Ieri pomeriggio alla Solvay Solexis di Spinetta Marengo pare si sia verificato l’ennesimo incidente.
Alle ore 13 al reparto Tecnoflon, con l’ausilio del vapore, il personale addetto ha messo in pressione un Bombolone di CTFE (Chlorotrifluoroethylene).
Il CTFE è un gas inodore, incolore, infiammabile e instabile che viene utilizzato nella produzione di Fluoro Elastomeri e come prodotto intermedio di pesticidi.
Sembra che l’apparecchiatura abbia superato la pressione di sicurezza facendo così intervenire le valvole di sfiato all’aria.
Questo automatismo è previsto proprio per evitare l’esplosione del bombolone stesso.
Pare che il personale Tecnoflon, vittima dell’improvviso evento, senza l’ausilio di maschere abbia tentato invano di intervenire.
Si sono dovute attendere parecchie ore prima che la situazione si ristabilisse con un imponente rilascio in atmosfera dell’inquinante.
A qualcuno risulta che sia stata data notizia dell’incidente dagli enti preposti o che sia stata avvisata la popolazione?
Le centraline di rivelamento dell’Arpa avranno individuato l’inquinante?
Se la risposta è no, ci chiediamo se sia lecito pensare che l’apparecchiatura utilizzata e la sua dislocazione rendano inattendibili i risultati dei controlli ambientali effettuati dagli enti competenti.
Alle ore 13 al reparto Tecnoflon, con l’ausilio del vapore, il personale addetto ha messo in pressione un Bombolone di CTFE (Chlorotrifluoroethylene).
Il CTFE è un gas inodore, incolore, infiammabile e instabile che viene utilizzato nella produzione di Fluoro Elastomeri e come prodotto intermedio di pesticidi.
Sembra che l’apparecchiatura abbia superato la pressione di sicurezza facendo così intervenire le valvole di sfiato all’aria.
Questo automatismo è previsto proprio per evitare l’esplosione del bombolone stesso.
Pare che il personale Tecnoflon, vittima dell’improvviso evento, senza l’ausilio di maschere abbia tentato invano di intervenire.
Si sono dovute attendere parecchie ore prima che la situazione si ristabilisse con un imponente rilascio in atmosfera dell’inquinante.
A qualcuno risulta che sia stata data notizia dell’incidente dagli enti preposti o che sia stata avvisata la popolazione?
Le centraline di rivelamento dell’Arpa avranno individuato l’inquinante?
Se la risposta è no, ci chiediamo se sia lecito pensare che l’apparecchiatura utilizzata e la sua dislocazione rendano inattendibili i risultati dei controlli ambientali effettuati dagli enti competenti.
Signori miei, finiamola con l'eccessivo allarmismo e posiamo finalmente uno sguardo sull'efficiente, e quantomai immediato, sistema di sicurezza ambientale interno della fabbrica:da tempo e' noto come qualsiasi fuoriuscita di gas, in relazione a complicatissimi calcoli effettuati da una ristretta cerchia di scienziati ben noti, non puo' IN ALCUN MODO OLTREPASSARE LE MURA CHE CIRCONDANO IL TRASPARENTE SITO INDUSTRIALE!!! Da segreti documenti, si puo' accertare che l'evento possa accadere ogni 30, 50 o 100 anni!!! Trattasi, infatti, di sostanze invero tossiche ma pur sempre intelligenti: quando vedono un muro di cinta, arrestano il loro cammino e retrocedono, leggenda vuole che ritornino addirittura nelle tubazioni e nei reattori che le hanno ospitate!!! Ed il personale che le ha respirate, vi chiederete voi??? E' in una botte di ferro, rispondo io: oculate visite, effettuate da un medico esperto di Medicina del Lavoro, ne garantisce la periodica salute: tutto dipende dal suo farfallino! Se rimane orizzontale, le analisi sono regolari, se sfarfalla ( passatemi il termina ) c'e' sospetto, se si pone in posizione verticale l'intossicazione e' certa!!! Ad oggi pare che nemmeno Silvan sia riuscito nel magico intento di farlo muovere!! Sereni dunque, il metodo e' altamente scentifico!!!