Per alcune settimane sul nostro blog è rimasto attivo un sondaggio con 5 possibili risposte alla domanda:
“COSA POSSIAMO FARE PER CAMBIARE LA POLITICA? PER UNA POLITICA ECOPACIFISTA”.
Ebbene, di fronte ad oltre 12.000 visite, solo poche decine di cittadini hanno fornito risposte. Il dato dimostra due cose. Prima, che il nostro blog ha un successo così alto di utenti perché fornisce notizie e informazioni sui temi più sentiti: sull’ambiente, la salute, la pace, i diritti individuali e collettivi. Seconda, che il tema politico non entusiasma nessuno. Tant’è che anche coloro che hanno risposto al quesito hanno preso le distanze dalla politica ma non dall’impegno sociale:
FORMARE UN NUOVO PARTITO 13%
IMPEGNARSI IN UNO DEI PARTITI ESISTENTI 11%
RAFFORZARE LA SOCIETA’ CIVILE 72%
NON POSSIAMO FAR NIENTE 0%
NON SO 2%
Effettivamente, chi ha a cuore l’ambiente e la salute non può entusiasmarsi a non andare a votare oppure a scegliere tra Bresso (centrosinistra) e Cota (centrodestra) alle regionali del Piemonte. Entrambi ignorano lo scandalo della montagna cromo esavalente, lo scandalo del PFOA nei fiumi della pianura padana, lo scandalo del PFOA nel sangue delle donazioni trasfusionali. Entrambi propongono di costruire inceneritori (es. al confine tra Asti e Alessandria), di costruire depositi nucleari (es. Bosco Marengo), di costruire ferrovie ad alta voracità (es. Tav Terzo valico ligure piemontese), di costruire centrali bruciando i boschi ecc. Costruire? Ovvero distruggere ambiente e risorse pubbliche altrimenti utili ad una economia sostenibile. Come entusiasmarsi se l’unico che senza compromessi sostiene le proposte dei movimenti è Beppe Grillo, paradossalmente privo di una attiva base locale.
Grillo si mostra sorpreso alla notizia: “Peccato, caro Beppe, che neanche i tuoi candidati abbiano conquistato l’appoggio dei movimenti alessandrini”
Risponde Beppe Grillo:
Un viaggio in Italia, dentro un camper. Walter guida di notte. Filippo prepara il caffè. Fa anche la spesa quando ci fermiamo il mattino in un nuovo paese, in una nuova città. Stipa ogni cosa nel frigo del camper. Mangiamo in viaggio, sul tavolino. In autostrada ci prendono per nomadi. Walter rispetta i limiti di velocità. Va piano. Tutti ci sorpassano. Non ci fermiamo mai. Dormire per un mese in un camper e quando arrivi uscire in una piazza, stringere mani, ascoltare la gente. Sorridere, salire su un palco, con le casse di seconda mano, tirate fuori da qualche cantina, e gridare per farsi sentire da tutti. Una campagna elettorale alla genovese, senza chiedere i soldi allo Stato. Con una nuova querela ad ogni comizio. Il Movimento 5 Stelle non vuole i contributi elettorali. In ogni Regione abbiamo speso 10/15.000 euro, raccolti con donazioni spontanee. Se fosse eletto un consigliere, il Movimento incasserebbe 2/300.000 euro per Regione. Questi soldi devono rimanere alla comunità. E’ tutto bello, molto bello. L’esperienza migliore della mia vita. Nel camper c’è l’odore di uomini veri. Ogni tanto ci concediamo una stanza d’albergo per la doccia. Parto da Matera e mi ritrovo la mattina ad Andria e a Torremaggiore. Sono a Bussoleno alle 2 del pomeriggio, alle 5 a Novara, alle 9 di sera a Verbania. Mi butto nella cuccetta del camper e mi risveglio nel Veneto alle 4 del mattino. Appaio a Padova e poi a Treviso. Qualcuno pensa a un sosia, a più Beppe Grillo in tournée elettorale, altri credono che possegga il dono dell’ubiquità come Don Giovanni Bosco. E’ una marcialonga della democrazia, un Giro d’Italia del futuro. Per incanto, ovunque arrivi, le piazze si riempiono, nonostante il silenzio omertoso dei media. Un misterioso passaparola raggiunge le persone. Bella gente, giovani, anziani. Tutti genuini, stupendi. Mi è capitato di uscire dalla portiera del camper con la convinzione di essere, per esempio, a Piacenza, e invece ero a Voghera. Sul palco con me c’erano sempre gli “altri”, ragazzi e ragazze ingenui, incensurati, emozionati, non abituati a parlare in pubblico, dalla faccia pulita. Loro sono la speranza di questo Paese. Hanno idee e non ideologie. Io ci metto la faccia, ma loro ci mettono tutto il resto. Sangue, polmoni, coraggio. Hanno raccolto decine di migliaia di firme autenticate per le strade di questo infinito inverno, alla neve e al gelo. Nell’indifferenza di molti. Dategli una possibilità, datevi una possibilità. Sul camper scrivo i post, leggo i commenti, penso. Walter ogni tanto suona la chitarra, quando non guida. Filippo legge, legge sempre. Ma cosa legge? Un giorno lo scoprirò. Ora riparto. Oggi sarò a Mirandola, Ferrara, Cesena. Poi domani a Napoli, in piazza Dante. Domenica torno a casa a Nervi. Chissà se ritroverò ancora la mia famiglia. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure