…hanno aumentato il pericolo caricando su camion le scorie radioattive provenienti dalla centrale di Caorso e dirette in Francia. Trasporto segretissimo senza alcuna informazione del piano di emergenza (se esiste) ai cittadini a rischio.
Categoria: Nucleare
Medicina democratica continua a chiedere una indagine epidemiologica sui lavoratori e i cittadini a rischio passato e presente di Fabbricazioni Nucleari.
Mentre a Bosco Marengo la sindaco Lamborizio spende in lampadine e asfalto i soldi Cipe per il suo assenso al deposito atomico di Fabbricazioni Nucleari, più seriamente il Consiglio comunale di Trino approva un progetto di collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale per uno “screening” della popolazione locale sulle malattie derivanti dalla radioattività della ex Centrale. Nella raccolta dati mobilitati medici di famiglia, Asl, associazioni ambientaliste e tutti i cittadini.
Alessandria è preparata se dovesse esplodere Fabbricazioni nucleari?
Bosco Marengo non è Fukushima dove il governo giapponese sta accumulando milioni di dosi di iodio (ioduro di potassio). Ma si tratta pur sempre di un deposito di scorie nucleari (in)custodite in un vulnerabilissimo capannone e contro il quale abbiamo in atto un ricorso al Consiglio di Stato. Clicca qui.
Fabbricazioni nucleari: una spada di Damocle.
E’ sempre giacente il nostro ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito di Bosco Marengo, un rischio di catastrofe incombente per il territorio alessandrino avallato dai concittadini Lamborizio (sindaco) e Cavallera (assessore regionale). Si torna a parlare del deposito unico nazionale, quello che dovrebbe accogliere tutte le scorie nucleari italiane. Che resta fantomatico. Il governo (Ispra, Sogin) ha infatti rinviato ulteriormente a marzo l’esame dell’individuazione del sito, secondo un iter che non pare avere mai fine. Rinviati anche i risultati dell’indagine epidemiologica nazionale (Istituto superiore della sanità) che peraltro non sembra comprendere Bosco Marengo.
Intervenire per i bambini di Chernobyl, ne vale ancora la pena?
Una riflessione che coinvolge anche il modo di affrontare il problema del nucleare.
Senza occupazione e salario ma con tante scorie nucleari.
La residua pattuglia di dipendenti (13) di Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo è rimasta addirittura senza stipendi, pur essendo dipendenti pubblici per quanto praticamente inattivi. Rischiano di essere anche essi trasferiti a Saluggia. A Bosco Marengo resteranno solo le scorie nucleari. E’ grazie ai compaesani, come Angela Lamborizio sindaca e Ugo Cavallera assessore regionale, se in un vulnerabilissimo capannone sono
in-custodite a tempo indeterminato scorie radioattive pari 132 chili di uranio, con pericolo perenne di catastrofe nucleare per attentato terroristico, incendio, caduta di aereo, di meteorite ecc. Ci rimane la speranza nel ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo economicamente intrapreso grazie ad una entusiasmante sottoscrizione popolare e con l’aiuto di Beppe Grillo.
Chiare fresche dolci acque…
Dalla “piscina” della centrale nucleare di Saluggia si verificano perdite di materiali con contenuti radioattivi che mettono in continuo allarme l’Acquedotto del Monferrato. Tant’è che è stata rinnovata la convenzione (25 mila euro annue a carico dell’Acquedotto) di monitoraggio bimestrale dei pozzi di captazione. Bimestrale vuol dire che puoi bere tranquillamente acqua radioattiva per due mesi, che diventano quattro o sei o di più, prima che siano pronte le analisi, trasmesse alla Regione, valutate, discusse al Tavolo tecnico, approntate eventuale azioni ammesso che siano possibili.
Una riflessione di Giorgio Nebbia sul pericolo nucleare.
L’unica soluzione consisterebbe nel disarmo nucleare totale, peraltro imposto dall’articolo VI del Trattato di non proliferazione nucleare, firmato da quasi tutti i paesi, ma che nessuno finora si è sognato di
rispettare.
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A due anni dal referendum sul nucleare , cosa è cambiato?
A Bosco Marengo, grazie ai compaesani boschesi, come Angela Lamborizio, sindaco, e Ugo Cavallera, assessore regionale, in un capannone sono in-custodite le scorie nucleari, tra cui 132 chili di uranio.
Clicca qui Gian Piero Godio.
Clicca qui l’inventario dei rifiuti radioattivi.
le scorie nucleari dimenticate nei depositi di Bosco Marengo…
nessun piano di sicurezza per i treni radioattivi
Non esiste di fatto alcun piano per tutelare le popolazioni per far fronte ad eventuali emergenze radiologiche.
Si pensi al rischio di catastrofe per incidente quando il solo sostare per un’ora a due metri da un treno radioattivo equivale a farsi 5 foto RX ai polmoni. Clicca qui.
catena umana contro il nucleare civile e militare
Catena umana contro il nucleare civile e militare – Tutti a Parigi sabato 9 marzo alle ore 13.30 Circondiamo i Palazzi del Potere in cui vengono prese le decisioni sul nucleare.
Domenica 10 marzo riunione del network antinucleare europeo.
Perché questa azione? Clicca qui.
lo sai che di notte passano treni di scorie atomiche?
Clicca qui Tino Balduzzi
la sindaco nuclearista di bosco marengo
transita nell’alessandrino il treno nucleare
incidente nucleare
è allarme sicurezza
Clicca qui Daniele Rovai.
fermare i treni di scorie nucleari
nucleare in piemonte: nuovi dati inquietanti
Clicca qui tabella inventario rifiuti radioattivi, delle sorgenti dismesse e del combustibile irraggiato.
Clicca qui tabella quantità radioattività scaricata negli effluenti liquidi e aeriformi.
Clicca qui il commento.
altra balla sul nucleare
lo sai che sei a rischio nucleare?
Clicca qui per saperne di più.
blocco dei treni nucleari in valsusa
l’ignoranza dei sindaci, o è menefreghismo?
Denota una profonda ignoranza in materia, se non menefreghismo, la sindaco di Alessandria Rita Rossa quando rassicura -a posteriori- i concittadini che “non c’è nessun pericolo al passaggio dei treni che trasportano le scorie nucleari”. Se fosse vero, non sarebbero previste le misure eccezionali: convogli blindati, blocco del traffico ferroviario, squadre specializzate di pompieri e polizia, allerta di Prefettura, Ispra, Protezione civile, Asl ecc. piani di emergenza ed evacuazione. Il tutto senza informare la popolazione, che non ha neppure la possibilità di allontanarsi. Della stessa irresponsabilità di Rossa, le dichiarazioni del sindaco di Valenza Sergio Cassano. Abbiamo denunciato troppe volte, nel disinteresse politico generale e fra le complicità istituzionali, l’assenza di un deposito nucleare nazionale ultrasicuro, dove custodire per millenni queste scorie che vanno all’estero e poi ritornano. Ciò vale in particolare per il pericolosissimo capannone atomico di Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo, contro il quale è presente il nostro ricorso al Consiglio di Stato sostenuto da Beppe Grillo e da una grande sottoscrizione popolare.
trasporti fuorilegge di uranio
a proposito del deposito di bosco marengo
firma l’iniziativa europea contro il nucleare
Pensando al deposito nucleare di Bosco Marengo (di cui nessuno dei candidati elettorali si è ricordato). Un nuovo strumento di democrazia diretta è nelle mani dei cittadini europei. Si chiama iniziativa dei cittadini europei (ECI) . Con un milione di firme, anche online – possono chiedere alla Commissione europea di proporre una normativa. Ed ecco la prima inziativa: una proposta di legge per mettere al bando l’energia nucleare in tutta l’Europa!
Firma qui
tumori: cosa sta succedendo a pozzolo?
liquidi nucleari sversati a Tortona
funghi avvelenati a bosco marengo
nucleare a bosco enorme pericolo per l’alessandrino
E’ scomparsa la mobilitazione popolare.
I Comuni omettono di informare i cittadini sul Piano di emergenza nucleare.
La magistratura non interviene. Clicca qui.
a proposito dei depositi di bosco marengo
incendio a fabbricazioni nucleari
il teatro è più importante del deposito nucleare
supplemento di indagini per fabbricazioni nucleari
ancora allarme bidoni radioattivi
scorie nucleari a bosco marengo per 40 denari
primo giugno a predosa: nucleare e acqua pubblica
ultimo aggiornamento notte gialla del 27 maggio
Clicca qui per l’aggiornamento delle iniziative
NOTTE GIALLA 27 maggio 2011 per i 4 referendum
Campagna Per Quattro Sì
Nucleare Bosco Marengo Omissione Atti D’ufficio
Bosco Marengo è al centro della provincia di Alessandria e ospita, suo malgrado, un deposito di scorie nucleari in piena Fraschetta, tra i comuni di Bosco, Pozzolo Formigaro e Alessandria.
Può essere oggetto di disastro nucleare per incidente, attentato, terremoto, alluvione, collisione di aereo o meteorite, incendio ecc.
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