Provvederà la Commissione Interministeriale per la riforma del codice dell’ambiente nominata dai ministri Gilberto Pichetto Fratin ed Elisabetta Alberti Casellati? Clicca il video di Report.
Categoria: Api
Dalle api segnali di un pianeta in pericolo.
Le api, queste straordinarie creature che abitano il Pianeta da oltre 100 milioni di anni, costituiscono il filo conduttore per raccontare diverse sfide ecologiche come quelle della riduzione della biodiversità, del cambiamento climatico, della degradazione del suolo e della transizione energetica. Quando la specie più presuntuosa del Pianeta mette mano al corso della natura provoca gravi danni, alterando la possibilità di sopravvivenza dei non umani, come gli impollinatori, senza comprendere che in realtà si tratta di un ecocidio autodistruttivo. Paradossalmente l’agricoltura, che è una delle attività più strettamente dipendenti da una biosfera sana, è una delle maggiori cause di cambiamenti irreversibili e, quindi, insostenibili come il riscaldamento globale e l’estinzione degli impollinatori da cui trae giovamento e ricchezza. L’impiego massiccio di energie fossili, la distribuzione di veleni come i pesticidi (sono persistenti, tossici e bioaccumulabili), la perdita della fertilità, nelle monocolture di vegetali selezionati per soddisfare esigenze economiche (es.: gli organismi modificati geneticamente), sono alcune delle principali cause di un sistema di produzione alimentare ecologicamente insostenibile. Non c’è più tempo, non possiamo permetterci di sprecare risorse economiche come quelle dedicate alla produzione degli agro-carburanti (mais coltivato per ottenere metano, il biogas) e alle piante modificate geneticamente (es.: quelle rese resistenti agli erbicidi); bisogna fare un passo indietro nel modo di gestire le risorse naturali. Una specie può prosperare solo se godono di salute tutte le altre, dobbiamo sposare questo principio.
Il libro di Giuseppe Zicari, “Agricoltura chimica e impollinatori: segnali di un Pianeta in pericolo. Il biomonitoraggio con le api”, prova a raccontare una visione diversa del Mondo che stiamo costruendo (pardon: distruggendo), una storia piena di retroscena e colma di pericoli sottovalutati. Il file PDF è scaricabile su https://sites.google.com/site/zicari73/, mentre il libro cartaceo è acquistabile su https://www.youcanprint.it/store.
Salva le api salva te stesso.
3 giugno ore 20.30 www.facebook.com/isdevicenza.
Un milione di firme per salvare le api.
Si è conclusa la raccolta firme on line per sostenere l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Save Bees and Farmers” – “Salviamo Api e Agricoltori“, che ha portato a raccogliere oltre un milione di firme in tutta l’Unione Europea.
Se questa ICE sarà convalidata la Commissione Europea e il Parlamento Europeo dovranno rispondere alle richieste dei cittadini per un’agricoltura senza pesticidi e rispettosa degli insetti impollinatori… LEGGI L’ARTICOLO >
Salviamo le api dai pesticidi.
Firma la petizione (clicca qui).
Salvare le api è possibile anche attraverso piccoli gesti: scarica qui la guida ai fiori amici delle api per creare nel tuo giardino o sul balcone una zona sicura per le nostre piccole amiche!
Se spariscono, crolla tutto.
Api selvatiche, farfalle, sirfidi e coleotteri preservano la biodiversità e la vita sul Pianeta, ma sono in grave pericolo. Sappiamo che tieni a questa causa, vuoi fare di più per loro? Clicca Versione web.
Bonifiche ancora a zero.
Su 41 Siti di interesse nazionale, quelli in cui i procedimenti di bonifica sono fermi allo 0% sono 13 per quanto concerne i terreni , e 16 per quanto riguarda la falda. Il totale è di oltre 200mila ettari tra terra e mare contaminati a causa delle attività antropiche svolte nel corso del XX secolo e, in alcuni casi, ancora in essere. Questa è l’eredità lasciata dai grandi gruppi industriali di un tempo, poi convogliati in società come Eni, Edison, Enel, Total, Api, Arvedi, Snia, Caffaro, Solvay, ArcelorMittal. (continua)
Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio.
Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori. Clicca qui:
Siamo ancora all’anno zero della tutela della salute di Falconara.
In interi quartieri ennesimo episodio di esalazioni di idrocarburi/zolfo) della raffineria API. Clicca qui Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria Falconara/Castelferretti.
Campagna europea per vietare i pesticidi chimici e per la protezione delle api e degli agricoltori.
Coalizione di 90 associazione in 17 paesi europei lanciano raccolta firme ICE (Iniziativa Cittadini Europeri) per vietare pesticidi, trasformare agricoltura e salvare natura. Clicca qui.
Morìa di api per pesticidi: campi sotto sequestro a Udine.
Mentre il Gip di Udine sequestra i campi trattati con neonicotinoidi (clicca qui) il Ministro Martina con un decreto vorrebbe imporre l’uso degli stessi pesticidi in tutta l’area degli Ulivi in Puglia (clicca qui).
Albert Einstein: quando l’ultima ape morirà all’uomo resteranno 4 anni di sopravvivenza.
Api “sentinelle dell’ambiente” nel cortile del municipio di Tortona.
Una iniziativa dell’Osservatorio ambientale comunale (clicca qui).
La moria delle api è un “problema” che riguarda tutti.
Il video è stato prodotto dall’Associazione Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) e lancia un messaggio chiaro e immediato in merito alla regolamentazione dei pesticidi in agricoltura cercando dunque di frenare la lobby dell’industria agrochimica e portare avanti le ragioni della richiesta di messa al bando dell’uso in agricoltura di sostanze chimiche, nocive per le api, l’ambiente e dunque la salute umana.
Miliardi di api stanno morendo e la nostra catena alimentare è a rischio.
3 milioni e 200mila persone hanno già firmato la petizione che Avaaz consegnerà al governo USA! Portiamola a 3 milioni e mezzo, unisciti anche tu per salvare le api.cioè noi stessi! Clicca qui.
Morie d’api.
Segnalazioni di gravissimi spopolamenti e morie d’api dal Piemonte fino alla pianura del Friuli Venezia Giulia, in perfetta coincidenza con le semine di mais. Clicca qui
Senti questo forte ronzio? Sono le migliaia di persone che hanno firmato.
Le api, le farfalle e i coleotteri sono gli strumenti che la Natura ha voluto per l’impollinazione. L’uomo ha pensato bene di trovare un loro micidiale nemico: l’inquinamento dovuto a sette pesticidi. L’Europa ha già compiuto un primo passo vietandone l’impiego di tre delle multinazionali Bayer e Syngenta: Clothianidin, Imidacloprid e Thiametoxam. Ma non basta. Se non vogliamo che presto l’agricoltura riceva un colpo mortale, anche gli altri quattro veleni devono essere vietati: il Fipronil, il Clorpirifos, la Cipermetrina e la Deltametrina. Greenpeace chiede di sottoscrivere e di fare sottoscrivere l’appello: clicca qui