Solvay filantropa per l’ambiente.

L’Università di Alessandria era già diventata famosa per i finanziamenti del “Progetto Linfa” con lo studio dello stress dei lombrichi attorno allo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (pensa un po’, la lombrica respinge il lombrico con l’esaurimento nervoso), ora si riafferma con la multinazionale belga dopo l’abbuffata di pasticcini che abbiamo già commentato: clicca qui.

Infatti, “Trasformare materiale di scarto in “spugne” tecnologiche in grado di intrappolare le sostanze inquinanti” è l’obiettivo del nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo per il Risanamento e la Protezione Ambientale, nato ufficialmente nella sede del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale. Finanzia con 5milioni: Solvay/ Syensqo.

Il prof. Gian Carlo Avanzi, rettore dell’Università, sente la coda di paglia: “La ricerca scientifica nell’ambito della chimica è sempre stata guardata con sospetto nell’immaginario collettivo, perché erroneamente le si attribuisce una concomitante possibile potenzialità di danno alla salute o all’ambiente.” Invece” rassicura “il nuovo centro  sarà indirizzato a favore dell’ambiente”. Secondo noi, non c’è sospetto ma prova provata.

Ad ogni modo 5 milioni sono  10 miliardi di lire, quisquiglie per filantropi disinteressati. Noi cercheremo di ottenere i risarcimenti per le Vittime della Solvay, la quale  può permettersi il lusso di elargire come buonuscita alla sua amministratrice delegata Ilham Kadri un bonus di 12 milioni di euro, 24 miliardi di lire.