Incontro pubblico il 9 giugno a Padova sulla proposta di Piano/legge “Veneto verso Riciclo Totale – Rifiuti Zero” con la relazione introduttiva di Nicola Longo, coordina Michele Boato. (clicca qui)
Categoria: Inceneritori
Campagna “Sblocca Italia Gameover” per la liberazione dagli inceneritori.
Clicca qui Massimo Piras Coordinatore nazionale del Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare
Clicca qui la Mozione al parlamento italiano ed europeo volta a stabilire per tutti i paesi dell’U.E. il ruolo prevalente del riutilizzo e del riciclaggio con recupero di materia rispetto all’incenerimento.
Per aumentare l’occupazione ci vuole una rivoluzione ecologica.
Ecologia e occupazione non sono esigenze antitetiche. Partire da acqua ed energia. Tav e inceneritori sono sprechi. Clicca qui Maurizio Pallante, teorico della “decrescita felice”.
La Valle Scrivia contro il “biodigestore”.
Forum Rifiuti Zero del Veneto.
Per il riciclo riuso totale, contro ogni incenerimento. Tre incontri pubblici a Padova: clicca qui.
Pubblicità elettorale ambientalista.
Daniele Borioli è candidato PD al Senato. Ottimi motivi per non votarlo: è strenuo avversario dei No Tav e degli antinuclearisti, nonché ostinato sostenitore degli inceneritori. Numerosi episodi del suo infausto carrierismo politico si trovano documentati sia sul primo che sul secondo volume di “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”.
Riaffermiamo la centralità dei territori.
Il business dei rifiuti tossici della Solvay.
Guadagna due volte: vende il bicarbonato “vergine” agli inceneritori, e lo riprende inquinato. Presenta un progetto di raddoppio dell’impianto per trattamento dei prodotti sodici derivanti dal trattamento dei fumi degli inceneritori, delle centrali elettriche a carbone, degli impianti siderurgici e di altre attività ad elevato impatto. La Sezione di Medicina democratica di Livorno chiede la Valutazione di impatto ambientale: “I rifiuti contengono elevate contaminazioni di metalli pesanti e microinquinanti organici (tra cui possibili diossine e furani), nel caso dei residui delle centrali a carbone e degli inceneritori con il rischio di singole partite con radioattività” (continua)
Gli inceneritori nuocciono alla salute?
Indagine sulla salute dei residenti in relazione all’esposizione alle principali fonti di inquinamento atmosferico realizzata dal Cnr. Conclusioni? Gli inceneritori nuocciono alla salute. Clicca qui
In Puglia un impianto di co-incenerimento
che ha ottenuto l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per un impianto di ossicombustione che potrà bruciare i rifiuti -pericolosi e non- provenienti dall’impianto di bio-stabilizzazione di AMIU Bari. Allarme (continua)
Bloccato dal Presidio il trasporto eccezionale con le nuove parti meccaniche per gli inceneritori di Colleferro.
All’assemblea del Presidio, oltre ai sindaci di Colleferro, Paliano e Genazzano, si sono poi aggiunti i primi cittadini di Valmontone, Piglio e Serrone, i consiglieri di Segni e Ferentino. Clicca qui.
Forum Rifiuti Zero del Veneto per il riciclo totale, contro ogni incenerimento.
15 dicembre 2017, alle ore 17.30, presso i Beati costruttori di Pace, a Padova in via Da Tempo 2 (Stanga). Il Forum è il referente per il Veneto della campagna nazionale contro gli incentivi all’incenerimento (anche nelle centrali a biomasse e nei cementifici); da collegare a quella per far abolire l’art.35 del decreto “Sblocca Italia” (continua)
Avvio della Campagna nazionale CAMBIAMO L’ARIA.
Fanghi industriali usati come fertilizzanti.
Il sospetto viene a veder circolare tante autobotti in orari strani, che sversano liquidi che non puzzano di letame. E’ una certezza in Calabria: la ’ndrangheta del clan dei Piromalli di Gioia Tauro in complicità con istituzioni e imprenditori gestisce lo smaltimento rifiuti (inceneritore) e la depurazione delle acque.
Il traffico di rifiuti cambia rotta: da Sud a Nord per seppellirli o bruciarli. Coinvolti i dirigenti dei colossi Hera, A2A Ambiente e Aral.
Inchiesta dei carabinieri del Noe di Milano con la Direzione distrettuale antimafia di Brescia. Per la prima volta emerge che un flusso di immondizia smaltita illegalmente arriva da Campania e Lazio per finire non trattata anzi interrata o bruciata in Piemonte e Lombardia. Traffico illecito e associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Indagate 26 persone dei colossi Herambiente (gruppo Hera) e A2A Ambiente e della Aral di proprietà dei Comuni della provincia di Alessandria. La custodia cautelare è subito scattata per l’imprenditore lombardo dei rifiuti Paolo Bonacina e per il responsabile tecnico di Aral, Giuseppe Esposito. Ma l’inchiesta è destinata ad allargarsi. Bonacina era il fulcro del sistema che ha fruttato almeno 10 milioni di euro, coinvolgendo sindaci, intermediari, responsabili commerciali, trasportatori, gestori di inceneritori e discariche, nonché provocando inquinamento ambientale, alterazione del mercato, danni alle casse pubbliche.
Clicca qui tutti i particolari nel servizio di Veronica Ulivieri.
Tra le ripercussioni, per lo stop dei conferimenti all’impianto di smaltimento Aral di Castelceriolo: allarme emergenza rifiuti per 148 Comuni della provincia di Alessandria. Dove si è già dimesso l’indagato presidente-direttore Aral, Fulvio De Lucchi, “l’uomo banda”. Chieste anche le dimissioni da consigliere e capogruppo PD dell’ex sindaca di Alessandria (non rieletta il mese scorso) Rita Rossa, essendo il marito Ezio Guerci (già vicesindaco) indagato per aver ricevuto mazzetta (un Suv) quale “consulente” Aral, A2a e inceneritore di Acerra. Il “conflitto di interessi” era determinato dal fatto che Aral è posseduta al 93,52% dal Comune di Alessandria. Il Comune ora rischia un secondo dissesto.
Le complicità del Comune per l’inceneritore di Cremona.
Il Circolo “AmbienteScienze” con le altre associazioni ha condotto una dura battaglia, perdendola, perché si chiudesse in tempi brevi e certi l’inceneritore. Ora è fallita anche l’ingenua e debolissima richiesta dell’Amministrazione comunale di anticipare al 2024.
Clicca qui un commento di Benito Fiori
Tutta la Valle Scrivia contro il biodigestore di Isola del Cantone (Genova).
Gli amministratori dei paesi alessandrini con gli ambientalisti liguri contrari all’impianto di trattamento rifiuti di 33mila tonnellate l’anno in riva agli acquedotti dello Scrivia. Medicina democratica presente con Carmelo Ciniglio, presidente dell’Osservatorio ambientale di Tortona.
Clicca qui Giampiero Carbone “Tredici sindaci della Valle Scrivia con i colleghi liguri alla manifestazione di protesta”.
Tera e Aqua: il No ambientalista, in marcia a difendere la foresta del Cansiglio.
Se clicchi qui: ecco Tera e Aqua di novembre 2016 con:
– un ottimo intervento di Enzo Di Salvatore (Coord.naz No Triv) sul nostro NO ambientalista al Referendum e uno di Francuccio Gesualdi (C.Nuovo Mod.di Sviluppo) sui motivi politici (la “crescita”) della Riforma costituzionale.
– Marcia della Palantina in Cansiglio domenica 13 novembre,
– Gaia Fiera del 24 e 25 ottobre,
– No Gpl a Chioggia e inceneritori a Marghera e Monselice,
– La soluzione alle Grandi Navi in bocca di porto del Lido.
Assalto all’ambiente. Trivelle e inceneritori, Parchi addio.
Il Tar del Lazio respinge i ricorsi contro l’uso dell’airgum (dannosa tecnica di ispezione dei fondali marini) e dal ministero arriva una ondata di pareri positivi. Clicca qui Virginia Della Sala.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Rifiuti, gli otto inceneritori sono ufficiali: così il governo ha scavalcato le Regioni”.
Le Associazioni ambientaliste si schierano: la riforma rischia di svendere i parchi. Clicca qui Giovanna Borrelli.
Tera e Aqua con il No ambientalista.
Se clicchi qui: Tera e Aqua di ottobre-novembre 2016 con un ottimo intervento di Enzo Di Salvatore (Coord.naz No Triv) sul nostro NO ambientalista al Referendum e uno di Francuccio Gesualdi (C.Nuovo Mod.di Sviluppo) sui motivi politico-economici (la “crescita”) della Riforma costituzionale. Poi Cansiglio (13.11), Gaia Fiera (24 e 25 .10 scorsi) No Gpl a Chioggia e inceneritori a Marghera e Monselice, la soluzione alle Grandi Navi in bocca di porto del Lido, ecc.
Impianto di riciclo carta a fianco di Santa Croce a Bosco Marengo.
Rischi di incendi per il complesso monumentale protetto dal FAI.
Clicca qui Giampiero Carbone “Allarme in paese. La cartiera vuole trattare i suoi rifiuti accanto al sito”
Trecentomila firme raccolte per i referendum sociali.
Ne servono altre 200 mila per far sì che nella primavera prossima i cittadini e le cittadine italiane possano esprimersi su temi cruciali come scuola, ambiente e beni comuni (per abrogare gli aspetti peggiori della legge 107 la cattiva scuola di Renzi, per bloccare il piano nazionale che prevede la costruzione di altri 15 inceneritori, per evitare la concessione di nuove trivellazioni in mare o in terra, per contrastare la direttiva ministeriale di privatizzazione dei servizi pubblici). Giugno è l’ultimo mese di raccolta: ai banchetti e presso i municipi.
No a inceneritori e impianti di pirolisi per il recupero dei materiali da rifiuti.
Il documento redatto da Carmelo Ciniglio, presidente dell’Osservatorio ambientale di Tortona.
Clicca qui “L’Osservatorio chiede il veto a inceneritori e pirolisi”
Puoi leggere “Tera e Aqua” febbraio – marzo.
cliccando qui
Assemblea nazionale contro le devastazioni ambientali e sociali.
Movimenti/comitati/associazioni che si occupano di ambiente e di territorio e che stanno combattendo le scelte che il Governo vuole imporre ai territori in tutte le regioni italiane, dagli inceneritori alle trivelle, dalla TAV ai grandi elettrodotti, in generale, quelle grandi opere che devastano l’ambiente e uccidono la democrazia e la partecipazione.
Clicca qui.
Ripristinare per legge il vuoto a rendere.
Firma e fai firmare la petizione di Rossano Ercolini, premio Goldman Environmental Prize, che ha già raggiunto 17 mila adesioni. No ai 12 ulteriori inceneritori di Renzi, mentre un Piano nazionale del riciclo darebbe anche migliaia di posti di lavoro. Clicca qui.
Per una rete nazionale contro gli altri 12 inceneritori di Renzi.
Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Linee guida dell’ISDE Associazione dei Medici per l’Ambiente.
Prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio; recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; smaltimento. No all’incenerimento: assai pericoloso alla salute, oltre che antieconomico.
Clicca qui il documento.