“Se domani tocca a me, mamma, distruggi tutto”
Crescono di minuto in minuto le migliaia di commenti social che imbarazzano la Polizia. E costringono chi ha un filo diretto con i vertici a elargire giustificazioni che pretendono di nascondere un tema enorme. Riuscendoci solo in parte. La storia è nota: qualche giorno fa l’account Instagram della Polizia di Stato ha pubblicato la poesia che è diventata manifesto chi si batte contro la violenza e i reati che colpiscono le donne. “Se domani tocca a me, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”, sono i potentissimi versi finali, diventati il testo del manifesto di Non una di meno per la manifestazione del 25 novembre. Il post è stato inondato di testimonianze di donne che raccontano di essersi rivolte ai commissariati per denunciare delle molestie, dei maltrattamenti, una violenza, e di non essere state credute. Il fiume è stato tale che a un certo punto i commenti sono scomparsi: “Li hanno cancellati”, hanno detto in tanti. “C’è stato un bug per i troppi commenti”, ci rispondono dalla Polizia. Clicca qui.