Ennesima sentenza contro l’ambiente. Ennesima assoluzione per l’amianto.

 

Sentenza definitiva della Cassazione a favore della Pirelli di Milano e contro 11 operai. Altro capitolo da aggiungere al libro “Ambiente Delitto Perfetto” (Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione Giorgio Nebbia, pagg. 518). Questi processi in sede penale non risarciscono né le Vittime né l’Ambiente, trascinati per anni fino al terzo grado servono solo a impinguare schiere di avvocati adepti di Sisifo.

Bonificare il cemento amianto prima che ci seppellisca.

Grandine, trombe d’aria, eventi meteoclimatici: ogni volta parte una nuova overdose di fibre di amianto dalle sterminate superfici ancora da bonificare. Invece delle bonifiche, lo Stato regala 5mila euro a ogni cittadino che si ammala di mesotelioma e che dimostri di aver risieduto in Italia almeno nei dieci anni prima della diagnosi: una specie di assegno funerario. Clicca qui Vito Totire, presidente nazionale AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute

Quattro bombe ecologiche nel cuore del Piemonte.

Fraschetta, Sezzadio, Valledora, Valle Scrivia. Quattro bombe ecologiche nel cuore del Piemonte, a pochi chilometri di distanza fra di loro. Una, già esplosa, è arcinota essendo oggetto di denunce quarantennali da parte della Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica, e di un processo in corso alla Corte di Assise d’Appello a Torino per avvelenamento doloso della falda acquifera provocato in Fraschetta da un cocktail di 21 scarichi cancerogeni della Montedison/Solvay a Spinetta Marengo (Alessandria): chiesti per gli amministratori imputati fino a 17 anni di reclusione. La seconda è rappresentata dalle cave di scorie amiantifere, provenienti dagli scavi del tunnel Tav Terzo Valico ligure piemontese, che si vorrebbero disseminare lungo la Valle Scrivia e in tutta la provincia alessandrina. Se ne stanno occupando i Comitati e la Magistratura per le tangenti. Sempre lungo l’alveo del fiume Bormida, un tempo fogna dell’Acna di Cengio, il terzo ordigno incombe a Sezzadio a meno di 20 chilometri da Alessandria ma è stato finora bloccato dai Comitati, protagonisti di imponenti manifestazioni popolari nel capoluogo e di ricorsi al Tar insieme ai Comuni, per salvaguardare un’altra falda strategica regionale minacciata da discariche tossico nocive. La quarta, a meno di 100 chilometri, è una bomba già conflagrata: in Valledora, tra Biella e Vercelli, in un raggio di nove chilometri esistono sette discariche in altrettante cave in disuso, due già sversano nella falda profonda anche cromo esavalente. Il Comitato Valledora esiste e resiste dal 2007 in questa terra dei fuochi, qualche sindaco ora si sta muovendo per impedire nuove discariche ma non c’è traccia di bonifiche. Una lotta comune tra i Comitati di queste quattro realtà ecosanitarie disastrose è auspicata per sboccare l’inerzia e le complicità della politica, e il nostro Blog come sempre farà la sua parte.

Prime condanne agli uomini del Cociv per le tangenti relative al Tav Terzo Valico.

Gli stessi, spalleggiati da sindacati e politici, che avevano denunciato Antonello Brunetti che per primo aveva accusato il sistema di tangenti. Nel frattempo è partita una nuova indagine in merito allo smaltimento di enormi quantitativi di amianto prodotti dagli scavi. Clicca qui Brunetti.

Ennesimo colpo di spugna sulle morti per amianto.

La Corte d’Appello di Torino, presidente Flavia Nasi, ribalta la sentenza di primo grado e assolve l’Olivetti di Ivrea, cioè i fratelli De Benedetti e Corrado Passera. Per gli intoccabili “ il fatto non sussiste”: decine di lavoratori morti per cause naturali. Le prossime vittime si preparino per questa interpretazione giuridica: l’esposizione all’amianto non accelera il decorso dei tumori e anticipa la morte.

Progetto di ricerca sul mesotelioma.

Sarà l’anno buono? L’Afeva (l’associazione dei familiari delle vittime) ne chiede il varo entro maggio. Quanti malati, che avevano accolto con speranza l’annuncio della ricerca tra partner così autorevoli, sono morti nel frattempo? E quanti coloro che due anni fa erano vivi e ignari, nel frattempo si sono ammalati? Clicca qui Silvana Mossano.
Abbiamo effettuato un altro versamento di euro 110,00 alla Ricerca della Cura del Mesotelioma. I nostri libri stampati a spese degli autori, “Ambiente Delitto Perfetto “di Barbara Tartaglione e Lino Balza terza edizione prefazione di Giorgio Nebbia, nonché “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” volume secondo (il primo è esaurito), infatti possono essere spediti a chi ne fa richiesta a balzamd@gmail.com accompagnata da sottoscrizione che devolveremo interamente alla Ricerca.   

Si apre a Milano l’ennesimo processo assolutorio per l’amianto.

Contro 5 dirigenti del Teatro della Scala accusati della morte di 10 lavoratori. Un altro processo di cui non beneficeranno i risarcimenti alle vittime ma le parcelle degli avvocati. Intanto di amianto migliaia di persone continuano ad ammalarsi e morire fra l’indifferenza generale delle Istituzioni e dei partiti. Senza bonifiche si continuerà a morire e a frequentare i tribunali.

Il Fondo Vittime Amianto distolto dal capitolo sicurezza dell’Inail.

Oltre a penalizzare i progetti di formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro soprattutto a piccole e medie aziende, il governo fa lo sconto agli imprenditori che hanno causato la contaminazione, dell’amianto, mentre rifiuta il raddoppio dell’una tantum alle vittime per cause famigliari e ambientali. Protesta l’Afeva (Associazione famigliari e vittime dell’amianto).
Clicca qui Silvana Mossano.

Amianto Fibronit di Broni, ennesima “giustizia di classe” nei tribunali.

L’aggiungiamo alle 518 pagine di “Ambiente Delitto Perfetto” (clicca qui). La Cassazione ha definitivamente assolto, per non aver commesso il fatto, gli imputati accusati delle morti e delle malattie di centinaia di lavoratori e cittadini. Tutti i processi per amianto (e non solo) si stanno concludendo, a distanza di anni e anni e tre gradi di giudizio, con prescrizioni e assoluzioni, senza risarcimenti per le vittime. Vale ancora la pena affrontare questa “giustizia di classe” che ha come unico risultato di pagare le spese processuali e le parcelle degli avvocati?

L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza.

Volume secondo. Pagg. 322. <<… questo -a parte qualche licenza poetica- non è un “libro di memorie”, e non è una storia romanzata o un romanzo storico, è storia tratta fedelmente dalla trentina di periodici e quotidiani che mi hanno ospitato come “corrispondente di guerra”. Storia minore? Semmai nell’accezione di Giorgio Nebbia: “Considero molto importante questa storia del tuo impegno giornalistico e dei giornali e riviste nati e vissuti più o meno a lungo, poi in parte scomparsi a cui hai collaborato, una Storia che chiamerei ‘Minore’ non perché sia meno importante ma perché è sommersa e quasi sconosciuta nel gran chiasso di cose frivole dei nostri tempi”. Una storia che, al limite, potrebbe a sua volta essere analizzata dagli storici di professione, se non che il libro ahiloro è riservato a pochi amici…>>. [Possono richiederlo a alessandriamd@gmail.com ]. <<…fra i 396 personaggi, protagonisti e comparse, che popolano il primo volume [clicca qui] e i 492 il secondo [clicca qui], prevalgono -per acrimonia dell’Autore- quelli negativi, ma incontriamo belle figure di giornalisti, politici, sindacalisti, magistrati, ambientalisti e soprattutto di cittadini comuni, lavoratori, che perseguono “la diritta via”; Quelli quelli che Lev Tolstoj ritiene muovano veramente la storia umana…>>.

Amianto Eternit. Si aggiunge un nuovo capitolo al nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto”.

Storia infinita dei delitti consumati nelle aule dei tribunali (clicca qui). La Cassazione ha deciso che il processo Eternit bis sarà “spacchettato” in quattro filoni davanti a quattro magistrature diverse (per le vittime di Cavagnolo, di Casale, di Rubiera e di Bagnoli) e soprattutto che l’imputazione è per omicidio colposo e non volontario. La conseguenza sarà la prescrizione per la maggior parte delle vittime: a centinaia morte prima del 2005. I casi aperti riguarderebbero dunque poche decine di morti. Anche per questo Natale la giustizia italiana fa un ultimo regalo a Stephan Schmidheiny. Il processo Eternit bis aveva preso il via nel maggio 2015: unico imputato Schmidheiny, condannato in appello a Torino a 18 anni di carcere per il reato di disastro ambientale, dichiarato poi prescritto in Cassazione nel novembre 2014. Il magnate svizzero per anni ha continuato consapevolmente a far soldi sulla pelle di migliaia di persone ma secondo la Cassazione non si tratta di omicidi volontari, non c’è nessun disastro ambientale a Casale Monferrato ecc.

Dopo i morti per terremoto, i morti per amianto

Il sisma del Belìce nel ’68 fece almeno 370 vittime. Ma ancora di più sono i morti (soprattutto giovani) causati nei decenni successivi dalla fibre di eternit con cui furono costruiti i centri per gli sfollati. I progetti per rimuovere l’amianto ci sono, ma mancano i finanziamenti.

Clicca qui Alan David Scifo “50 anni dopo il terremoto l’amianto uccide ancora”

Fa parte del servizio sanitario pubblico l’unità mesotelioma fino ad oggi finanziata da fondi privati.

La Regione Piemonte ha deliberato l’istituzione dell’ unità UFIM all’interno del Dipartimento di Medicina dell’Aso in convenzione con l’Asl.
Clicca qui Silvana Mossano “Ufim diventa struttura stabile e autonoma”
Dal 2004 la Fondazione Buzzi Unicem ha speso circa 4 milioni per la ricerca: Clicca qui La Stampa.
Se anche tu vuoi contribuire per la Ricerca della cura del mesotelioma, riceverai in omaggio i libri “Ambiente Delitto Perfetto” e/o “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”. Invia mail a balzamd@gmail.com specificando indirizzo postale, e ti sarà fornita indicazione su come effettuare la sottoscrizione.

Grandi opere, tutti i no del Movimento Cinque Stelle.

Sono elencati da una fonte insospettabile, La Stampa, che fa propaganda elettorale: intenzionalmente contro M5S ma involontariamente a favore se il lettore è ambientalista. Tredici, secondo i grillini, le “grandi opere” inutili dannose costose da fermare, per un risparmio per le casse pubbliche di 10 miliardi, 9 al netto delle eventuali penali. Miliardi da utilizzare per manutenzione strade e ferrovie, incentivazione mezzi elettrici e piste ciclabili, assetti idrogeologici, sanità ecc. Ci permettiamo di aggiungere: piano nazionale di eliminazione dell’amianto. Tra i 13 disastri finanziari e ambientali da scongiurare: Tav Torino Lione, Tav Terzo Valico, Tav Milano-Trieste, Tav Firenze, Mose di Venezia, Ponte sullo Stretto, le due pedemontane lombarda e veneta, l’autostrada Orte-Civitavecchia, porto off-shore di Venezia, tangenziale di Lucca, bretella Sassuolo-Campogalliano.

Clicca qui Andrea Carugati “Grandi opere, tutti i no del M5S”.

Conferenza governativa sull’amianto e le patologie correlate.

Casale Monferrato 23-24 novembre 2017.
Silvana Mossano:
Clicca qui “Come combattere il rischio amianto. Da Casale le indicazioni al Governo. Al lavoro le Commissioni”.
Clicca qui “Oltre mille diagnosi di mesotelioma negli ultimi 25 anni all’ospedale S. Spirito di Casale”.
Clicca qui “L’annuncio di Saitta: ‘Cure e ricerca più stabili’. Accolto l’appello dei malati. L’Ufim diventa ‘Struttura semplice dipartimentale per il mesotelioma’. Ecco la Struttura mesotelioma: una conquista inseguita 5 anni”.
Clicca qui “Gli studenti arruolano anche il ministro Galletti. Sei mosse sulle quali concentrare le nostre forze”.
Clicca qui “Luzzati e le ‘vie dell’amianto’ dal minerale alla pericolosità”.

 

Conferenza governativa sull’amianto a Casale Monferrato il 24 e 25 novembre.

Casale non vuole essere considerata la “città dell’amianto” bensì “la città della riscossa contro l’amianto”. Merita la candidatura a Capitale italiana della cultura 2020. La Conferenza ospita tanti bei nomi (vedi articolo Mossano), chissà se affronterà anche una questione basilare: l’amianto è diffusissimo in tutta Italia, continuerà a uccidere senza un Piano nazionale di bonifica: questo sì che meriterebbe il titolo di “Grande opera”!
Clicca qui Silvana Mossano “La battaglia dei casalesi non è mai finita”

Bisogna sottrarre la giurisdizione ai militari e affidarla all’Inail.

La Difesa rifiuta risarcimenti e pensioni ai militari vittime dell’uranio impoverito (342 morti e 7mila malati per tumori), del radon e dell’amianto. Per la “sindrome del Golfo” (effetti chimici e radioattivi delle esplosioni dei proiettili) in America sono stati risarciti migliaia di soldati. E i nostri in Kosovo? E i nostri del Salto di Quirra in Sardegna?

Il Tav Terzo Valico lo costruisce la ditta dei “pali con lo sputo”.

Il nuovo lotto della Val Lemme (263 milioni) è stato aggiudicato dal commissariato Cociv alla Fincosit, quella che nelle intercettazioni operai e indagati parlavano di strutture che erano state costruite “a cazzo di cane, esce l’acqua da tutte le parti, ci scappa il morto”. Fincosit lavora anche al Mose. Il Terzo Valico ha già conquistato il record di inchieste giudiziarie (appalti, subappalti traffico rifiuti con amianto, ‘ndrangheta).


Prossimo abbigliamento  per l’amianto del Terzo Valico.

Notav Terzo valico accusa i politici alessandrini per il maxi traffico Sud-Nord dei rifiuti.

Dopo gli arresti della Procura di Brescia, l’inchiesta si allarga in Alessandria. Pesanti le accuse dei NoTav: tutti i membri dei consigli di amministrazione devono dimettersi, gli indagati sono espressione del PD, i media locali saldamente in mano al Pd non hanno quasi dato notizia dell’inchiesta, la più grave inchiesta che coinvolge la politica locale dai tempi di Tangentopoli e sembra il terzo segreto di Fatima, non c’è solo il marito della sindaca o le mazzette alle segreterie dei partiti, emergono modalità che ricordano tanto quelle della camorra in Campania, in più l’Aral è una società pubblica, tra i suoi rifiuti sporchi potrebbe esserci anche l’amianto, (continua)

“Progetto mesotelioma” va avanti.

Fortemente voluto dall’Associazione famigliari delle vittime dell’amianto, può contare su un finanziamento di 3 milioni e 800mila euro accantonati dai cittadini di Casale Monferrato attraverso le transazioni private con Stephan Schmidheiny, imputato finora clamorosamente assolto dal genocidio.
Clicca qui Silvana Mossano “Un luminare coordinerà il ‘progetto mesotelioma’”.
Ricordiamo, a chi ne farà richiesta a rete.ambientalista@gmail.com, che il ricavato dei libri “Ambiente Delitto Perfetto” e “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” è interamente devoluto alla Ricerca per la cura del mesotelioma.

Approvato in Regione il nuovo piano cave Tav Terzo Valico.

Pur in presenza del “no” di quattro Comuni (Novi Ligure, Arquata Scrivia, Sezzadio e Pozzolo Formigaro), del “ni” della Provincia e del “se” del Comune di Alessandria. Individuati 12 siti prioritari: Tortona (Cascina Pecorara, Castello Bovo), Novi (Cascina Polidora), Pozzolo (Cascina Guendalina, Cascinone, Pelosi, Cascina Ponzana, Cascina Vassuria), Alessandria (Guarasca 1, Guarasca 2), Sezzadio (Opera Pia 2) e Bosco Marengo (Cà Bianca). I siti di riserva sono Alessandria (Cascina Bolla 2), Tortona (Montemerla), Frugarolo-Casalcermelli (Cascina Pitocca), e Novara (Cascina Bettole di Romentino e Cascina Nuova di Cerano). Ospiteranno altri 2,7 milioni di metri cubi di terre di scavo (amiantifere), oltre ai 5,3 milioni approvati in precedenza.

Vince il Premio Attila Alessandria 2016 il sindaco più sgradito d’Italia.

 
Premio Attila Alessandria 2016
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori

Alla personalità che si è particolarmente distinta a danno dell’ambiente e della salute, una giuria sul serio popolare, composta da 429 votanti in 9 assemblee in provincia,

ha attribuito a

Maria Rita Rossa
la più alta onorificenza ambientalista della provincia di Alessandria.

Rita Rossa, nella duplice veste di sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, vince con 213 voti. Al secondo posto con 96 preferenze: Ettore Pagani ‎direttore generale Consorzio COCIV TavTerzo Valico. Al terzo, con 69, Stephan Schmidheiny amministratore delegato Eternit. Quarto con 36 voti: Angelo Riccoboni amministratore delegato Riccoboni. Seguono a pari merito (3 preferenze): Luca Amoroso direttore raffineria Eni Sannazzaro de’ Burgondi che scoppia con frequenza allucinante, Gianluca Bordone sindaco di Tortona, Rocchino Muliere sindaco di Novi Ligure, e altri con 1 voto.

La classifica del Sole24Ore l’ha relegata all’ultimo posto fra i sindaci italiani. Una giuria di 429 votanti le ha conferito quest’anno la più bassa onorificenza ambientale, sulla scia di Marcellino Gavio e Fabrizio Palenzona, e battendo concorrenti del calibro di Stephan Schmidheiny. I Comitati hanno chiamato migliaia di cittadini in piazza per contestarle la rielezione. Eppure i sondaggi danno Rita Rossa vincitrice.

Clicca qui la pergamena: perché ha vinto il Premio e perché sarebbe rieletta.

Champagne per brindare alla vittoria.
Clicca qui Ansa “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Quotidiano Piemontese “Rita Rossa, sindaco di Alessandria, vince il Premio Attila: ha fatto più danni all’ambiente di tutti”
Clicca qui Libero Gossip “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Abbiategrasso “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Corriereal “Danni all’ambiente, premio ‘Attila’ a sindaca di Alessandria”
Clicca qui Pennatagliente “vince il premio attila il sindaco più sgradito d’italia, ma rita rossa è favorita alla rielezione”

Ambiente Delitto Perfetto. Teksid. Ennesima assoluzione amianto.

La Terza sezione penale della Corte d’Appello di Torino ha riformato la sentenza di primo grado: gli imputati della Teksid (ex Ferriere Fiat di Torino) sono stati assolti per la morte di 15 lavoratori perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto o per intervenuta prescrizione dei reati. La lotta per la salute e l’ambiente non si realizza nelle aule dei tribunali, anzi lì svanisce, come ampiamente documentato nel libro “Ambiente Delitto Perfetto”.

Diossina e amianto da Pomezia a Roma.

Evacuazione delle case e scuole chiuse. I fumi del rogo dell’impianto stoccaggio e trattamento rifiuti speciali (plastiche) da giorni stanno scaricando e accumulando i veleni cancerogeni e indegradabili anche sui terreni e le acque a sud della capitale. La sindaco Raggi allerta 21 Comuni.
Controlli non fatti, denunce trascurate, assenza di misure di sicurezza e un torbido sistema di verifiche e garanzie attorno all’ “Eco servizi per l’ambiente”, compresa la mafia.
Clicca qui Roberto Giovannini “Enorme nuvola nera alle porte di Roma” 
Clicca qui Andrea Palladino “Dietro il rogo e la nube nera garanzie ‘made in Romania’ “