Nucleare, manifestazione di protesta il 18 settembre a Berlino contro la decisione del governo tedesco di prolungare la vita degli impianti atomici e per evitare un aumento ulteriore delle scorie nucleari nonchè proseguire nelle operazioni di chiusura delle centrali avviate negli ultimi anni.
Nell’era della Green economy quella dell’atomo è un’industria sul viale del tramonto e allungare la vita delle centrali nucleari come deciso dal governo Merkel sarebbe un’operazione di vero e proprio accanimento terapeutico. A maggior ragione in un Paese come la Germania, leader mondiale nello sviluppo delle rinnovabili grazie alle politiche energetiche avviate nei primi anni 2000. Esistono in Germania le condizioni per produrre il 100% di elettricità da rinnovabili entro il 2050. Ricordiamo che il governo Berlusconi vuole rifilare agli italiani il ‘bidone’ del reattore francese Epr di ultima generazione che, contrariamente a quanto sostiene la propaganda nuclearista, non ha risolto nessuno dei problemi storici del nucleare, come i costi, la produzione delle scorie e il rischio di incidenti.