E le soluzioni. Clicca qui il rapporto Greenpeace Southeast Asia e CREA (Centre for Research on Energy and Clean Air). Per l’Italia si stimano ogni anno di circa 56mila morti premature .
Categoria: Greenpeace
All’assemblea Fridays For Future di Alessandria il grido d’allarme dal Veneto.
Mamme No Pfas, Greenpeace, Legambiente, lanciano un nuovo grido d’allarme per chiedere impegni concreti sul fronte ambientale e sanitario, clicca qui: https://www.vicenzareport.it/2020/02/pfas-nuovo-grido-dallarme-in-veneto/
Il PFOA non scompare praticamente mai dall’ambiente e dal nostro organismo, è utilizzato produzione di polimeri fluorurati usati per realizzate abiti, scarpe, utensili di ogni tipo: clicca qui: https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/effetti-bpa-bambine/ .
Greenpeace e Ministero in azione.
Grazie alla campagna di Greenpeace, Wilmar International, il più grande operatore mondiale di olio di palma, controllerà la propria filiera. Clicca qui.
Il Ministero della salute ritira il dessert alla vaniglia di Conad per la presenza di allergeni. Clicca qui.
Greenpeace di nuovo in azione ad Alessandria.
Dopo la spettacolare scalata alle ciminiere di Spinetta Marengo con gli striscioni “Qui si buca l’ozono” (clicca qui), blitz allo stabilimento Saiwa di Capriata d’Orba: “Basta olio di palma che distrugge le foreste” (clicca qui).
Pfoa rinvenuto in Antartide da Greenpeace.
I sei composti PFAS rilevati almeno una volta in una concentrazione significativa sono stati: PFBA, PFHxA, PFHpA, PFOA, PFUnA, Clicca qui.
No PFOA. Bonifica Subito. Chiudere Miteni.
Il Comitato delle mamme e Greenpeace occupano a Venezia il pontile del palazzo della Regione Veneto. 160 nanogrammi di Pfoa in un millilitro di sangue. Clicca qui.
Pfoa nell’acquedotto di Verona.
Esposto in magistratura di Greenpeace.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano
Su CETA e TTIP non abbassiamo la guardia.
CETA e del TTIP, due trattati pericolosi per gli standard europei in materia di sicurezza alimentare, democrazia e protezione del clima.
Clicca qui Greenpeace
Accordo mondiale di eliminazione dei gas HFC. Una battaglia iniziata a Spinetta Marengo.
il “buco dell’ozono” nella stratosfera, causa dei tumori maligni melanoma, era originato dai clorofluorocarburi CFC, i gas contenuti nei frigoriferi e nelle bombolette spray. Lino Balza fu in prima linea nella vittoriosa campagna per eliminare i CFC, malgrado lavorasse nella fabbrica che li produceva: Montefluos-Ausimont di Spinetta Marengo (oggi Solvay) e subisse rappresaglie (fino al licenziamento) sanzionate dalla Magistratura. Nelle foto: alcune immagini dell’ “assalto” alla Montefluos, con spettacolare scalata alle ciminiere, che organizzammo nel 1992 con Greenpeace. Con quella battaglia segnammo una crescita della coscienza ecologica su scala mondiale. Grazie a quella battaglia, i CFC furono sostituiti con gli HFC, anche essi però non perfettamente eco-compatibili, in quanto la loro liberazione in atmosfera contribuisce ad aumentare l’effetto di surriscaldamento della Terra. In questi giorni è stato concluso a Kigali un accordo definito storico: quasi 200 Stati si sono impegnati alla riduzione graduale degli HFC.
Allarme mondiale dei meteorologi: mai nella storia così tanta anidride carbonica.
E’ iniziata l’epoca del riscaldamento inarrestabile. Siamo entrati nell’Antropocene. Adesso usciamone: una stringente analisi di Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace, clicca qui.