Quest’anno il voto si è distribuito fra i quattro candidati. La spunta Bruno Binasco. Il suo voto è stato favorito spesso dall’abbinamento con quello di Rita Rossa. La motivazione alla base della sua candidatura era: “Braccio destro di Marcellino Gavio, (Premio Attila 2004) ha fatto avanti e indietro da San Vittore durante Mani Pulite, è uscito da Tangentopoli con la fedina penale pulita grazie ad assoluzioni e prescrizioni; ed oggi è in mezzo al caso delle mazzette delle autostrade per lo scandalo di bustarelle e appalti che ha travolto il leader lombardo del Pd Filippo Penati. Ma ad Alessandria rappresentanti di enti locali (Rita Rossa sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, Rocchino Muliere sindaco di Novi Ligure), di camere del commercio (Paolo Coscia) e della fondazione della Cassa di risparmio cittadina (Pierangelo Taverna) lo hanno scelto per il vertice della moribonda Slala, organismo moribondo che si occupa della logistica e dei trasporti in quelle che sono le zone doc… dei Gavio e di Fabrizio Palenzona (Premio Attila 2005)..”
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