Il sospetto è che dietro al principale appalto affidato con fondi del Pnrr possano nascondersi varie irregolarità: nella progettazione e nell’affidamento dei lavori di realizzazione. La maxi diga di Genova, secondo due diversi esposti, sarebbe un’opera faraonica (1,3 miliardi di euro) costruita con fondi pubblici che rischierebbe però di favorire soprattutto due terminalisti privati, Gianluigi Aponte e Aldo Spinelli. È quanto denuncia Italia Nostra in un esposto articolato che, dopo essere stato valutato dalla Procura di Genova, è stato ritenuto di interesse tale da essere trasmesso alla Procura europea: le irregolarità ipotizzate, infatti, riguarderebbero fondi erogati dall’Unione europea.