Categoria: F-35
Un caccia F35 costa quanto 7.113 ventilatori polmonari.
Il Parlamento ha approvato il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Ben 1,2 miliardi di euro per il 2021, quasi 100 milioni in più rispetto al 2020 già in piena pandemia. Il provvedimento porta fino a quota 20 miliardi e 500 milioni la somma dei soldi spesi per le forze armate italiane nel mondo dal 2004 a oggi. Per l’anno 2021, le missioni finanziate sono 40, due in più rispetto all’anno precedente. Oltre 9 mila i soldati dispiegati in tre continenti (Europa, Asia e Africa). Un record per numero di missioni, mentre per unità impegnate il dato è inferiore solo al 2005, quando l’escalation del conflitto in Afghanistan aveva portato a 10 mila i militari schierati.
Alcuni esempi. La guerra di Bush all’Iraq nel 2003 è finita da almeno 10 anni e di fatto è stata persa da USA ecc, ma l’Italia “per stabilizzare il paese e combattere il terrorismo”, resta impegnata con 900 unità e, solo per il 2021, con oltre 230 milioni di euro finanziati; dal 2003 a oggi l’Italia ha investito la bellezza di 3 miliardi e 700 milioni di euro. In Libano siamo impegnati quasi ininterrottamente dal 1978, attualmente 1.300 soldati al costo di 200 milioni. Poi 9 miliardi nello Stretto di Hormuz, 50 milioni nel Corno d’Africa, 44,5 milioni in Niger, 49 milioni in Mali eccetera.
716 aerei da combattimento ma solo 15 aerei per spegnere gli incendi.
Criminali gli squilibri fra impegno militare e impegno civile. Clicca qui.
L’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari.
Nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti ordigni nucleari (B61), una quarantina circa. E nella base di Ghedi si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, ognuno dal costo di almeno 155 milioni di euro, in grado di trasportare nuovi ordigni atomici ancora più potenti (B61-12). Il nostro Paese si è impegnato ad acquistare 90 cacciabombardieri F35 per una spesa complessiva di oltre 14 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i costi di manutenzione e quelli relativi alla loro operatività. Clicca qui.
Altri miliardi al bilancio della Difesa. Dove li prendono?
Dal Mes, dal Recovery Plan? Comunque dai soliti contribuenti. Il governo compra uno stormo di aerei spia hi-tech, costo: mezzo miliardo di euro ciascuno. L’Italia avrà la più grande flotta di aerei da spionaggio elettronico d’Europa. Clicca qui Stefano Ghio.
Il governo del nucleare militare.
L’Italia non ha ancora aderito alla messa al bando delle armi nucleari. Il trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari (TPAN), che considera tali ordigni illegali per il diritto internazionale al pari di quelle chimiche e batteriologiche, è in vigore dal 24 ottobre. Neppure il Governo mostra di voler uscire dal programma “nuclear sharing” della Nato e interrompere l’acquisto degli F35. Il “nuclear sharing” in Italia si traduce nel dare ospitalità a decine di testate nucleari statunitensi (Ghedi, Aviano), addestramento di cacciabombardieri Tornado per il loro utilizzo, adeguamento delle basi in attesa dell’arrivo degli F35.
Mai un solo tarantino ha chiesto di ampliare la base Nato.
Questo ingente investimento militare (200milioni di euro) è una spesa inutile che sottrae risorse ad altri settori civili. Ed è in linea con una strategia controproducente per le potenzialità di riconversione. “Caro ministro Costa, in questi anni abbiamo ascoltato i cittadini di Taranto, il loro grido di dolore per l’emergenza sanitaria e ambientale. Durante tutta la nostra lunga esperienza, mai un solo cittadino ci ha chiesto che si ampliasse la base Nato. Non era una necessità avvertita da nessuno”. Clicca qui Peacelink.
Regionali Puglia, a Taranto c’è clima di disincanto.
Forse c’è solo una parola che può riassumere efficacemente la situazione attuale. E quella parola è disincanto. Siamo ormai oltre la protesta, oltre la rabbia, oltre la delusione. Siamo al disincanto verso un M5S che non ha mantenuto le promesse. Siamo al disincanto politico, ossia a quello stato dell’animo di chi si sente ormai vaccinato dal virus dell’illusione. Un amaro disincanto. Dall’Ilva, alla Tap, alla Tav, agli F-35, il Movimento aveva promesso due anni fa cose che oggi ha accantonato. Ma se questa è la situazione nell’area del M5S, non va meglio la situazione per il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (continua Peacelink).
Avevamo annunciato la caporetto dei Cinquestelle.
Come avevamo avvertito, la caporetto dei Cinquestelle è già evidente nei territori dove il tradimento degli impegni ecopacifisti (Tav Valsusa, Tav Terzo Valico, TAP, ILVA, PFAS, Acqua pubblica, F35 ecc.) ha direttamente gelato la pelle delle popolazioni, e si estenderà a tutto il territorio nazionale. Il M5S dalla “alleanza con nessuno”, disinvolto e repentino è passato tra il lusco e il brusco alla “alleanza con chiunque”, a prescindere dai temi identitari ossia dall’alleanza con chi l’aveva votato. Non guardando più in faccia l’interlocutore ecopacifista, ha dato di sé una immagine non sincera e non sicura, inaffidabile anzi traditrice. Appunto: tra il lusco e il brusco. Ora la questione grillina sembra diventare: “sì o no ad una intesa stabile con il PD?”. Assieme al PD, resuscitato l’anno scorso dal miracolo di quel genio di Salvini, arroccarsi al governo infatti garantirebbe il più a lungo possibile i posti in parlamento che le prossime elezioni taglieranno per effetto del referendum ma soprattutto del consenso. “La questione grillina” è invece un problema di contenuti, di alleanze, sì, ma di alleanza con quel mondo dei Beni Comuni che credette di aver finalmente identificato i propri temi con quelli del movimento di Grillo. Insomma la sopravvivenza è la questione del recupero di una identità.
Il governo va avanti con il più costoso programma militare mai realizzato.
Il costo totale, al momento, ammonterebbe a circa 14 miliardi di euro. Non c’è opposizione in Parlamento. Clicca qui: F-35, cosa prevede il nuovo contratto del Pentagono per la Faco di Leonardo.
Volano con i soldi sottratti alla sanità.
Da No Muos:
I piloti dell’Aeronautica militare italiana hanno superato le 2 mila ore di volo nell’addestramento con gli F-35. Ogni ora costa al Paese 40 mila euro, per un totale di circa 80 milioni.
Intanto il governo ha speso 337 milioni per l’acquisto di 15 nuovi elicotteri da guerra AW-169M marchiati Leonardo, nello stabilimento di Cameri (Novara) e la Marina Militare ha acquistato due sommergibili dal costo di 1,3 miliardi di euro, che saranno costruiti da Fincantieri.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Mil€x nel 2020 spenderemo circa 26,3 miliardi in spese militari, un miliardo e mezzo in più rispetto l’anno precedente.
Clicca qui da M5S.
Grande delusione della campagna No F35.
Voltafaccia del M5S con il solito PD. Clicca qui Luca Liverani.
Diamoci un taglio alle spese militari.
Missili, blindati, droni, sommergibili: nel silenzio generale al Parlamento sono stati consegnati otto decreti attuativi che potrebbero avviare programmi militari dal valore miliardario. Forse non è un caso che nel contratto di governo non siano previsti tagli. Clicca qui Carmine Gazzanni.
Non dimentichiamo che l’Italia non è solo acquirente ma fabbricante dell’F-35, però mentre i guadagni vanno quasi interamente nelle casse di aziende private, le spese escono dalle casse pubbliche, facendo lievitare la spesa militare italiana che ha già raggiunto i 70 milioni di euro al giorno: clicca qui Manlio Dinucci. Alla faccia di ospedali e scuole.
Il governo dichiari lo stato di emergenza climatica e ambientale. Eppoi c’è l’emergenza nucleare. La patata bollente del M5S.
Clicca qui il testo dell’appello sul clima : il tema è posto all’attenzione del mondo dall’ondata giovanile che ha preso come riferimento la figura della 16enne Greta Thunberg, e che è sospinto dalla disobbedienza civile di massa organizzata da Extinction Rebellion. Il cambiamento climatico causerà un nuovo apartheid: i ricchi possono proteggersi dalle conseguenze peggiori mentre saranno i poveri a subirne le conseguenze più violente: clicca qui. Però anche il nucleare andrebbe considerato come gravissima “emergenza“, anzi, se dobbiamo stare al calcolo delle probabilità, è molto più facile che l’umanità salti in aria in modo assolutamente catastrofico che non crolli giù tutta a causa del riscaldamento climatico: clicca qui Alfonso Navarra. Un banco di prova per il governo, ovvero per i Cinquestelle (era il loro cavallo di battaglia), per contrastare la lobby militare sarebbe il blocco totale dell’accordo di acquisto di 90 cacciabombardieri nucleari F35 dagli Usa. Ma la battaglia “identitaria” dei M5S si affosserà tagliando l’acquisto: si accontenterebbero della metà.
Riparte la campagna contro i cacciabombardieri F-35.
E’ ancora possibile fermare l’acquisto del lotto conclusivo. Clicca qui. E qui.
Trump aveva chiesto al governo italiano tre cose: MUOS, F-35 e TAP.
E il governo sta eseguendo gli ordini, confermando la tradizione della nostra nazione di sudditanza. Polemico intervento di Peacelink: clicca qui.
Posizioni pro e contro gli F-35 negli ambienti militari italiani.
A cura di Alfonso Navarra: clicca qui.
Le spese militari aumentano.
La Ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, ha rilasciato un’intervista alla rivista americana specializzata Defense News, nella quale, oltre a confermare l’impegno italiano nel programma F35 ribadisce che l’Italia punta a raggiungere l’obiettivo Nato di spesa per la Difesa del 2% del prodotto interno lordo entro il 2024.
Clicca qui Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, su HuffingtonPost.
150 milioni di dollari pagati per ciascuno degli F-35… inutilizzabili.
Servono altri 40 milioni per far funzionare ciascuno dei 12 cacciabombardieri acquistati dall’Italia. La Germania continua a rifiutarsi di comprarli dagli Usa.
Clicca qui Enrico Piovesana “Mezzo miliardo di dollari per gli F-35 da… aggiornare”.
Articolo 11 della Costituzione. Ripudiamo o non ripudiamo?
Se vogliamo davvero evitare la prossima guerra dobbiamo da oggi combattere il militarismo in casa nostra, tagliare le spese militari, non pagare per le missioni belliche all’estero, fare obiezione di coscienza ad ogni manifestazione militare, contestare l’esercito. Il lavoro della nonviolenza è soprattutto preventivo. Dire no alla guerra quando questa è scoppiata, non serve a nulla. La proposta politica dei nonviolenti non è l’utopia del disarmo mondiale, bensì il realismo del disarmo unilaterale. Clicca qui Mao Valpiana.
Il Sud, il territorio economicamente più disastrato d’Europa, eppure sempre più militarizzato.
Nel 2015 è stata inaugurata a Lago Patria (parte della città metropolitana di Napoli) una delle più importanti basi NATO d’Europa, che il 5 settembre scorso è stata trasformata nell’Hub contro il terrorismo (centro di spionaggio per il Mediterraneo e l’Africa). Sempre a Napoli, la famosa caserma della Nunziatella è stata venduta dal Comune di Napoli per diventare la Scuola Europea di guerra, così vuole la Ministra della Difesa F. Pinotti. Ad Amendola (Foggia) è arrivato lo scorso anno il primo cacciabombardiere F-35 armabile con le nuove bombe atomiche B 61-12. In Sicilia, la base militare di Sigonella (Catania) diventerà nel 2018 la capitale mondiale dei droni. E sempre in Sicilia, a Niscemi, è stato installato il quarto polo mondiale delle comunicazioni militari, il cosiddetto MUOS. Continua a leggere padre Alex Zanotelli.
L’arma per costruire la pace non sono gli F35, ma la scuola.
Il governo (ministra Pinotti) ha confermato la folle spesa di 12 miliardi per i (peraltro fasulli) cacciabombardieri F35 e ha portato le spese per la scuola -in percentuale al PIL– dal 3,8% al 3,5%, taglia la sanità ecc.
Cacciabombardieri F35 un progetto dannoso per la pace e le casse dello Stato.
Dieci anni di mobilitazioni popolari contro la follia di una spesa prevista di 18,3 miliardi per armi da guerra, in più costose (costo medio per velivolo 130,6 milioni) e inutili (lenti, superati sul piano militare) e perfino inefficienti (276 problemi tecnici) e pericolosi (per i piloti), sacrificando ai profitti dell’americana Lockheed miliardi utili alla sanità e alla scuola. Un programma ridimensionato (da 131 a 90 caccia) ma che andrebbe rottamato: abbiamo bisogno semmai di una flotta di Canadair per spegnere incendi.
20 miliardi (per ora) il costo totale per l’Italia dei bombardieri atomici F-35.
Gli altri alleati Nato hanno respinto il programma militare.
Clicca qui Enrico Piovesana “F-35, cade pure la balla dei post idi lavoro”
Più polizie, più penalità, più dispositivi e risorse per la massima sicurezza: questa la ricetta vincente rispetto a cui, da oltre vent’anni, s’è scatenata senza tregua la competizione fra destra e sinistra.
L’intervento militare dell’Italia passa attraverso un’interpretazione discutibile dell’art. 11 della Costituzione, interpretazione che continua a essere manipolata per giustificare la dotazione di armamenti offensivi (quali i cacciabombardieri) e le missioni militari all’estero coperte anche con la retorica delle “guerre umanitarie” e del peace keeping.
Clicca qui il saggio del professor Salvatore Palidda.
Il “pacifista “Donald Trump boccia i costosi cacciabombardieri F-35.
E dà ragione alle nostre manifestazioni ecopacifiste contro il loro acquisto che il governo italiano ha ignorato. Migliaia di miliardi sottratti alla Lockheed e alla guerra. In più l’ F-35 è anche inutile al suo scopo, perché difettoso.
No Muos No-F35 contro tutte le guerre.
Biciclettata, merenda al sacco e presidio 2 ottobre Cameri – Novara. Ore 14 stazione FS di Novara e piazza Dante di Cameri – Ore 15 verso aeroporto di Cameri.
Clicca qui il volantino dell’iniziativa di pace.
I soldi per i bombardieri F35 basterebbero a sbloccare i contratti del pubblico impiego.
E a mettere in sicurezza oltre 10.000 scuole eccetera. Parte la mobilitazione e la campagna “Taglia le ali alle armi” (www.disarmo.org), raccolta di firme, manifestazioni, mail ai parlamentari…
Corteo e assemblea del Comitato No M346 a Israele.
Sabato 28 giugno ore 15 CORTEO da Venegono Inferiore a Venegono Superiore.
Domenica 29 ore 9,30-13 al Castello dei Comboniani di Venegono Superiore ASSEMBLEA DEL FORUM CONTRO LA GUERRA Comitato “No M346 a Israele”.
Per adesioni e altre info:
nessunm346xisraele@gmail.com
http://forumnoguerra.blogspot.com
https://www.facebook.com/manifestazioneaermacchi.venegono
Manifestiamo a Torino sotto il palazzo del consiglio regionale del Piemonte.
Martedì 26 novembre ore 16, per bloccare il progetto F35, cacciabombardiere di attacco preposto anche a portare bombe atomiche e per utilizzare queste ingenti somme, anzichè per la guerra, per servizi necessari alla collettività quali previdenza, istruzione, sanità, trasporti, cultura, assistenza sociale, esodati, casa, ambiente, salvaguardia del territorio… Clicca qui
dal 18 luglio partirà la costruzione dei cacciabombardieri F-35
clicca qui Movimento No F-35 del Novarese
PD contro PD, Felice Casson: “sospendere l’acquisto degli F35, i soldi ai lavoratori”
Il vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato ha presentato una mozione firmata da altri 17 senatori del Partito Democratico. Spaccatura nel PD. Clicca qui
Servizio civile
i soldi pubblici vanno ai cacciabombardieri
Segnala anche tu lo spreco più grande: le spese militari!
Il Governo ci chiede di segnalare gli sprechi di denaro pubblico. Fallo anche tu! Digli di tagliare le spese militari, cancellare gli F-35 e i privilegi di cui godono gli alti gradi delle forze armate. Inondiamo il sito del governo: clicca qui.