I superstiziosi evocano una maledizione, attribuita a Basile, l’ultimo sindaco socialista di Alessandria. La maledizione incomberebbe sui “primi cittadini” fino a quando non sarà eletto un sindaco con altrettanta genuina fede socialista. Evento sempre più improbabile, dati i tempi che corrono. I superstiziosi espongono le statistiche: le morti premature di Calvo e Mirabelli, Scagni sopravvissuta all’incidente a patto di perdere la rielezione, Veronesi e Priano dimissionari appena avuto sentore dell’anatema, Borgoglio scappato a Roma. Queste sono statistiche, e non superstizioni, rispondono questi menagramo che altro non sono che nostalgici del primo socialismo. Infine è stato eletto Fabbio, che di fede genuina è, ma democristiana. Sta di fatto che egli ha smentito la “maledizione di Basile”. Ma ecco che gli piombata addosso una maledizione ben più temibile, quella di Sgarbi.
Noi, hegeliani e storicisti come Benedetto Croce, sia chiaro: non siamo sciocchi superstiziosi, come non lo era lui. Ma, come lui non sfidava di passare sotto una scala, così noi, cosa ci costa eleggere un sindaco finalmente socialista e che non butti via miliardi per un ponte inutile come il Meier? Non per superstizione ma per il bene della città.