La campagna 2017 è ideata dal gruppo milanese Argonauti per la Pace di Mondo senza Guerre e senza Violenza: clicca qui.
Categoria: Pace Nonviolenza
E’ uscito il numero di marzo-aprile di Azionenonviolenta.
Monografia dedicata al XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento che si terrà a Roma nei giorni 1 e 2 aprile.
Clicca qui l’Editoriale del Direttore Mao Valpiana.
Sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
All’appello “Una persona, un voto” hanno già espresso il loro sostegno innumerevoli persone, fra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli; Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita; Gianfranco Aldrovandi, del “Collettivo nonviolento uomo-ambiente”; Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei “Quaderni Satyagraha”, Centro Gandhi di Pisa; Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice; Lino Balza, ecologista; don Franco Barbero; Daniele Barbieri, blogger; Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio; Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di “Noi Siamo Chiesa”; Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice; Giuliana Beltrame, sociologa e attivista; (continua)
Il centenario della nascita di Carlo Cassola: la sua idea del disarmo unilaterale vive con noi.
Scrittore partigiano (combatté nelle Brigate Garibaldi), che osò illuminare anche i “lati grigi” della Resistenza (“La ragazza di Bube” va letta anche in questo senso), è stato il “padre” del disarmo unilaterale in Italia, come idea e come campagna politica. Ed anche come organizzazione: la Lega per il disarmo unilaterale, che ancora oggi promuove l’obiezione fiscale alle spese militari.
Clicca qui Alfonso Navarra.
Contro le violenze sulle donne ripartire dall’educazione alla nonviolenza. Per tutti.
La newsletter di Animazione Sociale – marzo 2017.
Di nuovo verso Auschwitz, di nuovo verso Hiroshima.
Dove ci stanno portando i potenti del mondo, i signori della terra, i signori della guerra? Solo la nonviolenza può salvare l’umanità. Continua
Più polizie, più penalità, più dispositivi e risorse per la massima sicurezza: questa la ricetta vincente rispetto a cui, da oltre vent’anni, s’è scatenata senza tregua la competizione fra destra e sinistra.
L’intervento militare dell’Italia passa attraverso un’interpretazione discutibile dell’art. 11 della Costituzione, interpretazione che continua a essere manipolata per giustificare la dotazione di armamenti offensivi (quali i cacciabombardieri) e le missioni militari all’estero coperte anche con la retorica delle “guerre umanitarie” e del peace keeping.
Clicca qui il saggio del professor Salvatore Palidda.
Un appello all’Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
All’appello “Una persona, un voto” hanno già espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Gianfranco Aldrovandi, del “Collettivo nonviolento uomo-ambiente”
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei “Quaderni Satyagraha”, Centro Gandhi
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di “Noi Siamo Chiesa”
(continua)
Per adesioni: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it
Il bando totale delle armi nucleari è l’obiettivo delle Reti internazionali pacifiste.
Clicca qui Alfonso Navarra che ci aggiorna sulle Petizioni, seguite al testo originario di Giorgio Nebbia con i contributi di Angelo Baracca e altri. Segue anche l’informazione di Elio Pagani su come si sta muovendo la Rete italiana disarmo.
Missioni militari all’estero. Basta con le aggressioni.
La Legge quadro sulle missioni militari all’estero, entrata in vigore ufficialmente dallo scorso 31 dicembre, non rispetta la Costituzione. (Continua)
Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitù in Italia.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Clicca qui l’appello a cui abbiamo aderito.
Prima di tutto la pace! – Aderisci all’appello della Tavola della pace.
Ci stai? Invia la tua adesione e raccontaci quello che hai deciso di fare per la pace nel 2017.
Clicca qui.
Manifestazione regionale contro le grandi opere.
Organizzata da No dal Molin, Comitati contro le grandi opere per la difesa dei Beni comuni. Piazza Matteotti – Vicenza ore 15,30 sabato 21 gennaio. Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni! Contro le guerre, le basi e le spese militari! Per l’acqua bene comune! Una sola grande opera: casa, reddito, diritti per tutti/e!
Giornata mondiale dei migranti. Una persona, un voto.
Alla presidente del Comitato per i Diritti umani della Camera dei deputati e al presidente della Commissione per i Diritti umani del Senato della Repubblica: un invito ad impegnarsi per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia inverando il principio basilare della democrazia “Una persona, un voto”. (Clicca qui)
“La nonviolenza: stile di una politica per la pace”.
Clicca qui il messaggio di papa Francesco per la celebrazione della cinquantesima Giornata mondiale della pace del primo gennaio 2017.
PeaceLink compie 25 anni.
Siamo nati 25 anni fa. I computer non avevano lo schermo piatto. Non esistevano i tablet. Non c’era Facebook. Ma c’era un grande bisogno di lottare contro la guerra (continua)
Non sembri strano che un’associazione laica come il Movimento Nonviolento plauda al documento che Papa Francesco…
…ha redatto in preparazione della cinquantesima Giornata mondiale della Pace, che si celebra il primo gennaio 2017.
Clicca qui Mao Valpiana.
Il “pacifista “Donald Trump boccia i costosi cacciabombardieri F-35.
E dà ragione alle nostre manifestazioni ecopacifiste contro il loro acquisto che il governo italiano ha ignorato. Migliaia di miliardi sottratti alla Lockheed e alla guerra. In più l’ F-35 è anche inutile al suo scopo, perché difettoso.
Esportare materiali bellici fa bene all’economia italiana; la trasparenza invece può nuocere.
E’ ciò che si evince dalla “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”. Nonostante le enormi reticenze, si possono ricavare informazioni preoccupanti. Come le 5.000 bombe partite dalla Sardegna inviate in Arabia Saudita e utilizzate dalla Royal Saudi Air Force per bombardare lo Yemen. O gli oltre 3.600 fucili della Benelli inviati lo scorso anno alle forze di sicurezza del regime di Al Sisi e di cui l’Osservatorio OPAL di Brescia ha dato notizia. Ma migliaia di operazioni restano in una vaga nebulosa. Alla faccia della trasparenza sbandierata dal governo Renzi.
Clicca qui Giorgio Beretta.
“Non una di meno” a Roma nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Clicca qui il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” sulla manifestazione nazionale di sabato 26 novembre.
E’ uscito il notiziario di “Un ponte per”.
Nel numero di novembre: Non c’è sicurezza senza pace. Karrada è nostra, Bagdad è nostra. Costruire convivenza con i giovani. Un fumetto per raccontare l’altro Iraq. La prossima emergenza umanitaria. Difendere chi difende i diritti umani. Rivoluzioni violate. Superare le frontiere con l’educazione. C’era una volta un principe…
Tutte insieme contro la violenza maschile sulle donne.
Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il 26 novembre tutte a Roma a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione. Il femminicidio è solo l’estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. La libertà delle donne è sempre più sotto attacco. (continua)
Il quattro novembre non festa ma lutto.
Quest’anno l’iniziativa delle commemorazioni nonviolente del 4 novembre è promossa col motto “Ogni vittima ha il volto di Abele”
Clicca qui l’editoriale di Peppe Sini.
Sono da poco tornato dalla missione in Ucraina e mi appresto sabato prossimo a partire per il Nord Caucaso.
La missione è stata tanto breve, quanto complessa, ma si è riusciti ad assicurare un pasto pulito per tutto l’anno scolastico a circa 200 bambini che vivono nella provincia contaminata di Polesie ai confini con la zona di esclusione di Chernobyl. (continua)
“Mondo in cammino” è una associazione unica nel panorama del volontariato: dà voce alle voci dei più deboli.
Tera e Aqua con il No ambientalista.
Se clicchi qui: Tera e Aqua di ottobre-novembre 2016 con un ottimo intervento di Enzo Di Salvatore (Coord.naz No Triv) sul nostro NO ambientalista al Referendum e uno di Francuccio Gesualdi (C.Nuovo Mod.di Sviluppo) sui motivi politico-economici (la “crescita”) della Riforma costituzionale. Poi Cansiglio (13.11), Gaia Fiera (24 e 25 .10 scorsi) No Gpl a Chioggia e inceneritori a Marghera e Monselice, la soluzione alle Grandi Navi in bocca di porto del Lido, ecc.
“La nonviolenza è in cammino”
Direttore responsabile: Peppe Sini.
In questo numero:
1. Il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico 2. “Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo” 3. Quattro novembre 2016: non festa, ma lutto. 4. “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.5 Al referendum votiamo No al golpe continua
Diamo voce alla pace.
Domenica 9 ottobre 2016 decine di migliaia di persone, famiglie, studenti, scuole, associazioni ed Enti Locali daranno vita ad una straordinaria Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità. Se non puoi venire, partecipa alla Marcia 2.0. Clicca qui
No Muos No-F35 contro tutte le guerre.
Biciclettata, merenda al sacco e presidio 2 ottobre Cameri – Novara. Ore 14 stazione FS di Novara e piazza Dante di Cameri – Ore 15 verso aeroporto di Cameri.
Clicca qui il volantino dell’iniziativa di pace.
Sostieni la campagna per l’uscita dell’Italia dalla NATO, per un’Italia neutrale.
Attuare l’articolo 11 della Costituzione. Ad una alleanza a comando USA, che non è difensiva bensì impegnata in guerre in tutto il mondo magari sotto il pretesto di “interventi umanitari“, l’Italia destina alla spesa militare 72 milioni di euro al giorno (in estensione a 100), sottratte alle spese sociali.
Clicca qui.
Fermare la strage di Stato e la devastazione della Sardegna.
La lotta avviata nel 1999 dal comitato antimilitarista Gettiamo le Basi, dalle famiglie sarde di militari e dalle associazioni nazionali di tutela dei militari, chiede: Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra. Evacuazione dei militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimomanno-Capo Frasca, Quirra . Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare. Risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti, Risarcimento del danno inferto all’isola. Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua;. Impiego delle risorse a fini di pace. Clicca qui il comunicato del Comitato sardo Gettiamo le Basi
Perchè il Movimento Nonviolento non partecipa alla Marcia Perugia-Assisi 2016.
Secondo Mao Valpiana (clicca qui), perchè essa non affronta quanto di drammatico e disastroso
sta accadendo oggi in Siria, in Iraq, in Libia, in Afghanistan e in decine di altre zone del mondo,
con una comunità internazionale impotente o complice, dentro una nuova corsa agli armamenti.
160 Comuni, Province e Regioni parteciperanno alla Marcia PerugiAssisi E il tuo Comune che fa?
160 sono i Comuni, le Province e le Regioni che hanno aderito alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità del prossimo 9 ottobre. Controlla se il tuo Comune è nella lista degli aderenti. Se non lo trovi, chiedi al Sindaco, agli assessori e consiglieri di aderire e partecipare insieme a te alla Marcia PerugiAssis
Clicca qui Flavio Lotti.
La grande stampa non ha dedicato un rigo alla buona novella della messa al bando delle armi nucleari.
La più importante conquista del pacifismo mondiale è in dirittura d’arrivo. Clicca qui
Filosofia per la Nonviolenza come condotta di vita, di Mao Valpiana.
Clicca qui per l’ultimo numero della rivista “Azione non violenta”
Marcia PerugiAssisi. E il tuo comune che fa?
Controlla se il tuo Comune è nella lista degli aderenti. Se non lo trovi, chiedi al Sindaco (clicca qui), agli assessori e consiglieri di aderire e partecipare insieme a te alla Marcia PerugiAssisi. Clicca qui.
Libia. Resistiamo alla guerra. Non lasciamoci coinvolgere! Fermiamola.
Dicono che stanno combattendo lo stato islamico, invece, come ha denunciato nei giorni scorsi anche papa Francesco, la terza guerra mondiale è in corso: una guerra a pezzi combattuta per interessi, per i soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli.
Clicca qui il Comitato promotore Marcia PerugiAssisi.
Clicca qui Alex Zanotelli su il Fatto “Su Sirte basta bugie. E basta guerre. Appello al risveglio pacifista”.
Basta violenze! Il Cairo, Bagdad, Aleppo, Dacca, Nizza, Fermo, Istanbul, Gerusalemme, Andria, Giuba, Varese, San Teodoro, Baton Rouge,..
Dobbiamo reagire! Ogni giorno, atti di guerra e di terrorismo, violenze contro le donne, violenze in famiglia e nelle nostre città, atti di razzismo, di intolleranza, di bullismo, cyberbullismo e omofobia contro gli immigrati, le persone con disabilità. Dietro a queste violenze ci sono molte cause e molte responsabilità. Ciascuno di noi faccia i conti con le proprie responsabilità. Aiutaci ad aprire un grande dialogo sulla violenza e le tante guerre che continuano a terrorizzare il mondo, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime. Il 9 ottobre 2016 organizziamo assieme una grande Marcia della Pace e della Fraternità. Da Perugia ad Assisi. Invia subito la tua adesione al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi Tel. 075/5736890 – cell. 335.6590356 – fax 075/5739337 – email segreteria@perlapace.it
www.perlapace.it
E’ uscito il numero di maggio-giugno 2016 di “Azione nonviolenta”.
Rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964. Clicca qui.
100 giorni per la pace. Aiutaci ad organizzare la grande marcia PerugiAssisi.
Il 9 ottobre riuniamo tutti gli operatori di pace, raduniamo le forze sparse e le energie positive, che in Italia, in Europa e nel mondo hanno deciso di non rassegnarsi. Clicca qui.
Il 2 maggio a Roma per la libertà di espressione e i diritti umani.
A partire dalle 10 e fino alle 13 presidio davanti alle ambasciate di Iran, Egitto e Turchia.
Clicca qui il programma
5000 giovani contro i muri e l’indifferenza.
Dalla Grande Guerra alla Grande Pace. Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo. Clicca qui il programma
Dopo le stragi di Bruxelles. 7 idee per fare pace in tempo di guerra.
Cosa vuol dire “siamo in guerra!”? Per questa “guerra” bombe e cacciabombardieri, missili e portaerei sono inutili e inutilizzabili. Ogni volta che li usiamo estendiamo e radicalizziamo le basi del terrorismo. Quindici anni di “guerra al terrorismo” hanno prodotto risultati disastrosi. Dobbiamo smettere di buttare i nostri soldi per fare cose sbagliate e inconcludenti. E’ ora di cambiare decisamente strada. Smettere di fare la guerra non è un moto di pace ma la vittoria del buon senso.
Clicca qui Flavio Lotti
Il picco anomalo della mortalità 2015.
Mai visti tanti decessi dalla II guerra mondiale. Quali le ragioni? Colpa della crisi economica e delle disuguaglianze sociali? Dei tagli alla sanità? Dell’inquinamento atmosferico? Del clima? I dati sulle morti sono il più importante macroindicatore dello stato di salute di una popolazione, al fine di programmare interventi di prevenzione tempestivi e soprattutto per potenziare la prevenzione primaria. Clicca qui.
Siamo alla vigilia di un’altra guerra contro la Libia, “a guida italiana” questa volta.
Se c’è un popolo che la Libia odia, siamo proprio noi che, durante l’occupazione coloniale, abbiamo impiccato o fucilato centomila libici. A questo dobbiamo aggiungere la guerra del 2011 contro Gheddafi per “esportare la democrazia”, ma in realtà per mettere le mani sull’oro ‘nero’ di quel paese. Come conseguenza, abbiamo creato il disastro, facendo precipitare la Libia in una spaventosa guerra civile, di tutti contro tutti, dove hanno trovato un terreno fertile i nuclei fondamentalisti islamici. Con questo passato, abbiamo, noi italiani, ancora il coraggio di intervenire alla testa di una coalizione militare?
Alex Zanotelli propone una mobilitazione nazionale contro le guerre: clicca qui.
L’1% degli abitanti è più ricco di tutto il 99% messo insieme: non possono migliorare nè clima nè pace.
53 uomini e 9 donne posseggono metà del pianeta: una ricchezza pari a quella di 3 miliardi e 600 mila persone. In Italia l’1% possiede il 23,4% del patrimonio. Le disuguaglianze stanno aumentando: negli ultimi 5 anni i più ricchi hanno accresciuto la ricchezza del 44%, i più poveri diminuita del 41%. Perfino negli USA negli ultimi 25 anni lo stipendio medio è cresciuto del 10% contro il 1.000% di un amministratore delegato. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, l’ambiente distrutto: inevitabilità del sistema capitalistico.
Clicca qui Andrea Baranes “Il mondo in mano all’1% dei super miliardari”.
Il 16 gennaio manifestiamo contro la guerra e la partecipazione italiana alla guerra.
Clicca qui gli obbiettivi delle manifestazioni per il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, dal ritiro immediato delle missioni militari in scenari di guerra, al taglio netto delle spese militari, all’uscita dalla Nato ecc.
Medicina Democratica chiede il superamento della Nato.
A partire dall’uscita dell’Italia da questo organismo guerrafondaio, sorgente di “errori” alla base del perseguito “caos” attuale in cui il terrorismo è solo l’ultimo dei frutti.
Clicca qui il documento del Congresso nazionale.