Parte il tour dal 28 aprile al 17 giugno: 4.000 chilometri. Prima tappa a Monfalcone (Gorizia) in omaggio alle migliaia di vittime da amianto. Clicca qui le tabelle 2015 degli infortuni e delle malattie professionali denunciati, quelli mortali in aumento rispetto al 2014.
Categoria: Morti sul lavoro
Lavoratori turnisti e rischi alla salute legati al sonno.
Il sonno influenza direttamente le patologie cardiache. L’alterazione dei ritmi circadiani nelle lavoratrici turniste aumenta il rischio di tumore della mammella ( alla base la riduzione della secrezione di melatonina a causa della luce, che innesca un meccanismo complesso che agisce sulla secrezione di prolattina).
Clicca qui Giovanni Costa “Tutela della salute della donna lavoratrice”
Clicca qui Nature Communications “Un approccio di sistema genomica è stato utilizzato per analizzare modelli di espressione genica nei pazienti con insufficienza cardiaca”
E’ uscito l’ultimo numero di “Lavoro e Salute”, periodico di Medicina democratica.
Clicca qui L’indice: Ricchi e poveri: immaginario comune contro il sindacato? – Il governo conferma che solo i ricchi potranno curarsi – Ma quale appropriatezza – Flash dal Piemonte – newsletter PRC – La marcia per la salute – Malapolitica in Piemonte – 12 punti per progettare il futuro del SSN – Sanità: le bugie di Renzi, le ambiguità dei medici e i poveri senza cure – Responsabilità professionale. Chi decide le Linee Guida? – Intervista sulle vaccinazioni – TTIP: minaccia per ambiente, salute e lavoro – I soldi ci sono – Potenti, dunque delinquenti – Maledetta reperibilità – Sicurezza sul lavoro. Leggi per non farti male. Manuale CGIL – Morti sul lavoro. Eroi senza volto – Guida per malattie professionali – Come muore un Infermiere, il suicidio tra l’indifferenza – Il TSO non è un mandato di cattura – Scuola e salute – Apatia e società. SOS passioni – Internet. Un mondo di bufale – Che male c’è se metto “mi piace”? – Monologo di un etilista – Un ragionamento su droga e società – Congresso md –
Aumentano gli infortuni sul lavoro anche se diminuiscono i lavoratori.
Già 988 morti nei primi dieci mesi del 2015 (+ 18,6% rispetto al 2014). Il paradosso del basso numero di infortuni dichiarati a fronte dell’alto numero di morti accertati conferma il peggioramento complessivo della sicurezza sul lavoro oltre all’aumento di lavoratori irregolari e all’omertà nei cantieri edilizi e nei campi.
Incidenti sul lavoro: non si spengano i riflettori.
La “65ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” ha fatto il punto su infortuni malattie professionali. (continua…)
Condanne fino a 5 anni per le morti Michelin di Spinetta Marengo.
Chieste dal Pubblico Ministero contro quattro dirigenti accusati di omicidio colposo: Gian Carlo Borella, Emilio Toso, Bartolomeo Berello, Giovanni Alberti.
Clicca qui Emma Camagna “Decessi alla Michelin. Condanne fino a 5 anni. Le richieste del PM”.
Clicca qui Monica Gasparini “Oltre quattro ore di requisitoria. Il PM chiede da 3 a 5 anni per decessi e malattie causate dall’ambiente di lavoro”.
Clicca qui Alessandrianews “Chieste condanne da cinque a tre anni per gli ex direttori Michelin”
Infortuni sul lavoro e malattie professionali.
“Bisogna riflettere su aumento morti nel 2015 e arresto calo infortunistico oltre a pericolosa crescita delle malattie professionali“
Clicca qui Comunicato stampa INAIL
Come è possibile che gli infortuni diminuiscono ma non quelli gravi?
Forse perchè gli infortuni brevi vengono derubricati a malattie (a carico Inps!) e non denunciati all’Inail al fine di risparmiare sui premi . Questa risposta non ha avuto il coraggio di darsela l’Università di Alessandria per l’indagine commissionata dalla CGIL.
Clicca qui Piero Bottino “Ricerca dell’Ateneo Avogadro sui dati provinciali. Diminuiti gli infortuni ma non quelli gravi. La crisi? Irrilevante. Lo studio innovativo realizzato con l’input della Cgil.
Morti bianche 2015: non cambia nulla.
Il fenomeno delle morti sul lavoro continua a rappresentare una vera e propria piaga.
Clicca qui Vega Engineering.
Morti per amianto alla centrale termoeletterica di Turbigo: nessun colpevole.
Clicca qui il Comunicato stampa di Medicina democratica.
Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?
Rivendichiamo l’intervento pubblico del Comune e dell’ASL di Alessandria: analisi del sangue ai lavoratori e alla popolazione a rischio. ADV C6O4 e PFOA sono sostanze tossico nocive e sospette cancerogene, dunque di estremo pericolo per la salute. Allarme anche tra i consumatori.
Clicca qui Documento inviato a Comune, ASL, ARPA, Regione, CGIL, CISL, UIL.
Clicca qui Corriereal “Comune di Alessandria e Asl immobili sul fronte indagine epidemiologica in Fraschetta.”
Clicca qui Alessandria Post “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?
Clicca qui diAlessandria “Il documento inviato da Medicina democratica al Sindaco”
Clicca qui Pennatagliente “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?”
Clicca qui Alessandrianews “Analisi del sangue sui lavoratori del polo chimico”
Clicca qui Enrico Sozzetti “I sindacati e la chimica della Solvay. Medicina democratica rilancia l’allarme per la presenza di alcune sostanze”
Mai tanti morti sul lavoro come quest’anno.
Diminuiscono gli occupati, crescono le vittime. La crisi peggiora la sicurezza sui posti di lavoro. Mancano le ispezioni. La magistratura non interviene. Manca una procura nazionale.
Clicca qui Raffaele Guariniello.
La Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
La sessantaquattresima organizzata dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). (continua…)
Oltre un centinaio gli operai morti alla Marlane causa l’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene.
Medicina democratica parte civile. Clicca qui.
Smettiamo si parlare di morti di lavoro solo quando le stragi diventano “mediatiche”, come quella di Adria.
Di morte sul lavoro e per il lavoro dobbiamo parlarne tutti i giorni, ma non solo per piangerli.
Clicca qui Marco Spezia.
I morti sul lavoro non sono mai calati dal 2008.
I dati rassicuranti dell’INAIL devono essere contestati. Clicca qui l’Osservatorio indipendente di Bologna.
Sindacati fate sentire la vostra voce alla politica che non s’interessa di queste tragedie.
Con i 9 morti sui luoghi di lavoro nelle ultime 48 ore siamo a + 27% rispetto al 4 aprile del 2013. Clicca qui
Lo sai che ogni anno vengono denunciati oltre 700.000 infortuni sul lavoro?
Nel 2012 sono stati denunciati 744.916 infortuni sul lavoro di cui 790 mortali. Le malattie professionali denunciate sono state 47.500 e i casi mortali riconosciuti 1.583. (Fonte INAIL). Numeri impressionanti ma queste cifre ufficiali non rappresentano però la realtà che è ancora più drammatica in quanto…
Nelle statistiche vengono conteggiati solo gli infortuni sul lavoro e mai anche le morti per malattie professionali : 46.000 casi denunciati ogni anno con circa 200 decessi e una grande parte sommersa di cui non si conoscono le dimensioni. I dati non tengono conto degli infortuni che non vengono denunciati, che sono tra il 10 e il 20% del totale. Lo stesso Istituto assicuratore infatti stima in almeno 200 mila anno gli infortuni che non vengono mai denunciati. È un fatto ampiamente accertato che in gran parte dell’Italia e in tutte le aree meno sviluppate d’Europa gli infortuni meno gravi si risolvono in molti casi senza il ricorso alle forme assicurative pubbliche, presso le quali spesso i lavoratori non vengono nemmeno registrati. E ciò dipende soprattutto dalla grande diffusione di lavoro nero e irregolare. Infortuni e malattie professionali non sono una fatalità. Sono sempre frutto di scarsa attenzione per le misure di prevenzione e di protezione che obbligatoriamente i datori di lavoro sono tenuti ad adottare nell’impresa per tutelare l’integrità psico-fisica dei propri dipendenti. Per questo è essenziale che ogni lavoratore conosca quali sono i suoi diritti e i suoi doveri e per sapere come fare affinché il datore di lavoro, che è il responsabile della salvaguardia della salute dei lavoratori nell’azienda, attui i provvedimenti necessari a tale scopo. Salute e sicurezza sul lavoro sono quindi un diritto fondamentale, ma se si verifica un infortunio o una malattia professionale, è necessario che sia anche rispettata la legge che prevede la tutela assicurativa obbligatoria a favore del lavoratore infortunato o ammalato. In Italia vige un sistema assicurativo contro gli infortuni e le malattie professionali ( Testo Unico n. 1124/1965 e Decreto Leg.vo 38/2000) che fa capo all’ INAIL, il quale gestisce risorse finanziarie per garantire gli indennizzi e i risarcimenti a quei lavoratori e a quelle lavoratrici che dovessero subire dei danni alla loro salute causati dall’attività professionale. Gli importi variano in ragione della gravità degli eventi. Per quanto riguarda gli infortuni e le malattie professionali esiste una tabella delle menomazioni indicante le le patologie e le relative percentuali di invalidità che possono essere riconosciute dalle quali scaturiscono le prestazioni. C’è più di un motivo per denunciare sempre un infortunio. Un evento, anche di piccola entità, se trascurato può avere conseguenze più grandi. Infortuni trattati come malattie comuni possono mettere in forse il rapporto di lavoro a causa del superamento del comporto. Gli infortuni riconosciuti dall’INAIL possono dare diritto ad un riconoscimento di invalidità permanente con un’erogazione economica: per Danno Biologico dal 6% al 15% in capitale: per rendita mensile dal 16% al 100%. E’ possibile riaprire l’infortunio a fronte di problematiche riconducibili all’evento in questione.incatoscananews@tosc.cgil.it
Le mistificazioni sui presunti cali delle morti sul lavoro.
Con un andamento di poco altalenante la situazione delle morti sui luoghi di lavoro praticamente è sempre la stessa: 2008 n° 462 – 2009 n° 419 – 2010 n° 430 – 2011 n° 495 – 2012 n° 465 – 2012 n° 446 –
anzi, se si pensa che dal 2008 si sono persi milioni di posti di lavoro si può affermare con certezza che la situazione è nettamente peggiorata.
Clicca qui Carlo Soricelli.
Il processo Eternit fa scuola in Brasile.
La vertenza mondiale per la lotta contro l’ amianto ha raggiunto un importante traguardo con l’ avvio di due procedimenti giudiziari in Brasile, attualmente uno dei maggiori paesi produttori. Il pubblico ministero del lavoro dello stato di San Paolo si ispira al processo di Torino con l’aiuto dei Procuratori italiani.
Clicca qui.
Venerdì a Viareggio con Guariniello.
Incontro-dibattito con il procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino, Raffaele GUARINIELLO, per discutere:
– delle sentenze Thyssen Krupp di Torino ed Eternit di Casale Monferrato;
– di morti sul lavoro e da lavoro;
– di sicurezza, salute ed ambiente.
VIAREGGIO, SALA DELLA CROCE VERDE, VIA GARIBALDI 171 (vicino stazione ferroviaria)
Venerdì 13 settembre, ore 17.00
Muore schiacciato dal muletto: lo coprono e tornano a lavorare.
È successo a Novi Ligure, in Piemonte. A morire Pasquale La Rocca, 31 anni, capoturno all’Ilva. Agli operai sarebbe stato ordinato di non fermare la produzione nonostante l’accaduto.
clicca qui
Amianto emergenza italiana, manifestazione nazionale 25-26-27 settembre e numerose iniziative regionali.
Gli obbiettivi: piano nazionale amianto, fondo per le vittime, bonifiche dei siti, studi epidemiologici e ricerca clinica, progetti di legge.
Clicca qui.
Sicurezza sul lavoro. Conosci i tuoi diritti.
Ruolo, competenze e responsabilità del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
> Strage di Viareggio: rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
> ILVA ed evidenze scientifiche.
> Tav Terzo valico: depositato lo studio sull’amianto.
> Rischio rumore: come scegliere i DPI uditivi più idonei.
> Buone prassi per la manutenzione delle strutture contenenti amianto.
Clicca qui.
Vatti a fidare dell’INAIL tu
L’ Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com dimostra che i morti sul lavoro nel 2012 sarebbero stati oltre 1.589 e non 790 come comunica l’INAIL, che usa criteri statistici inaffidabili
E’ uscito il rapporto INAIL http://cadutisullavoro.blogspot.it/2013/07/i-morti-sul-lavoronel-2012-hanno.html che comunica che gli infortuni mortali nel 2012 sono stati 790 complessivi. L’Osservatorio conferma che sono stati
molti di più: confermiamo i 1180 complessivi di cui 625 sui luoghi di lavoro sono stati tutti documentati. Si arriva a superare il numero totale di oltre 1180 vittime se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere e sulle strade che sono considerati giustamente, per le normative vigenti, morti per infortuni sul lavoro a tutti gli effetti: la stessa INAIL
comunica che sono altri 409 i lavoratori morti non sui luoghi di lavoro più altri moltissimi contenziosi . L’Osservatorio considera “morti sul lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età. Mentre l’INAIL dovrebbe spiegare più chiaramente la composizione del numero totale delle morti sul lavoro. Se considera morti sul lavoro anche gli agricoltori pensionati schiacciati dal trattore, i lavoratori che muoiono in nero, i militari ecc. e tutti contenziosi che anche in questo rapporto del 2012 sono tantissimi. *E’ di oggi la notizia che con il test del DNA è stato identificato il muratore romeno Mihai Istoc, di 45 anni trovato morto nel giugno 2009 a Montafia d’Asti, vicino a una discarica abusiva. Secondo l’accusa, dopo essere morto in un incidente sul lavoro, l’imprenditore edile e un suo complice ne avrebbero nascosto il cadavere perchè non in regola. La Procura di Asti ha chiesto il loro rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio. Vorremmo sapere se questa vittima è stata considerata come morto sul lavoro o anche questo povero lavoratore è uno dei tanti morti che spariscono dalle statistiche, solo perchè non assicurate*
boom delle morti sul lavoro
i morti sul lavoro per la politica non esistono
basta morti sul lavoro
cosa contano due tumori in più o in meno
Mercoledì 28 novembre udienza in Corte d’Assise.
Obbiettivo della difesa: eliminare quante più possibili parti civili.
Poi tentare il colpo grosso: spostare il processo a Milano e ricominciare tutto da capo per arrivare alla prescrizione. Clicca qui
i morti sul lavoro nel 2012
basta morti sul lavoro
l’inail sottostima le morti bianche
Smentiamo di dati sulle morti per infortuni.
basta morti sul lavoro
L’Osservatorio Indipendente di Bologna fornisce i dati delle stragi per gli infortuni sul lavoro. Clicca qui.
aumentano i morti sul lavoro in piemonte
Al Lavoro Peggio Che In Guerra
– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo