Clicca qui Doriella e Renato.
Categoria: No Tap
Iniziative e appuntamenti NoTav Valsusa.
E Strage Viareggio, Nicaragua, CONO, Honduras, Altra velocità, Hackers, Assemblea21 ecc. Clicca qui.
Ad uccidere gli ulivi in Puglia non è il batterio Xylella ma l’inquinamento e la desertificazione.
La strategia dell’abbattimento degli alberi è una vera follia. Il glifosato è il vero killer. Alternativa è la scienza che riconosce l’importanza della biodiversità negli agrosistemi.
Clicca qui Pietro Perrino, ex direttore del CNR di Bari.
No Tav Vallesusa sempre in movimento.
Clicca qui le iniziative dei prossimi giorni.
Tra gli aggiornamenti in evidenza: clicca qui RETE Ambientalista – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente e la Pace.
Cosa avvelena la Puglia e uccide gli Ulivi secolari.
Clicca qui Giuseppe Altieri. Cure agroecologiche e non campi di sterminio chimico della biodiversità o distruzione degli Ulivi secolari. Fondi europei a disposizione per tutti gli agricoltori, obbligatori e prioritari per l’agricoltura biologica. Siano i Sindaci a imporre il divieto dei Pesticidi chimici dichiarando i territori biologici con ordinanze sanitarie:
Aggiornamenti dalla Valsusa.
Clicca qui Doriella e Renato.
Repressione sui manifestanti No Tap.
Multati per aver ritardato il transito degli ulivi espiantati per far posto al gasdotto dall’Azerbaigian. Intanto la magistratura ha messo i sigilli ad uno dei cantieri.
Clicca qui Maria Cristina Fraddosio.
Pugni nelle schiene e calci sulle gambe dei manifestanti No Tap.
La testimonianza delle “mamme to tap”: peggio delle bestie. Clicca qui.
Aggiornamenti dalla Valsusa.
Clicca qui Doriella e Renato.
Non si ferma No Tap, la battaglia per gli ulivi.
Sigilli della magistratura nell’area a vincolo paesaggistico di altri 448 alberi espiantati per far posto al gasdotto che dall’Azerbaijan, dopo la Puglia, attraverserà l’Italia per raggiungere l’Europa . Melendugno è militarizzata da mesi. La lotta non si ferma.
Clicca qui Maria Cristina Fraddosio “Tap, battaglia per gli ulivi. Sequestrato un cantiere”.
Aggiornamenti dalla Val Susa.
Clicca qui Doriella e Renato.
Mentre il sisma imperversa il gasdotto SNAM avanza nelle aree terremotate.
La persistenza sismica fa molto temere sui rischi per il nostro territorio dell’avanzata del gasdotto Snam Rete Adriatica Brindisi-Minerbio, del diametro di ben 120 cm, un’infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza (collegata a sua volta al TAP dell’Azerbaigian), che sta attraversando tutte le aree a più elevato rischio terremoti dell’Italia centrale, compresi ben tre crateri sismici tra Umbria, Marche ed Abruzzo, nonché le zone di alto pregio naturalistico dell’Appennino (considerando -inoltre- che a lato, come non bastasse, insiste il fracking delle trivelle nell’Adriatico). Clicca qui Paolo D’Arpini.
Regione Puglia e Comune di Melendugno contro il decreto governativo del microtunnel del Tap.
Il gasdotto che dall’Azerbaigian arriverà in Salento è oggetto di un’indagine della Magistratura che ha stabilito l’incidente probatorio sulla sicurezza dell’impianto .
Clicca qui Maria Cristina Fraddosio “Via libera al Tap con modifiche illegittime”
“Stop alle ‘Grandi Opere’ a partire dalla TAV in Val di Susa, alla TAP in Salento, al MOSE…”
E’ compreso nel Programma elettorale di “Potere al Popolo!”, al capitolo ‘Ambiente’ (clicca qui)
Prosegue il viaggio della Carovana NO TAP.
Incontri pubblici con il Movimento NO TAP che da anni in Salento si oppone alla realizzazione di TAP (Trans Adriatic Pipeline) e della Rete Adriatica SNAM che coinvolgerà tutta la dorsale appenninica attraversando territori ad elevato rischio sismico. Il 19-20/1 a Bologna e Minerbio. Tappa conclusiva il 26-27/1 a Milano. Clicca qui.
Auguri di buona utopia, lotte logistica, maestri discriminati, iniziative NOTAV e aggiornamenti.
Clicca qui Doriella e Renato.
Il governo voleva militarizzare il gasdotto Tap come la ferrovia Tav.
Il mega tubo Snam passerebbe sulla faglia sismica dell’Appennino Centrale.
Un’operazione prettamente commerciale, destinata a portare enormi profitti alle casse della Snam ma pagata in bolletta dai cittadini italiani e scaricata su territori in termini di devastazione ambientale, rischi per la sicurezza e la salute, impoverimento economico.
Clicca qui Maria Cristina Fraddosio “L’Abruzzo teme il gasdotto”.
La polizia fa gli auguri di Natale ai manifestanti No Tav e No Tap della Valsusa e del Salento.
Bombe carta per ricordare la vittoria NoTav del 2005. La polizia si apposta a Chiomonte: scontri e tre arresti. Clicca qui Andrea Giambartolomei.
Corteo antigasdotto nella “zona rossa” di Melendugno. Scontri e feriti. “Siamo stati ammanettati e picchiati”. In questura in 53, anche minori. Clicca qui Maria Cristina Fraddosio.
E’ partita la Carovana NO TAP.
Lungo il tragitto incontri, assemblee, manifestazioni, per informare-comunicare-protestare contro questa ennesima “grande opera inutile, costosa, dannosa” che ci tocca tutte/i, a partire dal Salento dove approda il gasdotto proveniente dall’Arzebaigian, alle regioni percorse dal Gasdotto (Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, E.Romagna, Lombardia) , a tutte le altre in cui la speculazione profittuale unita alla devastazione territoriale ne combina di tutti i colori.
Clicca qui le tappe del tour da Melendugno a Milano
Aggiornamenti dai No Tav Valsusa.
Clicca qui : Social Festival, Archiviato e iniziative NOTAV, nonviolenza, migranti, Mondeggi, Maddalena, Assemblea21, Esclusi, religiosità e aggiornamenti.
La morsa della repressione si abbatte sul Movimento No Tap.
Procedimenti penali avviati, decine di verbali di contestazione già stati consegnati ai cittadini che lottano contro le devastazioni del Gasdotto Trans-Adriatico ( TAP, Trans-Adriatic Pipeline) che dalla frontiera greco-turca attraverserà Grecia e Albania per approdare in Italia, nella provincia di Lecce. (continua)
Non vogliamo il gasdotto tra gli ulivi sradicati. Rivolta NO TAP nelle campagne leccesi.
Scontri con la polizia antisommossa e feriti al pacifico presidio di cittadini e sindaci a Melendugno, dopo il via libera del Consiglio di Stato al cantiere TAP (Trans Adriatic Pipeline), per impedire il placet del governo all’espianto degli ulivi negli otto chilometri del tracciato del tunnel del gasdotto della multinazionale svizzera (40 miliardi di metri cubi l’anno) proveniente dal Mar Caspio: un’opera costosa (40 miliardi di dollari) peraltro inutile nel giro di dieci anni per il calo dei consumi di gas, e dannosa per l’ambiente e l’economia locale, nonché alternativa alle energie rinnovabili. Malgrado le botte, la lotta proseguirà ad oltranza in riva ad una delle più belle spiagge del Salento.
Clicca qui Gialuca Maggiore, portavoce No Tap.
Clicca qui Marco Franchi “L’Espresso oggi in edicola: ‘Mafia dietro il gasdotto’. L’azienda querela.