Definisce “propaganda strumentale” la nostra accusa. Con la proposta di indicare come deposito unico nazionale addirittura 67 possibili siti di stoccaggio rifiuti radioattivi, il governo finge una decisione col solo scopo di rinviarla alle calende greche tramite una discussione babelica infinita, nel contempo che serve a interrompere la procedura di infrazione comunitaria che pende sul nostro Paese per non avere ancora adottato un programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi come richiesto dalla direttiva 2011/70 Euratom del Consiglio europeo. Clicca qui il comunicato emerso dall’assemblea dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle con i titolari dei dicasteri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.