Mentre il tribunale di Alessandria, procuratore capo Enrico Cieri sostituti Fabrizio Alessandria e Eleonora Guerra, rimanda proprio dove sarebbe più urgente un intervento essendo lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo in piena attività inquinante, ha invece avuto inizio il 1 luglio 2021 con una lunga udienza il processo a carico di 15 ex manager accusati dell’inquinamento da Pfas della Miteni di Trissino non più in attività. Duecentoventinove sono le parti civili accolte finora e una novantina sono le nuove posizioni da vagliare. La Corte d’Assise del Tribunale di Vicenza, presidente Antonella Crea, giudice a latere Chiara Cuzzi e sei giudici popolari, dopo la costituzione delle parti civili, ha chiesto di trattare oggi le questioni preliminari, ma le difese hanno obiettato che le parti civili non sono ancora tutte costituite e quindi sarebbe proceduralmente scorretto farlo. L’avvocato Ambrosetti, difensore di fallimento Miteni di Trsissino, ne ha chiesto l’estromissione come responsabile civile, questione trattenuta in riserva. Altrettanto hanno fatto anche gli avvocati di Mitsubishi e Icig. Dal canto loro le parti civili hanno invece chiesto di estendere il risarcimento danni all’inquinamento da C604 e GenX. La prossima udienza sarà il 16 settembre per discutere le questioni preliminari sulle parti civili.
I 15 imputati a vario titolo dovranno rispondere dei reati di avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano nonché di disastro ambientale e inquinamento colposo ai sensi della normativa degli Ecoreati: Luigi Guarracino di Alessandria (già imputato in precedenti procedimenti per fatti analoghi, condannato in via definitiva nel processo per i fatti relativi all’inquinamento delle acque sotterranee dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo); Mario Fabris di Padova, Davide Drusian di Treviso, Mauro Cognolato di Dolo e Mario Mistrorigo a cui poi si sono aggiunti i consiglieri d’Amministrazione delle proprietà straniere della società di Trissino, ovvero i giapponesi della Mitsubishi Corporation, e i tedeschi della lussemburghese International Chemical Investors (controllante di Miteni dal 2009). Kenji Ito, Naoyuki Kimura, Yuji Suetsune e Maki Hosoda sono manager di Mitsubishi; Patrick Schnitzer e Akim Riemann fanno parte di Icig; Alexander Smit, Brian Mc Glynn, Leitgeb Martin e Nardone Antonio Alfiero manager e amministratori di Miteni ai tempi della proprietà Icig, che si sono succeduti nel tempo. Imputata anche la società Miteni Spa, con l’addebito di bancarotta per il mancato accantonamento delle somme necessarie per la bonifica dei terreni e delle acque contaminate. Mitsubishi Corporation e International Chemical Investors sono stati citati come responsabili civili, per rispondere in solido del danno.