In attesa di conoscere dal ministro Guido Crosetto lo sforzo dell’Italia nella guerra alla Russia, apprendiamo che più di 500 satelliti statunitensi e della NATO vengono utilizzati nell’interesse delle forze armate ucraine, inclusi più di 70 satelliti militari, che gli ufficiali di stato maggiore della NATO sono in zona di guerra in Ucraina e che più di 25 paesi hanno speso finora 97 miliardi di dollari per fornire armi all’Ucraina. Inoltre migliaia di combattenti occidentali affiancano le truppe di Kiev per addestramento ma anche in combattimento come dimostrano numerosi video diffusi dallo stesso esercito di Kiev: ufficialmente si tratta di “volontari” ma è forte il sospetto che si tratti di militari regolari e contractors.
Al di là dei baciamano, degli applausi scroscianti, degli abbracci calorosi riservati a Zelensky in visita a Washington, la Casa Bianca finora ha rifiutato categoricamente l’invio a Kiev di quelle armi (missili balistici tattici ATACMS) che possono essere impiegate contro il territorio russo, elemento che innalzerebbe ulteriormente l’escalation tra Mosca e Washington, mentre agli Usa interessa solo inchiodare la Russia nel più lungo Vietnam europeo possibile. Zelensky “pronto a trattare solo una volta riconquistata anche la Crimea”, cioè mai. L’Ucraina sarà distrutta definitivamente, a prescindere dalle bombe atomiche.