La costruzione della Società della Cura ha coinvolto, in un inedito percorso di convergenza fra realtà associative e movimenti, oltre 400 realtà collettive e oltre 1300 persone. Partendo dal Manifesto “Uscire dall’economia del profitto, costruire la società della cura”, abbiamo prodotto “Il nostro dono di Natale” del 22 dicembre 2020 con la rivendicazione di misure urgenti per l’emergenza e l’indicazione su dove trovare le risorse, nonché il nostro Recovery Planet, alternativo al PNRR del Governo Draghi, consegnato con una mobilitazione davanti a Montecitorio il 26 aprile scorso. Pur in tempi di pandemia, abbiamo attraversato, rafforzandole e rafforzandoci, tutte le mobilitazioni sociali di questi mesi. Ci siamo incontrati, ci siamo confrontati, abbiamo fatto importanti passi avanti…abbiamo costruito percorsi collettivi (gruppi di affinità, tavoli di lavoro) e ci siamo radicati in molti territori. Tutti/e protesi a contribuire a costruire un’alternativa di società. Abbiamo davanti a noi un periodo che si presenta difficile e forse drammatico: le scelte messe in campo dai governi sembrano voler rimuovere i profondi insegnamenti che ci ha trasmesso la pandemia, per riprodurre, dentro un quadro ancor più autoritario, le politiche che ci hanno portato al disastro sociale ed ecologico. Il nostro prossimo appuntamento collettivo sarà a Genova nelle giornate del 19 e 20 luglio, dove terremo un’assemblea nazionale e un’assemblea internazionale dei movimenti, per confrontarci dentro una rete ancora più ampia su come preparare un autunno di mobilitazione sociale, e dove saremo di nuovo in Piazza Alimonda per ricordare la ferita aperta di Carlo Giuliani, ragazzo