La mafia in Val Lemme.

A giugno traffico illecito di 250 mila tonnellate di rifiuti diretti alle ex cave del Tortonese, alcune inserite nel Piano cave del terzo Valico. Le Grandi opere infatti attraggono la ‘ndrangheta. Le complicità con i proprietari dei terreni.
Clicca qui Giampiero Carbone “Infiltrazione delle Ecomafie. Presentato il rapporto regionale.

Serravalle Scrivia soddisfa il proprio consumo elettrico con fonti rinnovabili al 100%.

E’ il paradosso virtuoso di questo Comune che tollera da decenni la bomba ecologica dell’Ecolibarna, è cronicamente soffocato dall’inquinamento atmosferico da traffico a maggior ragione dopo l’insediamento del mega Outlet, e sarà definitivamente stravolto dal Tav Terzo Valico.
Clicca qui Luciano Asborno “Ecologia. Serravalle produce l’energia elettrica di cui ha bisogno”.

Ancora lavoro “nero” nelle campagne della Bassa Valle Scrivia.

Il Presidio permanente va avanti, nonostante, in questi anni, molti abbiano cercato di silenziarci con numerose denunce a carico di braccianti e attivisti solidali. Nella stessa zona si muovono le mafie del Terzo Valico e si trovano diverse cave sotto sequestro nell’ambito dell’indagine “Triangolo” sul traffico e lo smaltimento di rifiuti tossici tra Liguria, basso Piemonte e Lombardia. In tutti e tre i casi, sfruttamento dei braccianti in agricoltura, cave e Terzo Valico, la zona interessata è sempre la stessa: Sale – Castelnuovo Scrivia – Tortona… Sarà un caso? Continua.

Aumentano i rischi per la Fraschetta.

All’assemblea di Tortona: “Dobbiamo già fare i conti con la Solvay a Spinetta, con l’Acna in Val Bormida e con l’Ecolibarna a Serravalle, con i loro rifiuti a contatto con le falde. Ora stiamo correndo un altro pericolo rappresentato dall’amianto del Terzo valico”.

Clicca qui Gianpiero Carbone “L’allarme al convegno No Terzo Valico. Con lo smarino aumenterà il rischio”.

TAV Terzo Valico, la nuova terra dei fuochi del Nord.

Traffico illecito di rifiuti e terre e rocce di scavo, originati da lavori pubblici stradali e ferroviari e soprattutto provenienti da siti di bonifica regionali e nazionali, destinati a cave e impianti di recupero della provincia di Alessandria.

Clicca qui Giampiero Carbone “Veleni sepolti nelle cave. Ditte sequestrate, 3 arresti. Operazione del Noe e della Forestale”.
Clicca qui Monica Gasparini “All’alba il blitz contro il traffico illecito di rifiuti. Maxi operazione che parte da lontano”.
Clicca qui La Stampa “Rifiuti sotto campi coltivati. Sospese 11 ditte”.
Clicca qui Giampiero Carbone “Arrestato l’imprenditore Ruberto. Ai domiciliari con il figlio. Aziende in odore di ‘ndrangheta”.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Terzo Valico, la nuova terra dei fuochi del Nord”

Manifestazione No Tav Terzo valico ad Alessandria.

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Sarebbe stato uno spreco di mobilitazione se si limitasse alla protesta contro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta, che dovrebbero ospitare le terre degli scavi Tav Terzo Valico. L’autentico e immenso problema che incombe sulla Fraschetta è infatti l’inquinamento aria-terra-acqua del polo chimico di Spinetta Marengo… Continua

La parola d’ordine deve essere: “No alle discariche, sì alla bonifica della Solvay.”

mappa della falda acquifera alessandrina

La manifestazione del 23 maggio davanti al Municipio di Alessandria sarebbe uno spreco di mobilitazione se si limitasse alla protesta contro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta, che dovrebbero ospitare le terre degli scavi Tav Terzo Valico. L’autentico e immenso problema che incombe sulla Fraschetta è invece Solvay (continua)


Clicca qui Pennatagliente “la parola d’ordine deve essere: no alle discariche, sì alla bonifica della Solvay”
Clicca qui Corriereal “no alle discariche, sì alla bonifica della Solvay”

Iniziative importanti ma che si rivelerebbero ininfluenti se…

…se si fallisce l’obbiettivo principale. Facciamo sì che la lotta non sia per togliere dall’occhio la pagliuzza piuttosto che la trave.
Clicca qui Alessandria Post “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
Clicca qui Corriereal “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
Clicca qui Pennatagliente “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
La coerenza di un individuo o di una associazione è un valore in sé. Perciò Medicina democratica ribadisce in termini che siano inequivocabili le proprie posizioni. In sintesi. L’inquinamento per amianto-schiumogeni, dagli scavi Tav Terzo Valico fin dentro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta Marengo, sarà-sarebbe per la Fraschetta appena una goccia in più nell’oceano della falda già inquinata dalla Solvay (cromo esavalente altri 21 veleni tossico cancerogeni). Impedire che questa goccia si aggiunga, impedire le discariche servirà-servirebbe a niente se non si attua la bonifica sotto il polo chimico chiesta anche da Ispra-Ministero dell’Ambiente: togliendo il milione di metri cubi sotterrati che continuerebbero in eterno a percolare in falda. Chiedere alla sindaco di Alessandria di cancellare l’autorizzazione alle discariche non serve a niente se Rossa sta barattando la bonifica con il ponte sul Bormida. Semmai sarebbero più efficaci le dimissioni dell’assessore all’ambiente Claudio Lombardi per affermare: 1) la salute della Fraschetta si salva solo se si avvia un bonifica vera invece della fasulla e collusa con le istituzioni pubbliche; 2)la vera bonifica, complessa e costosissima, si può fare solo promuovendo un garante Comitato scientifico internazionale; 3) il Comitato va inserito nell’ambito del rivendicato Osservatorio ambientale della Fraschetta; 4) di concerto con la rivendicata Indagine epidemiologica della Fraschetta. Infine OK alla manifestazione di protesta del 23 maggio davanti al Municipio, però sarebbe ancora più utile partecipare il 25 maggio all’udienza in Corte di Assise che sta concludendo il processo Solvay, la cui sentenza è fondamentale per la bonifica e i 4 punti strategici suddetti. Insomma, che la lotta contro le tre discariche non sia per togliere dall’occhio la pagliuzza piuttosto che la trave. 

Gradimento: Rita Rossa al primo e all’ultimo posto.

Quasi al primo posto nel voto per il Premio Attila 2014 (clicca qui), che corrisponde all’ultimo posto nella classifica del gradimento dei sindaci italiani elaborata dal Sole24Ore.
Da quando è passata da sindaco del Comune di Alessandria (in dissesto) anche a presidente della Provincia (in liquidazione) le contestazioni si sono allargate dal polo chimico della Fraschetta alla discarica di Sezzadio (clicca qui La Stampa) e al Tav Terzo Valico (clicca qui Piero Bottino “Rocce del Terzo Valico: via libera del comune per gettarle a Spinetta”).
Ultim’ora la contestazione dell’ANPI di Alessandria: clicca qui Vincenzo Galiano ” Polemica sulle celebrazioni del 25 aprile fra l’associazione dei partigiani e il sindaco”. Infatti i partigiani bocciano la ministra relatrice Boschi essendo contrari a legge elettorale e riforma costituzionale del governo.
Clicca qui la lettera di Sergio Cofferati “Assurdo il veto di Rossa contro di me”

18 aprile. Arquata Scrivia Marcia popolare “Chiudiamo la partita del Terzo Valico e delle Grandi opere”.

Appuntamento alle ore 14, stazione ferroviaria di Arquata. STOP immediato ai cantieri. Cancellazione della legge Obiettivo e del decreto Sblocca Italia. Messa in sicurezza del territorio.
Dirottamento dei fondi su sanità, scuola, casa e reddito.
Clicca qui Antonello Brunetti “Il terzo valico spuzza”
Clicca qui Il Piccolo ” Duemila persone alla manifestazione. Secco no al supertreno: ci opporremo sempre, siamo i nuovi partigiani.”
Clicca qui La Stampa “Terzo Valico inutile. Quei soldi per aiutare i paesi alluvionati. Appello a Delrio Renzi: ora si fermino le grandi opere. Attivisti anche dalla Val Susa al corteo. Duemila persone secondo i Comitati.” 

No Expo 2015.

Expo, assieme a “grandi eventi” (Mondiali di calcio ed Olimpiadi), Grandi Opere (Tav) e gestione dei grandi disastri ambientali ecc.ha un ruolo centrale per il capitalismo della speculazione agricola e urbanistica, la cementificazione, la svendita del patrimonio pubblico, il drenaggio delle risorse dai settori di supporto sociale, mafie corruzione…
Clicca qui

Tav Terzo valico, Gavio e Incalza, Burchi e Palenzona, Fornaro e Borioli. Il governo blocchi i lavori. La grande opera SPUZZA, direbbe papa Francesco.

 
 
Tafuri a Lupi: “Se invece di Incalza mi
fossi rivolta a Fornaro e Borioli?
Avrebbero smesso di ridere?”

Tangenti, corruzione, favoritismi, nepotismi, mafia attorno anche a questa inutile (utile ai ladri) grande (grande magna magna) opera di alta (alte mazzette) velocità dell’Appennino ligure piemontese.

Clicca qui Giampiero Carbone “Emergono ulteriori particolari sul ruolo del dirigente arrestato. Incalza e il Terzo valico. Anche il gruppo Gavio nelle carte dell’inchiesta. L’accusa: aver favorito l’iter della Grande opera. A suo genero versate consulenze per 700 mila euro”

Clicca qui La Stampa “Nei cantieri del Terzo Valico aggirate le leggi dell’Antimafia. Il prefetto di Alessandria chiese di rimuovere un condannato, il ministero non prese provvedimenti. “

Clicca qui Il Fatto “Le grandi opere da bloccare. Infinite, costose, inutili”
Clicca qui La Stampa “L’amianto delle gallerie Terzo Valico controllato da geologi del Cociv. La Regione: costa troppo”
Clicca qui dal convegno di Arquata Scrivia 5 proposte al governo per voltare pagina.
Clicca qui Grasso e Indice “L’inchiesta su tangenti e malaffare tocca il terzo valico. Costi alti? rincarino i biglietti ai pendolari”. Fornaro ora capisce?
Clicca qui Giampiero Carbone “Dopo l’alluvione. Fondi negati al territorio”. Borioli in buona fede?
Borioli e Fornaro. “Beffa agli alluvionati” clicca qui Il Fatto.
Clicca qui Piero Bottino “Opera grande e infinita”.
Clicca qui Davide Milosa “Il manager cercava l’appoggio di Fabrizio Palenzona” detto ‘Ciccio’.
Clicca qui Noterzovalico “Più l’opera è inutile e più è alta la corruzione”.
Borioli e Fornaro senza pudore: “L’allarme di Incalza non ci scoraggia”. Clicca qui.
Antonello Brunetti commenta la nostra rassegna stampa: clicca qui.

Tav Terzo valico, Gavio e Incalza.

Tangenti, corruzione, favoritismi, mafia attorno anche a questa inutile (utile ai ladri) grande (grande magna magna) opera di alta (alte mazzette) velocità dell’Appennino ligure piemontese.
Clicca qui Giampiero Carbone “Emergono ulteriori particolari sul ruolo del dirigente arrestato. Incalza e il Terzo valico. Anche il gruppo Gavio nelle carte dell’inchiesta. L’accusa: aver favorito l’iter della Grande opera. A suo genero versate consulenze per 700 mila euro”

L’è tüt un mónd ad làdär!

E’ tutto un mondo di ladri? riflette Antonello Brunetti (clicca qui). Dell’immoralità politica ed economica non gliene frega niente a nessuno? Anzi, sei querelato dai ladri. In questo mondo di Lupi, non ti resta che sederti lungo la riva dello Scrivia, prima o poi vedrai passare l’avviso di garanzia del ladro. Il Tav Terzo Valico insegna.

Il prof. Mauro Fornaro, psicologo: perché le persone finiscono con l’ignorare i pericoli.

Il 14 marzo alle ore 9, ad Alessandria, Taglieria del pelo, via Wagner angolo corso XX Settembre. Il 13 ore 21, discariche, cave dismesse, terre e rocce da scavo del Terzo Valico, pozzi che mettono in comunicazione le falde superficiali con quelle profonde, falde inquinate che incidono sull’agricoltura, sull’allevamento, sulla salute. Continua

Interrare rifiuti e farla franca grazie alla lentezza dell’acqua di falda e alla prescrizione.

Questi ed altri argomenti, tra cui Solvay, la discarica Riccoboni a Sezzadio e il Piano di Tutela delle Acque, in una serie di incontri: alle 21 di martedì 10 marzo a Strevi in Municipio, nonchè alle 21 dei venerdì 6, 13, 20 e 27 marzo ad Alessandria, alla Taglieria del Pelo, in via Wagner angolo corso XX Settembre. Sempre alla Taglieria, alle 9 del 7, 14, 21 e 28 marzo: il trasporto merci in ferrovia alternativo a Tav Terzo Valico e Torino-Lione.

21 Febbraio tutti a Torino per la manifestazione nazionale NOTAV.

Osservate questa foto dell’assemblea a Bussoleno. Prima annotazione: nell’immenso Palasport non c’è un posto libero, neppure in piedi; segno che la sentenza del tribunale di Torino non ha spaventato nessuno. Soprattutto osservate che la stragrande maggioranza dei “terroristi notav” ha i capelli bianchi, e che le donne sono in prima fila. Cosa si deduce? Che è la lotta di tutta la Valle e che perciò la lotta continuerà. Continuerà anche con i movimenti di tutta Italia.  

Caduta l’accusa di terrorismo contro i NoTav.

Va avanti la lotta per la sospensione dei lavori nei cantieri e lo spostamento delle risorse ivi destinate verso altri settori utili ai cittadini: trasporto locale, ospedali, ambiente, disoccupati, immigrati), secondo un modello di sviluppo equilibrato e sostenibile e non dominato dalla logica grandi opere-grandi eventi che serve solo a banche e lobby economiche. Continua…

Ponte Meyer ad Alessandria e Tav Terzo valico Appennino ligure piemontese sono citati da Barbara Spinelli.

Quali esempi del partito trasversale della cementificazione delle opere inutili costose pericolose (clicca qui “Alluvioni a ripetizione. Basta retorica dell’emergenza”). Con finanziamenti UE si edificano storture come il ponte (12 milioni che la città pur in dissesto dovrà integrare con mutui) e l’alta velocità (6,2 miliardi per cominciare). Sono di “centrosinistra” attualmente il Governo e le Giunte del Piemonte e Alessandria. Nulla è cambiato.

Liberiamo subito i No Tav Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò.

Assolti per il reato di terrorismo ma ancora in galera. La sentenza assesta un altro duro colpo all’impianto accusatorio costruito ad hoc dalla Procura torinese per tentare di indebolire e piegare il movimento No Tav, che dal canto suo ha sempre rivendicato l’azione di sabotaggio, dichiarandosi unanimemente colpevole di resistere e rivendicando la libertà per tutti gli imputati.
Clicca qui.