Medicina democratica continua a chiedere una indagine epidemiologica sui lavoratori e i cittadini a rischio passato e presente di Fabbricazioni Nucleari.‏

Mentre a Bosco Marengo la sindaco Lamborizio spende in lampadine e asfalto i soldi Cipe per il suo assenso al deposito atomico di Fabbricazioni Nucleari, più seriamente il Consiglio comunale di Trino approva un progetto di collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale per uno “screening” della popolazione locale sulle malattie derivanti dalla radioattività della ex Centrale. Nella raccolta dati mobilitati medici di famiglia, Asl, associazioni ambientaliste e tutti i cittadini.  

Fabbricazioni nucleari: una spada di Damocle.

E’ sempre giacente il nostro ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito di Bosco Marengo, un rischio di catastrofe incombente per il territorio alessandrino avallato dai concittadini Lamborizio (sindaco) e Cavallera (assessore regionale). Si torna a parlare del deposito unico nazionale, quello che dovrebbe accogliere tutte le scorie nucleari italiane. Che resta fantomatico. Il governo (Ispra, Sogin) ha infatti rinviato ulteriormente a marzo l’esame dell’individuazione del sito, secondo un iter che non pare avere mai fine. Rinviati anche i risultati dell’indagine epidemiologica nazionale (Istituto superiore della sanità) che peraltro non sembra comprendere Bosco Marengo.

Senza occupazione e salario ma con tante scorie nucleari.

La residua pattuglia di dipendenti (13) di Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo è rimasta addirittura senza stipendi, pur essendo dipendenti pubblici per quanto praticamente inattivi. Rischiano di essere anche essi trasferiti a Saluggia. A Bosco Marengo resteranno solo le scorie nucleari. E’ grazie ai compaesani, come Angela Lamborizio sindaca e Ugo Cavallera assessore regionale, se in un vulnerabilissimo capannone sono
in-custodite a tempo indeterminato scorie radioattive pari 132 chili di uranio, con pericolo perenne di catastrofe nucleare per attentato terroristico, incendio, caduta di aereo, di meteorite ecc. Ci rimane la speranza nel ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo economicamente intrapreso grazie ad una entusiasmante sottoscrizione popolare e con l’aiuto di Beppe Grillo.

Chiare fresche dolci acque…‏

Dalla “piscina” della centrale nucleare di Saluggia si verificano perdite di materiali con contenuti radioattivi che mettono in continuo allarme l’Acquedotto del Monferrato. Tant’è che è stata rinnovata la convenzione (25 mila euro annue a carico dell’Acquedotto) di monitoraggio bimestrale dei pozzi di captazione. Bimestrale vuol dire che puoi bere tranquillamente acqua radioattiva per due mesi, che diventano quattro o sei o di più, prima che siano pronte le analisi, trasmesse alla Regione, valutate, discusse al Tavolo tecnico, approntate eventuale azioni ammesso che siano possibili.

nessun piano di sicurezza per i treni radioattivi

Passando spesso anche da Alessandria, il trasporto notturno di scorie nucleari verso la Francia per il loro riprocessamento è una prassi che deve cessare.
Non esiste di fatto alcun piano per tutelare le popolazioni per far fronte ad eventuali emergenze radiologiche.
Si pensi al rischio di catastrofe per incidente quando il solo sostare per un’ora a due metri da un treno radioattivo equivale a farsi 5 foto RX ai polmoni. Clicca qui.

la sindaco nuclearista di bosco marengo

Grande applauso della sindaco di Bosco Marengo, Angela Lamborizio, all’ultima balla raccontata dall’amministratore delegato della Sogin nel presentare il florido bilancio. Necchi ha raccontato la favola che il sito nucleare di Fabbricazioni Nucleari sarà consegnato “prato verde”, cioè privo di radioattività, entro il 2022. I rifiuti radioattivi saranno compattati in bidoni dentro il deposito vulnerabilissimo (attentati, incidenti, terremoti, incendi ecc.). E poi? E poi portati al sicuro nel deposito nazionale. Che non esiste, che non è in costruzione, che non è previsto che sia in costruzione. Ma la Lamborizio, che ha acconsentito al deposito a Bosco, finge di crederci e in prima fila applaude.

transita nell’alessandrino il treno nucleare

Il tam tam degli antinuclearisti ha fatto filtrare la notizia che forse la prossima settimana passerà per il Piemonte, diretto in Francia, un treno pieno di scorie nucleari. Questo trasporto, come gli altri fatti in precedenza, viene tenuto nascosto alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano,non ci informano sui rischi in caso di incidente. Clicca qui.

nucleare in piemonte: nuovi dati inquietanti

I dati ufficiali resi pubblici da ISPRA mostrano come il peso del nucleare pregresso gravi quasi tutto sul Piemonte, sia per quanto riguarda i rifiuti radioattivi giacenti, sia per quanto riguarda gli scarichi di radioattività in aria e in acqua. E poi ci sono i progetti di realizzazione di ben cinque nuovi depositi nucleari senza scadenza, mentre sono ricominciati i trasporti nucleari per il riprocessamento.
Clicca qui tabella inventario rifiuti radioattivi, delle sorgenti dismesse e del combustibile irraggiato.
Clicca qui tabella quantità radioattività scaricata negli effluenti liquidi e aeriformi.
Clicca qui il commento.

altra balla sul nucleare

Il ministro per lo sviluppo economico conta balle: entro il 2019 si conclude lo smantellamento della centrale nucleare di Trino Vercellese, le scorie sono temporaneamente stoccate nel sito in attesa di essere trasferite al deposito nazionale, nel 2024 l’area diventerà un prato verde, decontaminato. C’è un “piccolo problema”: del deposito nazionale ultrasicuro non c’è traccia. Come ben sappiamo noi per Bosco Marengo: dove c’è un vulnerabilissimo capannone come deposito “temporaneo”, contro il quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato.

lo sai che sei a rischio nucleare?

Lo sai che in Piemonte di notte passano treni pieni di scorie nucleari? Lo sai che questi trasporti continueranno sino alla fine del 2012? Lo sai che nei prossimi giorni, forse addirittura questa notte, passerà un treno nucleare? Lo sai che la Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni? Lo sai che – secondo questa legge – tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria? Probabilmente no. Non lo sai perché nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.
Clicca qui per saperne di più.

l’ignoranza dei sindaci, o è menefreghismo?

Denota una profonda ignoranza in materia, se non menefreghismo, la sindaco di Alessandria Rita Rossa quando rassicura -a posteriori- i concittadini che “non c’è nessun pericolo al passaggio dei treni che trasportano le scorie nucleari”. Se fosse vero, non sarebbero previste le misure eccezionali: convogli blindati, blocco del traffico ferroviario, squadre specializzate di pompieri e polizia, allerta di Prefettura, Ispra, Protezione civile, Asl ecc. piani di emergenza ed evacuazione. Il tutto senza informare la popolazione, che non ha neppure la possibilità di allontanarsi. Della stessa irresponsabilità di Rossa, le dichiarazioni del sindaco di Valenza Sergio Cassano. Abbiamo denunciato troppe volte, nel disinteresse politico generale e fra le complicità istituzionali, l’assenza di un deposito nucleare nazionale ultrasicuro, dove custodire per millenni queste scorie che vanno all’estero e poi ritornano. Ciò vale in particolare per il pericolosissimo capannone atomico di Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo, contro il quale è presente il nostro ricorso al Consiglio di Stato sostenuto da Beppe Grillo e da una grande sottoscrizione popolare.

firma l’iniziativa europea contro il nucleare

Pensando al deposito nucleare di Bosco Marengo (di cui nessuno dei candidati elettorali si è ricordato). Un nuovo strumento di democrazia diretta è nelle mani dei cittadini europei. Si chiama iniziativa dei cittadini europei (ECI) . Con un milione di firme, anche online – possono chiedere alla Commissione europea di proporre una normativa. Ed ecco la prima inziativa: una proposta di legge per mettere al bando l’energia nucleare in tutta l’Europa!
Firma qui

funghi avvelenati a bosco marengo

Senza farsi distrarre dal “fungo” atomico di Fabbricazioni nucleari, gli attivisti si preoccupano delle Centrali che come funghi proliferano a Bosco Marengo. In discussione al Tar il progetto presso la tenuta agricola San Michele. Dove a poca distanza è autorizzato l’impianto a biomasse da liquami di allevamento. Intanto a Quattrocascine sta per arrivare una centrale elettrica da 999 Kw sempre alimentata da letame.

a proposito dei depositi di bosco marengo

Continua la Rassegna Teatrale “Seduti dalla parte del torto”, Laboratorio Sociale via Piave 65 Alessandria, ingresso 5 euro. Venerdì 9 Marzo ore 21: Miles gloriosus ovvero morire d’uranio impoverito testo, drammaturgia, regia di Antonello Taurino musiche di scena Orazio Attanasio costumi Michela Battista

il teatro è più importante del deposito nucleare

La Carovana antinucleare è passata anche in Piemonte, con manifestazioni a Trino e Saluggia (il 7 e il 9 ottobre), ma non ha fatto tappa alle Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo. La nostra proposta di manifestazione è caduta nel vuoto. La vittoria del referendum ha posto la parola fine al rilancio delle centrali, ma la questione scorie nucleari resta aperta. Non sembra interessi molto agli alessandrini. I quali mostrano qualche interesse “culturale” per il teatro chiuso ma non per il libro presentato dalla Carovana: “La follia del nucleare” di Alfonso Navarra. Men che meno per il ricorsi pendenti al Consiglio di Stato o al Tribunale di Alessandria. Insomma, se la sbrighino le generazioni future. Tanto i Comuni (Bosco Marengo, Alessandria, Novi Ligure, Frugarolo, Pozzolo Formigaro) non hanno informato le popolazioni dei piani di emergenza nucleare
clicca qui per leggere un intervento di Alfonso Navarra

supplemento di indagini per fabbricazioni nucleari

MEDICINA DEMOCRATICA ha presentato al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Alessandria opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura in merito all’esposto del 9 luglio su Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, chiedendo un supplemento di indagini alla luce dell’attuale situazione di pericolo e delle modifiche post referendarie.
Clicca qui per leggere i termini dell’istanza.

ancora allarme bidoni radioattivi

Sono ancora lì dopo decine di anni le centinaia di bidoni di rifiuti radioattivi dimenticati dalle istituzioni nel deposito ex Controlsonic a Tortona. Ogni tanto i bidoni scoppiano, come i due nei giorni scorsi. Il Comune ci dorme sopra. La bonifica viene continuamente rinviata malgrado il tardivo e insufficiente contributo della Regione. E già si parla di riutilizzare il capannone come deposito e trattamento di rifiuti radioattivi. Dalla padella alla brace.

scorie nucleari a bosco marengo per 40 denari

Noi abbiamo presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito di scorie nucleari voluto dal governo a Bosco Marengo. Che invece è stato accettato da Comune e Regione. I Lamborizio, Cavallera, Bresso ecc. hanno venduto la sicurezza dei cittadini per 40 denari e neppure li hanno spesi per indagini epidemiologiche e iniziative sanitarie e ambientali. Le “compensazioni” statali per il pericolo di Fabbricazioni nucleari sul territorio di Bosco ammontano a 1.240 mila euro dal 2004 al 2009. Lo scandaloso baratto soldi/salute diventa anche una beffa per il Comune di Alessandria, che non ricava nemmeno un euro mentre sono proprio i sobborghi di Mandrogne, Litta Parodi, Cascinagrossa ecc. ad essere i più vicini al deposito nucleare.
Clicca qui per leggere la stampa.

ultimo aggiornamento notte gialla del 27 maggio

Quale unica strategica possibilità, fin dall’inizio, di conseguire l’altrimenti impossibile quorum, al fine di non disperdere le nostre esigue forze del “porta a porta” che è il solo metodo efficace a disposizione della nostra propaganda, la campagna di unificazione dei Sì referendari acqua-nucleare sta prendendo sempre più piede, a recuperare il ritardo.
In questa strategia si colloca la NOTTE GIALLA – 27 maggio 2011
evento auto-organizzato a livello nazionale. Ogni cittadino, ogni associazione, ogni organismo ha organizzato nel proprio distretto, città, comune, piazza, via, quello che più gli piaceva fare in sostegno dei referendum del 12 e 13 giugno, libero sfogo alla fantasia ed alla creatività: incontri pubblici, conferenze, assemblee, proiezioni, danze, concerti, teatro, readings, guerilla gardening, massa critica, flash mob, …; tutti uniti, nella stessa notte, per un solo obbiettivo: il successo dei 4 referendum.
Clicca qui per l’aggiornamento delle iniziative

NOTTE GIALLA 27 maggio 2011 per i 4 referendum

Il 27 maggio 2011 si terrà la NOTTE GIALLA per i referendum, evento auto-organizzato a livello nazionale. Ogni cittadino, ogni associazione, ogni organismo potrà organizzare nel proprio distretto, città, comune, piazza, via, quello che più gli piacerà fare in sostegno dei referendum del 12 e 13 giugno: incontri pubblici, conferenze, assemblee, proiezioni, danze, concerti, teatro, readings, guerilla gardening, massa critica, flash mob, …; tutti saremo uniti, nella stessa notte, per un solo obbiettivo: il successo dei 4 referendum.
Libero sfogo alla fantasia ed alla creatività!

Nucleare Bosco Marengo Omissione Atti D’ufficio

Piano di emergenza nucleare per Bosco Marengo: formale diffida ai Comuni per omissione di atti d’ufficio.
Bosco Marengo è al centro della provincia di Alessandria e ospita, suo malgrado, un deposito di scorie nucleari in piena Fraschetta, tra i comuni di Bosco, Pozzolo Formigaro e Alessandria.
Può essere oggetto di disastro nucleare per incidente, attentato, terremoto, alluvione, collisione di aereo o meteorite, incendio ecc.
Ebbene nessuno di questi Comuni, né altri vicini (Novi Ligure, Frugarolo ecc.) ha provveduto ad informare i cittadini sui piani di emergenza nucleare. Ci chiediamo se questo comportamento non si configuri come colpevole omissione di atti d’ufficio. Tant’è che l’avvocato Mattia Crucioli, che ha redatto il ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito autorizzato a Bosco Marengo, ha inviato formale diffida nei confronti dei Comuni e della Regione che non hanno adempiuto agli obblighi di legge. Perciò inviamo questa nota alla Procura della Repubblica di Alessandria.
Denunciamo che ad ogni Cittadino che dimora nelle zone intorno agli impianti nucleari oppure in quelle interessate dai trasporti di materiali radioattivi, e che rischia pertanto di essere interessato da una emergenza radioattiva, non sono state fornite preventivamente tutte le informazioni riguardanti le misure di protezione sanitaria applicabili, nonché sul comportamento che deve adottare in caso di effettiva emergenza radioattiva, come previsto dalla Direttiva n. 618 che il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato in data 27 novembre 1989.
Come se ciò non bastasse, la Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 5 “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti”, pubblicata poco più di un anno fa sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 8 del 25 febbraio 2010, prevede espressamente che la Regione e i Comuni debbano provvedere ad informare i Cittadini interessati sul contenuto di questi piani, cosa che non è stata per nulla effettuata. Il loro comportamento si configura come colpevole omissione di atti d’ufficio.
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Referendum: Appello Ai Comitati

Sabato 23 aprile 2011, alle 14,30, in occasione dell’anniversario dell’incidente nucleare di Chernobyl, e contemporaneamente ad un analogo corteo a Caorso, vi sarà un corteo contro il ritorno del nucleare a Trino. Numerose e variegate sono le sigle che da tutto il Piemonte hanno dato la loro adesione alla manifestazione. Noi ci troveremo ad Alessandria, in piazza Teresa Michel (dove non ci sono problemi di parcheggio) alle 13,30. Da lì raggiungeremo Trino.
Clicca qui per leggere l’appello di Medicina democratica ai Comitati, dopo l’ambigua retromarcia del governo sul nucleare.

Confusione Nucleare In Consiglio Comunale

All’insegna della completa disinformazione il consiglio comunale di Ovada, ovvero l’articolo (Il Piccolo) che lo ha commentato (clicca qui) . In esso si ricorda che a 15 chilometri da Ovada, cioè a Bosco Marengo, c’è un deposito di scorie nucleari (Sogin, ex Fabbricazioni Nucleari) ma poi si fanno affermazioni disinformate: 1) c’è questo deposito senza che neppure la popolazione ne sia al corrente, 2) mentre è stato denunciato da Green Peace (è scritto così) confuso forse per Medicina democratica, 3) e del problema nessuno parla. Forse sono i consiglieri che ci leggono poco.

Il Nucleare Alle Porte Di Alessandria

I tragici avvenimenti nucleari giapponesi ci richiamano ad una riflessione domestica: Bosco Marengo. Qui, alle porte di Alessandria, il governo con la complicità di regione, provincia e comune, tramite un illegittimo decreto contro il quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato, ha autorizzato la Sogin ad allestire un deposito di scorie nucleari. Si tratta poco più di un comunissimo capannone senza sicurezza, assolutamente non in grado di affrontare un terremoto, anzi facile bersaglio di attentati, incidenti, caduta aerei, meteoriti, alluvioni ecc. Il deposito è stato giustificato come “temporaneo”, sine die, a tempo indeterminato. Dunque definitivo, in assenza di un deposito nazionale ultrasicuro per millenni ad accogliere l’eredità delle vecchie centrali: previsto dalla legge ma non in costruzione anzi neppure individuato come localizzazione, se non nelle chiacchiere del governo. I cittadini possono ringraziare i Bresso, Cota, Filippi, Cavallera, Lamborizio, dunque centrosinistra e centrodestra, che hanno scientemente rinviato sine die la bonifica del territorio, e che hanno condannato le future generazioni ad un pericolo immane. Però i cittadini devono anche riflettere che queste responsabilità dei politici sono state favorite dalla scomparsa degli attivisti di Bosco Marengo e del movimento dei Comitati della Fraschetta che anni prima con una partecipazione meravigliosa avevano invece saputo bloccare Fabbricazioni Nucleari (Sogin) e i partiti. La battaglia contro il nucleare, infatti, può essere vinta solo da grandi mobilitazioni di popolo, ancor che accompagnate da necessari strumenti legali. I referendum del 12 giugno perciò ci danno una occasione unica di ripresa dei movimenti alessandrini, che guardano lontano, a Fukushima, ma che si dimenticano di ciò che può avvenire tra le proprie mura domestiche.
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2 Aprile Manifestazioni Di Pace In Tutte Le Città

2 aprile mobilitazione sui territori per la pace, per i sì ai referendum contro il nucleare civile e militare, per l’acqua pubblica.
Per la mobilitazione generale del 2 aprile contro le guerre (Gino Strada, Emergency) piuttosto che una unica piazza a Roma è auspicabile l’impegno capillare nei territori: molto più efficace come partecipazione e visibilità. Mentre già ora si potrebbe programmare una manifestazione nazionale ad Assisi. Organizzando banchetti, volantinaggi, dibattiti, manifestazioni in tutte le città, per il 2 aprile si riuscirà infatti a coniugare la risorgente lotta contro la guerra con la lotta referendaria contro il nucleare militare e civile e per l’acqua pubblica. Sono lotte con forti connessioni culturali e politiche e che accomunano le militanze di migliaia di attivisti, perché intrecciano i nodi del modello di sviluppo e di società, delle risorse energetiche, della difesa del territorio, dei beni e dei luoghi comuni, dei diritti e della democrazia, dell’accoglienza e della solidarietà, della salute e della sicurezza, della pace e della non violenza. 2 aprile per denunciare la loro guerra capitalista contro l’umanità e contro la natura, la guerra per lo sviluppo infinito dei consumi e delle povertà, per la privatizzazione delle risorse e dei diritti comuni.

Referendum Per L’acqua Bene Comune E Contro Il Nucleare

Sabato mattina 26 marzo, in coincidenza con la manifestazione nazionale di Roma, il Centro per la Pace e la Nonviolenza “Rachel Corrie” organizza un punto informativo in Piazza Assunta, Ovada, per sensibilizzare la popolazione sui prossimi referendum per l’acqua bene comune e contro il nucleare.
Clicca qui per leggere il volantino che sarà distribuito e che potrà essere utilizzato per iniziative analoghe.