L’Italia riesce a sprecare il 41,4% di acqua potabile, un danno che ci costa 4 miliardi ogni anno. 2,6 milioni di famiglie in difficoltà. Il 70% delle tubature ha più di 30 anni.
Clicca qui Milena Gabanelli
Categoria: Acqua
Ispra, la quantità di pesticidi nelle acque italiane continua ad aumentare.
Sia superficiali che sotterranee, il glifosato è tra questi. Clicca qui
Amianto a Bologna, anche nei comuni della provincia.
Nell’acqua “potabile” di Anzola Emilia, Baricella, Budrio, s.Lazzaro di Savena e Zola Predosa. Clicca qui Vito Totire, presidente AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute.
Quattro bombe ecologiche nel cuore del Piemonte.
Fraschetta, Sezzadio, Valledora, Valle Scrivia. Quattro bombe ecologiche nel cuore del Piemonte, a pochi chilometri di distanza fra di loro. Una, già esplosa, è arcinota essendo oggetto di denunce quarantennali da parte della Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica, e di un processo in corso alla Corte di Assise d’Appello a Torino per avvelenamento doloso della falda acquifera provocato in Fraschetta da un cocktail di 21 scarichi cancerogeni della Montedison/Solvay a Spinetta Marengo (Alessandria): chiesti per gli amministratori imputati fino a 17 anni di reclusione. La seconda è rappresentata dalle cave di scorie amiantifere, provenienti dagli scavi del tunnel Tav Terzo Valico ligure piemontese, che si vorrebbero disseminare lungo la Valle Scrivia e in tutta la provincia alessandrina. Se ne stanno occupando i Comitati e la Magistratura per le tangenti. Sempre lungo l’alveo del fiume Bormida, un tempo fogna dell’Acna di Cengio, il terzo ordigno incombe a Sezzadio a meno di 20 chilometri da Alessandria ma è stato finora bloccato dai Comitati, protagonisti di imponenti manifestazioni popolari nel capoluogo e di ricorsi al Tar insieme ai Comuni, per salvaguardare un’altra falda strategica regionale minacciata da discariche tossico nocive. La quarta, a meno di 100 chilometri, è una bomba già conflagrata: in Valledora, tra Biella e Vercelli, in un raggio di nove chilometri esistono sette discariche in altrettante cave in disuso, due già sversano nella falda profonda anche cromo esavalente. Il Comitato Valledora esiste e resiste dal 2007 in questa terra dei fuochi, qualche sindaco ora si sta muovendo per impedire nuove discariche ma non c’è traccia di bonifiche. Una lotta comune tra i Comitati di queste quattro realtà ecosanitarie disastrose è auspicata per sboccare l’inerzia e le complicità della politica, e il nostro Blog come sempre farà la sua parte.
La Regione Piemonte discrimina la falda dell’Acquese: sei Comuni impugnano la delibera al Tar.
Report riunione Coordinamento nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Clicca qui. Presenti: Comitato Acqua Bene Comune di Varese, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Comitato Acqua Pubblica Lecco, Comitato Acqua Bene Comune Ponente Ligure, Comitato Acqua Pubblica Ferrara, Coordinamento Regionale dei Comitati Acqua Bene Comune Emilia Romagna, Coordinamento Ligure dei Movimenti per l’Acqua, Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Gli italiani abbandonano l’acqua minerale.
Il 73,7 % sceglie il rubinetto di casa e i chioschi d’acqua. Resta lo spreco scandaloso della dispersione della rete idrica: 35,4% con punte del 70% al Sud.
Il 90% delle acque in bottiglia contiene microplastiche.
Analisi su 11 marche, più plastica che in acqua del rubinetto (clicca qui)
Falda inquinata sotto l’Expo di Milano.
Sopra l’area -privata- dovrebbe sorgere il più grande progetto di sviluppo di Milano nonché il nuovo ospedale Galeazzi: 2,5miliardi di euro. Sotto l’area la falda è inquinata a monte dall’azienda chimica Brenntag (ex Weiss) di Brennate: cromo esavalente, tetracloroetilene, cloruro di vinile, nonché dalla Oemm. Senza bonifica a monte, gli impianti pubblici Mise (Messa in sicurezza di emergenza) ovviamente non hanno risolto il pericolo. Anzi, diventerebbero inattivi se iniziasse la bonifica. Inoltre, a fianco dell’area, due aziende chimiche (Ecoltecnica e Dipharma) sono “a rischio di incidente rilevante” con tanto di piani di emergenza esterni. La Procura della Repubblica chiamata a indagare.
Coordinamento nazionale Forum Acqua.
Roma, sabato 24 marzo (ore 11.00 – 16.00) presso il Cinema Palazzo (Piazza dei Sanniti 9/A [1] – quartiere S. Lorenzo). All’ordine del giorno: – discussione su quadro politico-istituzionale emerso dalle elezioni; – aggiornamento e discussione su strategia e prospettiva del movimento per l’acqua con particolare riferimento a: valutazione della carovana, campagna per la soppressione dell’ARERA, vertenze sui conguagli, leggi d’iniziativa popolare su scuola, modifica dell’art. 81 e legge elettorale;- campagna di autofinanziamento e organizzazione.
Ai palestinesi serve l’acqua o la partenza del Giro d’Italia?
17 anni per gli amministratori Solvay, da 11 a 16 anni per i dirigenti.
Chiesti da Marina Nuccio, Procuratore Generale della Repubblica, nel processo in Corte d’Assise d’Appello a Torino, per gli imputati di avvelenamento doloso della falda di Alessandria. Nella sua memoria depositata alla Corte presieduta da Fabrizio Pasi, Lino Balza ha evidenziato due testimonianze emblematiche del dolo diretto, cioè della piena conoscenza –diretta- degli Amministratori. Essi sapevano che sotto lo stabilimento c’è la gigantesca falda acquifera di Alessandria, sapevano che la falda serve per l’alimentazione, sapevano per conoscenza diretta che la stavano (la stanno) avvelenando con un cocktail di 21 tossici cancerogeni, nascondevano e falsificavano.
Clicca qui le due testimonianze.
Clicca qui l’intera memoria.
Clicca qui Matteo Spicuglia su TG3.
Clicca qui Silvana Mossano “A Spinetta fu avvelenamento doloso. 112 anni di carcere”.
Clicca qui Agorà Magazine “Inquinamento 17 anni per gli amministratori Solvay, da 11 a 16 anni per i dirigenti”.
Prosegue la Carovana per il diritto all’acqua, per il diritto al futuro.
Le prossime iniziative in Val Susa.
Clicca qui Doriella e Renato: 8 marzo, CambiaGiro, lavoratori FCA, acqua pubblica, Palestina, Assemblea21, iniziative NOTAV e aggiornamenti.
Verso la Giornata mondiale dell’acqua.
Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita.
Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita ha prodotto (scaricabile al link) un documento per definire a 360° la cornice dentro cui si muove il suo percorso.
Clicca qui un commento critico “Una sconfitta epocale” tratto da “Ambiente Delitto Perfetto” (Lino Balza – Barbara Tartaglione. Prefazione di Giorgio Nebbia. Pagg. 518. Terza edizione).
Acqua in movimento: per il diritto all’acqua, per il diritto al futuro.
Una carovana partirà dai territori e giungerà a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. 1 febbraio – 25 marzo 2018. Clicca qui il comunicato del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua.
I soldi del settore idrico sottratti agli investimenti e distribuiti ai privati e consiglieri.
Riaffermiamo la centralità dei territori.
E’ il tradimento del Referendum da parte di tutti i partiti.
“Dobbiamo riportare il tema dell’acqua nell’attuale campagna elettorale, chiedendo a ogni politico e ogni partito di esprimersi su questa questione vitale”: è l’appello di padre Alex Zanotelli (clicca qui).
Ricorso per non pagare due volte la stessa acqua.
Le bollette dell’acqua degli anni 2014, 2015 e 2016 contengono una voce in più. Clicca qui il Comitato Acqua Pubblica di Torino.
Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Clicca qui il Report della riunione con Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Comitato Acqua Pubblica Ferrara, Coordinamento Regionale dei Comitati Acqua Bene Comune Emilia Romagna, Ass. Yaku, Comitato Acqua Pubblica Lecco, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lombardia, Comitato Acqua Pubblica Milano, Comitato Acqua Pubblica Matera, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Basilicata, Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Comitato per l’Abolizione dei Debiti Illegittimi – CADTM Italia, Comitato Acqua Pubblica Molise, Comitato Acqua Pubblica Torino, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
NO al bonus privatizzazioni dell’acqua pubblica.
La norma è inserita nella legge di stabilità con cui si premiano gli Enti Locali che privatizzano, permettendo loro di utilizzare i proventi delle alienazioni per coprire mutui e prestiti, ovvero ripianare il debito. E’ un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali oramai strangolati dai tagli, spinti a privatizzare e mercificare i beni comuni. Con questa norma si prova ad eludere l’esito dei referendum del 2011.
Acqua bene comune. Assemblea pubblica regionale a Bari.
I nostri territori sono sempre più sotto attacco da parte di multinazionali e grandi speculatori che, pur di incrementare i propri profitti – e con la compiacenza, se non la complicità, di chi occupa posti di potere nelle istituzioni – rubano risorse, si appropriano dei beni comuni, devastano l’ambiente e la nostra salute. (continua)
Riunione macro-regionale Comitati acqua centro Italia.
Clicca qui il Report.
Pfoa nell’acquedotto di Verona.
Esposto in magistratura di Greenpeace.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano
Difendere l’acqua è il diritto di tutta la Valle Bormida per la propria esistenza.
Il viaggio del PFOA nel Po. Ma il PFOA è anche nel sangue.
Sono passati 8 anni da quando Medicina democratica di Alessandria ha denunciato il PFOA, prodotto dalla Miteni a Trissino (VI), scaricato dalla Solvay di Spinetta Marengo (AL) in Bormida e Tanaro fino ad essere rilevato alla foce del Po (vedi cartina). Nel 2013 l’inquinamento di PFAS è stato scoperto in Veneto: qui, oggi, è stato imposto il divieto di pesca (clicca qui), che per il Piemonte avevamo chiesto nel 2009. In Veneto l’emergenza idrica coinvolge centinaia di migliaia di persone, sottoposte anche a “lavaggio” del sangue. A seguito della nostra campagna nazionale, Solvay è stata costretta a eliminare il Pfoa in lavorazione, però questa sostanza persiste nel sangue, tant’è che la Sezione di Medicina democratica ha depositato un altro esposto in Procura (clicca qui). Infatti i PFAS sono pericolosissimi interferenti endocrini con effetti estrogenici e sospetti cancerogeni secondo lo studio del CNR e la letteratura internazionale.
Clicca qui Il Corriere della Sera “Pfas negli alimenti, “attenzione a uova e animali allevati in casa”
“Il tempo a disposizione dell’uomo sta per finire”:
15 mila scienziati scrivono una disperata lettera all’umanità. “A 25 anni dal primo appello c’è stato un solo miglioramento ambientale: la riduzione del buco dell’ozono”. In 25 anni, c’è stata una riduzione del 26% dell’acqua fresca disponibile per persona, una riduzione del 29% nel numero di mammiferi, rettili, anfibi e pesci, una crescita del 75% del numero di zone morte nell’oceano, la perdita di circa 300 milioni di acri di foreste. (continua)
Salviamo il fiume Farfa.
Firmiamo la petizione rivolta alla Regione Lazio “Salviamo il fiume Farfa” (http://chn.ge/2zXdXcE).
Si tratta di un altro disastro ambientale annunciato, iniziato nel 1980 ma, a differenza di quello del Lago di Bracciano, tenuto nascosto persino in questa torrida estate. (continua)
Avvio della Campagna nazionale CAMBIAMO L’ARIA.
La sicurezza dei fiumi non si fa tagliando gli alberi sulle sponde.
Come si illudono alcuni sprovveduti alessandrini che sono andati in corteo in Regione (clicca qui)
Quali interventi sono invece necessari (casse di esondazione) per mettere in sicurezza i corsi d’acqua (Tanaro e Bormida): li indica (clicca qui) l’ex assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi. L’analisi è lucida, peccato non realizzata anche per l’inerzia della sua Giunta (centrosinistra). Purtroppo l’attuale assessore è Paolo Borasio (Giunta centrodestra): nel suo curriculum c’è solo che è tifoso dell’Alessandria Calcio.
L’alluvione è una faccia dei cambiamenti climatici.
Giorgio Nebbia (clicca qui) analizza le cause (le attività umane) delle “bizzarrie” climatiche: l’alternarsi di siccità e allagamenti, e stigmatizza in particolare le responsabilità politiche che determinano le alluvioni e le distruzioni. Denuncia che un Servizio Idrogeologico Nazionale sarebbe, esso sì, la “grande opera” che necessita all’Italia, in grado di evitare disastri umani e costi economici. Anzi creerebbe migliaia di posti di lavoro.
Cambiamenti climatici: l’altra faccia delle alluvioni è la siccità.
Dove scompare la pioggia i terreni inaridiscono e sono preda di incendi In Italia le riserve idriche si sono dimezzate in appena sette anni. E di acqua dolce utile ce n’è pochissima: appena lo 0,5% di un globo per il 70% fatto d’acqua. Con lo 0,5% devono vivere miliardi di esseri umani, con la loro agricoltura e allevamenti. Il circolo è vizioso: la siccità provoca scarsi raccolti, si rimedia aumentando le superfici coltivabili a scapito delle foreste, la deforestazione aumenta le emissioni di anidride carbonica, la quale peggiora ulteriormente gli eventi estremi, tra cui la siccità. Già oggi il 60% dell’umanità vive in aree colpite da stress idrico.
Pfoa. Le Procure intervengano per i reati di avvelenamento delle acque e di lesioni colpose anzi dolose.
I PFAS, rilevati nel sangue e ad alte concentrazioni, sono pericolosissimi interferenti endocrini con effetti estrogenici e sospetti cancerogeni secondo lo studio del CNR e la letteratura internazionale. I danni alla salute da verificare sono di tipo acuto e soprattutto cronico. Le persone colpite devono costituirsi parti civili nei processi penali. Per le falde vale il reato di cui all’art. 439 del codice penale: avvelenamento di acque destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo.
La polizia al servizio della Miteni sgombera i manifestanti contro i PFAS.
Clicca qui il video della repressione contro la pacifica manifestazione per la salute e la chiusura della fabbrica che ha inquinato migliaia di cittadini con sostanze tossiche e cancerogene. Per le stesse Medicina democratica aveva depositato esposto denuncia (clicca qui) alla Procura di Alessandria per l’avvelenamento del sangue dei lavoratori.
Emergenza idrica a Novi Ligure.
In distribuzione sacchetti di acqua potabile.
Il Consiglio Comunale di Torino approva la trasformazione di SMAT in Azienda di diritto pubblico.
Rispetta finalmente la volontà popolare espressa dal Referendum del 2011 (continua)
Notizie sull’ Assemblea della Rete a difesa delle Fonti d’Acqua del Mezzogiorno d’Italia.
Assemblea della Rete a difesa delle fonti idriche del Mezzogiorno d’Italia.
Approvata la “Carta di Bari per la difesa delle sorgenti” (clicca qui)
Com’è possibile che una città come Roma si trovi colpita dalla “crisi idrica”?
L’acqua scarseggia, non inquiniamola.
Essendo queste le mappe ISPRA delle popolazioni esposte a rischio alluvioni e frane.
E’ più opportuno spendere per affrontare il dissesto idrogeologico oppure per opere inutili e dannose come i TAV? Dal 2010 al 2016 in Italia si sono registrati 242 eventi catastrofici: 52 casi di allagamenti da piogge intense, 98 di danni alle infrastrutture da piogge intense, 8 di danni al patrimonio storico, 44 di frane, 40 di esondazioni fluviali, 56 giorni di stop a metro e treni urbani, 145 morti, 40mila evacuati, 56 casi di stato di emergenza, 7,6 miliardi di danni alle attività produttive.
Cromo esavalente. La “genialità” di miscelare l’acqua con differenti tubazioni.
Altra furbata è aumentare le dosi di soglia per il rischio. Il rischio si chiama tumore. E’ il risultato di aver lasciato in mano ai privati (ACOS) la gestione dell’acqua, che è bene comune e pubblico.
Clicca qui la denuncia del Comitato Vivere a Predosa.
Acqua, la beffa criminale si aggiunge alla tragedia.
Per decenni, l’assenza di una politica pubblica “nazionale” dell’acqua per tutto il ciclo lungo ha lasciato la via libera all’ipersfruttamento delle risorse idriche del Paese e ad una gestione disintegrata e predatrice del territorio.
Clicca qui Riccardo Petrella.
È davvero fallito il referendum per l’acqua bene comune?
Sì, secondo il libro “Ambiente Delitto Perfetto” (Terza edizione, prefazione di Giorgio Nebbia, copia da richiedere a linobalzamedicinadem@gmail.com ). No, secondo Luca Martinelli (continua)
La crisi idrica mette a nudo i danni di malagestione e privatizzazione dell’acqua.
Stop alla distribuzione dei dividendi, tutti gli utili per la ristrutturazione delle reti idriche
Clicca qui il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Una madre e quattro figli lasciati senz’acqua dalla padrona di casa.
Clicca qui il Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia.
Acque minerali, corsa continua: giro d’affari a 2,8 miliardi.
Ottimi i profitti del settore, dovuti a costi molto bassi in Italia (ridicoli contributi ai Comuni per concessione estrazione, vergognoso contributo per l’imballaggio in plastica che va al CONAI, il costo maggiore è la pubblicità ingannevole).L’estrazione di acque minerali è fra le cause della mancanza di acqua disponibile per gli acquedotti.. Il consumo, in 36 anni, si è più che quadruplicato: 211 litri pro capite.
Acqua pubblica, il referendum è stato del tutto inutile.
Il Consiglio di Stato ha respinto, in via definitiva, i ricorsi presentati da Codacons, Federconsumatori, Associazione Acqua Bene Comune, contro il metodo tariffario approvato nel 2012 dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) per calcolare la tariffa che gli utenti devono pagare ai loro gestori per la fornitura e il trattamento delle acque.
Clicca qui Sergio Marotta.