Spinetta Marengo, dove sorge lo stabilimento della Solvay, è appena un sobborgo di Alessandria, dunque il capoluogo è direttamente interessato dall’inquinamento terra-aria-acqua di 21 sostanze tossiche e cancerogene: si pensi alle porte della città lo scarico in Bormida (e dal Tanaro al Po fino all’Adriatico), si pensino i pozzi nel territorio chiusi con ordinanza municipale, si pensi, nei campioni d’aria prelevati da Arpa, la presenza dei pfas sia C6O4 che ADV (inoltre il PFOA) sia verso nord che verso sud rispetto al polo chimico.
Con il Comune di Alessandria, anche la salute della popolazione della Provincia è a rischio: dell’inquinamento del brevettato pfas C6O4, ad esempio, non solo tramite le acque reflue e le falde ma anche in atmosfera con la conseguente deposizione al suolo in ricaduta rispetto alla direzione prevalente dei venti, fino a migliaia di nanogrammi per metro quadrato in pieno centro di Spinetta, fino ad avvelenare a chilometri di distanza l’acquedotto del Comune di Montecastello, irreversibilmente chiuso, fino ai campionamenti attivi -monitorati sempre dall’ARPA Piemonte (e bissati da Greenpeace)- nei limitrofi Comuni di Alzano Scrivia, Castelnuovo Scrivia, Molino dei Torti, Guazzora , Tortona, e di Alluvioni Piovera dove pure è presente il pfas ADV! A tacere gli altri sobborghi e comuni della Fraschetta, dove Arpa è stata assente.