LA “CARTA” DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:
1. l’opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
PER SAPERNE DI PIU’
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org;
per contatti: azionenonviolenta@sis.it
Tutti i fascicoli de “La nonviolenza è in cammino” dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Ecologisti del Piemonte: 6 agosto per il solare contro il nucleare al concerto di Bono e U2 a Torino

Gli Ecologisti del Piemonte manifesteranno “per il solare contro il nucleare” con la presenza, un volantinaggio ed altre iniziative nelle ore precedenti all’inizio del concerto di Bono e U2 ( ore 21,30) allo stadio olimpico (presso Palaisozaki) di Torino il 6 agosto, iniziativa alla quale si invitano tutti i gruppi che condividono la priorità di questa lotta nella regione per i prossimi mesi. Analoga azione si svolgerà il 17 settembre al concerto di Ligabue.
L’iniziativa è stata decisa all’unanimità il 23 luglio, nel secondo incontro del comitato promotore degli ”ecologisti del piemonte” che hanno deciso di accellerare i tempi e utilizzare almeno per il momento il fiore giallo-verde degli ecologisti europei e la denominazione di “Ecologisti del Piemonte” per lo striscione di 5 metri ( SI al solare, NO al nucleare ) e i 15.000 volantini che verranno distribuiti.
L’appuntamento è alle 14,30 davanti gli ingressi dello stadio, anche se alcune presenze ci saranno, se possibile, dal mattino. Tutti i partecipanti al volantinaggio, ma anche al concerto, sono invitati ad indossare una maglietta gialla ( che è diventato un po’ il colore degli antinucleari). Si cercherà di ottenere un intervento dal palco sul tema del nucleare.
Verranno distribuite stisciette gialle da mettere al polso, al braccio, alla testa (chiedendo un contributo di un euro per autofinanziare l’azione) in segno di protesta contro la possibile scelta di costruire centrali nucleari e, surrettiziamente, un deposito definitivo di scorie in Piemonte, in particolare nell’area vercellese.

Pubblicato da www.eco-ecoblog.blogspot.com

Addio Ai Treni Merci Altro Che Favola Del TAV Terzo Valico

Clicca qui per leggere questo articolo che evidenzia una volta di più la capacità di questo governo di fare tutte, ma proprio tutte, le cose che devastano il territorio, rendono invivibili le città, peggiorano la vita degli abitanti, sprecano risorse, arricchiscono i ricchi. In questo contesto si rafforza ciò che abbiamo sempre sostenuto: alla cricca del TAV Terzo Valico non frega nulla del porto di Genova, delle merci da trasferire su rotaia, di nuove linee ad Alta Velocità per trasportare oltre Appennino i container genovesi. A costoro interessa solo far muovere pale e camion, bucare montagne e soprattutto smuovere vischiosi finanziamenti pubblici che rimarranno in gran parte attaccati alle loro rapaci mani.
E non ci vengano più a raccontare la favola di essere difensori della natura poiché il TAV Terzo Valico consentirà il passaggio delle merci dalle strade alla rete ferroviaria. Non smuovono un dito in questo senso, anzi… Il dato del calo dal 10% al 6% della quota merci su binari è lampante.

Al Lavoro Peggio Che In Guerra

(anche se non sei pagato altrettanto e non ti chiamano eroe)

COSA DICONO LE STATISTICHE UFFICIALI:
– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo

Cromo Esavalente Stoppani Di Cogoleto: Condanne Senza Giustizia Intanto La Solvay…

In provincia di Genova, tra i comuni di Arenzano e Cogoleto, si trova la Val Lerone.
In questa località è insediata la dismessa fabbrica chimica Stoppani, che ha provocato un fortissimo inquinamento delle terre e delle falde acquifere circostanti.
Ciò, secondo quanto stabilito dai giudici del Tribunale di Genova, è avvenuto dal 1996 al 2003, ma gli effetti devastanti dell’avvelenamento da cromo esavalente vanno avanti tuttora, nonostante la bonifica dell’area sia cominciata, ma non è ancora finita, nel 2007.
Giovedì 22 luglio, la giudice monocratica Luisa Carta ha condannato ad una pena assai mite, per i reati di “disastro colposo e falso”, i due principali imputati – dato che il terzo, il padrone Plinio Stoppani, è morto prima di iniziare il processo.
Si tratta dei due direttori dello stabilimento – Giuseppe Bruzzone e Giorgio Valenza – a cui è stata inflitta la pena, rispettivamente, di tre anni e otto mesi e due anni e otto mesi. Si tratta certamente di una “condanna” molto lieve, motivata anche dal fatto che per altri reati minori sono stati salvati dall’intervenuta prescrizione, ma i loro legali hanno preannunciato addirittura ricorso in appello.
Ancora meglio se la sono cavata gli altri tre imputati, tutti assolti per prescrizione dei reati ascritti loro: Carlo Veronesi, amministratore unico della Corind s.r.l. di Valduggia (VC); Dario Cerosillo, legale rappresentante della ditta omonima di Genova; Nadir Gardelli, direttore tecnico del cantiere, responsabile per conto di una ditta dell’operazione di smantellamento degli impianti e bonifica dell’amianto.
Speriamo che il prossimo processo Solvay di Spinetta non segua le stesse orme.
A proposito di amianto e Solvay.
Secondo la rivista scientifica The Lancet, 500.000 morti per amianto sono annunciati per la sola Europa nei primi 30 anni del XXI secolo. La direttiva Ue vietò la produzione e l’introduzione sul mercato comunitario delle fibre serial-killer a partire dal 1 gennaio 2005. L’unica eccezione fu quella concessa ai diaframmi utilizzati per la fabbricazione del cloro. Questa deroga, limitata a tre anni (fino al 1 gennaio 2008), doveva essere transitoria, il tempo necessario per i gruppi industriali chiamati in causa di trovare alternative ‘pulite’ al processo di produzione. Da allora, la maggior parte delle multinazionali hanno trovato una soluzione, salvo tre: Dow Chemical (Stati Uniti), Solvay (Belgio) e Zachem (Polonia). Solvay, ha addirittura trovato un’alternativa all’amianto nei suoi stabilimenti americani, ma non in Europa! Oggi questi gruppi approfittano della crisi economica per dire che il passaggio a una produzione pulita costa troppo.
Intanto alla foce del Po si denuncia Solvay per il PFOA: qui sotto il video.

Ecolibarna Storia Infinita. I Privati Inquinano e Non Pagano

L’Ecolibarna, nel suo piccolo, è il paradigma della Solvay. All’attualità dello scandalo ecosanitario Solvay di Spinetta Marengo che è di dimensioni assai maggiori, ci richiama l’attualità della vicenda Ecolibarna di Serravalle Scrivia (Alessandria). Lo scandalo Ecolibarna, un quarto di secolo fa, fu un tema prevalente per il neonato movimento ambientalista alessandrino. Non produsse una sufficiente resistenza popolare locale, delegando ai politici. Così, autocritiche a parte, dopo 25 anni i veleni interrati sono sempre lì, senza bonifica, pur avendo speso miliardi pubblici, come è il rischio per Spinetta. L’inquinamento delle falde acquifere scende sempre più in profondità minacciando tutto il bacino Scrivia.
Mentre il governo, per chiudere i cordoni della borsa, dichiara chiusa l’emergenza.

Il Comitato per la bonifica del sito Ecolibarna ha convocato una assemblea pubblica al Presidio per venerdì 30 luglio alle ore 17. Alla quale parteciperanno senz’altro i politici che in questi 25 anni non hanno fatto nulla per risolvere lo scandalo (Stradella, Lovelli, Cavallera ecc.). Quale soluzione? La soluzione non potrà essere il palliativo annunciato di “cinturazione” (800 mila euro) tramite un muraglione di cemento armato, incapace di bloccare definitivamente il deflusso dei veleni. Occorre invece una bonifica vera, a monte, cioè togliere i veleni dal terreno. Le soluzioni a valle sono inutili e costose, un business che non mancheranno di tentare in nuova veste per Spinetta. La storia infatti tende sempre a ripetersi. Si è appena concluso il vecchio processo Stoppani di Cogoleto (cromo esavalente). Sempre per inquinamento cancerogeno delle falde acquifere, è appena stato sequestrato uno dei più vecchi e grandi cantieri d’Europa: Santa Giulia nel milanese, 1,2 milioni di metri quadri dell’ex Montedison.
Clicca qui per leggere il comunicato stampa del Comitato.

ATTILA SARA’ PROCESSATO AD ALESSANDRIA

Fabrizio Palenzona è nemico giurato dell’ambiente e della salute (Tav Terzo Valico, inceneritore, nucleare di Bosco Marengo ecc.). Gli ambientalisti sono diventati nemici giurati di Palenzona, fin da quando era presidente della Provincia di Alessandria. Dunque essi sono pregiudizialmente… per la “presunzione di colpevolezza” nei suoi confronti. Lo sono ancor più ora che lui è a portata di mano: il processo è passato per competenza dal tribunale di Milano a quello di Alessandria. Palenzona non si è lamentato del trasferimento, segno che pensa di giocare in casa. Tiferemo contro.
L’inchiesta si riferisce ai miliardi di fondi neri in 11 conti correnti nascosti all’estero, intestati a moglie, madre e altri famigliari, dopo che è stato inchiodato dalle confessioni dei banchieri Fiorani e Boni ecc.
Clicca qui per conoscere la vicenda giudiziaria.
Palenzona ricopre talmente tante cariche milionarie che è impossibile ricordarle tutte, e malgrado i guai giudiziari le ha addirittura ampliate, con tanta solidarietà bipartisan centro dx sx, a cominciare dal suo delfino Filippi, successore alla massima poltrona della Provincia. A Verona (La Stampa, 23/6/07) Berlusconi lo baciò addirittura: sembra sull’ombelico, considerate le dimensioni dei due.
A Palenzona è stato, meritatamente, conferito il Premio Attila, premio previsto “ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori” e conseguito prima di lui solo da Marcellino Gavio.
Clicca qui per leggere le motivazioni e la biografia del nostro illustre concittadino.

Dott. Costa, Dica Tutta La Verità Sul PFOA. Risponda A Queste Domande.

La Solvay ha organizzato un incontro con i lavoratori affinchè il suo consulente, dott. Giovanni Costa, rassicuri sulle conseguenze del famigerato PFOA, acido perfluoroctanico, alla base dei prodotti Teflon, utilizzato nello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria), e dallo stesso scaricato in atmosfera e acque. Abbiamo allora redatto un documento con 24 dettagliate e imbarazzanti domande e l’abbiamo consegnato al Costa.
Affermando il diritto di ricevere le risposte dei lavoratori e dei cittadini preoccupati -e a ragione- per la salute e l’ambiente.
Queste domande sono state trasmesse agli organi di informazione affinchè le comunichino ai lettori, e successivamente pubblichino le risposte del dott. Costa.
Abbiamo garantito al Costa che le sue risposte saranno tutte integralmente pubblicate sul nostro blog.
Per ulteriore maggior trasparenza, abbiamo sfidato il dott. Costa ad un confronto pubblico con Medicina democratica.
Così conclude la ventiquattresima domanda:
24) In conclusione, dott. Costa, Lei è d’accordo con Solvay che rassicurante sostiene essere questa sostanza, che provoca tumori/ malformazioni/alterazioni sessuali, pressoché innocua o benefica all’uomo italiano, anzi associata a cromo esavalente e a una montagna di altri 20 veleni che colano nelle falde acquifere di Alessandria?
Oppure ammette che, secondo Medicina democratica, dopo gli studi internazionali, dopo i miliardi di risarcimenti, dopo che è messo al bando in tutto il mondo perché tossico/teratogeno/mutageno/cancerogeno, il PFOA deve essere finalmente, oggi, senza rinvii, eliminato dalle lavorazioni dello stabilimento di Spinetta Marengo (Alessandria) che contaminano il sangue di lavoratori e cittadini, e avvelenano le falde e i fiumi Bormida, Tanaro e Po fino alla foce, e che debbono essere indennizzati i danni alle persone e all’ambiente?
I lavoratori e i cittadini si costituiranno parti civili al processo.

Per leggere tutte le 24 domande, clicca qui.

Appuntamenti contro Nucleare e Armi, e una Proposta a tutti i Movimenti

Contro il nucleare, venerdì 16 luglio alle ore 21.00, presso la C.G.I.L. – Camera del Lavoro di Vercelli, via Stara, 2, è convocata una assemblea anche con l’obbiettivo di una struttura reticolare su tutto il territorio piemontese.
A cura del Coordinamento lombardo del comitato sì alle rinnovabili no al nucleare, riunione per il 20 luglio alle ore 16 a Milano in via Borsieri 12, presso la sede di Kronos, anche per avviare la raccolta di firme sulla legge di iniziativa popolare per l’efficienza energetica, il sostegno alle fonti rinnovabili e la salvaguardia del clima.
A cura dell’Assemblea permanente NO F-35, Convegno nazionale a Novara per il 17 luglio ore 11 presso la sede del Circolo Banditi di Isarno (Via Martiri di Isarno Fr. Vignale-Novara) sul tema: “Contro le spese militari e l’aggravamento delle condizioni di vita dei Cittadini” e per varare un calendario di iniziative locali sino ad arrivare a una scadenza centrale.
Medicina democratica ha formulato una proposta a tutti i movimenti antinucleari italiani:
Tutte queste iniziative inprogramma e tutte quelle che abbiamo fatto finora, a cominciare dal ricorso per Bosco Marengo, sono estremamente positive. In tutta Italia si sono tenute e si terrannoriunioni, convegni, manifestazioni, blog, riviste eccetera. Tutto ciò è molto positivo: l’articolazione dei movimenti, l’autonomia e l’iniziativa locali che arricchiscono i movimenti. Ciò che non è ancora positivo è che manca il collegamento, l’informazione di quello che si sta facendo e ci si propone di fare, il circolo virtuoso, manca quella comunicazione insomma che si rivelerà indispensabile e vincente nel momento dello scontro referendario. Dunque proponiamo di creare una rete nazionale in grado di informare in tempo reale su ogni avvenimento/iniziativa, perciò di adottare una unica mailing list nazionale (lista Nocentrali) per tutte le comunicazioni riguardanti il nucleare.

Che importanza ha…

CHE IMPORTA, CHI L’HA SCRITTO?
L’IMPORTANTE E’ CHE SIA VERO.

Ci viene chiesto di smentire che le iniziali S.T. che firmano il commento “La sicurezza Solvay nelle mani dei tre”, corrispondono ad una certa persona. Precisiamo: l’acronimo S.T. sta per Sempronio Tizio.
Precisiamo inoltre che l’immagine delle tre scimmiette (simbolo di chi non vede non sente non parla), pur ispirata, non è stata rubata dai locali della ditta Solvay.

La Sicurezza Solvay nelle Mani dei Tre

Su Il Piccolo, a firma di Enrico Sozzetti, dalle consuete voci di azienda e Cisl, apprendiamo che non ha ragione di essere la richiesta della CGIL di aumentare da 3 a 6 i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nello stabilimento della Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria).
Non solo secondo l’azienda e la Cisl, ma anche secondo la Uil, i 3 RLS sono stati finora -per capacità, esperienza e coraggio- più che sufficienti a garantire la salute e la sicurezza innanzitutto dei lavoratori e perfino dei cittadini. E’ dimostrato dal fatto che la Solvay in tutti questi anni -proprio grazie ai massicci investimenti ambientali imposti all’azienda dai mastini sindacali- è sempre stata fuori da ogni scandalo ambientale tipo PFOA, da ogni inquinamento tipo PFIB, da ogni processo penale tipo cromo esavalente ecc. che ha colpito la Fraschetta. Secondo Cisl e Uil, veri e propri mastini della Solvay, la responsabilità di questi crimini ambientali semmai potrebbe ricercarsi tra le altre aziende del polo chimico spinettese (Michelin, Paglieri, Arkema…). Meglio sparare alto per essere sicuri di non colpire nessuno.
S.T.
Clicca qui se vuoi leggere (La Stampa) del fasullo e miliardario progetto di bonifica dell’AMAG.

Le Attività di Medicina democratica

Se clicchi qui, puoi leggere alcune informazioni sulle attività di Medicina democratica.
In merito alla manovra governativa: la insana soppressione dell’ISPEL, l’istituto superiore per la sicurezza sul lavoro.
Thyssenkrupp: gli interventi dei consulenti di Medicina democratica al processo sull’eccidio.
Eternit: sempre più chiare al processo le responsabilità della strage.
Inceneritore di Ferrara: il ricorso contro il TAR.

Qui Comincia l’Avventura

Alla notizia si è levato un grido di dolore: “Ingrato circolo novese del PD, addio. Mi trovo in aperto dissenso con le scelte della segreteria locale che sostiene il referendum per la tutela dell’acqua pubblica”. Con queste parole Mauro D’Ascenzi, amministratore delegato delle società Acos di Novi Ligure, si è dimesso dal circolo del Pd del suo comune sulla questione del referendum sull’acqua proposto dai movimenti e sostenuto localmente dal circolo del partito democratico. “Il segretario PD nazionale Bersani” aggiunge D’Ascenzi “ha solo mostrato simpatia per i movimentisti, ma per fortuna dice una cosa e si comporta al contrario, presentando una proposta di legge che salvaguarda le nostre gestioni privatistiche”. D’Ascenzi riveste alte cariche a livello locale (Acos, Gestione Acque) e nazionale (vicepresidente di Federutility). Cariche pagate a suon di milioni. Dalle quali si è ben guardato di dimettersi. Si è dimesso dal circolo, che lo aveva lottizzato in quelle cariche. Mica scemo.

Presentato il Ricorso al Consiglio di Stato per Bloccare Bosco Marengo e il Programma Nucleare del Governo

Tramite l’avvocato Mattia Crucioli, abbiamo * registrato a Roma il ricorso al Consiglio di Stato per annullare l’illegittimo decreto del governo (avallato da regione, provincia, comune) che, invece della bonifica autorizza la Sogin ad allestire a Bosco Marengo (Alessandria) un deposito (poco più di un vulnerabilissimo capannone) di scorie nucleari: giustificato come “temporaneo”, sine die, a tempo indeterminato.
Dunque definitivo, in assenza di un deposito nazionale ultrasicuro per millenni ad accogliere l’eredità delle vecchie centrali: previsto dalla legge ma non in costruzione anzi neppure individuato come localizzazione.
Se la sentenza sarà favorevole, conquisteremo in Italia l’uscita dall’eredità nucleare, conquisteremo il precedente giuridico a favore di tutti gli ex siti nucleari italiani altrimenti destinati definitivamente a depositi di se stessi con pericolo immane per le generazioni presenti e future, e conquisteremo di fatto il blocco del piano nucleare del governo costretto finalmente a risolvere l’eredità dei depositi locali e obbligato in prima istanza a costruire -secondo legge- un deposito nazionale ultrasicuro per millenni, senza poter procedere nel frattempo a qualsivoglia nuova centrale nucleare.
Se la sentenza sarà sfavorevole, non ci resterà che il referendum.
Dunque una sentenza di importanza nazionale.
Dunque una sottoscrizione di importanza nazionale. Il costo iniziale del ricorso è previsto in circa 10 mila euro, una somma enorme, interamente da reperire tramite la sottoscrizione popolare (aggiorneremo gli elenchi dei sottoscrittori). Scegliendo tra i due seguenti numeri di conto corrente.Specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria”.
Conto corrente bancario,intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039
oppure conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.

Seminario Nazionale della Tavola della Pace

Medicina democratica di Alessandria aderisce e partecipa a Senigallia, 2 – 3 luglio 2010, al Seminario nazionale della Tavola della pace
Nonviolenza * Giustizia * Libertà * Diritti umani * Pace * Responsabilità * Speranza

Progettiamo la strada che vogliamo fare insieme fino alla Perugia-Assisi del 25 settembre 2011
L’Italia e il mondo. Le crisi e il progetto. I problemi e i pericoli, le difficoltà e le preoccupazioni. Quello che abbiamo fatto e quello che possiamo fare a scuola, con i giovani, nelle nostre città.
Come si fa a lavorare per la pace e i diritti umani oggi in Italia? Cosa deve ancora cambiare? Dall’Afghanistan a Gaza, dall’Africa all’Iran. Dal Mediterraneo all’Europa. Dall’informazione alla giustizia, dalle spese militari all’immigrazione. Dalle raccomandazioni dell’Onu alle città dei diritti umani.
Il Comitato nazionale per il 50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi. Gli obiettivi e i programmi. Quello che faremo insieme fino al 25 settembre 2011.
Clicca qui per leggere un contributo di Medicina democratica alla Tavola della pace.

26 Giugno: No Nucleare Day Nazionale

No Nucleare Day, sabato 26 giugno 2010 in tante città italiane.
A Milano Manifestazione Nazionale ore 14 in Piazza Fontana


Una giornata per chiarire al paese che non esiste solo la voce propagandistica di televisioni e giornali, ma esiste anche la voce dei liberi cittadini che dicono no al nucleare e sì alle fonti rinnovabili e a un mondo ecosostenibile. Una giornata di informazione sui pericoli e sui costi delle centrali e dei depositi nucleari. Nonché sulle alternative al nucleare. Una giornata auto organizzata senza alcuna copertura partitica. Senza soldi, via internet. Il colore sarà il giallo: simbolo del pericolo nucleare, ma anche il colore del sole cioè simbolo dell’alternativa al nucleare.
Tra le relazioni della giornata, Medicina democratica di Alessandria: “L’eredità nucleare (i depositi di scorie) è l’emergenza ambientale e sanitaria da affrontare oggi; soprattutto i ricorsi amministrativi in corso (quello pilota per il deposito di Bosco Marengo) sono addirittura in grado di bloccare il programma nucleare del governo; dunque massima priorità alla mobilitazione (sottoscrizione popolare) in atto”.
Associazioni aderenti:
MAN-Associazione Mediterranea per la Natura, Medicina Democratica, MSGV-Mondo Senza Guerre e senza Violenza,
Greenpeace-Gruppo di Milano, Fare Verde, Legambiente, ADT- Amici Della Terra Lombardia, LAV Nazionale e WWF italia.
Per informazioni: info@eticaforum.com 3487046504 3497909282 lykos@hotmail.it annanonucday@aim.com Etica Forum Facebook

LUCI E OMBRE AL CONVEGNO CGIL SULLA SOLVAY

Temi scottanti. Assenze e presenze inquietanti. Domande impertinenti. Risposte evasive. Affermazioni sorprendenti. Armonie e conflitti. Denunce e complicità. Ricatti e paure. Sospetti e certezze. Divisioni e inciuci. Pentimenti e proposte. Centrodestra e centrosinistra d’accordo. E tante altre sorprese.
Se vuoi leggere il resoconto del convegno, clicca qui.

Iniziative a Favore Delle Vittime Dell’Amianto e Degli Ex Esposti

IL GIORNO 23 GIUGNO ALLE ORE 13
PRESSO IL SENATO DELLA REPUBBLICA VI SARA’ UNA
CONFERENZA STAMPA INDETTA DA MEDICINA DEMOCRATICA INSIEME AL SEN. CASSON CONTRO LA SOPPRESSIONE DELL’ISPESL, PER SOLLECITARE ANCORA UNA
VOLTA L’EMANAZIONE DEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE CHE HA
ISTITUITO IL FONDO PER LE VITTIME DELL’AMIANTO, NONCHE’ LA
SOLLECITAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA DAL SEN. CASSON IL 28
APRILE CHE PARTICOLARMENTE RIGUARDA LA RIAPERTURA DEI TERMINI PER
PRESENTARE LA DOMANDA SUI BENEFICI PREVIDENZIALI:
ALLE ORE 15,30 DEL MEDESIMO GIORNO SI RIUNIRA’
IL GRUPPO DI LAVORO SULLO SMALTIMENTO DELL’AMIANTO (DELLA
SECONDA CONFERENZA NAZIONALE) ARRICCHITO DAGLI APPROFONDIMENTI FATTI
NEL CONVEGNI DEL 29 MAGGIO A BRESCIA E DEL 5 GIUGNO A TARANTO.

Firma la petizione contro gli OGM

La Commissione Europea ha appena approvato la coltivazione di raccolti OGM (patata della BASF e mais della Monsanto).
Crollando di fronte alla lobby degli OGM, la commissione ha ignorato il 60% di Europei che sentono di dover valutare i fatti prima di coltivare alimenti che possono costituire una minaccia per la nostra salute e l’ambiente.

Le preoccupazioni sulla coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati OGM includono: contaminazione di raccolti organici e dell’ambiente; il loro impatto sul clima per l’eccessivo uso di pesticidi richiesto; la distruzione della biodiversità e dell’agricoltura locale; e gli effetti degli alimenti OGM sulla salute pubblica.
Una nuova iniziativa permette ad un milione di cittadini europei di presentare richieste ufficiali e legali alla Commissione Europea, di scardinare l’influenza delle lobby.
Leviamo un milione di voci per la messa al bando di alimenti OGM fino a quando non sarà completata la ricerca; saranno consegnate al Presidente della Commissione Europea Barroso. Leviamo un milione di voci per porre una moratoria all’introduzione dei raccolti OGM in Europa e creare un ente scientifico etico ed indipendente per condurre la ricerca e determinare una forte regolamentazione dei raccolti OGM. Firma la petizione ed inoltra con e-mail l’invito ad amici e familiari: http://www.avaaz.org/it/eu_gmo/?vl

Ad Alessandria La “Questione Acqua” E’ Sempre Questione Morale

Mentre si va verso il milione di firme per i tre referendum abrogativi a favore dell’acqua pubblica, Giuseppe Raggi aggiorna la privatizzazione strisciante delle risorse idriche alessandrine tramite piramidi societarie e proliferazione di poltrone politiche, situazione che avevamo ancora denunciato nel 2007 quando raccogliemmo in provincia 4.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Clicca qui per conoscere la situazione attuale e il commento di Raggi.
Clicca qui per confrontare la denuncia del 2007.

No Nucleare Day

Organizzalo anche nella tua città
Firma e fai firmare la proposta di legge di iniziativa popolare

Il 26 di giugno una RETE di Associazioni, Enti, privati cittadini e movimenti scenderanno nelle piazze dei Capoluoghi Italiani per dire NO al nucleare.
Organizzeremo per le strade delle nostre città, una MARCIA dei cittadini che vogliono riprendere in mano il proprio futuro e riappropriarsi delle scelte che incideranno sul diritto alla salute, alla vita e alla sicurezza.
Fiori gialli, simboli della natura e della vitalità sfileranno insieme a maschere antigas e immagini di un probabile futuro con il nucleare. Percorreremo le strade maggiori sino a giungere nella piazza, dove sarà distribuito materiale informativo.
Sarà una prima grande manifestazione civile, dunque APARTITICA, che segnerà l’inizio di un lungo cammino insieme , con l’obiettivo di contrastare la politica energetica scelta per il nostro paese.
Il GIALLO sarà il colore distintivo della giornata: il GIALLO che segnala una zona di pericolo nucleare e il giallo dell’emblema per l’energia rinnovabile, il sole.
DOVE? Ci mobiliteremo in ogni Capoluogo Italiano, organizzando autobus da tutte le altre province vicine per raggiungere la manifestazione a costi accessibili per tutti.
Invitiamo chi non potesse partecipare a mostrare dai balconi e dalle finestre uno striscione, realizzato anche con cartoncino e pennarello nero,
con su scritto: “IO DICO NO AL NUCLEARE
Per aggiungere la tua città scrivi una mail, indicando Nome, Cognome, località, indirizzo mail e recapito cellulare. http://lottanucleare.wordpress.com

Quello che segue è il testo della proposta di legge di iniziativa popolare
che sarà depositata il 7 giugno (lunedi) in Cassazione dal Comitato “Si
alle Rinnovabili – No al Nucleare”.
Su di essa bisognerà raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare
la proposta in Parlamento (in sei mesi, contando dalla data del primo modulo
vidimato).
Clicca qui per leggere la proposta di legge di iniziativa popolare

SOTTOSCRIZIONE POPOLARE PER IL RICORSO CONTRO IL DEPOSITO NUCLEARE DI BOSCO MARENGO

Andiamo avanti anche senza di loro. Perchè noi abbiamo dignità nazionale. Il ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Piemonte, lo facciamo noi, la base del movimento antinucleare. Per loro, per i latitanti partiti e associazioni nazionali, 10 mila euro sarebbero bruscolini. Per noi, saranno uno sforzo titanico. I numeri di conto corrente per la sottoscrizione nazionale, la terza, sono sempre gli stessi: (specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria“)
conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039
oppure
conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.
Davide contro Golia, noi contro governo e soci. Dobbiamo tentare di battere la sentenza del Tar che ha ammesso il deposito Sogin a Bosco Marengo (Alessandria) autorizzato dal governo con la complicità di comune, provincia e regione; un deposito di scorie nucleari dichiarato “provvisorio” e nel contempo “a tempo indeterminato”, e che dunque tutti sanno che sarebbe definitivo. Infatti, una volta accettato il deposito locale, il governo non si sentirebbe più costretto a costruire, per legge, il deposito nazionale ultra blindato e sicuro per millenni. Migliaia di fusti radioattivi, sia già stoccati che in arrivo, resterebbero sine die nel più insicuro dei siti e nel più insicuro dei depositi: in mezzo alle città, un semplice capannone pericolosissimo bersaglio per attentati, incendi, terremoti, alluvioni, cadute di aerei e meteoriti, con effetti catastrofici in aria e in acqua per centinaia di migliaia di persone, comprese le generazioni future per centinaia di anni.
Il ricorso pilota di Bosco, per denuclearizzare Alessandria, è importante non solo per questo territorio: la vittoria o la sconfitta varrebbero, come precedente giuridico, anche per tutti i siti che hanno ereditato i rifiuti nucleari (Trino, Saluggia, Caorso, Sessa Aurunca, Latina), destinati dal governo a eterni depositi di se stessi. E’ importante per il Piemonte gravato dall’83,5% dei rifiuti radioattivi italiani, in siti inidonei. Soprattutto la vittoria bloccherebbe il piano nucleare del governo, costretto a risolvere il problema delle scorie (deposito nazionale) prima di avventurarsi in nuove centrali. Anche per il frantumato movimento antinucleare italiano sarebbe una occasione di unificazione, per non perdere il referendum. Si perde la guerra se non si combattono tutte le battaglie, a cominciare da quella di Bosco Marengo.

Grazie COOP

Grazie COOP,
per aver sospeso la distribuzione delle merci prodotte da Israele, paese che attualmente sta danneggiando l’ambiente, la salute, la società e l’economia palestinese.
La COOP Italia ha recentemente annunciato la decisione di sospendere la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati.
Questa decisione è frutto delle segnalazioni da parte dei propri soci e degli attivisti della coalizione Italiana contro la Carmel-Agrexco, il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli, che esporta anche il 60-70% dei prodotti dalle colonie.
Non è difficile immaginare che la COOP sarà sotto forte pressione al fine di riconsiderare la decisione presa.
Dobbiamo farci sentire alla COOP per ringraziarli e per sostenere la loro decisione di tutelare i consumatori italiani che non vogliono comprare merci prodotti illegalmente.
Scrivete email o telefonate ai call center della COOP di tutt’Italia.
Ma non tutti sono d’accordo a ringraziare la Coop. Clicca qui.

Conferenza sul Nucleare ad Alessandria

Mercoledì 26 maggio 2010 alle ore 21:00
Presso la sala dell’associazione cultura e sviluppo
in piazza Fabrizio De André n. 76 (AL) ( già viale Michel n.2 )
CONFERENZA
ITALIA ed ENERGIA
Il momento delle scelte
Ore 21:00 Nadia PASTORINO – segretario provinciale IdV
Ore 21:10 NUCLEARE – l’alternativa più pericolosa
Gian Piero GODIO – responsabile energia Legambiente Piemonte
Ore 21:30 BOSCO MARENGO – una “battaglia” per tutti i siti di scorie
Lino BALZA – Medicina Democratica, sezione di Alessandria
Ore 21:50 ITALIA e L’ENERGIA – risparmio, efficienza, rinnovabili
Franco GABRIELE – docente di impianti elettrici, consigliere comunale IdV
Ore 22:10 – ENERGIA – il futuro possibile
Franco CAPUA – docente di elettrotecnica
Ore 22:30 – DOMANDE
Ore 22:45 – CONCLUSIONE On. Renato CAMBURSANO – Italia dei valori

Telefonini e Rischio Tumori: Aumento Fino al 70%

Il prof Angelo Levis (già ordinario di Mutagenesi presso l’Università di Padova e membro del Comitato Scientifico di ISDE) – è uno dei maggiori esperti sul tema, dibattuto e complesso, dei rischi connessi all’utilizzo di cellulari e cordless.
A pochi giorni dalla comparsa, sul sito dell’ International Journal of Epidemiology, dei dati più recenti dell’Interphone Study Group (studio che ha avuto grande eco in quanto, guarda caso, co-finanziato dalle principali industrie di telefonia mobile), il prof Levis scrive:
I motivi alla base della discrepanza tra i dati positivi di Hardell sulla relazione tra uso di telefoni mobili (compresi i cordless) e aumento del rischio di tumori cerebrali e al nervo acustico e quelli “negativi” dell’Interphone (sugli utilizzatori solo di cellulari) dovrebbero essere definitivamente chiariti dall’esame degli ultimi recentissimi articoli pubblicati dai due gruppi. Hardell, come aveva già fatto negli ultimi anni , ha eseguito una nuova meta-analisi nella quale ha incluso, oltre ai suoi dati, anche quelli dell’Interphone: mentre i dati complessivi non evidenziano alcun aumento del rischio di tumore alla testa negli utilizzatori di telefoni mobili, restringendo la meta-analisi ai soggetti con almeno 10 anni di latenza (dall’inizio dell’uso dei telefoni mobili) e ai soli tumori ipsilaterali (cioè sviluppatisi sullo stesso lato della testa sul quale viene abitualmente appoggiato il telefono mobile, che è l’unico significativamente irradiato), si evidenzia un aumento (quasi un raddoppio) del rischio (OR) statisticamente significativo (in quanto l’intero intervallo del IC95% è superiore a 1) per i tumori maligni al cervello (gliomi: OR = 1,9; IC 95% = 1,4-2,4) e per i tumori benigni (neuromi) al nervo acustico (oltre il 50% in più: OR = 1,6; IC 95% =1,1-2,4), e un aumento, rispettivamente del 30 e del 70%, prossimo alla significatività, per i tumori cerebrali benigni (meningiomi: OR = 1,3; IC95% = 0,8-1,8) e per i tumori benigni e maligni alle ghiandole salivari (OR = 1,7; IC 95% = 0,96-2,9).

LA QUESTIONE AMBIENTE NELLA FRASCHETTA

Cari concittadini,
vi siete mai chiesti perchè non si vedono più nel nostro cielo volare le rondini e da quest’anno neppure i rondoni e, sul far della sera volare i pipistrelli? Nelle notti di primavera non si ode il melodioso canto dell’usignolo e da molto tempo non siedono più nei nostri prati le lucciole?
Tutto questo avviene perchè la situazione ambientale della FRASCHETTA è altamente inquinata.
Per quanto riguarda l’aria lo smog ci opprime ed attanaglia .L’ARPA ci informa che in Alessandria , statisticamente, 88 persone all’anno, muoiono per lo smog. Smog, la cui composizione è variata nel tempo.
Dapprima negli anni sessanta era prevalentemente rappresentata da CO2 ed ossidi di carbonio ed attualmente con l’avvento dei nuovi carburanti ricca di particelle PM 8,2 e,sopratutto PM 2,5.
Le particelle PM 2,5 sono le più pericolose perchè,recenti indagini in medicina, hanno dimostrato che a livello degli alveoli polmonari, possono penetrare nel sangue e dare accidenti vascolari di estrema gravità. Nel territorio intorno alla Solvay Solexis (Foto in alto) si aggiungono le 19 sostane inquinanti, nominate da tutti i giornali e per cui sta indagando la Procura della Repubblica.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico oltre all’inquinamento da Cromo esavalente ed altre sostanze, di cui ha parlato diffusamente la stampa locale e nazionale, bisogna aggiungere l’inquinamento da PERFLUORATI, denunciati da Lino Balza di Medicina Democratica e che interessa oltre la Bormida, in cui si scaricano le acque reflue della Solvay Solexis, il TANARO ed oltre fino al PO che risulta inquinato da tali sottoprodotti fino alla foce.
Studi prevalentemente americani stanno dimostrando la tossicità dei perfluorati con effetti teratogeni e cancerogeni.
A tutto questo bisogna aggiungere il fatto del deposito di sostanze radioattive presso il Comune di Bosco Marengo e la diffusione delle fibre di amianto di cui sono pieni i giornali e la stampa.
Cari concittadini, mentre ITALIA NOSTRA, a cui mi onoro di appartenere, assieme alle altre Associazioni Ambientaliste si batte in sede nazionale affinché il grande catino, rappresentato dalla PIANURA PADANA possa essere meno inquinato, promuovendo congressi e riunione di Amministratori locali; da parte mia, continuerò a battermi nelle due Commissioni locali in cui sono presente, per il miglioramento delle condizioni ambientali di ALESSANDRIA.
Prof. Dott. GIANFRANCO MANUELLI

Via dalla guerra!

La guerra che i governi stanno conducendo in Afghanistan ci ha restituito altri corpi straziati di soldati italiani. Altri morti, altri feriti, altro dolore, altro sangue che costringono tutti a riaprire gli occhi su questa tragedia. La morte, il dolore e il sangue scorrono tutti i giorni in Afghanistan ma a noi (ai nostri media, prima di tutto) fa impressione solo il sangue italiano. Ed è una vergogna che si aggiunge alla vergogna della guerra.
Di questa guerra gli italiani non sanno quasi nulla. Qui in Italia, nelle retrovie della guerra, siamo sottoposti al ferreo regime della censura. Qui (come in nessun altro paese al mondo), dall’11 settembre 2001 è persino vietato chiamare le cose con il loro nome. L’espressione “guerra in Afghanistan” è bandita. Ma tutto questo non ci aiuta a capire cosa dobbiamo fare.
I nostri giovani soldati muoiono perché il governo continua a scaricare sui militari il compito di risolvere un problema che i militari non hanno nessuna possibilità di risolvere. Per questo il mostro della guerra continua da nove anni a fare stragi di vite umane, di legalità, di diritto e di diritti.
L’Italia deve uscire da questa guerra. Subito.
L’Italia deve abbandonare la via della guerra e impegnarsi a costruire un’alternativa politica alla guerra senza limiti. L’exit strategy è una sola: dobbiamo passare dall’impegno militare ad un impegno politico e civile a fianco delle popolazioni vittime decennali della guerra, dell’oppressione e della miseria. Dobbiamo sostenere la società civile afgana che s’impegna per il rispetto dei diritti umani, la ricostruzione e la riconciliazione (la più importante leva della democrazia in Afghanistan). Dobbiamo aumentare decisamente gli interventi di cooperazione con l’obiettivo di rispondere ai bisogni vitali della popolazione.

***
SONDAGGIO
(VOTA sul sito www.perlapace.it)
Afghanistan: cosa deve fare l’Italia?

  • Ritirare subito le truppe
  • Uscire dalla guerra ma non abbandonare gli afgani
  • Investire sulla società civile e su una soluzione politica
  • Continuare a fare quello che sta facendo
  • Non so

2 Giugno Antinucleare: Avanza Inesorabile il Conto alla Rovescia a Bosco Marengo

Avanza inesorabile il conto alla rovescia. Il 2 giugno è il termine ultimo per il deposito del ricorso al Consiglio di Stato. Cosa fanno i partiti e le associazioni nazionali, PD, IDV, Rifondazione e altre sinistre, Legambiente, WWF, Greenpeace, coordinamenti nazionali eccetera?
Si pensa di vincere la guerra -il referendum- dopo aver perso tutte le battaglie? Si pensa di vincere le battaglie a Saluggia, a Trino, a Caorso, a Sessa Aurunca eccetera, dopo aver perso la battaglia di Bosco Marengo? La battaglia di Marengo (Napoleone insegna, giugno 1800) può unificare l’Italia antinucleare. Non è l’ultima spiaggia antinucleare ma il terreno su cui si può inchiodare il piano nucleare del governo. “Si può” oppure “si poteva”? Visto che avanza inesorabile il count down?
clicca qui se vuoi completare l’informazione.

Appello per un Maggior Impegno nella Sezione di Medicina Democratica di Alessandria e Provincia

Si è svolto il 24 aprile 2010 a Milano il Direttivo nazionale di Medicina Democratica Movimento di lotta per la Salute.
Il testo completo del verbale: cliccando qui.
Di seguito, alcuni punti in estrema sintesi.

  • Votato e approvato il bilancio
  • Nuovo amministratore: Antonio Muscolino
  • Il prezzo dell’abbonamento rivista più iscrizione a socio: sarà di euro 50.

Il solo abbonamento sarà euro 35 (50 sostenitore) e la sola iscrizione euro 25. Sarà spedita lettera per chiedere agli abbonati di iscriversi tutti a MD onlus, anche per evitare di essere sottoposti a falcidie fiscali.
Impegni:
Referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
MD ha aderito ed è impegnata sostenere il referendum.. Disapprova l’iniziativa dell’IDV (Di Pietro) e tanto più la petizione del PD. Tra le iniziative di sostegno, sarà preparato un convegno nazionale.
Coordinamento antinucleare.
MD si fa promotrice di un coordinamento e di una Conferenza Nazionale Antinucleare. Un percorso non facile, considerate le difficoltà e le divisioni interne alla sinistra ed anche ai movimenti, ma necessario.
La Salute mentale.
Abbiamo lavorato su questo tema con Psichiatria Democratica, con il Forum per la Salute Mentale. Dobbiamo altresì attrezzarci sull’uso dello strumento giuridico contro certe delibere delle regioni o per denunciare violenze quotidiane come ad esempio la contenzione.
La rivista.
C’è un problema di abbonamenti e di diffusione, ma c’è anche un problema di partecipazione. Il sito di MD: www.medicinademocratica.org conterrà l’indice di tutti gli articoli della rivista; tutti gli articoli verranno progressivamente pubblicati. Inoltre il Centro di Castellanza predisporrà dei gruppi di riviste per argomento al fine di dover essere diffuse nelle dovute occasioni.
AIEA. Associazione Italiana Esposti Amianto
Presso la sede nazionale di MD vi è pure la sede dell’Ass. It. Esposti Amianto che in questo ultimo periodo ha intensificato le sue attività nei processi per omicidi e disastri. L’AIEA ha lanciato con la Lega Ambiente una campagna per le bonifiche ambientali da Amianto e farà prossimamente un seminario a Brescia sullo smaltimento “alternativo” (inertizzazione) il 29 maggio; farà una simile iniziativa a Taranto il 5 giugno con l’associazione Contramianto e il coordinamento. MD ha in preparazione un numero monografico sugli atti della Seconda Conferenza Nazionale sull’ amianto (Torino, 6-8 novembre 2009) e su quella internazionale (Torino, 16 marzo 2010). I bollettini AIEA (supplementi a MD) vengono inviati agli abbonati insieme alla rivista.
Processi giudiziari.
MD è impegnata in una serie di procedimenti giudiziari che ne qualificano l’attività e ne rendono visibile l’impegno. Contro medici-chirurghi della Clinica Santa Rita di Milano: consumati delitti efferati, rubati grandi quantità di denari al sistema pubblico. A Venezia e Padova, processi civili in via di conclusione legati all’inquinamento della Laguna. Contro la Fonderia Anselmi di Campo San Piero (PD) per la morte di due operai rumeni bruciati a mille gradi. Pure a Padova, MD e l’AIEA sono le uniche associazioni ad essere parte civile in un processo contro la Marina Militare per due ufficiali morti per mesotelioma. Sempre unici riconosciuti come parte civile, contro la TRICOM per 4 operai morti da cromo esavalente e inquinamento a Bassano del Grappa. Processo a Venezia contro la FINCANTIERI concluso positivamente in primo grado ed in attesa dell’Appello. Stesso discorso per la FINCANTIERI di Palermo. Alla Montefibre di Verbania il processo sta per essere portato in Cassazione. Al tempo stesso MD si costituita di nuovo parte civile in un secondo troncone sempre contro la stessa Montefibre e per le stesse imputazioni.
A Torino si stanno svolgendo i due più importanti processi nella storia della salute e della sicurezza sul lavoro, contro la ThyssenKrupp (omicidio volontario con dolo eventuale) e contro ETERNIT (disastro doloso, 6.392 parti civili). A Mantova, sostenuto da MD, è stato riconosciuto parte civile un ex lavoratore Enichem, ex esposto all’amianto, senza essere stato colpito da malattia. Una novità perché si riconosce, anche a livello giuridico, che il rischio è già un danno. Il processo contro l’ex ANIC di Manfredonia, con oggetto l’arsenico, perso in primo grado è passato in appello al Tribunale di Bari. Sempre in Puglia, a Brindisi, si sta cercando di fare un’azione per riaprire un procedimento, precedentemente archiviato, contro ENICHEM di Brindisi
In prospettiva, riflettiamo sul polo chimico di Spinetta Marengo. La presenza nei processi penali di MD richiede da parte delle compagne e dei compagni un rinnovato impegno, che si traduce organizzazione delle sezioni, iscrizioni all’associazione e abbonamenti alla rivista, iniziative e diffusione della rivista, comunicazione delle iniziative e delle attività delle sezioni; funzionamento del sito nazionale, iniziative autonome di MD, ecc.

Biomasse a Bosco Marengo

Nella elaborazione seguente: simulazione visiva dell’impatto della centrale a biomasse secondo il progetto iniziale.

Ora si vuole spostarla di qualche centinaio di metri, più lontana dagli occhi dei cittadini. Un insediamento industriale in area agricola, a ridosso di un parco fluviale. Colture idroesigenti. Sottratte all’alimentazione. L’inquinamento. La fauna.

Il Rischio è già un Danno

Una ordinanza di rilievo anche per le costituzioni di parte civile contro Solvay di Spinetta Marengo

MEDICINA DEMOCRATICA, MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE, ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO

ALBERTO ALBERTI ex lavoratore del Petrolchimico, attualmente in pensione, sono stati ammessi dal Giudice per l’udienza preliminare di Mantova quali parti civili nel procedimento contro il Petrolchimico di Mantova.

Medicina Democratica e l’AIEA sono state accettate e costituite in molti altri processi a riguardo del diritto alla salute e a difesa della tutela della salute dei lavoratori (contro Enichem-Montedison di Marghera, contro Montefibre di Verbania, contro casa di cura Santa Rita di Milano, contro Thyssenkrupp di Torino, contro i responsabili principali della multinazionale ETERNIT, contro Fincantieri di Venezia e di Palermo). In alcuni casi hanno già ottenuto sentenze favorevoli in primo, secondo grado e pure in Cassazione). La peculiarità di questa ordinanza sta nell’accettazione della costituzione di parte civile di Alberto Alberti, responsabile della sezione AIEA di Ferrara, ex lavoratore del Petrolchimico di Mantova, il quale non è affetto da alcuna patologia tumorale, “….bensì dalla lesione attuale alla propria integrità fisica, concretamente costituita dal patimento derivante, già allo stato attuale, dalla minore aspettativa di vita propria e dalla prostrazione derivante, fisicamente e psichicamente, dalla consapevolezza della ragionevole probabilità di contrarre una grave patologia amianto correlata..”

IL GIUDICE RICONOSCE NON SOLO IL DIRITTO DELLE ASSOCIAZIONI MD E AIEA AD ESERCITARE IL LORO DIRITTO A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO, MA ANCHE QUELLO DI UN SINGOLO LAVORATORE NON AMMALATO AFFERMANDO CHE IL RISCHIO DI AMMALARSI, COMUNQUE LA MINORE ASPETTATIVA DI VITA PER CHI COME LUI E’ STATO ESPOSTO A UNA SOSTANZA TOSSICA E CANCEROGENA COME L’AMIANTO, COSTITUISCE UN DANNO CONCRETO, PER CIO’ STESSO TALE FATTO DIVENTA UN’ACCUSA PER I RESPONSABILI AZIENDALI.

… una nuova strada morale e giuridica è stata aperta….

14 e 15 Maggio Forum della Pace 16 Maggio Marcia Per la Pace

Il Forum della pace si terrà a Perugia il 14 e 15 maggio 2010 alla vigilia della Marcia per la pace Perugia-Assisi.
Il Forum della pace sarà una grande occasione di confronto e approfondimento su
tutti i più scottanti problemi della pace. Una grande “Università della pace” aperta
alla partecipazione di migliaia di persone, scuole, giovani, gruppi, associazioni,
Enti Locali.
Al Forum parteciperanno esponenti di primo piano della società civile, di
organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali. Tra loro ci saranno donne e
uomini che rappresentano le vittime della miseria e dell’ingiustizia, delle guerre e
della violenza e che testimoniano l’impegno civile sui grandi problemi sociali,
politici, ambientali, culturali del nostro tempo.
Durante il Forum si svolgeranno:
1. Il Meeting nazionale delle scuole per la pace “Cittadinanza e Costituzione”
2. Il Meeting dei giovani per la pace
3. Conferenze, dibattiti, seminari e lezioni di pace.
www.perlapace.it

Per iscrizioni e informazioni:
Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5736890
– fax 075/5739337 – email segreteria@perlapace.it

Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
via della Viola 1 (06122) Perugia tel. 075/5722479 – fax 075/5721234
email info@entilocalipace.itwww.entilocalipace.it

8 Maggio Antinucleare a Trino

8 Maggio, Assemblea Pubblica a Trino presso l’Auditorium delle Scuole Medie “Famiglia Tricerri” di via Vittime di Bologna 4, alle ore 14.

Organizzato dal Coordinamento Nazionale Antinucleare(salute, ambiente, energia) nonuke@hotmail.it :
“…A livello nazionale abbiamo deciso da tempo di ripercorrere la strada del Coordinamento Antinucleare-Antimperialista che riuscì a portare le varie soggettività 20 anni a uscire dal Nucleare… L’assemblea vorrà essere un momento di confronto con le varie anime che pongono centrale la lotta contro il nuovo nucleare… i movimenti contro Tav, Dal Molin, ponte sullo stretto di Messina, inceneritori, cave, F35, rigassificatori, acqua privatizzata, ecc… In particolare partendo dalle realtà piemontesi che hanno vissuto l’esperienza passata del nucleare: Trino, Saluggia, Bosco Marengo…. e collegandosi con tutto il Paese.”

L’Intervento di Medicina Democratica al Convegno sull’Acqua

“ Dal Bormida al Delta del Po: Pfoa nell’acqua e nel sangue. Attacco micidiale alla biodiversità e alla salute tra allarmi e silenzi”
È il titolo della relazione svolta da Medicina democratica presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Leibniz al Convegno di Bormio
“LA MONTAGNA GARANTISCE IL DIRITTO ALL’ACQUA A TUTTI I POPOLI: DIFENDIAMOLA”.
Chi volesse, cliccando qui, può leggere la relazione.
Cliccando qui potrete leggere l’intervento di Luigi Casanova

Comitato Scientifico Comissione Europea: “Dai Rubinetti Rischi per Neonati e Ragazzi”

“Sostanze tossiche 5 volte superiori al lecito”
Un comitato scientifico incaricato dalla Commissione europea lancia l’allarme sulla qualità delle acque potabili italiane. Nelle tubazioni elementi tollerati ( ? ) dagli adulti ma pericolosi per i bambini e i giovani nell’età dello sviluppo. Leggi qui.
Sono anni che il Forum dei Movimenti per l’Acqua e Medicina Democratica lanciano questo allarme e denunciano la folle politica delle “deroghe” ai limiti dei tossici presenti nell’acqua SENZA che vengano fatti gli investimenti dovuti per eliminarle e SENZA che i cittadini vengano informati, come prevede la stessa Legge che concede la possibilità di ottenere queste famigerate “deroghe”. Pensiamo al cromo esavalente e al PFOA:
Un motivo in più perchè l’acqua ritorni pubblica e sotto il controllo dei cittadini; una forte argomentazione da offrire ai cittadini per invitarli a firmare e far firmare per il Referendum.