E nuove condotte illecite accertate (continua)
Categoria: No Tav Terzo Valico Valsusa
DA GIOVEDI’ 27 A DOMENICA 30 LUGLIO A VENAUS: “FESTIVAL ALTA FELICITÀ 2017”
Le parole d’ordine sono le medesime: alta felicità a bassa velocità. A Venaus, una porzione della valle sarà interamente chiusa al traffico. Continua
Aderisci all’appello europeo per La Difesa dei Territori, la Giustizia ambientale, e la Democrazia.
Il Comitato NO GRANDI NAVI ha lanciato un Appello europeo per una mobilitazione in difesa dei territori, la giustizia ambientale e la democrazia, clicca qui. Il Movimento No TAV e PresidioEuropa No TAV hanno già aderito all’Appello. Così come la Sezione di Medicina democratica di Alessandria. Invitiamo ad ulteriori adesioni con mail a nobigship@gmail.com
Clicca qui il programma della manifestazione di settembre.Clicca qui l’evento pubblicato su Facebook
Notav Terzo valico accusa i politici alessandrini per il maxi traffico Sud-Nord dei rifiuti.
Dopo gli arresti della Procura di Brescia, l’inchiesta si allarga in Alessandria. Pesanti le accuse dei NoTav: tutti i membri dei consigli di amministrazione devono dimettersi, gli indagati sono espressione del PD, i media locali saldamente in mano al Pd non hanno quasi dato notizia dell’inchiesta, la più grave inchiesta che coinvolge la politica locale dai tempi di Tangentopoli e sembra il terzo segreto di Fatima, non c’è solo il marito della sindaca o le mazzette alle segreterie dei partiti, emergono modalità che ricordano tanto quelle della camorra in Campania, in più l’Aral è una società pubblica, tra i suoi rifiuti sporchi potrebbe esserci anche l’amianto, (continua)
Da lunedì 17 a domenica 23 luglio a Venaus ci sarà il 18° campeggio No Tav.
A cura di Doriella e Renato, clicca qui il programma delle altre iniziative in Val Susa.
Approvato in Regione il nuovo piano cave Tav Terzo Valico.
Pur in presenza del “no” di quattro Comuni (Novi Ligure, Arquata Scrivia, Sezzadio e Pozzolo Formigaro), del “ni” della Provincia e del “se” del Comune di Alessandria. Individuati 12 siti prioritari: Tortona (Cascina Pecorara, Castello Bovo), Novi (Cascina Polidora), Pozzolo (Cascina Guendalina, Cascinone, Pelosi, Cascina Ponzana, Cascina Vassuria), Alessandria (Guarasca 1, Guarasca 2), Sezzadio (Opera Pia 2) e Bosco Marengo (Cà Bianca). I siti di riserva sono Alessandria (Cascina Bolla 2), Tortona (Montemerla), Frugarolo-Casalcermelli (Cascina Pitocca), e Novara (Cascina Bettole di Romentino e Cascina Nuova di Cerano). Ospiteranno altri 2,7 milioni di metri cubi di terre di scavo (amiantifere), oltre ai 5,3 milioni approvati in precedenza.
Dal 27 al 30 luglio, festival ad alta felicità. a Venaus.
Le prossime iniziative NoTav in Valsusa.
Sabato passeggiata NOTAV, discariche, Messico, Notre Dame Des Landes, Libere differenze, Assemblea21 e aggiornamenti. Clicca qui.
Le prossime iniziative in Val Susa.
Sciopero Comdata, Cavallerizza, Ex Moi, antinucleare, Festa NOTAV Almese, SI Cobas, Assemblea21 e aggiornamenti. Clicca qui.
Ci viene a mancare Vincenzo Fasciolo.
Grande combattente per l’ambiente, fu tra i fondatori dell’AFA (Amici delle ferrovie e dell’Ambiente) di cui era il tesoriere. Clicca qui un ricordo di Antonello Brunetti.
Le cave della ditta Allara sono le favorite per lo smaltimento degli scavi del Tav Terzo Valico.
Clicca qui il comunicato di Comitati di Base della Valle Bormida, Sezzadio per l’Ambiente, Comitato Agricoltori della Valle Bormida e Comitato Vivere a Predosa.
No Tav Val Susa. Le iniziative dei prossimi giorni.
Clicca qui il programma a cura di Doriella e Renato.
Processo Tav Terzo Valico rinviato al 27 giugno.
Abbiamo proposto ai Comitati No Tav Terzo Valico, se intendono costituirsi parte civile, di usufruire ulteriormente della sottoscrizione popolare tramite il libro “Ambiente Delitto Perfetto”. Al diniego, abbiamo devoluto anche tali somme alla “Ricerca per la cura del mesotelioma”.
Clicca qui Silvana Mossano “Corruzione e Terzo valico. Il processo per i rifiuti nelle cave non decolla”.
Una bella manifestazione ad Alessandria per scacciare dalla poltrona la sindaco, però…
Né 700 né 2.500 partecipanti ma certamente una bella manifestazione quella del 27 maggio ad Alessandria, calorosa dalla Valle Bormida, tiepida degli alessandrini locali. La vera conta si farà l’11 giugno, anzi il 25. Riflessione. Il cavallo di battaglia della marcia è stata la non rielezione a sindaco di Rita Rossa, Premio Attila 2016. Se sarà riconfermata dalle urne: il 27 maggio è stato un flop, i Comitati sconfitti, via libera a Tav terzo valico, discariche e Solvay? E se sarà bocciata: il nuovo sindaco sarà meglio, considerato che fra i candidati l’unica voce amica è quella del grillino? In entrambi i casi cosa faranno i Comitati: occuperanno l’anno a preparare per il prossimo maggio la terza marcia? Se ci si limita a questi eccezionali ma domestici rituali non si dura a lungo: la partecipazione popolare si scoraggia e si affievolisce, gli avversari procedono più svelti di prima. Bisogna invece prepararsi ad una lotta di lunga durata che metta in campo tutte le forme di scontro possibili, in tutte le direzioni, aguzzando la fantasia. Bisogna prendere esempio dalla Valle Bormida ai tempi dell’Acna e oggi dalla Valle Susa… E bisogna porsi il problema delle alleanze… (continua).
Clicca qui Piero Bottino “La protesta va in scena tra ambiente ed elezioni. Un migliaio al corteo”
Clicca qui Corriereal “Insieme per acqua e salute: la protesta da Sezzadio arriva ad Alessandria”
Ciicca qui Alessandrianews “Insieme per acqua e salute”
Clicca qui Il Piccolo “Acqua e cave ci si prepari a una lotta di lunga durata”
Perché i Comuni non sostengono i Comitati NoTav Terzo Valico.
Per la puzza sotto il naso dei Comitati verso le istituzioni borghesi? Anche. Ma la ragione fondamentale sono i 60 milioni di euro promessi agli 11 Comuni come “compensazioni” ai danni provocati dal maxi tunnel. E’ in arrivo la prima tranche: 11 milioni. I sindaci di Alessandria (Rossa), Novi Ligure (Muliere), Pozzolo Formigaro (Miloscio), Vignole Borbera (Teti), Arquata Scrivia (Basso), Voltaggio (Bisio), Fraconalto (Di Vanni), Carrosio (Cassano), Gavi (Semino), Serravalle Scrivia (Carbone), Tortona (Bardone). Nel libro dei sogni ci stanno finanziamenti per qualunque cosa (che nulla c’entra con il Tav): rotatorie, luci a led, spartitraffici, fognature, controviali, area mercati, asfaltature, fonti sulfuree, videosorveglianza, parcheggi e chi più ne ha ne metta.
Fraschetta: tragico esempio per i Comitati Scrivia e Bormida.
Perché Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute, alla realizzazione della manifestazione del 27 maggio ad Alessandria organizzata dai Comitati della Valle Bormida e della Valle Scrivia, ha partecipato anche promuovendo con il libro “Ambiente Delitto Perfetto” una sottoscrizione nelle assemblee? Perché la sua storica peculiarità è la “prevenzione primaria”, da non confondersi con la pur necessaria “prevenzione diagnostica”. Questa è utile per individuare in tempo con visite e analisi la malattia, quella per impedire l’insorgenza della malattia. Il cancro da amianto (peraltro finora incurabile) si previene non perforando l’Appennino con il Tav Terzo Valico e non riempiendo le cave di veleni, si previene non ammassando mega discariche sulla falda acquifera come a Sezzadio. Se non si impediscono queste calamità ambientali destinate a diventare calamità sanitarie, si rischia di fare la fine della Fraschetta. Fanno un errore i Comitati a non insistere su questo tragico esempio. Cromo e ventun veleni di un milione di metri cubi sotterrati stanno sciogliendosi nella vitale riserva d’acqua sormontata dalla Solvay di Spinetta Marengo. Le pur parziali indagini epidemiologiche evidenziano che neppure i bambini sono risparmiati. Ci siamo, solitariamente, battuti per impedirlo. La realizzazione dell’Osservatorio ambientale della Fraschetta sarebbe stata “prevenzione primaria”. Oggi, purtroppo, siamo costretti alla “diagnostica”, cioè a chiedere di misurare il cancerogeno PFOA nel sangue dei lavoratori e dei cittadini. Oggi, purtroppo, siamo costretti alla “cura”, cioè è necessaria la bonifica di questo disastro altrimenti destinato all’infinito, bonifica complessa e costosa che può essere garantita solo da un Comitato scientifico internazionale. Ma il sindaco uscente, al pari di quelli precedenti, non si è adoperato neppure nella “diagnostica” né nella “cura” della più grave malattia ambientale dell’alessandrino. Continuiamo a denunciarli. Il prossimo sindaco? I programmi elettorali ci lasciano perplessi.
Vince il Premio Attila Alessandria 2016 il sindaco più sgradito d’Italia.
Alla personalità che si è particolarmente distinta a danno dell’ambiente e della salute, una giuria sul serio popolare, composta da 429 votanti in 9 assemblee in provincia,
ha attribuito a
Rita Rossa, nella duplice veste di sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, vince con 213 voti. Al secondo posto con 96 preferenze: Ettore Pagani direttore generale Consorzio COCIV TavTerzo Valico. Al terzo, con 69, Stephan Schmidheiny amministratore delegato Eternit. Quarto con 36 voti: Angelo Riccoboni amministratore delegato Riccoboni. Seguono a pari merito (3 preferenze): Luca Amoroso direttore raffineria Eni Sannazzaro de’ Burgondi che scoppia con frequenza allucinante, Gianluca Bordone sindaco di Tortona, Rocchino Muliere sindaco di Novi Ligure, e altri con 1 voto.
Clicca qui la pergamena: perché ha vinto il Premio e perché sarebbe rieletta.
Champagne per brindare alla vittoria. |
Clicca qui Quotidiano Piemontese “Rita Rossa, sindaco di Alessandria, vince il Premio Attila: ha fatto più danni all’ambiente di tutti”
Clicca qui Libero Gossip “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Abbiategrasso “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Corriereal “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Pennatagliente “vince il premio attila il sindaco più sgradito d’italia, ma rita rossa è favorita alla rielezione”
Non solo marce e manifestazioni dei No Tav in Val Susa.
Clicca qui il programma delle prossime iniziative.
Ci vuole altro che il nubifragio per fermare i No Tav della Valsusa.
Nonostante la pioggia battente, una grande manifestazione ha sfilato da Bussoleno a San Didero dimostrando ancora una volta di che pasta sono fatti i notav. 15mila valsusini, sindaci, comitati di tutta Italia (continua)
No Tav Valsusa. C’eravamo, ci siamo, ci saremo.
SABATO 6 MAGGIO ORE 14 Piazzale Stazione FS di Bussoleno Marcia DA BUSSOLENO A SAN DIDERO. Clicca qui il programma.
L’uscente sindaco Rita Rossa bersaglio della grande manifestazione ad Alessandria del 27 maggio.
Dopo 9 assemblee popolari in provincia, sono stati stampati e stiamo distribuendo 55.mila volantini (clicca qui). Medicina democratica ha già contribuito con 875 euro raccogliendo le sottoscrizioni per il libro “Ambiente Delitto Perfetto” (chi vuole ulteriormente contribuire con la sottoscrizione riceverà, all’indirizzo comunicato, il libro “Ambiente Delitto Perfetto” (minimo 15 euro) su IBAN IT25R0558410400000000002329 (specificare causale).
Sabato 6 maggio, ore 13: manifestazione No Tav da Bussoleno a San Didero.
Doppiogioco elettorale PD sul Tav Terzo Valico
Settima assemblea ad Arquata Scrivia |
I sindaci Rossa (Alessandria) e Muliere (Novi Ligure), presidente e vice della Provincia, al presente continuano a sostenere il tunnel mentre mostrano le unghie in un eventuale futuro per una costituzione di parte civile nei processi Cociv. Ma, preparata da sette assemblee in provincia, i Comitati a fine maggio li contesteranno con una grande manifestazione ad Alessandria.
Mattarella ha bloccato la mega sanatoria di Renzi che condonava lo smaltimento illecito dei rifiuti dei cantieri Tav.
In particolare: lo smaltimento del materiale amiantifero da scavo della linea Tav Terzo Valico ligure piemontese affidata alla Cociv con dentro la Salini Impregilo, per il quale la procura di Genova -nell’ambito della inchiesta tangenti- ha aperto un fascicolo per il sospetto che migliaia di tonnellate non siano andate nelle apposite discariche ma addirittura vendute per fabbricare calcestruzzo, sedimenti e persino asfalto.
Tav Terzo Valico: il Movimento Cinque Stelle chiede al Comune di Novi Ligure di costituirsi parte civile al processo tangenti.
La Sezione di Alessandria di Medicina democratica aveva proposto ai Comitati liguri e piemontesi di costituirsi parti civili usufruendo per le spese legali delle sottoscrizioni alla Rete ambientalista derivanti dal libro “Ambiente Delitto Perfetto”. Le ultime somme devolute a “Comitati NoTerzo Valico” e “Ricerca cura mesotelioma” sono ammontate a 740 euro, raccolte durante le assemblee. La terza edizione del libro (518 pagg.), in gran parte centrato sulle lotte contro tav e amianto, è anche disponibile a chi ne fa richiesta on line.
Amianto Tav Terzo Valico: il Cociv applica metodi con margini errore del 98%.
Il direttore piemontese dell’Arpa, Angelo Robotto, di fronte al commissario straordinario della “grande opera”, Iolanda Romano, ha confermato che il Cociv continua a impiegare il metodo che, secondo i tecnici dell’Arpa, ha margini di errore che possono arrivare al 98% e non applica invece il metodo stabilito nel 2015 dal ministero dell’Ambiente e proposto proprio dall’Arpa per avere maggiori garanzie, denominato “Amianto totale” proprio perché ricerca la fibra killer in tutto il campione di roccia e non solo in una minima parte. Bisogna fermare i cantieri. (Continua) con Antonio Bruno.
Il punto sulla nuova linea ferroviaria Tav Torino Lione.
Venerdì 7 aprile ore 21 nella Sala Colonne della Cascina Marchesa in Corso Vercelli 141 A TORINO, ASSEMBLEA PUBBLICA NOTAV con la partecipazione di ALBERTO POGGIO, ingegnere, Commissione Tecnica Torino Lione e di ALBERTO PERINO del Movimento NOTAV.
IN PREPARAZIONE DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE NOTAV 6 MAGGIO ORE 14 DA BUSSOLENO A SAN DIDERO.
Clicca qui tutti i riferimenti on line.
Assemblea ad Arquata Scrivia No Tav Terzo Valico e Amianto.
Venerdì 7 aprile ore 21. Soms piazza Vittorio Veneto 1, con Valerio Gennaro epidemiologo di Medicina Democratica.
Clicca qui Pennatagliente con le immagini dell’assemblea di Alessandria.
I NoTav in Val Susa non sono terroristi.
Malgrado le ossessive insistenze dei PM, la Cassazione ancora una volta ha negato questa assurda accusa rivolta ad alcuni attivisti.
Assemblea NoTav Terzo Valico venerdì 31 marzo ad Alessandria.
Ore 21, Laboratorio Sociale via Piave 63.
Durante le cinque precedenti assemblee, con le nuove sottoscrizioni del libro “Ambiente Delitto Perfetto” pervenuto alla sua terza ristampa, abbiamo ulteriormente raccolto 370 euro devolute a LILT Ricerca cura mesotelioma e 370 euro devolute all’ Associazione NoTav Terzo Valico. Le sottoscrizioni continueranno nelle prossime assemblee. La nostra proposta è di utilizzarle per le spese di costituzione dei Comitati piemontesi e liguri quali parti civili nel processo Cociv delle tangenti.
Clicca qui il video della precedente assemblea di Rivalta Bormida.
Assemblea No Tav Terzo Valico a Sezzadio.
Clicca qui un commento di Antonello Brunetti
Il direttore lavori del Tav Terzo Valico svuota il sacco su dove è finito l’amianto.
Venduto di contrabbando a qualche cavatore che lo avrebbe rimesso in commercio come detrito da costruzione: i magistrati indagano.
Clicca qui La Repubblica “Terzo Valico, indagini sullo smaltimento delle rocce amiantifere”.
Clicca qui La Stampa “Tutto il COCIV sotto accusa: è una società corrotta”
Assemblea No Tav Terzo Valico a Casei Gerola.
Il Cociv Tav Terzo Valico ritira la querela ad Antonello Brunetti.
Longo, che è in galera, voleva mandare in galera Brunetti. Clicca qui il commento dello storico ambientalista. Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” (chiedi la terza edizione) Antonello traccia la storia del Movimento No Tav Terzo Valico.
Assemblea NoTav Terzo Valico venerdì 10 marzo a Campomorone ore 21.
Con Luca Voci della Memoria Casale M. e l’ing. Mauro Solari. Invito ai Comitati a costituirsi come parti civili contro Cociv nel processo tangenti: clicca qui l’intervento di Lino Balza.
Proseguono le assemblee No Tav Terzo Valico.
Venerdì 3 MARZO ore 21
Palazzo comunale in corso Garibaldi 62, Sala Romita
Costituiamoci parti civili al processo per le tangenti del Tav Terzo Valico.
Per le tangenti del Tav Terzo Valico sono rinviati a giudizio i vertici Cociv (“general contractor” dell’opera). Secondo i PM si tratta di una vera e propria associazione a delinquere: corruzione e tentata estorsione, subappalti in cambio di denaro e favori anche sessuali, forniture di calcestruzzo che si sciolgono in acqua ecc. Il direttore dei lavori, Ettore Pagani, candidato al Premio Attila 2016 della Rete Ambientalista, nell’intercettazione cinicamente tranquillizzava un collaboratore sulla presenza di amianto: “Il primo malato? Solo fra trent’anni”. Il mesotelioma impiega anche 30 anni a manifestarsi, poi è inesorabile in pochi mesi. A Casale e Broni, migliaia di morti, 25 nuovi casi all’anno, il picco nel 2015. La Sezione provinciale di Medicina democratica propone ai Comitati No Tav Terzo Valico, che si stanno battendo contro questa opera grande per inutilità costo e danno, di costituirsi Parti civili nel processo in rappresentanza delle popolazioni liguri e piemontesi. Per le spese legali sono a disposizione le sottoscrizioni in corso nelle assemblee per il libro “Ambiente Delitto Perfetto”.
Clicca qui Piero Bottino “Terzo valico, a Roma chiuse le indagini sulla maxi corruzione”.
Le prossime Iniziative NOTAV.
Aggiornamenti e appuntamenti a cura di Doriella e Renato. Clicca qui.
È possibile narrare lotta NoTav ricostruendone l’epica e senza retorica.
Rita Rossa: per quanto tu ti creda assolta sarai per sempre coinvolta.
I NoTav Terzo Valico promettono boicottaggio elettorale alla coalizione della sindaco di Alessandria (clicca qui).
Programmate sette assemblee popolari: fermare il Tav Terzo Valico adesso, per non morire di amianto.
Assemblee nei tanti Comuni interessati dai cantieri del Terzo Valico e nei Comuni dove sono previste le cave di smaltimento dello smarino cancerogeno: parteciperanno medici, geologi, ingegneri e i famigliari delle vittime dell’amianto di Casale Monferrato…
Clicca qui in comunicato stampa.
Bye bye by pass.
Esposto alla Procura contro il bypass Tav Terzo Valico di Pontedecimo.
Il viadotto riduce l’alveo del torrente e si pone al di fuori delle norme di sicurezza idrogeologica e antisismica.
Clicca qui il Movimento NoTav Terzo Valico.
Tav Terzo Valico tra continui scandali.
Dopo due anni di continui scandali possiamo ormai dirci la grande opera più famosa d’Italia. Un risultato prestigioso di cui la politica locale non può che andar fiera: gli altri paeselli per andare sul nazionale devono aspettare Linea Verde, noi invece siamo presenti con grande continuità nella cronaca giudiziaria. Abbiamo superato in quanto a inchieste il cantiere di Chiomonte… (continua)
Manifestazione regionale contro le grandi opere.
Organizzata da No dal Molin, Comitati contro le grandi opere per la difesa dei Beni comuni. Piazza Matteotti – Vicenza ore 15,30 sabato 21 gennaio. Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni! Contro le guerre, le basi e le spese militari! Per l’acqua bene comune! Una sola grande opera: casa, reddito, diritti per tutti/e!
Notav, cronaca di una battaglia ambientale durata 25 anni.
La ricostruzione storica, mese per mese, della più lunga opposizione ambientale in Europa, basata su 13.000 articoli di giornale e sulla testimonianza diretta. È il racconto di un lunghissimo confronto tecnico e umano ora pieno di speranze, ora sconfortato ma incrollabile, ora allegro e ricco di inventiva che svela le decisioni camuffate, i dati falsi, gli inganni mediatici e la militarizzazione, che sono necessari a chi detiene il potere per far costruire una grande opera inutile a scapito degli investimenti per la scuola, la sanità, la ricerca, le pensioni… Clicca qui.
Ritorno al presidio permanente No Dal Molin e per i beni comuni.
Fino al 26 gennaio tendone in un campo a Vicenza via Ponte Marchese: iniziative di lotta, di dibattiti e dei momenti di socialità. Costruzione dell’ l’agenda dei movimenti sociali vicentini dei prossimi mesi a partire dalle vicende della militarizzazione del territorio, delle questioni di genere e della cementificazione, lo sfacelo prodotto dalla Pedemontana, il futuro progetto del Tav, quello della Valdastico Nord ecc. Clicca qui.
Rischio amianto Tav Terzo Valico? Il primo malato tra 30 anni.
Agghiacciante intercettazione della Finanza a un dirigente del Consorzio che sta costruendo la ferrovia ad alta velocità, a proposito dell’occultamento degli effetti sanitari degli scavi su operai e abitanti. Clicca qui.
Occuparsi di una discarica e non di Solvay è come preoccuparsi della pagliuzza nell’occhio piuttosto che della trave.
A un titolo a cinque colonne (es. La Stampa/Piero Bottino) “Una discarica alla mercè del Bormida” riferita alla cava “Clara e Buona”, dovrebbe in proporzione corrispondere un intero giornale dedicato allo stato attuale della falda sottostante la Fraschetta. Semmai è il Bormida, e non solo, alla mercè della Solvay. Si comprende che i giornali preferiscono non disturbare i grossi padroni dell’inquinamento, tanto più perché lo fanno i politici e gli amministratori pubblici, si comprende un po’ meno che la popolazione tenda ad esorcizzare i pericoli più gravi cercando di ignorarli (ma non affrontandoli), non si comprende affatto che Associazioni ambientaliste e Comitati si sparpaglino a difendere ciascuno l’innaffiatoio del proprio orticello. Ma che senso ha impedire a Spinetta Marengo l’ipotetico inquinamento della falda dai rifiuti del Tav Terzo Valico, quando questa falda è già ai livelli massimi di inquinamento? Come minimo, mentre ci si batte per impedire il peggioramento dell’amianto, ci si batta per conseguire la bonifica della falda (ammesso e non concesso che non stia diventando irreversibile), altrimenti il Terzo Valico aggiungerebbe un cucchiaino al lago di veleni ben più potenti e pericolosi. Analoghe considerazioni valgono per la grande lotta dei Comitati della Valle Bormida. O ci si mette in testa che la falda è unica, che la battaglia deve essere unica, che l’unione fa la forza, altrimenti sono tutte battaglie perdenti e inutili. Tutte le battaglie sono perdenti se non si affronta la bonifica della Solvay di Spinetta Marengo. Non lo dico io, lo ammette la sentenza della Corte di Assise di Alessandria che svolge una analisi esemplare dello stato di inquinamento… per poi non trarne le conseguenze sul piano delle condanne ai veri responsabili (piuttosto che ai pesci minori). Vediamo in breve cosa ebbe sanzionato in sentenza la Corte (clicca qui) sottolineando che oggi l’avvelenamento della falda è rimasto tale, anzi aggravato, nell’indifferenza e nell’inerzia delle autorità pubbliche e della politica, compresi gli organi di informazione e ahimè partedel mondo ambientalista. Aggiungiamo, a tragico corollario, la superficialità della classe politica alessandrina che si occupa, giustamente, del “Registro Tumori” senza rendersi però conto che esso è solo una parte dell’ “Indagine epidemiologica”, dunque uno strumento monco, insufficiente. Così come sarebbe monca una indagine epidemiologica limitata al solo Comune di Alessandria (che comunque non c’è). Quando finalmente i Comuni della Fraschetta si faranno carico (soldi alla mano, non chiacchiere) delle dettagliate proposte, che tutti hanno ricevuto da Medicina democratica, per una Indagine epidemiologica della Fraschetta, sarà sempre tardi. Sarà sempre tardi quando si muoverà l’assessore del Comune capoluogo, che abbiamo investito del compito di raccordo intercomunale.
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Il Tav Terzo Valico penalizzerà il porto di Genova.
Se, inchieste giudiziarie permettendo, il Tav Terzo Valico ligure piemontese sarà compiuto nel 2021, in realtà penalizzerà il porto di Genova impreparato sulle infrastrutture. L’opera conclusa (53 chilometri di gallerie fra rocce amiantifere sparse in discariche alessandrine) non servirà agli scopi dichiarati in quanto irrealizzati i collegamenti necessari, anzi sarà una beffa (costosa e dannosa) che favorirà i porti del Nord Europa che potranno così penetrare meglio nel mercato della Pianura padana. Secondo gli affaristi della “Linea ferroviaria di Alta capacità Genova Milano”, invece, mancherebbe ai porti liguri solo la velocità di passare con le merci l’Appennino in 24 ore per essere concorrenti con Rotterdam, velocità fondamentale (che siano tutte merci deperibili e senza refrigerazione?) conseguibile appunto con il Terzo Valico. Gli affaristi fingono cioè di non comprendere che l’apertura del tunnel del Gottardo ha definitivamente chiuso la concorrenza con Rotterdam che beneficia di questa infrastruttura in più per sottrarre il traffico ai liguri dal nord al sud Europa. Il vero concorrente dei porti nordici diventerà Trieste che usa ancora ferrovie costruite dagli austriaci ma che ha saputo farle fruttare invece di nascondersi passivamente -come ha fatto Genova- dietro il dito del Terzo Valico.