Categoria: No Tav Terzo Valico Valsusa
Tav Terzo Valico: tra il 20 e il 50 per cento di probabilità di trovare amianto.
Secondo l’ingegner Carpi, della Direzione Trasporti della Regione Piemonte, responsabile del gruppo di lavoro regionale sull’amianto, esiste il 20% di probabilità di incontrare pietre verdi (suscettibili di contenere amianto) fra il Passo della Bocchetta e Voltaggio e il 50% fra Voltaggio e Arquata Scrivia, Clicca qui
Le mani della camorra sul Tav Terzo Valico ligure piemontese.
Viva l’alta velocità e abbasso i pendolari.
Il Tav Terzo Valico è caldeggiato come strategico da politicanti, imprese, banche, cardinali, ecc. E tutto questo perché, dicono loro, ce lo chiederebbe l’Europa e ci sono l’Expo 2015 e 4 milioni e mezzo di container da trasferire a Rotterdam. A giudicare dai dati reali forniti dal porto di Genova risulta con chiarezza che se andiamo avanti di questo passo ci saranno sempre meno merci da trasferire mentre non ci saranno neppure più i pendolari (di cui se ne strafregano altamente).
Clicca qui Antonello Brunetti.
22 febbraio giornata nazionale di lotta contro la repressione del movimento NO TAV.
Gravissima la situazione giuridica venutasi a creare con gli ultimi arresti e condanne: un castello accusatorio studiato apposta per intimorire le lotte che anche grazie al Movimento NO TAV stanno crescendo in tutto il Paese. Clicca qui.
Colpevoli di difendere la nostra terra e i beni comuni. Chiediamo a tutti un appoggio e una solidarietà concreta.
Il Movimento No Tav, con molta umiltà, ma altrettanta dignità e fiducia, chiede a tutti quelli che ci dicono: “Non mollate!”, “Siete l’unica speranza di questo Paese”, “Resistete anche per noi” di dare un concreto appoggio aiutandoci economicamente in modo che possiamo resistere ancora contro questo Stato e questi Poteri Forti e mafiosi che ci vogliono per sempre a cuccia e buoni. Ci sono più di 400 persone indagate per questa resistenza contro un’opera imposta, inutile e devastante sia per l’ambiente sia per le finanze di questo Stato e che impedisce di fare tutte le altre piccole opere utili. Ci sono condanne per centinaia di migliaia di euro a cui non si riesce a far fronte. Clicca qui.
Sabato 18 Gennaio tutte/i a Voltaggio per fermare il cantiere del Tav Terzo valico.
Il cardinale benedice il Tav Terzo Valico.
Angelo Bagnasco più che un pastore di anime sembra un amministratore di bilanci e di aziende. Un motivo in più per essere sostituito da Papa Francesco. Clicca qui Antonello Brunetti.
Un anno di resistenza al Terzo Valico
Controsservatoriovalsusa: convegno seminario.
Associazione Nazionale Giuristi Democratici:“CONFLITTO SOCIALE, ORDINE PUBBLICO, GIURISDIZIONE: IL CASO TAV E IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO”. PALAZZO DI GIUSTIZIA – Torino 2 dicembre 2013 – ore 15.00/19.00
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Medicina democratica aderisce al Controsservatorio
I cittadini devono sapere che cosa sta accadendo in Val Susa e chi ha a cuore la legalità. Tutti gli organi di informazione sono pro Tav (il che è lecito) e faziosamente contro i No Tav (il che è vergognoso). Di qui la necessità di un’opera di controinformazione puntuale e documentata, insomma di un Controsservatorio permanente. Clicca qui
No TAV. Resistere è un diritto resistere è un dovere
Bisogna fermare il TAV Terzo Valico adesso.
Rifiuti tossici nelle discariche del Tav Terzo Valico.
Seppellirli sarà una grande opportunità per il traffico anche mafioso dei rifiuti nocivi.
Clicca qui Enrico Sozzetti.
Clicca qui Il Piccolo “Le troppe domande senza risposta del terzo valico”
Cena No Tav Terzo Valico a Mornese.
Per pagare il ricorso in via di consegna al TAR si organizzano iniziative per reperire finanziamenti. Clicca qui.
Lo spot di Lupi per il Tav Terzo Valico: le solite panzane.
Il ministro Lupi in prefettura ad Alessandria. Un commento di Antonello Brunetti: clicca qui.
No Terzo Valico in Valpolcevera.
Il 9 novembre 2013 torneremo di nuovo in strada, tutti insieme, uomini e donne, anziani e bambini, Liguri e Piemontesi. Clicca qui.
Senza l’Osservatorio ambientale della Fraschetta non si fa bonifica, senza bonifica Solvay chiude.
Il 14 di ottobre si terrà in Corte di Assise di Alessandria la prossima udienza del processo Solvay. Ma il principale imputato per avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica del territorio, il miliardario Bernard de Laguiche, non ci sarà a chiedere perdono alle vittime, e presumibilmente neppure in seguito. Infatti lascia la posizione di Group Chief Financial Officer della multinazionale belga per trasferirsi prepensionato in Brasile. Qui potrà godersi nell’incantevole e allegra cornice dei tropici il meritato prepensionamento dopo ben 26 anni di “duro lavoro”, tra cui l’acquisizione di Ausimont nel 2002. Ovvero, ci auguriamo di no, potrà impegnare gli ingenti capitali per disboscare la foresta amazzonica. Soprattutto ci preoccupa, però, che dal lontano emisfero australe difficilmente sarà disposto, emulo del barone dell’Eternit, a trasferire i miliardi necessari per la bonifica del sito di Spinetta Marengo. E proprio la bonifica è la questione principale che hanno riproposto Sinistra Ecologia Libertà e Movimento 5 Stelle, mentre nel sobborgo si sta innalzando un’altra montagna di scorie industriali, come in video abbiamo documentato al Comune sul nostro blog [clicca qui], e incombono rifiuti amiantiferi dal Tav Terzo Valico. Una bonifica da avviare oggi perché, come insegnano Acna ed Ecolibarna, diventerebbe impossibile un domani a fabbrica chiusa. A maggior ragione perché la multinazionale belga intende allontanarsi dalla chimica per impegnare le risorse nel business hydrofracking. Insomma, il futuro non può essere il Luna Park col quale Solvay si sta esercitando, ma deve gioco forza passare per la bonifica.
Sinistra Ecologia Libertà con una lettera aperta ha replicato… [continua: clicca qui]
Clicca qui la mozione comunale del Movimento 5 Stelle.
Clicca qui La Stampa
Clicca qui La Stampa
Clicca qui La Stampa: “Osservatorio sulla Fraschetta”
Con i comitati di base per difendere il nostro territorio.
No TAV Terzo Valico
I lavori del TAV Terzo Valico iniziano o no?
Sabato 5 ottobre alle ore 21 presso il Circolo Parrocchiale di Gavi avrà luogo un’altra assemblea informativa organizzata dal Comitato No Terzo Valico della Val Lemme per informarvi riguardo alla tanto sbandierata partenza dei lavori della “grande opera”.
Non comprare Il Manifesto, non votare SEL?
Il Manifesto, con questa intervista al sindaco di Genova Marco Doria (SEL) continua la sua campagna in appoggio al Tav Terzo Valico.
Clicca qui Antonello Brunetti.
Si tenta di criminalizzare il movimento No Tav.
Un intervento di Alberto Perino. clicca qui
Una giornata di digiuno contro il Terzo Valico domenica 29 settembre.
Organizzata dal Circolo Vallemme Terra e Libertà, dal Comitato No Terzo Valico Vallemme e dell’associazione Afa Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente, che hanno così voluto aderire alla campagna dell’associazione pacifista non violenta Beati i costruttori di pace, fondata dal sacerdote veneto don Albino Bizzotto, che dal 16 agosto vede i propri membri digiunare a turno contro le grandi opere considerate da questi inutili e distruttive per il territorio. In quel contesto dalle ore 9 alle 18 di domenica in programma un presidio al cantiere di Voltaggio.
Presa Diretta – Lavori in corso (Terzo Valico)
La catastrofe sanitaria e morale della Fraschetta…
…che i compromessi amministratori di turno fingono di ignorare: un intervento di Claudio Ferro.
Clicca qui.
Stop al cantiere di Voltaggio. Una vittoria del movimento No Tav Terzo Valico
Si tratta di una sospensione, a tavoli tecnici regionali conclusi e a piano cave approvato, i lavori verranno nuovamente autorizzati e le ruspe di Cociv potranno iniziare a devastare. Se il Movimento lo permetterà. Clicca qui.
Sabato e domenica festa No Tav Terzo Valico a Novi Ligure.
Un’assemblea alla Fraschetta come non se ne vedevano da chissà quanti anni.
Lo storico Cinema Teatro Macallè affollato dai cittadini di Castelceriolo, Spinetta e Cascinagrossa insieme a molti alessandrini e agli attivisti dei comitati No Tav – Terzo Valico. Per fermare il Terzo Valico e il conferimento dello smarino ad Alessandria (Spinetta e Cristo): quasi due milione di metri cubi contenenti amianto.
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Come avevamo anticipato, il primo smarino Tav terzo valico: quasi tutto ad Alessandria.
A Spinetta Marengo, in una zona compresa fra i centri abitati di Spinetta Marengo, Cascinagrossa e Castelceriolo, la SAP (Servizi Ambientali Piemontesi) accoglierà la quasi totalità del primo smarino prodotto, 73684 metri cubi, che hanno altissima probabilità di contenere amianto. La sindaco del capoluogo, che fa?
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Bruciano le ruspe ma non sono i no tav terzo valico.
E’ la ‘ndrangheta. Ma la legge non può ipotizzare reati mafiosi perché fino a prova contraria le mafie non esistono dalle nostre parti. La legge che fa assolvere gli ‘ndranghetisti alessandrini per mancanza di prove. La legge che fa irruzione nelle case di 12 No Tav valsusini con l’accusa di terrorismo ed eversione; ruba computer e telefoni, quando non impone il carcere preventivo. La legge che riconosce come “socialmente pericolosi” dieci No Tav – Terzo Valico e vieta loro di andare a Genova per tre anni senza aver fatto alcunché, ma lascia a piede libero padrini e picciotti.
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Tutti ad Arquata
Tav Terzo Valico una boiata pazzesca.
E altrettanto folle è il foglio di via a dieci dimostranti: un abuso di potere del questore. “Socialmente pericolosi” sono invece Fornaro, Borioli, Palenzona, Cota, Moretti e compagnia cantante e… contante.
Clicca qui un intervento di Antonello Brunetti.
L’inutile Tav Valsusa, tra amianto, uranio, acqua dissipata, paesaggio sconvolto, affari per politici e mafia, stato di assedio militare.
La marcia Giaglione-Chiomonte nel pomeriggio di Sabato 27 luglio ha permesso a tutti i cittadini italiani (e non) di osservare da vicino lo scempio ambientale, lo spreco di risorse e l’apparato militare che difende la truffa della Torino-Lyon. Da un lato si chiudono gli ospedali, le fabbriche, le scuole, i treni dei pendolari vengono soppressi, banche blasonate vengono spolpate, dall’altra si mobilitano Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale, Esercito per difendere un buchetto in mezzo ai boschi. Per difendere gli interessi di chi vuole un cantiere inutile a tutti i costi, indipendentemente dai costi e dal momento economico che viviamo. I No Tav da anni sostengono che costoro difendono solo i loro affari e la truffa del secolo. Alla marcia, dalla viva voce di chi da anni partecipa alla lotta NO TAV, abbiamo ascoltato la vera storia di questa truffa,
abbiamo compreso quante vessazioni, illegalità e reprimende sono state messe in atto solo per capire se è possibile bucare le montagne, cosa che nessuno sa con certezza se avverrà e se è il vero obiettivo di questa enorme commedia all’italiana.
Poche persone fuori dalla valle sanno che il cantiere di Clarea a Chiomonte è definito nei progetti “cunicolo geognostico” ovvero un sondaggio di studio, al fine di comprendere se e come sia eventualmente possibile realizzare il vero e proprio tunnel di base, quello di 57 chilometri bucando le Alpi. Insomma, procedono a passo di lumaca già per lo scavo di studio, dopo appena 200 metri hanno trovato acqua in quantità e problemi d’ogni sorta… ma il bello è che solo dopo 8.000 metri di scavo potrebbero immaginare, sì, solo immaginare, se il tunnel Tav sia potenzialmente realizzabile, almeno in teoria.
Potenzialmente, perchè nessuno ha la certezza che l’opera sia fattibile, quanto costerebbe la costruzione e la manutenzione, quando sarebbe completata (comunque a sentire i Francesi se tutto andasse a puntino non prima del 2040…). Un’incertezza tale che a qualcuno è venuto il dubbio circa la reale volontà di bucare. Anche perchè tutti, senza nessuna esclusione, sanno in anticipo di anni che l’eventuale opera sarebbe costosissima, inutile e potenzialmente pericolosa. Nel massiccio da bucare esistono infatti numerose vene di minerali radioattivi e anche grandi quantità d’acqua che andrebbero irrimediabilmente perse. Naturalmente nei progetti di LTF le criticità restano sottotraccia, ma c’è anche scritto che lo scavo intercetterebbe rocce amiantifere e che la temperatura nel centro della galleria potrebbe superare 45 gradi centigradi. Cosa non da poco visto che pare non si sia ancora trovato il modo per abbassare la temperatura in fase di esercizio del tunnel al di sotto dei limiti di legge.
E la gente continua ad opporsi. Vi pare strano? Propaganda martellante e grandi interessi sono elementi che condizionano la vicenda, ma il cittadino attento dovrebbe accorgersi che c’è un’altro fattore fuori misura: l’uso della forza, sproporzionato, utilizzata da anni per portare avanti quel poco di sondaggi così inutili per l’opera quanto basilari per la propaganda. Uso della forza e propaganda, due pilastri della vicenda TAV, che si sostengono a vicenda. A beneficiarne i burocrati che vivono a sbafo da anni grazie alla cortina di fumo e di parole. Parolai interessati, da non confondere con i fanfaroni grandi e piccoli della politica nazionale, regionale e locale che ad ogni occasione alzano il becco e starnazzano dandosi ragione reciprocamente. Gente con poca fantasia, che ripete da anni le stesse bugie: l’opera è essenziale, i No Tav sono criminali, i finanziamenti sono europei. Balle raccontate sperando di mantenere la poltroncina (e forse qualche prebenda).
Intanto le marce No Tav continuano. Ma Vi pare normale che centinaia di migliaia di persone sentano la necessità di marciare da anni? Che non si stufino ma addirittura aumentino di numero? Fino a quando andranno avanti senza perdere la pazienza? Vi pare normale che i cantieri occupino terreni privati che non erano nel progetto originale? Che i tecnici comunali vengano denunciati per aver svolto il loro lavoro? Che le associazioni ambientaliste vengano querelate perchè presentano esposti? Che il TAR di Roma non emetta un verdetto, di qualsiasi tipo, di fronte agli esposti firmati da tutte le associazioni ambientaliste? Ma Vi pare normale che decine di esperti di università e politecnici di tutto il Paese non riescano ad ottenere udienza presso i politici per spiegare le gravi criticità fin troppo evidenti, di questo progetto?
Nel 1999 un magistrato integerrimo, Ferdinando Imposimato e due ottimi giornalisti come Giuseppe Pisauro e Sandro Provvisionato diedero alle stampe un libro che raccontava l’inizio di questa storia fatta di finto progresso e tanti soldi. Il libro si intitola “Corruzione ad alta velocita” ed il sottotitolo recita: “Viaggio nel governo invisibile”. Non erano oracoli, solo attenti osservatori. Da allora nulla è cambiato. Anzi no, insieme all’attenzione dei cittadini è cambiata l’arroganza di affaristi, politici, intrallazzatori e “facilitatori”. Sono arrivati ad un tale livello di prepotenza da non comprendere che siamo tutti di fronte ad un bivio pericoloso. Da un lato si chiudono gli ospedali, le fabbriche, le scuole, i treni dei pendolari vengono soppressi, banche blasonate vengono spolpate, dall’altra si mobilitano Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale, Esercito per difendere un buchetto in mezzo ai boschi. Per difendere gli interessi di chi vuole un cantiere inutile a tutti i costi, indipendentemente dai costi e dal momento economico che viviamo. I No Tav da anni sostengono che costoro difendono solo i loro affari e la truffa del secolo.
Ecco, Clarea di Chiomonte non è altro che un bivio pericoloso. Arrestare qualche malcapitato o qualche eventuale esagitato non risolverà la faccenda… anzi! Bisognerebbe piuttosto mettere un bel diritto di precedenza ad una delle due opzioni. O si fermano, confinando tutti quelli che protestano o si ferma la truffa. Siccome confinare chi si oppone non servirebbe perchè è facile appurare che nuovi oppositori arriverebbero in valle di Susa da ogni dove , resta una sola scelta: fermare la truffa, lo spreco, il governo invisibile. Sarà dura, ma li fermeremo, sia il Tav che chi lo vuole. In quel momento forse finalmente le FF.OO. torneranno alle attività per cui li paghiamo, sotto gli ordini di un governo più trasparente che sappia occuparsi dei veri bisogni delle persone e non di quelli della politica.
Resistere per esistere è diventato un dovere per tutti i cittadini onesti, uno dei pochi mezzi che abbiamo per superare questo difficile momento di crisi economica caratterizzato da un’indecente contemporaneo spreco di risorse.
La lotta non si ferma mai
Il Tav Terzo Valico non si deve fare, perchè di amianto si muore
Lo diceva anche il Presidente della Provincia un po’ di tempo fa, e i sindacati confederali, chissà se adesso si rimangeranno la parola.
Tav Terzo Valico. Proviamo a capire cosa è cambiato.
Anche alla luce del Verbale della seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Clicca qui Antonello Brunetti.
Fogli di via a dieci attivisti dei comitati No Tav – Terzo Valico
Sicurezza sul lavoro. Conosci i tuoi diritti.
Ruolo, competenze e responsabilità del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
> Strage di Viareggio: rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
> ILVA ed evidenze scientifiche.
> Tav Terzo valico: depositato lo studio sull’amianto.
> Rischio rumore: come scegliere i DPI uditivi più idonei.
> Buone prassi per la manutenzione delle strutture contenenti amianto.
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Un piano segreto contro i No Tav – Terzo Valico!
Nella foto Alberto Mallarino (detto, Charles Montgomery Burns, chiamato semplicemente signor Burns o Monty Burns) esperto del Comune di Novi Ligure.
NoTavLeaks clicca qui
Il Partito Democratico cambia il pelo ma non il vizio.
Domenico Ravetti, sindaco di Castellazzo Bormida, subentra come segretario provinciale PD a Daniele Borioli neo senatore. Nel segno della continuità: due nemici dell’ambiente. Uno distintosi come indemoniato pro TAV Terzo Valico, l’altro segnalatosi per un truffaldino maxi impianto a biomasse da noi prontamente sventato con la popolazione.
Firma anche tu la petizione AVAAZ No Tav Terzo Valico
Clicca qui per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Mettiamo_la_parola_FINE_al_progetto_del_Terzo_Valico_fra_Genova_e_la_Pianura_Padana/?launch
Il governo “sembra” definanziare il progetto Tav Terzo Valico.
I fondi del Terzo valico vadano invece per le linee esistenti: manutenzione ed interventi di potenziamento. Per fare qualche esempio, raddoppio nel ponente ligure, incroci sulla Genova-Acqui, binari di precedenza nel levante, interventi sulla linea Genova-Milano ecc. Tutti quegli interventi, insomma, per migliorare la circolazione dei treni in tutta la regione. Con una minima parte degli investimenti del Terzo valico si potrebbe migliorare la situazione delle migliaia e migliaia di cittadini che utilizzano tutti i giorni i mezzi pubblici.
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Non si ferma la protesta No Tav Terzo Valico
Doveva essere un consiglio comunale a favore del Tav Terzo Valico e, invece, è diventato un evento di vivace protesta del Movimento No Tav che ha obbligato due volte la sospensione del Consiglio e la plateale lettura di un documento di contestazione.
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Un altro documento da conservare nell’archivio No Tav Terzo Valico
A cura di Stefano Lenzi, responsabile dell’Ufficio istituzionale e legislativo WWF Italia.
Clicca qui
Le alternative al Terzo Valico merci.
Renato Milano aggiorna uno studio prodotto quindici anni fa.
Ritorna la festa No Tav Terzo Valico ad Arquata Scrivia
E bravo Letta. E voi cari sindaci: ci vogliono sette fette per capire che è polenta!?
Il governo blinda il Tav Terzo valico. Un commento di Antonello Brunetti: clicca qui