Lo scenario che si sono trovati di fronte, alla luce del giorno, è ancora più impressionante. Statale bloccata, centinaia di agenti in antisommossa, mezzi da cantiere che si spostano bulimici tra i boschi della Località Baraccone, alla ricerca di pezzi di terra da distruggere. I sindaci di San Didero e dei paesi limitrofi (Bruzolo, Bussoleno, Mattie e San Giorgio), insieme ai No Tav, hanno raggiunto il check-point della polizia per accertarsi che i ragazzi che si trovano, ancora ora, sul tetto del presidio stessero bene ma non c’è stato nulla da fare. Gli amministratori locali sono stati bloccati e non hanno tutt’ora modo di andare a verificare cosa succede sul proprio territorio. Nel frattempo i manifestanti accorsi da tutta la valle vengono quasi subito caricati dalla polizia che, continua a difendere solertemente Telt e i suoi operai.