E’ tempo che l’anniversario della fine dell'”inutile strage” della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l’impegno affinchè non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni. Clicca qui.
Categoria: Disarmo
Oltre alle bombe, missili nucleari Usa in Italia.
Violando il Trattato di non-proliferazione, a disposizione degli Usa basi, piloti e aerei per lo schieramento della B61-12 .Si prospetta anche una situazione ancora più pericolosa: il ritorno degli euromissili. Clicca qui Manlio Dinucci.
No Camp Darby di Livorno.
Il 3 settembre ci sarà un altro presidio di protesta a Livorno in via Grande dalle 10 di mattina fino alle 13. L’11 settembre, per l’apertura del meeting antirazzista, parleremo di Camp Darby con Manlio Dinucci e Franco Busoni ed altri. Ore 21 area Cecinella, Marina di Cecina.
Marcia e presidio No Dal Molin.
Il movimento, che per anni si è opposto al nuovo insediamento militare americano a nord di Vicenza, oggi si batte a favore del progetto del Parco della Pace per difendere un ideale, quello della pace: contro presenza di basi militari imposte ma non volute dalla popolazione. Le basi devono essere chiuse, nessuna nuova pista per elicotteri e aerei deve essere costruita nel parco Dal Molin.
La NATO non può essere annoverata tra gli strumenti affidabili di disarmo e pace, e quindi di vera sicurezza.
Un commento di Alfonso Navarra, portavoce dei Disarmisti Esigenti, dopo il vertice Nato che conferma il rigetto del Trattato di proibizione delle armi nucleari. Clicca qui.
Le spese militari aumentano.
La Ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, ha rilasciato un’intervista alla rivista americana specializzata Defense News, nella quale, oltre a confermare l’impegno italiano nel programma F35 ribadisce che l’Italia punta a raggiungere l’obiettivo Nato di spesa per la Difesa del 2% del prodotto interno lordo entro il 2024.
Clicca qui Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, su HuffingtonPost.
Le basi militari da cui prendono avvio le nostre costose avventure belliche.
No Tav Vallesusa sempre in movimento.
Clicca qui le iniziative dei prossimi giorni.
Tra gli aggiornamenti in evidenza: clicca qui RETE Ambientalista – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente e la Pace.
Manifestazione contro Camp Darby, deposito di armi, munizioni, materiali e attrezzature belliche per il fronte di guerra in Medio Oriente.
Presidio in Piazza Grande a Livorno organizzato dalla “Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra”: clicca qui. La tragica guerra in Yemen e in Siria è al di fuori di ogni finalità NATO, è al di fuori di quanto previsto dall’articolo 3 del Trattato nordatlantico, sul quale si basa la legittimità della presenza e dell’uso delle basi americane in Italia: clicca qui, firma anche tu.
Alla vigilia dell’Earth Day: bandire gli ordigni nucleari in quanto armi di distruzione climatica.
Clicca qui la conferenza stampa in Senato. Clicca qui la proposta di testo base per presentare mozioni sul disarmo nucleare.
Un database della Banca Armada Campaign svela l’elenco dei finanziatori dei produttori di armi.
In Italia, il gruppo è guidato da Unicredit e Intesa. Clicca qui Marco Trotta.
Marcia per la rimozione delle armi nucleari di Aviano.
Iniziativa promossa dai Beati i Costruttori di Pace di Pordenone e Padova e dal Centro di Accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano. Clicca qui il programma.
Articolo 11 della Costituzione. Ripudiamo o non ripudiamo?
Se vogliamo davvero evitare la prossima guerra dobbiamo da oggi combattere il militarismo in casa nostra, tagliare le spese militari, non pagare per le missioni belliche all’estero, fare obiezione di coscienza ad ogni manifestazione militare, contestare l’esercito. Il lavoro della nonviolenza è soprattutto preventivo. Dire no alla guerra quando questa è scoppiata, non serve a nulla. La proposta politica dei nonviolenti non è l’utopia del disarmo mondiale, bensì il realismo del disarmo unilaterale. Clicca qui Mao Valpiana.
Rompere la cappa di silenzio su Nato e nucleare, che non sono temi elettorali.
Le domande (del Comitato No Guerra No Nato) da porre ai candidati:
1) Lei è favorevole all’uscita dell’Italia dalla Nato?
2) Lei è favorevole all’immediata rimozione dall’Italia delle armi nucleari Usa? Cioè Lei si impegna, nella prossima legislatura, per l’immediata rimozione dall’Italia delle bombe nucleari Usa B-61 e per la non installazione delle B-61-12?
Perché Confindustria, Cgil e Cisl difendono la fabbrica di morte in Sardegna?
La fabbrica tedesca RWM fornisce le bombe che stanno massacrando il popolo yemenita. Clicca qui il comitato riconversione RWM per la pace, il lavoro sostenibile, la riconversione dell’industria bellica, il disarmo, la partecipazione civica a processi di cambiamento, la valorizzazione del patrimonio ambientale e sociale del Sulcis-Iglesiente.
Bombe italiane all’Arabia per uccidere i civili nello Yemen.
Di alta qualità e quantità, sono fabbricate in Sardegna dalla multinazionale tedesca Rwm: la Merkel si vergogna di produrle in patria. L’Arabia Saudita le scarica sulle città. Lo conferma l’inchiesta del New York Times. Il governo italiano sta uccidendo migliaia di persone soprattutto bambini, violando ripetutamente il diritto internazionale che vieta l’esportazione di armi verso uno Stato coinvolto in un conflitto condannato da Onu e Ue.
Il Sud, il territorio economicamente più disastrato d’Europa, eppure sempre più militarizzato.
Nel 2015 è stata inaugurata a Lago Patria (parte della città metropolitana di Napoli) una delle più importanti basi NATO d’Europa, che il 5 settembre scorso è stata trasformata nell’Hub contro il terrorismo (centro di spionaggio per il Mediterraneo e l’Africa). Sempre a Napoli, la famosa caserma della Nunziatella è stata venduta dal Comune di Napoli per diventare la Scuola Europea di guerra, così vuole la Ministra della Difesa F. Pinotti. Ad Amendola (Foggia) è arrivato lo scorso anno il primo cacciabombardiere F-35 armabile con le nuove bombe atomiche B 61-12. In Sicilia, la base militare di Sigonella (Catania) diventerà nel 2018 la capitale mondiale dei droni. E sempre in Sicilia, a Niscemi, è stato installato il quarto polo mondiale delle comunicazioni militari, il cosiddetto MUOS. Continua a leggere padre Alex Zanotelli.
Le spiagge militari sono le più belle e povere della Sardegna.
Interrompere in estate le esercitazioni militari per aprire le spiagge-poligono ai turisti: non soddisfa assolutamente il movimento “Gettiamo le basi” che si batte da anni contro le servitù militari e i danni alla salute. Mariella Cao: noi chiediamo la dismissione delle basi (la regione è occupata dal 60% dei poligoni italiani) e la loro bonifica, perché provocano povertà e morti (sono in corso processi per l’inquinamento ambientale).
L’arma per costruire la pace non sono gli F35, ma la scuola.
Il governo (ministra Pinotti) ha confermato la folle spesa di 12 miliardi per i (peraltro fasulli) cacciabombardieri F35 e ha portato le spese per la scuola -in percentuale al PIL– dal 3,8% al 3,5%, taglia la sanità ecc.
Nobel per la pace ad ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons).
Anche gli italiani membri della Rete internazionale pacifista presenti a Oslo per la consegna del Premio. Co-celebrazione a Roma: conferenza stampa al Senato e conclusione della Carovana delle donne.
Clicca qui il Comunicato stampa dei Disarmisti Esigenti
Troppa criminalità: liberalizziamo la vendita delle armi come in USA.
E’ la proposta che si ascolta non solo nei bar. Il 40% delle armi in circolazione sulla terra è in possesso degli americani (310milioni di armi per 335milioni di persone). Dunque minor criminalità? Da soli gli americani (il 4,5% della popolazione mondiale) sono artefici del 31% delle stragi con armi da fuoco nel mondo.
Curdi, Palestinesi, guerre, Sciopero generale, iniziative NOTAV, Bund, Ottobre 17, Assemblea21.
Clicca qui gli aggiornamenti a cura di Doriella e Renato.
Massivo ampliamento della base militare USA di Camp Darby a Livorno.
La nuova linea ferroviaria ruberà decine di ettari di altissimo valore naturalistico e ambientale tra cui 36 ettari del Parco di San Rossore, dove è previsto l’abbattimento di un migliaio alberi ad alto fusto e la deviazione di un canale, in nome di interessi imperialistici degli USA e dei conseguenti progetti di guerra .
Affianchiamo Papa Francesco nell’impegno per il disarmo nucleare, contro il suicidio dell’umanità.
Clicca qui l’appello e il link per firmare.
La Sardegna antimilitarista in lotta.
Manifestazione contro la Joint Stars, il più grande evento esercitativo della Difesa di quest’anno. Clicca qui: Liberiamo la Sardegna dall’occupazione militare.
Dopo il Nobel rilanciamo il disarmo nucleare.
l’Italia è accodata al crescente riarmo nucleare USA/NATO ospitando, per giunta in violazione della lettera di vari articoli del TNP, le bombe nucleari Usa B-61 che dal 2020 saranno sostituite dalle ancora più pericolose B61-12. Clicca qui.
Via le atomiche dall’Italia.
Dell’ICAN fanno parte 486 organizzazioni di 101 paesi, ed anche l’Italia ha membri attivi e partecipanti all’attività nazionale ed internazionale.
Speriamo che questo premio serva, almeno in parte, a rompere il muro del silenzio che impedisce all’opinione pubblica italiana di essere a conoscenza dei gravi pericoli che corre. Sono necessarie scelte di disarmo unilaterale del nostro Paese: lo sganciamento dal nuclear sharing della NATO rispedendo al mittente le “atomiche” che gli USA dispiegano nelle nostre basi o fanno transitare nei nostri porti.
Clicca qui Alfonso Navarra.
Un Nobel contro il pericolo della guerra atomica.
Il premio Nobel per la Pace 2017 è stato assegnato alla Campagna Internazionale contro le Armi Nucleari (ICAN), come riconoscimento per il ruolo nell’approvazione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, adottato il 7 luglio con il voto favorevole di 122 Stati. ICAN è una coalizione di organizzazioni non-governative di 100 paesi. Questo premio rende omaggio agli sforzi di milioni di attivisti e cittadini in tutto il mondo che, fin dai primi anni dell’era atomica, hanno alzato la voce contro le armi nucleari.
Cicca qui la Dichiarazione di ICAN
Giornata internazionale della Nonviolenza.
Si celebra da 10 anni nel giorno del compleanno del Mahatma Gandhi (continua)
Omaggio all’eroe che salvò il mondo da una guerra nucleare.
Nella giornata ONU per l’eliminazione delle armi nucleari. Clicca qui Alfonso Navarra.
Appello per la ratifica italiana del bando ONU delle armi nucleari.
Clicca qui l’appello. Per sottoscrivere on line: clicca qui
Attivisti contro la fiera delle armi di Londra.
Migliaia di dimostranti hanno inscenato azioni dirette per bloccare una delle più grandi fiere delle armi del mondo. La Defense and Security Equipment International [(Fiera) Internazionale degli Armamenti di Difesa e Sicurezza], o DSEI. Il centro di esposizioni è stato ripetutamente bloccato
durante la settimana. Sono state arrestate più di cento persone. (continua)
Contro il MUOS: corteo e campeggio.
L’ONU ha varato un trattato per proibire gli ordigni nucleari. L’era atomica sta per finire?
Ma il voto contrario è stato degli USA. Clicca qui un commento di Alfonso Navarra, presente alla Conferenza di New York.
L’Altra Parata per la Festa della Repubblica.
La vera parata è stata quella del popolo sovrano, della società civile, che vuole manifestare e vivere i valori fondamentali della Costituzione, quella che ripudia la guerra.
Clicca qui il comunicato conclusivo della Festa Alternativa pacifista e solidale.
Solidarietà a Marinella Correggia e ai pacifisti brutalizzati e repressi nella protesta non violenta contro Trump, Nato e G7.
Clicca qui il comunicato dei “Disarmisti esigenti”.
Le bombe che quotidianamente piovono sui bambini dello Yemen sono italiane.
Fabbricate in Italia e sganciate da caccia che transitano in Italia. Ma noi non abbiamo dichiarato guerra allo Yemen. Abbiamo le mani sporche di sangue per questa strage petrolifera ma non ci turbiamo, tanto gli yemeniti non arrivano sulle nostre coste e soprattutto non ci portano il colera che li sta ulteriormente falcidiando, soprattutto tra i bambini.
Petizione diretta a Parlamento italiano firma anche tu.
Raccolta firme affinché il Parlamento italiano dia mandato al governo di aderire alla convenzione per l’eliminazione delle armi nucleari in corso di discussione presso le Nazioni Unite. Primo firmatario Giorgio Nebbia. Clicca qui.
A Manchester suona l’Isis, nel Mediterraneo suonano i governi occidentali.
Secondo l’aberrante fanatismo Isis, sarebbero “i bambini uccisi dalle bombe inglesi a Mosul vendicati con i bambini crociati ammazzati a Manchester”. E Trump promette di proteggerci dal terrorismo fomentando guerre e vendendo armi? Non è così che si elimina il terrorismo: gli risponde papa Francesco.
Clicca qui il generale Fabio Mini, già capo di Stato maggiore del Comando Nato per il Sud Europa ecc., esperto di strategia militare e questioni geopolitiche.
Ecco la nuova bomba H che arriverà in Italia.
Gli Stati Uniti hanno deciso di imbarcarsi in un programma di ammodernamento delle armi nucleari, che si stima costerà mille miliardi di dollari nei prossimi trenta anni. Il programma riguarderà anche l’Italia: verranno rimpiazzate le settanta bombe atomiche di Aviano e Ghedi. L’attuale arsenale è già in grado di cancellare la Terra: quante volte la si vuole annientare?
Clicca qui Stefania Maurizi.
Pax Christi : un congresso sulla nonviolenza a fianco di papa Francesco ma con le resistenze del sistema ecclesiastico.
La posizione dei vescovi italiani è arretrata, un freno al Papa. Occorre abolire i cappellani militari, introdurre la teologia della pace nell’insegnamento dei seminari, farla entrare nelle parrocchie, fare un Sinodo della chiesa per proporre l’Italia come ponte di pace, appoggiare la Conferenza ONU sulle armi nucleari, chiedere al governo italiano l’allontanamento dal nostro paese delle 70 bombe nucleari americane, bocciare il Libro bianco del governo contrario alla Costituzione.
Clicca qui Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa.
Licenza di uccidere e legittima difesa.
Cosa intende per “legittima difesa” il Movimento Nonviolento.
Clicca qui Mao Valpiana
Petrella e Zanotelli a Napoli.
Terminali di rigassificazione e rischi nucleari nel golfo di Trieste.
Clicca qui Alessandro Capuzzo sulle conclusioni dell’incontro promosso da Democracy in Europe
Movement 2025 e Forum per cambiare Trieste.
Il filorusso Trump ci porterà alla guerra contro la Russia?
Il fatto che i Cruise contro Assad siano partiti da portaerei americane della VI Flotta con comando a Napoli, mette in rilievo che l’Italia, è una fondamentale piattaforma di lancio della strategia militare Usa/Nato responsabili di una situazione di conflitto sempre più pericolosa, a cui si aggiungono le ambizioni della Russia di Putin. Noi, “popolo della pace”, non possiamo starcene con le mani in mano mentre infuria la “guerra mondiale a pezzetti” (copyright papa Francesco), aumentando il rischio sottostante di una catastrofica guerra nucleare. (Continua con Alfonso Navarra).
In 5 anni 64 attacchi con armi chimiche in Siria.
Segnalati da parte di governi occidentali e organizzazioni non governative.
Clicca qui L’Huffingtonpost.
Vietato nucleare. Dieci giorni di mobilitazione contro le armi nucleari.
La campagna 2017 è ideata dal gruppo milanese Argonauti per la Pace di Mondo senza Guerre e senza Violenza: clicca qui.
25 marzo a Roma per ribadire il nostro NO sociale a Euro, UE e NATO, per la democrazia e i diritti sociali.
Una giornata di lotta contro il peggioramento delle condizioni di reddito e vita, contro le restrizione degli spazi di democrazia, contro l’interventismo militare. (Continua)
Il centenario della nascita di Carlo Cassola: la sua idea del disarmo unilaterale vive con noi.
Scrittore partigiano (combatté nelle Brigate Garibaldi), che osò illuminare anche i “lati grigi” della Resistenza (“La ragazza di Bube” va letta anche in questo senso), è stato il “padre” del disarmo unilaterale in Italia, come idea e come campagna politica. Ed anche come organizzazione: la Lega per il disarmo unilaterale, che ancora oggi promuove l’obiezione fiscale alle spese militari.
Clicca qui Alfonso Navarra.