La strage infinita dei fratelli e delle sorelle palestinesi convoca l’umanità intera al lutto e all’azione. Clicca qui.
Categoria: Israele
Gino Bartali, grande ciclista. Anche soccorritore di ebrei? Pare proprio di no.
Israele è uno Stato fondato anche sulla mistificazione e sulla propaganda. La più recente operazione propagandistica consiste nell’accordo milionario per le tre tappe israeliane del 101° Giro d’Italia e, a monte, nell’inserimento di Bartali tra i Giusti delle Nazioni. Nel momento in cui la Knesset sta per approvare la legge fondamentale che definisce una volta per tutte Israele Stato ebraico (come già anticipato nella dichiarazione di indipendenza del 1948), istituzionalizzando il suo essere uno Stato etnico-confessionale, è più che mai necessario fornire al mondo una immagine che non smentisca il mito dell’unica democrazia del Medio Oriente. Sino a quando -si chiede Ugo Giannangeli: clicca qui – i falsi miti potranno nascondere la realtà della pulizia etnica, dell’apartheid, del colonialismo di insediamento e del genocidio in corso?
Aggiornamenti dalla Valsusa.
Clicca qui Doriella e Renato.
Repressione e violazione dei diritti umani in Israele.
Clicca qui le ONG israeliane B’Tselem e HaMoked.
Dal 17 aprile più di 1.800 prigionieri politici palestinesi hanno iniziato uno sciopero della fame a oltranza.
Per numero di partecipanti e durata, non ha eguali nella storia. Le rivendicazioni, che si inseriscono all’interno della lotta del popolo palestinese per la fine dell’occupazione israeliana, sono: – Abolizione della detenzione amministrativa. – Abolizione di tutte le forme di tortura, compreso l’isolamento. – Fine dell’imprigionamento dei bambini e delle donne. – Diritto di ricevere visite dei parenti, all’assistenza sanitaria, allo studio, etc.- Rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali sui diritti umani dei prigionieri all’interno delle carceri.
Nel giorno della memoria non dimentichiamo il massacro di Sabra e Shatila.
Compiuto dalle Falangi libanesi e dall’Esercito del Libano del Sud, con la complicità dell’esercito israeliano, di 3.500 civili palestinesi e sciiti libanesi nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila, alla periferia di Beirut. A 35 anni dall’eccidio, clicca qui la testimonianza del professor Aldo Morrone nel campo profughi dove stanno oltre 25.000 persone malate e denutrite. Chi volesse sottoscrivere una donazione ai profughi clicchi qui.
Trasformare l’Olocausto in una risorsa politica serve ad Israele in primo luogo nella lotta contro i palestinesi.
Quando su un piatto della bilancia c’è l’Olocausto, insieme alla coscienza (giustamente) colpevole dell’Occidente, l’espulsione dei palestinesi dalla loro terra, nel ’48, è minimizzata ed offuscata … Separare il genocidio del popolo ebraico dal contesto storico del nazismo e dal suo scopo di uccidere e soggiogare, e dalla serie di genocidi perpetrati dall’uomo bianco fuori d’Europa, ha creato una gerarchia fra le vittime, in cima alle quali stiamo noi. I ricercatori sull’Olocausto e l’antisemitismo cercano balbettando le parole, quando a Hebron lo stato porta avanti la pulizia etnica tramite i propri emissari, i coloni, e ignorano le enclave ed il regime di separazione che sta instaurando. Si denuncia come antisemita, se non come negatore dell’Olocausto, chiunque critica le politiche israeliane verso i palestinesi “. (Amira Hass, giornalista israeliana)
Testo integrale della risoluzione UNESCO sulla Palestina occupata.
Riportiamo la traduzione da globalist.it : clicca qui. In essa si afferma che a) Israele è “una potenza occupante”, b) come tale viola ripetutamente il diritto internazionale, c) la spianata delle moschee è un luogo regolato dall’accordo tra la Giordania che ha la responsabilità del luogo sacro ai musulmani e Israele e quest’ultima sta violando gli accordi con la Giordania.
Settimana contro l’Apartheid Israeliana.
L’Israeli Apartheid Week (IAW) è un evento internazionale organizzato ogni anno all’interno delle università per denunciare il regime di apartheid attuato da Israele nei confronti dei palestinesi nei Territori Occupati e in Israele. Che cos’è, come puoi partecipare. Clicca qui.
Boicottiamo Israele.
Non siamo equidistanti tra Israele e Hamas.
Volantino distribuito per la 638° ora in silenzio per la pace. Clicca qui.
Il genocidio di Israele nella Striscia di Gaza.
Clicca qui Peppe Sini: “Una richiesta al governo di Israele”.
Clicca qui Mira Bar Hillel “Vorrei strappare il mio passaporto israeliano”
Corteo e assemblea del Comitato No M346 a Israele.
Sabato 28 giugno ore 15 CORTEO da Venegono Inferiore a Venegono Superiore.
Domenica 29 ore 9,30-13 al Castello dei Comboniani di Venegono Superiore ASSEMBLEA DEL FORUM CONTRO LA GUERRA Comitato “No M346 a Israele”.
Per adesioni e altre info:
nessunm346xisraele@gmail.com
http://forumnoguerra.blogspot.com
https://www.facebook.com/manifestazioneaermacchi.venegono