No a quei mini manicomi regionali.

Dopo che il Governo uscente ha deciso di rinviare la data di chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, il Comitato Stop OPG – organismo voluto da numerose organizzazioni del Terzo Settore, oltreché sindacali, impegnate per l’abolizione di tali strutture – ribadisce la propria contrarietà ai cosiddetti “mini OPG regionali”, tornando a chiedere di potenziare i servizi di salute mentale delle ASL (continua…)

Servizio civile

Il Movimento Nonviolento chiede il trasferimento di risorse dal budget della Difesa armata a beneficio del Servizio Civile, a cominciare dal taglio degli F35, e non dei fondi antimafia o per l’occupazione giovanile. Clicca qui.

Strage di Viareggio: Report 25 marzo, udienza preliminare disastro ferroviario 29 giugno 2009

All’interno dell’aula, presenti circa 80 parti offese, soprattutto familiari e rappresentanti di Associazioni che intendono costituirsi parte civile. Inoltre, presenti assessori in rappresentanza dei Comuni della Versilia e di Lucca, nessuna rappresentanza del Comune di Viareggio. Nessuno dei 32 imputati presente, solo i loro avvocati. L’inizio dell’udienza, previsto per le ore … Leggi tutto.

Tribunale di Milano udienza dibattimento 27.03.2013 ex Clinica Santa Rita

Questa mattina è iniziato il dibattimento davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Milano contro i chirurghi della ex Clinica Santa Rita, imputati di omicidio volontario. Sono state sollevate da parte degli avvocati delle difese eccezioni di esclusione delle parti civili costituite (già riconosciute davanti il Giudice dell’Udienza Preliminare): Regione Lombardia, … Leggi tutto.

5 centimetri di terzo valico valgono 1 anno di pensione

Mentre chiudono gli ospedali, si tagliano i fondi per l’istruzione e il trasporto pubblico, per le pensioni e i servizi essenziali e si condannano alla precarietà a vita intere generazioni, si finanzia senza alcun consenso da parte dei cittadini l’inutile e devastante Tav Terzo Valico del costo complessivo di 7 miliardi di euro per dieci anni, opera di cui non esiste alcun rapporto costi – benefici.
Abbiamo calcolato noi i molti benefici che porterebbe lo stop definitivo dell’opera: clicca qui.

in attesa del piano nazionale amianto

Al Coordinamento nazionale amianto di Marghera hanno partecipato Medicina Democratica, le altre Associazioni e i lavoratori. Discussa la proposta di legge del senatore Casson e le relative iniziative: clicca qui.
In attesa del Piano nazionale amianto che sarà presentato a Casale Monferrato il prossimo 8 aprile: clicca qui.

Dall’Acna alla Solvay lungo il corso del fiume avvelenato

La bonifica della Solvay di Spinetta Marengo farà la fine di quella a tutt’oggi irrisolta dell’Acna di Cengio? E’ l’inquietante domanda che molti si pongono durante il processo di Alessandria al colosso belga. Legate dal corso avvelenato del fiume Bormida, sono due situazioni paradigmatiche della chimica italiana, emblematiche fra un falso concetto di modernità industriale e la conflittualità con l’ambiente, rivelatrici tra profitti privati e costi ereditati dalla collettività. Fa dunque riflettere il lavoro di Pier Paolo Poggio e Marino Ruzzenenti: “Il caso Italiano. Industria, chimica e ambiente” (Jaca Book, Fondazione Micheletti pp. 522, 38 euro, allegato cd-rom curato da Giorgio Nebbia).

Agrocarburanti come crimine contro l’umanità

Vittorio Ghisolfi, presidente del Gruppo Mossi & Ghisolfi, è uno che mente sapendo di mentire. Afferma (su La Stampa) che l’impianto a Rivalta Scrivia, che gli abbiamo impedito di costruire in quanto crimine contro l’umanità, avrebbe prodotto bioetanolo utilizzando vegetali di scarto senza sottrarre terreno all’agricoltura per alimentazione.

Vecchie e nuove povertà.

Appello della Bottega della Solidarietà (telefoni 0131264805, 3475856842): necessitano generi alimentari, biancheria, cancelleria ecc. Nonché i volontari. 350 sono i nuclei familiari aiutati mensilmente, per un totale di 900 persone, 470 bambini , 10.000 presenze annuali, italiani e stranieri.

In tanti stavano ad applaudire Repetto

Pesantissima l’eredità che Lorenzo Repetto ha lasciato nella sua gestione dell’Amag: da impropria cassaforte tuttofare del Comune capoluogo ad azienda in crisi finanziaria, dagli innumerevoli lavori lasciati a metà alla foresta di rose d’oriente, alla legittimità giudiziaria ed economica di lavori e progetti e assunzioni ecc. Emblematico l’enfatizzato turbo espansore dell’Aulara sul quale si era ascoltata la sola voce dissenziente di Medicina democratica, mentre applaudivano politici e sindacalisti e giornalisti. Si dimostra un catorcio sempre rotto, una bidonata di acquisto, un buco economico a costi crescenti, un inganno per agricoltori (che avrebbero dovuto produrre… olio di colza) e cittadini (che avrebbero dovuto beneficiare di spropositata energia elettrica e termica).

Cavallera, non tutti gli anziani hanno i soldi come te

Aggiungendo altri soldi alla lauta pensione, Ugo Cavallera è il nuovo potente assessore regionale alla Sanità (80% del bilancio piemontese). Nato nella prima metà del secolo scorso, democristiano ancora in pantaloncini corti, un sughero sempre a galla anche aggrappandosi a Berlusconi, a cavallo di due secoli ha ricoperto tutti i ruoli possibili e immaginabili orizzontali e verticali della politica piemontese, con una competenza universale che sarebbe da genio se non fosse la classica incompetenza dei politici professionisti. Sarà merito di questo sgobbone che alle fasce più deboli della popolazione, anziani e invalidi, sono stati tagliati i servizi essenziali quali l’assistenza domiciliare e l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Chi meno ha, più paga

Chi paga di più la crisi per salvare le banche? Naturalmente le fasce più deboli della popolazione: anziani e invalidi. La Regione Piemonte ha da mesi bloccato il finanziamento al Cissaca del sostegno alla domiciliarità delle persone non autosufficienti, cioè quel piccolo contributo per pagare la badante ed evitare il (peraltro impossibile) ricovero. Sempre la Regione ha bloccato il finanziamento (parziale) dei mezzi per il superamento delle barriere architettoniche, segregando l’invalido fra le mura del proprio domicilio come un carcerato.

Perfino l’Arpa

Perfino l’Arpa è contraria al taglio degli alberi lungo il torrente Orba: 80 mila metri quadri, 196 mila metri cubi di ghiaia a grave danno degli ecosistemi acquatici e riparali, danni irreparabili alle piante e agli animali, rischi di piene.

Ma Filippi è già uno zombi politico

Dopo aver fatto dimettere il sindaco Arnera di Sezzadio, il Comitato ambientalista accusa il suo sodale, Paolo Filippi presidente della Provincia di Alessandria. Sono responsabili di favorire due discariche di rifiuti (compreso lo smarino amiantifero del Terzo valico) in località Borio, sopra una delle più importanti falde acquifere utilizzabile da 200 mila persone.

Ecologia politica

Agostino Gatti, politico e amministratore democristiano fin dalla metà del secolo scorso, attualmente è l’uomo di fiducia del presidente Filippi della provincia di Alessandria, dopo essere stato il suo capo di Gabinetto. Adesso è stato nominato vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Gatti ha 74 anni e una ragguardevole pensione. Merita un commento?

Alessandria piange Tortona non ride

Tortona è fra le città più inquinate d’Italia per polveri sottili tanto che anche quest’anno nei primi tre mesi ha già superato i limiti di legge annuali. L’esposto di Progetto Ambiente rischia di fare la fine di quello da noi presentato da anni contro i sindaci di Alessandria. La quale è in assoluto la prima in classifica nazionale, avendo superato per ben 123 giorni il limite di 50 microgrammi su metro cubo di polveri sottili PM10. Ma anche per 44 giorni ha superato per l’ozono il limite di 120µ. La magistratura dormiente tarda a calcolare quanti sono gli alessandrini fra le 8.500 persone morte ogni anno per patologie respiratorie legate all’inquinamento, mentre 1 italiano su 5 dichiara problemi respiratori. Sempre il Codacons ha lanciato una campagna per chiedere un risarcimento di 2.000 euro a tutti coloro che denunciano di aver dovuto respirare aria inquinata.

tutti generali nell’esercito dei difensori solvay

Nell’udienza del 27 marzo, la Corte di Assise di Alessandria ha respinto il tentativo Solvay di spostare il processo a Milano. Ci ha dato ragione. Finalmente il processo vero e proprio, esaurita la fase preliminare sfruttata dagli avvocati difensori per cercare di perdere tempo verso la prescrizione, potrà cominciare nel merito. Ma non facciamoci illusioni sulle tattiche dilatorie: l’esercito dei celeberrimi legali continuerà a buttare negli ingranaggi un’altra serie di artifici (tra cui far parlare ore e ore un numero spropositato di consulenti, che tanto per pagarli soldi a Solvay non mancano) per rallentare la sentenza e puntare sempre alla prescrizione.
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ricominciare il processo da capo e avviarsi alla prescrizione

Noi parti civili, in aula fra ammalati e famigliari dei defunti, siamo convinti che il processo non possa che continuare nella sua sede naturale, ad Alessandria. Come è avvenuto da sempre e dappertutto: per Icmesa di Seveso, Montedison di Porto Marghera, Eternit di Torino e Casale, Ilva di Taranto, Fibronit di Voghera, Farmoplant di Massa, Acna di Cengio, Enichem di Manfredonia, Solvay di Bussi, Solvay di Ferrara, Solvay di Rosignano eccetera. Solvay di Spinetta Marengo afferma invece che il procedimento deve essere spostato a Milano se un giudice, anche solo uno fra 50, è residente nel Comune di Alessandria o è stato residente negli ultimi 15 anni. In questo processo ne abbiamo viste di tutti i colori per perdere tempo: Solvay che vuole costituirsi contro Edison e perfino contro se stessa, fino all’obbiettivo odierno di annullare tramite il trasferimento a Milano tutto il lavoro svolto dal tribunale e ricominciare il processo da capo, e avviarsi alla prescrizione. Continua.
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Smaltimento rifiuti disastroso.

Ad Acqui Terme la raccolta differenziata dei rifiuti è addirittura scesa al 35%. Di conseguenza nelle casse comunali diminuiscono i contributi e aumentano le sanzioni, dunque aumenteranno le multe ai condomini e la Tia, tassa di igiene ambientale.

la sindaca di alessandria in cura dimagrante

La sindaca Rossa è tra i sindaci meno amati d’Italia: al novantatreesimo posto. Lo ha rilevato un sondaggio de Il Sole 24 Ore, con un calo di un terzo del gradimento degli alessandrini. Se consideriamo che un anno fa Rossa aveva ottenuto il 39,62% dei votanti corrispondente al 19,80% degli aventi diritto al voto, un anno dopo il suo indice di gradimento sarebbe dunque sceso al 13% degli alessandrini, poco più di uno su dieci. Sempre il doppio di Fabbio. Vale ancora il commento che facemmo l’anno scorso: clicca qui.
Nel video l’autodifesa di Rita Rossa

Boicotta Wind

Che fare dopo l’autorizzazione del Tar alla Wind per il ripetitore di corso Saracco ad Ovada, strenuamente contestato dal Comitato per le sue emissioni elettromagnetiche ma subìto dal Comune? Due le alternative: un altro ricorso al Tar oppure una campagna di boicottaggio agli abbonamenti di telefonia mobile Wind.

Un vaccino utile o dannoso?

Ci sono fortissime pressioni commerciali da parte delle ditte produttrici, sia a livello politico che dai mass media, per promuovere la vaccinazione di massa contro il Papillomavirus, carcinoma dell’utero. Ma sul vaccino HPV ci sono gravi denunce delle ricadute sulla pelle soprattutto dei bambini e delle loro famiglie nonché sulle tasche di tutti i cittadini.
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amministrazioni piemontesi contro lombarde

Stop temporaneo alla centrale a biomasse di Casei Gerola (sorgo e legnami) dopo l’opposizione dei comitati e il ricorso al Tar di sei Comuni della Bassa Valle Scrivia. L’alternativa dei Comitati è la produzione di biogas senza combustione.

abbiamo già dato

Ad Alessandria il Comitato “Noi dell’Osterietta” è contrario all’ampliamento degli impianti di depurazione degli Orti, minacciando anche il ricorso alla Procura della Repubblica.

amianto: iniziative a livello nazionale

Il 23 marzo alle ore 10 a Marghera (VE) presso la parrocchia di via Palladino: coordinamento nazionale amianto (di cui medicina democratica fa parte) con una relazione del sen. Casson sulla nuova proposta di legge che presenterà in senato; si discuterà anche del piano nazionale amianto e le iniziative per il 28 aprile giornata mondiale delle vittime dell’amianto.

solvay ammette l’avvelenamento di tutta la popolazione alessandrina

Solvay afferma che il processo deve essere spostato a Milano se un giudice, anche solo uno fra 50 in organico al tribunale, è residente nel Comune di Alessandria o è stato residente negli ultimi 15 anni. Perché?
Perché condizionerebbe l’imparzialità della Corte d’Assise in quanto, come residente, sarebbe un “danneggiato, ai sensi dell’art. 11 c.p.p.”. Sarebbe un “danneggiato” anche se non è parte civile al processo e neppure nel collegio giudicante. “Danneggiato” significa che ha subìto un danno. Ha subìto un danno se c’è stato un reato: non c’è danno senza reato. Di quale reato è accusata Solvay? Di avvelenamento doloso delle acque e di dolosa mancata bonifica. Quali acque sono state avvelenate da Solvay? Sono le acque consumate dentro lo stabilimento di Spinetta Marengo? Su queste Solvay non solleva eccezioni per le parti civili, ammette il reato e il danno. Però non riguardano i giudici ma i lavoratori. Allora si riferisce anche alle acque prelevate nei pozzi di Spinetta e zone limitrofe, ad uso di privati, ex zuccherificio, fattoria Pederbona, Paglieri ecc.? Pure su queste Solvay non eccepisce. Però non riguardano i giudici. Allora ci si chiede se si riferisce alle acque dell’intera falda inquinata: ma la falda va anche in Bormida, di lì in Tanaro, poi nel Po, come dimostra il PFOA scaricato in Bormida e ritrovato alla foce del Po. Dunque secondo Solvay tutti i cittadini padani sarebbero “danneggiati” e tutti i tribunali della pianura padana sarebbero ricusabili? Allora che senso ha la richiesta di spostare il processo a Milano, meglio… Palermo. Che casino. A farla breve, Solvay sostiene che l’avvelenamento, dunque il reato, dunque il danno astrattamente procurato ai 50 giudici residenti nel Comune di Alessandria sia derivato dall’inquinamento doloso dell’acquedotto di Alessandria. Presume un pozzo unico ovvero che tutti i pozzi siano inquinati. In questo caso Solvay sta sostenendo che tutti i cittadini di Alessandria, capoluogo e sobborghi, tutti sono “danneggiati ai sensi dell’art. 11 c.p.p.”. Tra i cittadini “danneggiati” ci sarebbero astrattamente i 50 giudici per il solo fatto di essere residenti nel “mandrognato”. Analogamente, secondo una Solvay in veste autolesionista migliaia di alessandrini hanno diritto di costituirsi parti civili contro l’azienda per essere stati dalla stessa avvelenati per decenni! Clamoroso. Secondo il Pubblico ministero, invece, il reato e il danno sono circoscritti a Spinetta e zone limitrofe, come da capo di imputazione, e in quelle zone non vivono magistrati, la Corte valuterà nel merito le parti civili. Conclusione: autolesionismo da parte di Solvay? Non crediamo. Il suo obbiettivo, di oggi, è di annullare con il trasferimento a Milano tutto il lavoro svolto dal tribunale e ricominciare il processo da capo, e avviarsi alla prescrizione. Domani studierà altre “gabole”. Noi tra le parti civili in aula, fra ammalati e famigliari dei defunti, non crediamo ai “fini giuristi” della difesa che arzigogolano articoli c.p.p. piccici cipicipi per ore con dossier… anagrafici, ma ragioniamo con il buon senso giuridico e sappiamo che il processo debba continuare nella sua sede naturale, ad Alessandria. Come è da sempre avvenuto dappertutto: per Montedison di Porto Marghera, Solvay di Bussi, Eternit di Torino, Ilva di Taranto, Fibronit di Voghera, Farmoplant di Massa, Acna di Cengio, Enichem di Manfredonia, Icmesa di Seveso eccetera.

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da tanto tempo aspettando giustizia

Ci hanno rimproverato di aver scritto in merito al processo Solvay: “I tempi e i modi del procedimento penale sono difficili da comprendere per i non addetti ai lavori, e l’impressione diffusa è che lo stuolo di rinomati avvocati difensori abbia buon gioco a rinviare fino a concludere tutto in una irridente bolla di sapone”……..
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che giustizia è questa?

Sta velocemente scivolando verso la prescrizione il processo contro cinque dirigenti della Michelin di Spinetta Marengo accusati delle malattie e delle morti degli operai. La rabbia dei lavoratori e dei famigliari.
Clicca qui Silvana Mossano.
Clicca qui Monica Gasparini.

Non c’è inquinamento a Valenza?

Non c’è, secondo l’Arpa. Qual è il segreto della salubrità dell’aria? Semplice, è bastato spostare il laboratorio mobile in zona periferica (strada Villabella) non direttamente esposta alle emissioni di traffico. Ciononostante si sono registrati sforamenti dei limiti di legge per le polveri sottili PM10. Figuriamoci in centro città.

boom delle morti sul lavoro

Secondo l’Inail i decessi sul lavoro sono nel 2012 diminuiti del 3%. No, contesta la CGIL, sono aumentati del 28% se si incrociano i dati con quelli delle Casse Edili. Senza tenere conto degli infortuni non denunciati con il lavoro nero.

san salvatotore comune virtuoso

Nel 2012 sono nati 33 bambini e altrettanti alberi saranno piantati. Inoltre nel programma “Settimane verdi” di San Salvatore: dalle letture e musiche al lume di candela fino alle bonifiche amianto e raccolta differenziata, mercatino del baratto, ecoconcorso e altre iniziative scolastiche.

il comitato alluvionati accusa

Il Calca di Casale Monferrato accusa la mancata realizzazione dei progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico nel Po, dalla confluenza con la Dora Baltea a quella con il Tanaro. Nel mirino in particolare l’Aipo.