Pubblicità a tappeto di Mossi Ghisolfi per un distributore a Tortona (primo in Piemonte e secondo in Italia) di benzina definita “bio”. In realtà la miscela di benzina e “bio”etanolo (10-15%) è ricavata da coltivazioni di canna che soppiantano le colture agricole alimentari. E a parte il fatto che ha una resa termodinamica inferiore del 30% rispetto alla benzina normale. Intanto Mossi Ghisolfi, dopo aver tentato il colpaccio a Rivalta Scrivia, riuscitogli poi a Crescentino (VC), ora aggredisce addirittura il Brasile con un impianto di bioetanolo (65.000 tonnellate) che -sostiene l’azienda, malgrado il nostro scetticismo- non provocherà disboscamenti della foresta ma utilizzerà solo scarti di lavorazione della canna da zucchero.