naturale invecchiamento necessita di ulteriori risposte. E negli ultimi anni della sua vita ha originato il progetto Casa Gabriella, una struttura non ospedaliera ma ad essa collegata, nella quale le persone dopo il necessario passaggio nell’Unità Spinale potessero soggiornare per tempi più o meno lunghi, eventualmente insieme a familiari, avendo garanzia di assistenza sanitaria, durante il quale acquisire o recuperare le proprie capacità residue, evitando in molti casi ricoveri in Unità Spinale il cui costo è molto alto con evidente risparmio per la sanità pubblica. (continua)
La sanità italiana è al collasso.
Tagli, risorse inadeguate in bilancio 2018, impossibilità di un turn over, molti laureati ma carenza di nuovi specialisti, fuga dei giovani all’estero, età media più alta d’Europa, 9mila medici in meno dal 2009 al 2015, contratti flessibili, programmi di riposo non rispettati, malati a rischio. L’Allarme Sanità è alla base dello sciopero dei medici.
Fa parte del servizio sanitario pubblico l’unità mesotelioma fino ad oggi finanziata da fondi privati.
La Regione Piemonte ha deliberato l’istituzione dell’ unità UFIM all’interno del Dipartimento di Medicina dell’Aso in convenzione con l’Asl.
Clicca qui Silvana Mossano “Ufim diventa struttura stabile e autonoma”
Dal 2004 la Fondazione Buzzi Unicem ha speso circa 4 milioni per la ricerca: Clicca qui La Stampa.
Se anche tu vuoi contribuire per la Ricerca della cura del mesotelioma, riceverai in omaggio i libri “Ambiente Delitto Perfetto” e/o “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”. Invia mail a balzamd@gmail.com specificando indirizzo postale, e ti sarà fornita indicazione su come effettuare la sottoscrizione.
I tagli sulla sanità mettono a rischio i livelli di cura.
Sono oltre 25 miliardi nel 2010-2019. Non sono garantiti i Lea Livelli di assistenza sanitari. Che dovrebbero essere uguali per tutti gli italiani. I cittadini rinunciano ai servizi per le liste di attesa. Chi può ricorre al privato. Il governo prevede un ulteriore calo di spesa sanitaria rispetto al Pil, sotto la soglia minima dell’Oms Organizzazione mondiale della sanità. Gli altri tagli alle politiche sociali.
Sei qui per un’inaugurazione o per dare l’estrema unzione?
E’ lo striscione col quale il personale medico dell’ospedale di Tortona ha accolto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. L’inaugurazione riguardava l’ampliamento dell’unità di Senologia della dottoressa Maria Grazia Pasquola, reparto d’avanguardia in Italia ma che rischia anch’esso di essere coinvolto nella generale decadenza sanitaria.
Cresce il PIL, ma sempre meno risorse per la Sanità Pubblica.
Sulla carta i cittadini italiani dispongono di un “paniere” di Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) tra i più ricchi d’Europa, ma al tempo stesso la nostra Sanità è agli ultimi posti per finanziamento pubblico» (continua…)
Se 12,2 milioni rinunciano a curarsi
è morale che la propaganda governativa racconti che gli italiani sono tutti al mare e in montagna? Fallimentare la sanità pubblica sacrificata alla sanità privata: la spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil è inferiore a quella degli altri Paesi europei. Mancano migliaia di medici e infermieri, liste di attesa, speculazioni mafiose.
Cacciabombardieri F35 un progetto dannoso per la pace e le casse dello Stato.
Dieci anni di mobilitazioni popolari contro la follia di una spesa prevista di 18,3 miliardi per armi da guerra, in più costose (costo medio per velivolo 130,6 milioni) e inutili (lenti, superati sul piano militare) e perfino inefficienti (276 problemi tecnici) e pericolosi (per i piloti), sacrificando ai profitti dell’americana Lockheed miliardi utili alla sanità e alla scuola. Un programma ridimensionato (da 131 a 90 caccia) ma che andrebbe rottamato: abbiamo bisogno semmai di una flotta di Canadair per spegnere incendi.
Miliardi di euro sottratti alla Salute delle Persone.
22,51 miliardi di euro di sprechi sulla spesa sanitaria pubblica: sovrautilizzo di servizi e prestazioni inefficaci e inappropriate, frodi e abusi, acquisti a costi eccessivi, sottoutilizzo di servizi e prestazioni sanitarie efficaci e appropriate, complessità amministrative, inadeguato coordinamento dell’assistenza. (continua…)
32 miliardi pagati di tasca propria per visite e infermieri.
La sanità pubblica sempre più a picco nel 2016. 25 miliardi spesi in visite mediche e accertamenti diagnostici per aggirare privatamente le liste di attesa pubbliche. Inoltre 12,6 milioni di italiani hanno sborsato altri 6,2 miliardi per farsi assistere da un infermiere a domicilio. Altri 24 milioni di pazienti hanno richiesto prestazioni a infermieri non professionali (in nero). Per le Residenze Socioassistenziali: anni di attesa e 2mila euro di retta. Per le case di riposo private (non lager): da 4mila euro mensili in su. Intanto, alla sempre maggiore carenza di medici di famiglia, si aggiungono 50mila posti di infermiere mancati. Dovrebbe esserci 1 infermiere ogni 6 assistiti, che invece sono 12; risultato: il tasso di mortalità sale del 20%.
Progetto per la costruzione sociale di un governo dei rischi sanitari-ambientali ed economici.
Col sostegno del Rettorato dell’Università degli Studi di Genova e dalla Scuola delle Scienze Sociali. Conferenza di Idriss Aberkane a Palazzo ducale. (continua)
Clicca qui la relazione di Lino Balza al Convegno ResPublica.
Anni di attesa per una diagnosi, mesi per una visita, per un esame di controllo o per ricevere un ausilio, giorni al Pronto Soccorso per un posto letto.
Per contro, il tempo dedicato alla visita è sempre più ridotto e le ore di assistenza domiciliare e riabilitazione sempre più esigue: così vivono oggi le persone con patologie croniche e rare (continua…)
L’inderogabile necessità di rimettere al centro la Sanità Pubblica.
Dodicesima Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE: confronto tra politica, management, professionisti sanitari, pazienti e cittadini. (continua…)
A proposito della Giornata mondiale contro il cancro.
Sui media il governo ha parlato di prevenzione del cancro come fosse una questione di comportamenti individuali, evitando dunque la domanda: di chi è la responsabilità della diffusione del cancro? cosa si fa per risanare e quindi prevenire questa diffusione. Salvatore Palidda invece risponde riprendendo i concetti sviluppati nel Convegno di Genova, al quale ha partecipato la Sezione di Medicina democratica di Alessandria (clicca qui).
L’unica prospettiva di effettiva lotta contro i disastri sanitari-ambientali connessi a quelli economici è la lotta per il risanamento delle attività che producono nocività e delle devastazioni del territorio. (continua)
Con i nuovi parametri LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) il governo garantisce l’assistenza per patologie prima non previste. Una grande bugia. Clicca qui il Partito Comunista dei Lavoratori “La truffa dei nuovi LEA”.
La truffa dei nuovi LEA (continua)
Come veramente possono intervenire i Servizi Psichiatrici quando è compromessa seriamente la Salute Mentale della persona?
La domanda cruciale è posta da Diritti senza barriere, Associazione per la difesa ad oltranza della Sanità Pubblica della quale la Salute Mentale è Cenerentola. Clicca qui.