Ma di quale crescita sta parlando Draghi?

Quasi sei milioni di persone in povertà assoluta. Quasi 11 milioni gli italiani a rischio povertà. Un occupato su 10 è povero e 1 su 4 ha un basso salario. Di contro la ricchezza delle famiglie italiane durante la pandemia è aumentata, più 100 miliardi nel solo 2020, ricchezza netta pari a 8,7 volte il reddito disponibile, più di paesi come Canada, Germania, Regno Unito e Usa.

Però al 10% delle famiglie più ricche vanno più del 20% delle risorse distribuite (1,6 miliardi), nulla invece per gli ultimi tra gli ultimi, i più fragili, quelli con reddito inferiore alla no-tax area (8.150 euro), tra questi lavoratori che hanno pagato in modo feroce la crisi: donne, giovani, part-time involontari, intermittenti. Clicca qui Tommaso Faccio.

 

Inizia a costruire nella tua città una rete contro lo spreco e la povertà.

Prima di Natale la “Comunità San Benedetto al porto”, quella di don Gallo, è andata in piazza, insieme a Fridays For Future – Genova e Extinction Rebellion Liguria per il lancio di una campagna per sensibilizzare i cittadini e il Comune di Genova ad aprire un Tavolo Comunale per le politiche del cibo. Solo a Genova ogni anno si sprecano 10.000 tonnellate di cibo ma ci sono più di 29.000 persone in stato di bisogno. Spreco e povertà sono due facce di una stessa medaglia e sono la fotografia di una città non sostenibile. Esiste una Rete di associazioni, Ricibo, (coordinata dalla Comunità San Benedetto al porto che ne è stata co-fondatrice con altri cinque partners : Caritas, Croce rossa, Sole e Luna onlus, Arciconfraternita M.e O. di Voltri e Borgo solidale onlus) che quest’anno ha recuperato più di 300 tonnellate di eccedenze alimentari in città e le ha ridistribuite alle persone in stato di bisogno. Il valore di questa azione? 1.200.000 euro circa, 778 tonnellate di CO2 e 1.780.000 m3 di H2O non sprecate. In altre parole per ogni euro investito in questo sforzo ne sono ritornati sulla città 10!
Se l’investimento diventasse strutturale, potremmo smettere di inseguire l’ennesima emergenza pandemica e avere una città davvero sostenibile.
Per questo chiediamo al sindaco Marco Bucci l’impegno ad aprire un Tavolo di lavoro sulle Food Policy dove tutti i portatori di interesse possano lavorare insieme per ridurre lo spreco e creare un sistema urbano sostenibile.

Se vuoi sostenere Ricibo o capire come iniziare a costruire una rete nella tua città clicca sul link qui sotto 

www.ricibo.org

Contadini in lotta per i diritti, contro la fame e la violenza.

Nel primo anniversario della storica protesta dei contadini e delle contadine indiani, La Via Campesina si unisce ad altri movimenti sociali per esprimere  solidarietà e sostegno. Tutti i movimenti uniti nella lotta verso la sovranità alimentare a livello globale traggono ispirazione da questo anno di lotta che ha dimostrato cosa si può ottenere con l’unità della classe lavoratrice, anche di fronte alle avversità. Leggi il testo completo sul nostro sito.

La riforma delle Cure Primarie in Italia.

 clicca qui per scaricare la locandina del convegno. La pandemia ha messo a nudo gli elementi di maggiore fragilità e inefficienza del nostro sistema sanitario e assistenziale, tra questi in particolare il complesso dei servizi territoriali, dalla prevenzione e igiene pubblica alle cure primarie alla medicina di famiglia. Il Servizio Sanitario pubblico, gratuito e universalistico, va difeso contro privatizzazioni, dismissioni e impoverimento. In questa fase di drammatiche transizioni occorre un cambio di paradigma culturale e politico, con la partecipazione di tutti i cittadini.

Draghi all’assalto dei servizi pubblici locali.

Era atteso da tempo. Faceva parte delle stringenti “condizionalità” richieste dalla Commissione Europea per accedere ai fondi del Next Generation Eu. Era uno degli assi portanti per i quali Draghi è stato definito da Confindustria “l’uomo della necessità”. Era fortemente voluto dalle lobby finanziarie. Ed è arrivato il disegno di legge sulla concorrenza e il mercato. Un nuovo bastimento carico di privatizzazioni. I media mainstream ancora una volta dirottano l’attenzione dalla sostanza del provvedimento, concentrata nell’art. 6: la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la definitiva mutazione del ruolo dei Comuni. Continua qui.

Cresce la povertà e il governo aumenta le spese militari.

Il governo italiano fa la sua di parte nella spartizione del mondo, nel rafforzare l’economia di guerra, nella difesa di un sistema economico che è letale per lo sviluppo e il progresso sociale. In Italia oggi, secondo i dati ISTAT, vivono in condizioni di povertà assoluta “poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (9,4% da 7,7%)”. Ciò significa che quasi il 10% della popolazione italiana non ha le risorse sufficienti per condurre una vita che possa definirsi accettabile. Per non parlare poi del Meridione in cui il tasso di povertà supera il 42 %. Eppure Draghi programma l’aumento delle spese militari, secondo il Recovery Fund… continua

Oggi più che mai un altro mondo è necessario e possibile.

La trasformazione ecologica sarà terreno di forte conflitto sociale, soprattutto grazie a un ministro che non fa velo di voler considerare l’ecologia una semplice possibilità di innovazione e stabilizzazione del modello capitalistico. Si apre una partita impegnativa in autunnoNelle prossime settimane si terranno in Italia grandi mobilitazioni nazionali e internazionali: clicca qui.

Grido della Terra, Grido dei Poveri.

28a Marcia per la Giustizia a Quarrata (Pistoia). Il tema socio-ambientale supera le contraddizioni ideologiche e di classe perchè riguarda tutti, senza distinzione. Anche a sinistra ha tardato molto nel rendersi conto della gravità  del problema. Lo guardavano con diffidenza, come se si trattasse della bandiera di lotta dei verdi riformisti. Continua.

Quello che gli anti pacifisti non vogliono sapere e non vogliono far sapere.

Gino Strada un partigiano dell’umanità.

Quali progressi erano stati fatti sul piano civile dal 2002 al 2010 in Afghanistan mentre D’Alema diceva che stavamo salvando gli afghani e che i pacifisti avrebbero dovuto essere “orgogliosi” della missione militare? Nessuno.  “L’aspettativa di vita è scesa da 46,6 a 44,6 anni. L’alfabetizzazione è diminuita dal 36 al 28%“. Questo diceva la CIA nei suoi archivi consultabili pubblicamente. La mortalità infantile è aumentata del 4,6% tra il 2002 e il 2010. Tra il 2002 e il 2009 la popolazione sotto la soglia di povertà è cresciuta dal 23 al 36%“.  Ma i governi USA/NATO dicevano l’opposto. La CIA diceva la verità e i governi le menzogne. Paradossale. Dato che i politici venivano smentiti dalle statistiche della CIA, i governi hanno manipolato i dati. E hanno costruito bugie con statistiche fasulle. Tutto documentato negli “Afghanistan Paper” che il Washington Post sta pubblicando in questi giorni a puntate. Duemila pagine di documenti top-secret che raccontano le bugie di guerra che adesso dobbiamo conoscere e far conoscere. Soldati mandati a morire per nulla, per una guerra drogata dalle menzogne sugli aiuti ai civili. La guerra è stata un colossale fallimento ma ancora maggiore è stato il fallimento civile che è stato mascherato manipolando i dati statistici afghani. Tutte le novità sulle menzogne in Afghanistan sono su https://www.peacelink.it La gente deve sapere come è stata ingannata in questi venti anni di guerra.

Il ciclo che lega disabilità e povertà.

Nel mondo sono oltre un miliardo le persone con disabilità e l’80% vive nei Paesi in via di sviluppo. Proprio in questi Paesi la povertà e la disabilità sono spesso collegate, creando un circolo cui è difficile sfuggire. Il quale  sta riguardando sempre più anche molte fasce di popolazione nel mondo occidentale. (continua…)

Piattaforma contro il G20 di Venezia.

Dal 7 all’11 luglio, Venezia ospiterà il meeting annuale dei ministri dell’economia e della finanza dei paesi più industrializzati e ricchi che rappresentano il 66% degli abitanti della Terra, il 75% del commercio internazionale, l’85 % del Pil e l’84% delle emissioni di gas climalteranti. Le cause delle diseguaglianze sociali, oltre che degli effetti patologici di un virus, sono da ricercare nello sfruttamento sconsiderato della vita e della natura, pianificato dagli stessi attori che saranno protagonisti del G20. Non è ammissibile che un’élite di super ricchi controlli il 90% della ricchezza globale. Non è ammissibile che le maggiori multinazionali possano fare profitti stratosferici con la pandemia a scapito della qualità della vita di tanti e tante. Non è ammissibile che nelle borse valori si guadagni mentre aumentano la disoccupazione, la povertà e i conflitti. La cosiddetta riconversione ecologica non deve tradursi in un’accelerazione di

tutte quelle grandi opere inutili e dannose come la TAV e le trivellazioni, in un aumento dei fondi destinati ai grandi devastatori dell’ambiente come Eni. Clicca qui l’appello.

Tre italiani possiedono quanto sei milioni di poveri.

Nonostante il 2020 terribile, salgono sia il numero che il patrimonio combinato dei miliardari in Italia. Secondo i dati di Forbes, sono saliti da 36 a 40 gli uomini d’affari con un patrimonio netto superiore al miliardo di dollari, con un valore combinato che passa da 125,6 miliardi a 182,1 miliardi di dollari. La classifica è guidata sempre da Giovanni Ferrero (27,5 miliardi), seguito sul podio da Leonardo Del Vecchio (24,9 miliardi) e Massimiliana Landini Aleotti (proprietaria di Menarini, 10,6 miliardi). In un momento in cui i tre uomini più ricchi d’Italia possiedono quanto i sei milioni di cittadini più poveri, in un momento in cui il massimo pericolo per la democrazia è che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri più poveri, non si affida al caso il governo della Repubblica. Bensì al voto della “The Goldman Sachs Group, Inc.”, la più grande banca d’affari del mondo, tra i cui ex “dipendenti” figurano i Segretari al Tesoro statunitensi Robert Rubin e Henry Paulson, il Governatore della Bank of England ed ex governatore della Bank of Canada Mark Carney, l’ex Presidente del Consiglio italiano Mario Monti, l’ex Governatore della Banca centrale europea Mario Draghi.

Forum Sociale Mondiale – edizione virtuale 23-31 gennaio.

Venti anni dopo la prima edizione di Porto Alegre (4700 delegati, 18.000 partecipanti, provenienti da 122 paesi del mondo) il Forum Sociale Mondiale organizza una edizione virtuale dal 23 al 31 gennaio: clicca qui il programma. Sarà l’occasione per ripensare ed eventualmente  superare le critiche: degli anarchici (accuse di centralismo), dei partiti socialisti e comunisti (per aver prodotto poche idee pratiche, concentrandosi invece su una critica vaga e generale del neoliberismo e del neoimperialismo),  dei movimenti anti-globalizzazione o di globalizzazione alternativa. A  tacere le critiche da destra: il pluralismo del FSM è presunto ma in effetti di sinistra, addirittura sovversivo secondo Alleanza Cattolica.

Bisogna uscire dall’economia del profitto e costruire un altro modello sociale.

L’obbiettivo è avviare, anche in vista dell’arrivo dei fondi europei, un piano di radicale conversione  ecologica, sociale, economica e culturale della societàLe lotte, il mutualismo, la solidarietà e la Costituzione indicano la strada. Le  proposte per uscire dall’emergenza di “Per la società della cura”, condivise da oltre 350 realtà collettive e da oltre 1200 persone attive individualmente,  si articolano in tre capitoli:

  • Misure di sostegno alle persone e alle piccole attività.
  • Investimenti immediati sui servizi pubblici essenziali
  • I soldi ci sono: ecco dove prenderli

e in  15 paragrafi con relative voci di spesa.

Clicca qui la bozza.

Come tassare i ricchi in quattro mosse.

Dopo Beppe Grillo che ha preso posizione a favore della patrimoniale, ospitiamo Marco Bersani di Attac Italia. Clicca qui. La proposta contiene quattro provvedimenti che produrrebbero  un gettito di 47 miliardi/anno per i prossimi tre anni, consentendo di avere le risorse necessarie per affrontare la crisi economica e sociale e per intraprendere la strada della trasformazione ecologica, sociale e culturale del modello di società.

Il processo andrebbe accompagnato da una radicale riforma fiscale complessiva, in sintonia con i principi stabiliti dalla Costituzione, e basata su tre pilastri:

a) no tax area (per i redditi fino a 10.000 euro);

b)una tassa progressiva individualizzata (come da modello tedesco);

c)un tetto massimo di aliquota pari al 65%.

Il covid aggrava le diseguaglianze sociali?

2.189 “super-ricchi”, il numero più alto di sempre, hanno in tasca più di un miliardo di dollari (850 milioni di euro), avendo accresciuto il proprio patrimonio complessivo del 27%, passando da 8.000 miliardi a 10.200 miliardi. FCA ex Fiat ha goduto crediti bancari per quasi 7 miliardi garantiti dallo Stato; 3,3 miliardi sono usciti dalla fusione con la francese PSA;  ha avuto in dono il taglio dell’IRAP, con soldi presi dalla sanità, e il taglio dell’IRES (tassa sui profitti) dal 34,5% al 20% circa nel corso degli ultimi tredici anni; oltre che i dividenti, John Elkann si premia  manager stipendiandosi con 37,7 milioni di euro, cioè 1.250 volte quanto guadagna il salariato medio della FCA: il quale per guadagnare quanto Elkann dovrebbe lavorare 1.250 anni.  le
imprese italiane, grazie allo sciopero degli investimenti, hanno accresciuto del 21% le proprie somme in banca, per 365 miliardi di euro, mentre 10 milioni di lavoratori su 1  guadagnano meno di 1.200 euro, e in media tra 700 e 800. Una condizione storica da bomba sociale.

Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri? E Marx non aveva previsto le pandemie.

Le disuguaglianze esplodono.  I 2.158 miliardari censiti nel 2017,  a fine luglio erano divenuti 2.189, con le loro ricchezze aumentate del 27,5% in appena quattro mesi. Come una manna, il Covid-19 ha allargato la forbice addirittura tra i Paperoni: quelli che hanno costruito le loro fortune su tecnologia e sanità hanno superato i colleghi dei settori tradizionali. La crisi innescata dal Covid-19 entro il 2021 farà cadere nella povertà estrema da 110 a 150 milioni di persone. Anche tra i Paesi più ricchi  l’1% dei suoi abitanti più ricchi guadagna nove volte il reddito del 10% più povero. I tassi di mortalità seguono questi trend. Uguale forbice per l’istruzione. Clicca qui Nicola Borzi.

Virus: o la Borsa o la vita.

Il conflitto è sempre quello, tra la Borsa (con la maiuscola) e la vita (con la minuscola)tra un’economia del profitto dove tutto è sacrificabile agli interessi di multinazionali e lobby finanziarie e una società che costruisca su diritti, beni comuni, natura e relazioni, un’alternativa socialista che garantisca un futuro degno a tutte le persone. Clicca qui la posizione di Attac.

Un servizio di informazione sulla disabilità.

Superando.it è un servizio di informazione sulla disabilità promosso dalla FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e gestito da Agenzia E.Net s.c.a.r.l. L’aggiornamento gratuito è disponibile a tutti ed attivabile direttamente dal sito cliccando qui. Di seguito puoi cliccare alcuni esempi:

Scuola e disabilità: convocare subito l’Osservatorio per l’Inclusione (continua…)

Norme anti-Covid a scuola e disabilità: altro che accomodamenti ragionevoli! (continua…)

Un’assistenza dignitosa per tutte le persone non autosufficienti (continua…)

Come la ricerca sulle malattie genetiche rare contribuisce alla lotta al Covid (continua…)

Violenza nei confronti delle donne con disabilità: la nuova indagine della FISH (continua…)

Tante domande e altrettante risposte sull’aumento delle pensioni di invalidità (continua…)

Quando votare diventa un’umiliazione (continua…)

Come finanziare la ripresa? Tassare con una patrimoniale del 10% il 10% più ricco?

Vuol dire tassare circa 6 milioni di persone, cioè 2 milioni di famiglie su 20 milioni: con 235mila euro a famiglia si ottengono circa 470 miliardi che non pesano sulle spalle più deboli. Il patrimonio totale delle famiglie italiane nel 2017 ammontava a circa 10.700 miliardi, tra proprietà immobiliari e finanziarie. Il patrimonio del 10% più ricco ammonta al 44% cioè 4.700 miliardi.  Quindi il patrimonio medio di questo 10% di famiglie è 2,350 milioni. Tassandolo si potrà finanziare il deficit senza aumentare le tasse al resto della popolazione o tagliare ulteriormente i servizi come accade normalmente. Clicca qui.

Rapporto UNICEF-OMS: 2 miliardi di persone senza acqua potabile.

Clicca il rapporto Progress on drinking water. Una persona su tre, intrappolata nella povertà, non ha ancora accesso ad acqua potabile e sicura. A livello internazionale è necessario che il nostro paese si faccia promotore di politiche volte ad una gestione solidale e sostenibile dell’acqua. In Italia un primo passaggio ineludibile è l’approvazione della legge per l’#acquapubblica.

Tesseramento Mondo In Cammino.

Sostieni i progetti associativi per la pace, la non violenza e riconciliazione interetnica ed interreligiosa (Caucaso del Nord), per le vittime dei fallout nucleari e di conflitti (Siria), per il sostegno delle situazioni di povertà (Italia), per la solidarietà e la giustizia, i diritti umani, e per la ricerca di tutte verità sottese ad ogni intervento. Clicca qui

Dissesto climatico e guerre accrescono la povertà nel mondo.

Cresce la fame nel mondo, nel 2017 124 milioni vittime di carestia. Le nazioni più colpite sono quelle teatro di conflitti. In Africa è il dissesto climatico ad aver trascinato 39 milioni di persone di 23 Paesi, nell’insicurezza alimentare. Clicca qui. In Italia 5 milioni in povertà assoluta secondo le statistiche ufficiali, ma Mattarella dice che siamo tutti più ricchi: clicca qui.

Chi può, per curarsi, costretto alla sanità privata, anche indebitandosi. Chi non può, attende in coda o rinuncia.

 
Nelle Tabelle: i giorni di attesa per alcune visite specialistiche (record oculistica: 104) e diagnostiche (record mammografia: 142), e le percentuali di ricorso al privato (62,5% !)

Perfino gli interventi chirurgici sono in ritardo: 28,4% in ortopedia, addirittura in oncologia: 14,3%. Per una cataratta o una chirurgia vascolare: anche 12 mesi di attesa. Raccomandazioni e bustarelle per saltare le liste di attesa. Si consideri che 13 milioni di italiani sono in difficoltà economiche e 1,8 milioni sono sotto la soglia di povertà, così 7,8 milioni hanno dovuto utilizzare tutti i risparmi e/o indebitarsi. 
 

Accendi anche tu una luce per i diritti umani!

Interi popoli prigionieri della guerra, atti barbarici compiuti su persone indifese, mucchi di cadaveri ripescati dal mediterraneo, bambini con il volto sfigurato dalla fame e dalle sofferenze, persone uccise, torturate, vendute come schiavi, stupri, anziani abbandonati alla peggior solitudine, donne e uomini che perdono il lavoro, giovani che non lo trovano, donne violentate e uccise in famiglia, famiglie che non trovano casa, persone che non riescono a curarsi, giornalisti ammazzati e perseguitati dalle mafie e dalla criminalità, beni comuni privatizzati, terra, aria, acqua e cibo devastati. Clicca qui: Giornata mondiale d’azione per i Diritti Umani

Se 12,2 milioni rinunciano a curarsi

è morale che la propaganda governativa racconti che gli italiani sono tutti al mare e in montagna? Fallimentare la sanità pubblica sacrificata alla sanità privata: la spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil è inferiore a quella degli altri Paesi europei. Mancano migliaia di medici e infermieri, liste di attesa, speculazioni mafiose.

Venerdì 1 settembre nelle piazze di Alessandria con i cartelli “Fate la carità” e “Multaci tutti”.

Il sindaco ritiri l’ordinanza contro i mendicanti: è illegale (oltre che immorale). Lo confermano le sentenze della Cassazione: “Non commette reato chi vive per strada con i cani in una baracca precaria di cartoni e pedane di legno. Anche se c’è una ordinanza del sindaco che lo vieta”. Addirittura: “Assolto perché il fatto non costituisce reato lo straniero senza casa che aveva rubato -in stato di necessità: per fame- cibo da pochi euro in un supermercato.”

Clicca qui La Stampa

L’appello: Andiamo in piazza con il cartello FATE LA CARITA’

 

L’appello “Andiamo in piazza con il cartello Fate la carità” (clicca qui) non è stato considerato un fatto politico locale, di Alessandria. Lo dimostrano le adesioni dall’Italia e dall’Estero in merito all’ordinanza di urgenza del neo sindaco che vieta l’elemosina con multe che arrivano a 7.000 euro. Nel giro di poche ore, alla manifestazione in piazza hanno aderito in tanti. Sono emblematiche le motivazioni politiche e culturali di chi è contro (clicca qui) piuttosto che quelle dei pro (clicca qui) che danno per scontato il commento.
Clicca qui La Stampa “No all’ordinanza contro gli accattoni”

E la chiamano “ripresa”: la povertà assoluta è salita al 12%, la disoccupazione dei giovani è al 40%.

In più, il 20% (11% in Europa) dei giovani non lavora, non studia e non cerca un impiego. Chi è assunto nella precarietà, guadagna meno del 60% del lavoratore ultrasessantenne, costretto a non cedere il posto per effetto dell’aumento dell’età pensionabile. I contratti precari sono il 23% (14% in Europa). Il 20% degli operai è nella fascia di povertà. Non si mette su famiglia prima dei 30 anni. I limitati contributi pensionistici determineranno che i giovani saranno costretti a lavorare finchè moriranno, oppure a sperare di morire prima di andare in pensione. Dunque i giovani entrano nel mondo del lavoro più tardi (o mai), per uscirne più tardi e più poveri dei genitori. A sostenere le pensioni dei quali mancheranno i contributi dei giovani.

Clicca qui Paolo Baroni “Poveri aumentati del 50% tra le famiglie giovani con figli. 4,742 milioni in povertà assoluta, 8,465 in povertà relativa, 1,292 i minori in povertà assoluta”.

L’Italia non è un paese per bambini, i più esposti alla povertà.

Su 10 milioni di minorenni 1,1 milioni già vivono in assoluta povertà (il triplo rispetto a 10 anni fa) e 1 su 20 non riceve un pasto proteico al giorno, ma a rischio povertà ed esclusione sociale è addirittura 1 su 3 (32,1%): assai sopra la media europea. Tra i 50.000 homeless sotto i ponti la maggioranza sono bambini. La quota di spesa per il Welfare destinata all’infanzia (4,1%) è metà della media europea.