Categoria: Pace Nonviolenza
Lettera a collettivi, associazioni, cooperative, Ong, reti…
Questa settimana si sono aggiunte Arcs Culture Solidali, A Sud, Attac Italia. Ecco l’elenco aggiornato delle adesioni collettiva – che si affiancano alle oltre 200 singole – alla campagna promossa dalla redazione di Comune Partire dalla speranza e non dalla paura. Chi si aggiunge? Acmos (To), AltraMente (Rm), Anpi Crescenzago (Mi), Archivio Memorie Migranti (Rm), Arcs Culture Solidali (Rm), A Sud (Rm), Attac Italia (Rm), Arci Solidarietà (Rm), Carteinregola (Rm), Centro di accoglienza di Vicofaro (Pt), collettivo redazionale di elèuthera (Mi), Fairwatch (Rm), Comunità brasiliana (Rm), Comunità delle Piagge (Fi), Cric (RC), Donne in nero (Na), Folias cooperativa sociale (Monterotondo/Rm), Gordiani in comune spazio sociale (Rm), Gridas (Na), Liberi Sogni cooperativa sociale (Cascina di Rapello/Lc), Mag2 (Mi), Mediterranea Saving Humans (Bo), Mondeggi Bene Comune (Mondeggi, Fi), Un ponte per… (Rm), Rete delle comunità solidali Recosol (Carmagnola/To), Reorient (Rm), Vivi i tuoi sogni (Fi), Yabasta!-Nova Koinè-SmallAxe rete (Scisciano/Na), ZaLab (Rm)
Giustizia ecologica e giustizia sociale.
Per la pace e la nonviolenza.
Un bilancio di guerra.
Organizziamo assieme la più grande Marcia della Pace della storia.
L’Occidente non vuole vedere i tormenti che esso infligge a popoli interi.
Guerra in Ucraina, ecco le drammatiche immagini dei rastrellamenti.
Il Sudan è il disastro umanitario più grave del mondo, ma a quasi nessuno importa.
Perchè il mondo dà appena una occhiata ad una guerra che sta uccidendo decine di migliaia di persone, che ha sfollato più di 10 milioni di persone e che minaccia di divorarne altri 13 milioni attraverso la carestia? Perchè sono vite di negri? e i negri non contano? Clicca qui.
Il “Piano della Vittoria” di Zelenskyj spinge la Nato alla guerra diretta contro la Russia contro la Russia. idiozia o pazzia.
Idiozia di un megalomane o pazzia dell’Occidente? Clicca qui.
Tour in Italia degli obiettori di coscienza israeliani e palestinesi.
Vengono da Israele e Palestina, dove il diritto internazionale viene calpestato, per rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza! Lavorano insieme e rifiutano la guerra, l’esercito, le armi, l’odio.
Sofia Orr e Daniel Mizrahi (israeliani, hanno rifiutato armi e divisa, sono obiettori di coscienza e per questo reduci dal carcere), Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer (palestinesi, sono attiviste nonviolente e difendono i diritti umani, contro l’occupazione) sono quattro testimoni di pace che credono nel dialogo e lavorano insieme, come “gruppo misto” israelo-palestinese, e rappresentano due importanti movimenti: Mesarvot (una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio), e Community Peacemaker Teams – Palestina (CPT) (sostiene la resistenza di base nonviolenta guidata dai palestinesi contro l’occupazione israeliana). (Clicca qui)
Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione.
Il cavallo di battaglia dei movimenti neofascisti o neonazisti.
Ottenuta la maggioranza in parlamento (59%) con una minoranza di voti (44%) e di elettori (28%) la destra ha iniziato un attacco sistematico alla Costituzione. Si chiama Pupulismo penale (clicca) ed è un cavallo di battaglia dei movimenti neofascisti o neonazisti in crescita in tutta Europa, non solo in Italia. In Italia il disegno di legge sulla sicurezza è un passo indietro pericoloso e grave per la democrazia e per i diritti. Emblematico è il rinvio della detenzione delle donne in stato di gravidanza e delle mamme con bimbi di età inferiore a un anno. Ma ben 24 reati sono introdotti in molti casi per circostanziare e punire più gravemente fatti già previsti dal Codice penale. Per esempio, la commissione di reati in stazioni o aeroporti. O l’occupazione di immobili destinati a domicilio altrui. Ovvero con l’introduzione di nuovi reati idonei a comprimere gli spazi di democrazia costituzionale, colpendo manifestazioni collettive pacifiche. Esempio reati di cosiddetto blocco stradale o ferroviario e soprattutto di resistenza “anche passiva” a ordini dell’autorità nelle strutture penitenziarie e in quelle di trattenimento dei migranti ecc.
Campagna di Obiezione alla guerra.
Chi può fermare il genocidio palestinese.
Preparare rifugi antiatomici in Veneto, Toscana, Sardegna?
Vladimir Putin: “Missili occidentali ad alta precisione e a lungo raggio possono colpire solo usando satelliti e militari Nato. Questo significherà che i paesi della Nato sono in guerra con la Russia. Riceverebbero adeguata risposta”. (Continua)
Cioè, se dovesse accadere il peggio, difficilmente le armi russe comincerebbero con il colpire il Kentucky, il Minnesota e la Virginia. Bensì, Veneto, Toscana, Sardegna eccetera (dove sono le Basi Usa) sono obiettivi più vicini e più urgenti da eliminare. Clicca qui.
Terza Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza.
World March for Peace and Nonviolence, la marcia mondiale per la pace e la nonviolenza partirà il 2 ottobre da San Josè, in Costa Rica, per farvi ritorno il 5 gennaio. Tante anche le tappe in Italia! Per scoprirle clicca qui.
L’Italia verso uno scontro globale e una guerra nucleare.
Il mondo sull’orlo di un precipizio.
Marcia della pace e della solidarietà.
Clicca qui il programma e come aderire.
Quando i morti in guerra diventano “troppi”.
Chi pagherà l’attacco alla Russia e perchè è stato organizzato.
Disertori e renitenti: testimonianze dall’Ucraina.
PeaceLink ha deciso di dare voce a questi uomini, raccogliendo le loro testimonianze e i loro video sulla piattaforma Sociale.network. Un gesto importante per far conoscere al mondo le ragioni che spingono tanti giovani a ribellarsi a un conflitto che considerano ingiusto e inutile.
Vuoi vedere, ascoltare e leggere le loro storie? Clicca qui.
Appello alla mobilitazione contro l’installazione dei nuovi euromissili.
Come potrete leggere nel testo completo all’indirizzo https://www.peacelink.it/
Pensano solo a fare la guerra.
Non hanno un piano di pace
Violano il diritto internazionale
Vogliono chiudere l’Onu
Vogliono installare nuovi missili nucleari in Europa
Vogliono dividere l’Italia
Vogliono aumentare le spese militari
Ci stanno impoverendo
Ci vogliono silenziare
Chiamata alla
Mobilitazione Straordinaria
Contro la follia bellicista
Contro la corsa al riarmo
Contro tutte le stragi impunite
Contro il cambiamento climatico
Contro l’informazione a senso unico
Contro la censura
Assisi
Sabato 21 settembre 2024
È tempo di fare pace
Ricostruiamo insieme
una coscienza, una cultura e una politica di pace
che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta
Nella Giornata Internazionale della Pace
diamo avvio ad una
Mobilitazione Straordinaria
Non per un giorno ma per un anno.
L’olocausto atomico a portata di mano.
Per la pace, alleanza possibile tra papa Francesco e Trump?
Premio Nobel per la Pace detenuta in Iran.
La pace realismo di un’utopia.
Notiziario dell’Accademia Apuana della Pace.
Il notiziario settimanale, oltre ad essere un servizio di informazione sulle diverse iniziative promosse dalle associazioni, è anche uno spazio aperto per condividere pensieri, documenti, riflessioni, proposte, ma anche suggerimenti di letture, recensioni… sui temi della pace, della nonviolenza, della giustizia, della solidarietà, dei diritti…
Chiunque voglia dare il proprio contributo deve solo farlo pervenire alla Redazione del Notiziario chiedendone la pubblicazione sul notiziario. Per ricevere il notiziario o inviare articoli da pubblicare scrivere una email alla Redazione del Notiziario: notiziario@aadp.it
Un mondo di sfollati.
Due anni di massacri che si dovevano evitare.
Manifestazione a Mestre contro gli inceneritori.
La protesta contro la costruzione di due impianti in uno dei siti più contaminati d’Italia. In piazza 5.000 manifestanti e decine di associazioni. Clicca qui.
Controindicazioni di voto.
Alcuni tra i nostri 39.922 lettori ci hanno criticato o addirittura contestato la posizione pacifista “Fuori Italia dalla Nato. Fuori la Nato dall’Italia”, (Vota: Fuori l’Italia dalla Nato. – RETE Ambientalista (rete-ambientalista.it)) che gli antimilitaristi e i nonviolenti, tra i quali in occidente includiamo il Papa (l’attuale), estendono alla “Rinuncia delle forze armate” (24 paesi nel mondo non posseggono un esercito).
Mittente: borghetto_c@….
Uscire dalla Nato, perché secondo voi porta le guerre? Peccato che l’Ucraina sia stata attaccata proprio perché NON NATO. La pace è una cosa bellissima, chi non la vorrebbe? Purtroppo, come il matrimonio, ha un difetto: per farlo, occorre essere in due. E finché ci saranno vicini di casa bellicosi, ci sarà la necessità di difendersi. Il disarmo unilaterale non è pacifismo ma SUICIDIO. Perfino la neutralissima Svizzera, che non fa guerra da 5 secoli, ha un esercito, e pure bello potente. Saranno mica dei pazzi pure loro? Non saper distinguere tra i sogni, i desideri e la cruda realtà è assai grave e molto infantile… Personalmente sono amante della pace, sicuramente non filoamericano e da sempre ecologista ma anche REALISTA. Certi vaneggiamenti li lascio a chi crede ancora a Babbo Natale… PS non perdere tempo a rispondermi, perché metterò nello spam le vostre lettere.
Mittente: antonella.nappi@….
Vota pace terra dignità per cominciare, per l’utilità. Chi troppo vuole nulla stringe!
Mittente: giacasarino@….
STRONZI DI MERDA; TUTTO PER TIRARE LA VOLATA A I VERDI DI BONELLI: VERGOGNATEVI
Mittente: m.torcinovich@…..
Ma per carità…….neanche per idea!!!
Mittente: Angelo Gaccione latoestremo@….
A proposito di Nato ci siamo anche noi e non siamo pochi.
C’è una componente molto ampia fra quanti hanno deciso di votare Pace Terra Dignità, noi di “Odissea” fra questi, che come primo atto vuole fermare l’invio di armi e frenare il massacro e i guerrafondai. E che pretende l’uscita del nostro Paese dalla Nato, considerando l’esistenza di questa alleanza il principale fomentatore di conflitti, il pericolo maggiore per la Pace.
https://libertariam.blogspot.
Mittente: cristinafranchini@….
Dove e quando Santoro ha detto quello che scrivete?
Mittente: calimaniluisa@….
OGGI la NATO è diventato il pericolo pubblico numero uno per l’Italia, per l’Europa, per il Mondo . Voglio ricordare a tutti che Sinistra Italiana è stata l’unica a votare in Parlamento fin da subito contro le armi all’Ucraina.
Mittente: giacomobarra@….
Caro Lino, Vi seguo sempre con molta attenzione e affetto. Però permettimi di dirti che non sono d’accordo sulle tue considerazioni sul Movimento “Pace,terra e dignità” di Michele Santoro. In tutte le cose occorre un minimo di strategia. Parlare adesso di uscita dalla Nato, con una guerra in corso, vorrebbe dire essere attaccati immediatamente da tutti, con l’accusa di favorire la Russia. Penso che tu questo possa comprenderlo. Un passo alla volta, perchè se mettiamo nel programma elettorale troppe cose, si finisce poi per non fare niente. Pensiamo a fermare la guerra in Ucraìna, e sarebbe già tanto. E poi, scusa, ma chi si dovrebbe votare? I Verdi, che ormai sono dei venduti al sistema? Tarquinio, che per carità ha idee condivisibili, ma è candidato in un partito che è una fogna? Oppure Marco Rizzo, che fa dichiarazioni roboanti, da ideologia anni ’70, e poi scompare? E non mi dirai che Fratoianni sia una alternativa da prendere in considerazione. Appoggiamo Michele Santoro, dunque, che è l’unico che può riportare un poco di delusi al voto. E far sentire nel Parlamento Europeo una voce pacifista. Con simpatia. Giacomo
E tu chiamali antimilitaristi, o solo pacifisti, o solo ecologisti.
Dopo le elezioni si riparlerà di leva obbligatoria.
In merito alla Terza Guerra mondiale, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius (fonte Rainews: “Dobbiamo essere in grado di affrontare una guerra entro il 2029. In uno scenario serio abbiamo bisogno di donne e uomini in grado di difendersi e che possano difendere questo Paese. Perciò ritengo necessarie nuove forme di servizio militare e presenterò presto delle proposte anche per quanto riguarda le forme di obbligatorietà”.
Anche in Italia nel governo si parla (proposta Matteo Salvini) di ripristinare la leva obbligatoria: non si capirebbe perché in quanto (pre elettoralmente) si esclude di inviare truppe insieme alle armi in Ucraina. Comunque, per ora, il ministro degli esteri della difesa Guido Crosetto, a differenza di quello francese, si mostra impaurito dal portavoce russo Alexander Makogonov: “Se i vostri soldati, i vostri specialisti, i vostri istruttori saranno mandati sul suolo ucraino perché possano addestrare i soldati ucraini per attaccare meglio e uccidere i russi, naturalmente saranno un obiettivo legittimo”.
Dello stesso avviso di Crosetto appare il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, candidato d’immagine alle Europee, per le quali non nasconde l’ambizione di guidare il vertice della Commissione europea, coi suoi circa 40 mila euroburocrati, formalmente indipendente, ma da decenni lottizzata da governi, partiti e lobby economico-finanziarie (è un candidato ideale in quanto l’ex monarchico e dunque portavoce di Berlusconi è stato eurodeputato per 36 anni senza che se ne accorgesse nessuno).
Pistorius, a sua volta, deve essere un po’ in confusione nei suoi timori del… ripetersi dell’invasione da parte della Russia: nel giugno 1941 fu Hitler a invadere fino a Mosca e non viceversa, semmai alla Russia costarono 29 milioni di morti prima che l’Armata Rossa raggiungesse nel 1945 Berlino e liberasse il mondo dalla Germania al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Vota: Fuori l’Italia dalla Nato.
Anzi, fuori la Nato dall’Italia. La parola d’ordine, lo slogan, il caposaldo della dottrina, insomma, apparteneva per decine di anni al Movimento pacifista e antimilitarista. Che però l’ha opacizzato.
Un principio molto semplice: l’Italia non ha conflitti territoriali con nessuno e nessuno li ha con l’Italia, men che meno per giustificare una guerra. Un principio molto semplice: se non deteniamo in territorio italiano armi e basi, peraltro costosissime: sulle spalle di sanità e scuola, armi e basi peraltro altrui: USA, peraltro nucleari: dunque non difensive bensì offensive, noi non rischiamo l’abbattersi di armi, peraltro atomiche, a distruggere il territorio italiano. Dunque, il principio pacifista è basato sull’utilitarismo: dottrina filosofica di natura etica secondo la quale il bene si identifica con l’utile.
L’appartenenza alla Nato non è mai stata utile bensì pericolosa: guerra fredda USA-URSS, ma “obbligata” a Yalta dalle “sfere di influenza” dei vincitori e dalla divisione in blocchi: Stati satelliti nella “NATO” per difendersi dagli Stati satelliti del “Patto di Varsavia”, o viceversa. Questo “obbligo”, a cui si erano sottratti Paesi neutrali: in Europa: Svizzera, Austria, Irlanda, Norvegia, Svezia, ecc., sarebbe caduto con la caduta del muro di Berlino. Invece, allo scioglimento del Patto di Varsavia non è seguito lo scioglimento della Nato, che addirittura, su input Usa, ha spinto l’Italia in giro per il mondo a sacrificare le vite dei propri soldati in guerre (sanguinose) niente affatto difensive: Guerra del Golfo, due Guerre in Jugoslavia, Guerra in Somalia, Guerra in Afghanistan, due Guerre in Iraq, Guerra in Libia (a prescindere dalle “missioni” in Libano, Albania, Niger…).
La guerra condotta per procura sulla pelle dell’Ucraina, sarà l’ennesima guerra USA-NATO perduta, così da concludersi peggio di come poteva essere evitata: con un accordo di neutralità dell’Ucraina e cessione dei suoi territori russofoni. Cioè, auguriamoci, come fu nel 1962, senza terza guerra mondiale e nucleare, senza i missili nucleari americani lanciati dall’Italia sull’immensa Russia e i missili russi sganciati sulla minuscola Italia. Questa prospettiva, sempre incombente, è evitabile denuclearizzandoci, smilitarizzandoci almeno del peggio, della Nato.
Però, a gridare “Fuori l’Italia dalla Nato, fuori le basi Usa dall’Italia” non si stanno sentendo molto le voci del Movimento pacifista, nessuna nei partiti. L’unica voce a beccarsi del “putiniamo”, è quella di Marco Tarquinio: giornalista, ex direttore del cattolico L’Avvenire, il quale pur si accontenta di chiedere lo scioglimento della Nato in favore di una partnership paritaria tra Europa e Stati Uniti. Una voce che pare isolata nel can can elettorale europeo, con Tarquinio circoscritto in una candidatura da indipendente nelle liste di un PD… che dice e fa il contrario.
Esempio. Alla domanda se l’Italia debba uscire dalla Nato o se la Nato vada sciolta, Michele Santoro (“Pace, terra e dignità”) risponde: “In questo momento non possiamo rinunciare alla nostra difesa, in questo momento la Nato è necessaria. Per quanto io sia favorevole in futuro a un superamento dell’Alleanza, nel momento in cui c’è una guerra non possiamo disarmarci unilateralmente. Quando ci saranno condizioni di sicurezza reciproche per tutti, Europa e Italia incluse, si potrà riprendere il discorso del disarmo e il superamento delle attuali alleanze militari“. Secondo Santoro, in questo momento la Nato è necessaria per fare la guerra alla Russia.
Un appello urgente alle persone impegnate per i diritti umani.
Il G7 dell’economia di guerra.
Le bandiere palestinesi alla Festa di Liberazione.
Ho letto con interesse quanto scritto, ma non mi è chiaro quale posto
hanno le bandiere palestinesi nel celebrare il 25 aprile dato che non
hanno nulla a che vedere con la liberazione dal nazifascismo e che,
strano non venga mai ricordato, gli arabi della Palestina mandataria
erano alleati di Hitler.
Mi chiedo se la strumentalizzazione politica annotata nell’ultima parte
dell’articolo debba essere vista proprio nella presenza palestinese che
con questa storia non ha niente a che fare. Certo sarebbe interessante
coinvolgere popoli che stanno cercando l’indipendenza come i curdi, gli
armeni i saharawi, per farne solo alcuni esempi.
Disponibile al dialogo e al confronto, ringrazio per avermi permesso
questa riflessione.
Cordiali saluti.
Silvia Guetta PhD
Associate Professor in General and Social Pedagogy
– _Member of Italian Delegation IHRA_ (International Holocaust
Remembrance Alliance)
– _Director of Post-__Academic Course of Holocaust Education_ UNIFI
_- Associate Member of _ _UNESCO Transdisciplinary Chair in Human
Development and Culture of Peace- UNIFI_
– _Member of Kindness Network – Municipality of Florence_
Department of Education, Languages, Intercultures, Literatures and
Psychology
University of Florence
via Laura, 48 – 50121 Florence (Italy)
W obiettori russi, bielorussi, ucraini, israeliani e palestinesi.
Nella giornata internazionale dell’Obiezione di coscienza, il Movimento Nonviolento rilancia la Campagna di Obiezione alla guerra a sostegno degli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori, russi, bielorussi, ucraini, israeliani e palestinesi, per i quali chiediamo che l’Europa apra loro le porte e li accolga con il riconoscimento dello status di rifugiati politici. Chiediamo anche a tutti gli italiani, uomini e donne, giovani e adulti, di sottoscrivere la Dichiarazione di Obiezione di coscienza, per dire no alla chiamata alle armi e ottenere l’istituzione dell’Albo degli obiettori di coscienza che non possono essere richiamati per la guerra, ma che vogliono difendere i principi costituzionali con la difesa civile non armata e nonviolenta. Il modulo da compilare si trova sul sito azionenonviolenta.it
Non uccidere rispetta la vita.
La prima volta.
E’ passato un quarto di secolo da una guerra che, con l’Italia in prima fila, ha fatto segnare molti terribili primati: la prima combattuta fra nazioni europee dalla fine del conflitto mondiale; la prima volta che si procedeva a un’applicazione selettiva dei diritti; la prima volta che la «sinistra» (D’Alema Mattarella) andava a bombardare a casa d’altri. Le «operazioni aeree nella Repubblica federale di Jugoslavia» (secondo il comunicato ufficiale della Nato), sono avviate la sera del 24 marzo 1999. Decisivo il supporto dell’Italia che offre tutto, aerei, basi, propaganda. E pazienza per la Costituzione (non è vero Mattarella?) Nessun mandato da parte del Consiglio di sicurezza Onu. Clicca qui un ricordo.
Free Leonard Peltier.
Con l’avanzare dell’età le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono fatte sempre più precarie, occorre in questi mesi estendere ed intensificare l’impegno per la liberazione del nostro fratello e compagno di lotte in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della Madre Terra. Facciamo sentire alla Casa Bianca la corale richiesta di ogni persona di buona volontà, di ogni associazione democratica, di ogni istituto orientato al bene comune. Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo innocente, sia liberato un generoso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, sia liberato un nativo americano che continua la lotta di Toro Seduto e di Cavallo Pazzo per la libertà del suo popolo e di tutti i popoli oppressi, sia liberato un uomo coraggioso che continua la lotta di Mohandas Gandhi e di Nelson Mandela per la verità e la giustizia, per la dignità umana, per il bene comune dell’umanità. Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato il nostro fratello Leonard Peltier. Contro tutte le stragi e le uccisioni. Per la vita, la dignità e i diritti di ogni essere umano. Per il rispetto e la difesa dell’intero mondo vivente. Clicca qui.
Libertà per la Premio Nobel per la pace Narges Mohammadi.
Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l’abolizione della pena di morte. Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignità umana di tutti gli esseri umani. Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque. Cessi l’oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinchè a Narges Mohammadi sia restituita la libertà e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte. Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinchè a Narges Mohammadi sia restituita la libertà e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte. Chiediamo al Segretario Generale e all’Assemblea Generale dell’Onu di premere sul governo iraniano affinchè a Narges Mohammadi sia restituita la libertà e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo a tutte le persone di volontà buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignità umana, a tutti i mezzi d’informazione impegnati per la verità e la giustizia, d’impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
“Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo
La guerra imposta o sostenuta da governi che la fanno fare agli altri.
Papa Francesco, unico tra i Grandi della Terra – ma anche tra molti dei tanti minuscoli che si pretendono Grandi – continua a chiedere e a ingiungere di negoziare, cioè di uscire dalla logica della guerra, dall’alternativa tra vittoria e resa. La bandiera bianca non significa resa, ma non sparate perché io non sparo. Cessiamo il fuoco! Ma negoziare non si può se non avvolgendo all’indietro il nastro del tempo, cercando onestamente di capire come si è arrivati a tutto questo. Vale per l’Ucraina come vale per Israele. Non c’è e non ci sarà nessuna vittoria per le vittime della guerra, che saranno sempre di più, da entrambe le parti, mano a mano che la guerra si protrae. E non c’è né ci sarà alcuna resa per quanti si adoperano per salvare le condizioni della propria sopravvivenza e di una vita decente. (continua)
Non alza bandiera bianca chi fa la guerra con le vite altrui.
“Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore. Il più forte è chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca. La parola negoziare è coraggiosa. Non è una resa. Se vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, devi avere il coraggio di negoziare. Sì, hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia il mediatore. Nella guerra in Ucraina ce ne sono tanti. La Turchia, altri… E io sono qui… La guerra è una pazzia… C’è chi dice: è vero, ma dobbiamo difenderci. E poi ti accorgi che hanno la fabbrica degli aerei per bombardare gli altri. Difendersi no: distruggere… C’è sempre qualche situazione geografica o storica che provoca una guerra… Può essere una guerra che sembra giusta per motivi pratici. Ma dietro una guerra c’è l’industria delle armi che significa soldi. Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto: tutte finiscono con l’accordo”. Possibilmente prima del martirio di questo popolo.
Ogni guerra è un crimine.
L’organizzazione di volontariato S.M.I.PS Scienza Medicina Istituzioni Politica Società ci prega di diffondere: clicca qui.
Chiamata al disarmo dalle scuole di Genova.
Un messaggio di pace per il futuro.
Un padre (carrista russo) risparmia il figlio (carrista ucraino) sul campo di battaglia: la storia incredibile raccontata da Adnkronos clicca qui. Il gesto del carrista russo è un messaggio di pace e di umanità che ci fa riflettere sull’assurdità della guerra e sulla necessità di trovare una soluzione diplomatica al conflitto.