Miliardi di bottiglie di finta acqua minerale naturale, magari con Pfas, pesticidi e feci.

In merito allo scandalo delle acque minerali Nestlè (Perrier. Vittel ecc.) siamo già intervenuti, clicca qui L’acqua imbottigliata non ha l’etichetta “pfas free”, e ora che esso continua ad allargarsi dopo l’esplosione del caso sui media francesi, per la sua sconvolgente cronaca lasciamo direttamente la parola, clicca qui, a “Il fatto alimentare”: un Sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse, che da 13 anni si occupano di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L’accesso al Sito è gratuito.  
 
Apprenderete che un’inchiesta di Mediapart ha scoperto che la multinazionale avrebbe iniziato a vendere acqua minerale filtrata illegalmente più di 15 anni fa. Secondo un rapporto della Direzione generale francese della concorrenza, dei consumatori e del controllo delle frodi (DGCCRF), infatti, Nestlé Waters avrebbe acquistato apparecchiature UV già nel 2005 e utilizzato filtri non autorizzati almeno dal 2010. Le dimensioni della frode sono enormi: si parla di 3 miliardi di euroIl caso è scoppiato, quando un reportage realizzato dal quotidiano Le Monde e dal team investigativo di Radio France ha svelato le frodi che avrebbero commesso importanti produttori di acque minerali, tra cui Nestlé Waters e Sources Alma. Le aziende avrebbero, infatti, sottoposto a trattamenti di filtrazione non consentita l’acqua prelevata dalle fonti perché contaminata da “feci, Escherichia coli, PFAS e pesticidi”, scrive l’associazione dei consumatori Foodwatch.
 
Apprenderete i particolari dello scandalo. Che per 27 anni Nestlé avrebbe prelevato l’acqua da nove pozzi in maniera completamente illegale: si tratta di 19 miliardi di litri di acqua solo tra il 1999 e il 2019 (non ci sono dati per gli anni precedenti). Che nel febbraio 2023, il governo francese avrebbe accettato di negoziare con l’azienda, senza informare né la magistratura né le autorità europee. Che Nestlè avrebbe  sospeso i prelievi da alcune fonti e lanciato una nuova linea, Maison Perrier, non etichettata come “acqua minerale”, ma che  comunque la “qualità sanitaria” delle acque del gruppo Nestlé non sarebbe garantita. Eccetera.