Il capannone chiuso può attendere: gli alessandrini sono condannati ad asfissiare nelle puzze della discarica di Castelceriolo, come conferma l’immarcescibile direttore dell’Aral, Piercarlo Bocchio. Intanto le falde continuano ad essere inquinate da decenni di teloni bucati. Tale situazione, da sempre tollerata dal Comitato di Castelceriolo in cambio di pochi spiccioli di IMU, peggiora ulteriormente per l’abbandono della raccolta differenziata porta a porta.